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Ricca delegazione della San Francisco Travel Association in arrivo in Italia ai primi di giugno per presentare 'Taste of San Francisco', assaggio della splendida città californiana. Il Presidente e CEO Joe D’Alessandro, accompagnato da Tom Kiely, Executive Vice President, Angela Jackson, Director Media Relations International, Hubertus Funke, Director of International Tourism, incontreranno stampa e operatori il 4 giugno a Milano e il 5 a Roma.
Joe D’Alessandro, partecipando in prima persona all’evento, conferma l’interesse per il mercato italiano, che vede in San Francisco una delle mete più amate dai turisti italiani che si recano negli Stati Uniti. I visitatori italiani sono aumentati del 33% nel corso del 2012, e San Francisco è la città californiana più visitata dai turisti italiani. Nel 2013 gli arrivi si sono mantenuti costanti, mentre le prospettive per il 2014 sono ottime, impressione confermata dai maggiori T.O. italiani.
San Francisco Travel Association è l’organizzazione ufficiale di marketing turistico, commerciale e congressuale per la città e la contea.
www.sanfrancisco.travel
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Tradizionalmente l’estate in Giappone è dedicata alle ricorrenze popolari, occasioni per festeggiare e rinsaldare i legami con la comunità, ricordare le proprie radici e stare insieme. Splendidi sono anche gli spettacoli pirotecnici, che illuminano di colori le calde notti estive. Chi è in visita a Tokyo nella prima metà di giugno può assistere alla settimana del Sanno Matsuri, una famosa celebrazione che risale al periodo Edo: circa 300 persone in costume tradizionale portano in processione, a spalla, preziosi sacrari, attraversando i punti nevralgici della capitale. I gavettoni d’agosto non sono una prerogativa italiana: il 15 del mese i reliquiari vengono trasportati per le vie di Tokyo per celebrare il Fukagawa Matsuri; tradizione vuole che l’immensa folla getti secchiate d’acqua addosso ai portatori in segno di purificazione, ma anche quale rimedio contro la calura. L’ultimo sabato di luglio, invece, è dedicato ai fuochi d’artificio: sono circa 20.000 i razzi colorati sparati in cielo da gruppi pirotecnici in competizione fra loro, secondo un’antica tradizione giapponese (www.gotokyo.com). Uno dei festival nipponici più belli e storicamente rilevanti in assoluto è il Gion Matsuri, che si tiene tutti gli anni durante tutto il mese di luglio a Kyoto, antica capitale del Giappone e altra imperdibile meta per chi visita il Paese del Sol Levante. Il festival, originariamente nato come rito purificatorio per ingraziarsi le divinità, comprende processioni religiose e di lanterne, visite ai templi e performance artistiche (www.kyotoguide.com). A Osaka, infine, il 24 e 25 luglio, c’è il Tenjin Matsuri, una suggestiva, magica processione notturna di centinaia di barche illuminate da lanterne e che termina con migliaia di fuochi d’artificio (http://www.jnto.go.jp/eng/location/spot/festival/tenjinmatsuri.html). Cieli azzurri, una brezza leggera e prati in fiore caratterizzano il clima estivo di Hokkaido, l’area più settentrionale del Giappone e meta di ristoro per chi fugge la calura delle pianure. Qui, la bella stagione è sinonimo di escursioni e vita all’aria aperta. A Sapporo, dal 14 al 16 di giugno, si tiene l’Hokkaido Shrine – conosciuto anche come Sapporo Festival – che prevede la tradizionale processione con i sacri scrigni, cerimonie religiose ed altre attrazioni (www.welcome.city.sapporo.jp). E per chi vuole abbinare una vacanza culturale a un soggiorno al mare, il Paese del Sol Levante ha in serbo Okinawa – una catena di 160 isole situate tra l’Oceano Pacifico e il mar della Cina che offre acque cristalline, bianche spiagge e barriere coralline, come le più belle destinazioni tropicali (www.visitokinawa.jp).
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Kangaroo Island, la terza più grande isola al largo delle coste dell’Australia:155 chilometri di lunghezza e 55 chilometri di larghezza. Copre una superficie di 4.500 kmq,con 4400 abitanti. Ci vogliono circa 2 ore di auto da Penneshaw, nella penisola di Dudley a sud-ovest, a Kingscote, la “città” principale.
L’Isola del Canguri è un santuario naturale per le api, poiché è priva dei molti parassiti presenti in Australia. Infatti, tutto questo ha portato a una severa legislazione riguardo l’importazione di cibi e campeggio,atta a preservare l’unicità del luogo (informazioni:www.goodfoodkangarooisland.com).
Per arrivare laggiù, bisogna atterrare ad Adelaide, guidare circa 2 ore per raggiungere Cape Jervis, da dove partono i traghetti. La traversata dura 45 minuti. Non ci sono trasporti pubblici sull’isola. C’è un servizio navetta gestito da SeaLink, unico operatore, due volte al giorno tra Penneshaw e Kingscote, passando per la cittadella di American River. In alternativa, è possibile caricare il proprio veicolo sul traghetto o prendere un auto a noleggio. Prenotate per tempo. In alta stagione potreste non trovare nessun trasporto.
Per scoprire la magia di questa regione sono necessari cinque giorni, ma tre sono più che sufficienti. Tra i luoghi d’interesse da visitare vi è Emu Ridge, l’unica distilleria di olio di eucalipto rimasta nell’isola fra le molte che nel 1880 erano la maggiore industria del posto. Gestita dai simpatici Larry, Bev e il loro emu Julia. Questo ultimo ha lo stesso nome dell’attuale premier australiano; meglio evitare la politica con Larry, è un verace contadino di altri tempi. Durante la nostra chiacchierata, mi ha domandato: “sai quale è la differenza tra me e gli ambientalisti? Io lavoro con la natura, loro l’hanno studiata all’università”.
Questo olio è prodotto dagli alberi a foglia stretta che crescono naturalmente ai bordi delle strade. Viene distillato in maniera tradizionale, ponendo le foglie in caldaie piene d’acqua e il vapore prodotto dal fuoco sottostante genera elettricità. A sua volta, l’olio viene riprocessato in una seconda caldaia e poi raffinato per ottenere il prodotto finale. A vari utilizzi, ben conosciuti dalle popolazioni aborigene da millenni: disinfettante per bagni, deodorante, repellente contro punture d’insetto, smacchiatore, lavaggi per indumenti di lana. Allevia anche leggere ferite cutanee, dolori muscolari, raffreddori e mal di gola. Un “rimedione” della nonna, insomma.
L’isola è anche famosa per la sua produzione unica di miele. Nel 1881, August Fiebig introdusse una particolare Ape Regina nell’isola. E indovinate da dove proveniva quell’ape? Dalla Liguria e Bologna. Prima che fosse introdotta nell’Isola dei Canguri, l’isola aveva soltanto api native che non producevano un buon miele. Questa è la riserva apiaria più antica del mondo.
Poiché l’Ape Ligure, in Italia, si è mischiata con altre varietà di api negli anni, il “Miele dei Canguri” è considerato puro e prezioso.
Altro luogo da non mancare è il Parco Parndana, in cui si ha l’opportunità di camminare tra canguri e wallaby (piccoli marsupiali). Se volete,Potete dargli da mangiare. Vi è anche una presenza importante di uccelli australiani, tra cui il cacatua e altri pappagalli locali. Si possono osservare anche koala, opossum e altri animali nativi, recuperati poiché orfani o feriti. Se siete fortunati potreste assistere alla nascita di un cucciolo. Tuttavia, l’animale più impressionante è il casuario, un grande pennuto, simile a uno struzzo, dallo sguardo per niente rassicurante. Infatti è uno degli animali più pericolosi dell’emisfero sud. Meglio incontrarlo qui e non in mezzo a una foresta.
Tuttavia, l’attrazione principale si trova nel Parco Nazionale Flinders,uno dei primi e più grandi parchi naturali d’Australia. Occupa un terzo dell’isola e ospita fauna e flora poco comune o estinta nella terraferma. Viaggiando attraverso il parco, potete ammirare i panorami mozzafiato, tra coste e alberi unici. E sulla scogliera finale, il Remarkable Rock, un gruppo di massi in granito, scolpiti da vento e acqua. E’ possibile camminare tra le rocce dalla forma curiosa. Attenzione, la superficie è scivolosa e spesso soffia un forte vento.
Sempre all’interno del suddetto parco, a pochi passi dal faro di Cape du Couedic,costruito nel 1906, vi è l’Admirals Arch: cinquanta scalini che vi condurranno di fronte a uno spettacolare arco naturale, formatosi tramite erosione. Questa area è l’habitat naturale per i nuovi cuccioli di foche neozelandesi. Nome fuorviante, poiché questo tipo di pinnipede lo si può trovare in diverse coste australiane. A sud- est del parco potete visitare Seal Bay. la Baia delle foche è uno dei pochi luoghi in cui i leoni marini giocherellano tranquilli tra le sabbie bianche. Il tutto a pochi passi dall’uomo.
Questi sono solo un campione delle attività e attrazioni dell’isola. Vi sorprenderà scoprirne altre, come le grotte di Kelly Hill, il Safari tra delfini selvatici, degustare vini locali, dare da mangiare ai pellicani nel villaggio di American River, fare dello snowboard sul Little Sahara, visitare Pennyshaw, , meno conosciuta, la quale ospita i piccoli pinguini e il Frenchman rock, famoso per le sue panchine contemplative da cui guardare l’oceano. Questa parte dell’isola è anche la più indicata per gli appassionati di camminate non troppo faticose e incontrare, in tutta sicurezza, la fauna nativa.
Non solo canguri, nell’Isola dei Canguri.
Matteo Preabianca
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In visita a Orlando, il Presidente e CEO George Aguêl, ha annunciato che Orlando ha accolto 59 milioni di visitatori nel 2013, stabilendo il record di tutti i tempi per le destinazioni negli Stati Uniti. La cifra record rappresenta un aumento di oltre il tre per cento rispetto al precedente traguardo del 2012, che ne fa di Disneyland la destinazione più visitata degli Stati Uniti.
Orlando sta vivendo uno dei periodi di espansione più significativi della sua storia, un momento di grande crescita. Tra le novità, il mondo magico di Harry Potter attraverso due parchi a tema, SeaWorld Orlando, che ha recentemente aperto Antartica Empire of the Penguin (la più grande realizzazione nella storia dell’azienda) mentre il Walt Disney World Resort completerà un progetto pluriennale che raddoppierà la dimensione di Fantasyland, quando debutterà il ‘Sette Nani Mine Train’ la prossima estate.
Se ciò non bastasse, è in corso di completamento una varietà di attrazioni per i famosi quartieri commerciali, i ristoranti e i divertimenti. Entro il 2017, Orlando sarà tra le prime destinazioni con servizi intermodali on-aeroporto negli Stati Uniti e il primo scalo in Florida a sostenere comodamente il trasporto aereo, via gomma e ferrovia. (eTn)
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La destinazione Cuba si presenta nel panorama del turismo internazionale con un piano di sviluppo a lungo termine che copre più di tre lustri: dal 2014 al 2030. L’isola punterà sempre di più negli anni a venire su tutte quelle caratteristiche, uniche e insostituibili, che la rendono da sempre una delle destinazioni turistiche più apprezzate, in special modo dal pubblico italiano. Fra mare, cultura e luoghi dichiarati Patrimonio Universale dell’Unesco, Cuba avrà sempre più opportunità da scoprire o da riscoprire.
Dall’inizio del 2011 al 2019 le prime sette città cubane fondate da don Diego Velasquez tra il 1511 e il 1519 hanno già commemorato (o commemoreranno) il loro mezzo millennio.
I 500 anni delle prime città cubane è “un evento” che genera un grande richiamo turistico. Fatta eccezione per Baracoa e la Ciudad Primada (che hanno celebrato l’anniversario nel 2011) e Bayamo (nel 2013) Trinidad , Camaguey e Sancti Spiritus celebreranno insieme proprio nel 2014; mentre Santiago de Cuba e l’Avana compiranno 500 anni nel 2019. Tutti avvenimenti la cui rilevanza storica può essere assimilata per molti versi a quella della scoperta dell’America.
Per quanto riguarda le “strategie Cuba-Italia” volte ad incrementare il richiamo turistico dall’Italia (collegamenti aerei, aumento del ricettivo alberghiero, settore MICE, utilizzo della valuta, l’imminente FIT Cuba 2014) Aleida Lydis Castellanos Abdala (collaboratore diplomatico incaricato delle questioni relative il Turismo all’Ambasciata di Cuba a Roma), ha fornito interessanti delucidazioni: “Il nostro marchio 'Autentica Cuba' (www.autenticacuba.com) è un richiamo consolidato che si protrarrà nel tempo, anche se bisognerà lavorare sul rafforzamento dell’immagine della destinazione e della sua sicurezza, in modo da incrementare gli arrivi turistici, attualmente posizionati tra le cinque voci che contribuiscono maggiormente all’economia del Paese. In quanto alla ricettività alberghiera è prevista l’apertura di nuove strutture, che resteranno affiancate dall’attività delle consuete e sempre apprezzate case particular”. Quanto all'intoccabile “Cuc”, il leggendario peso cubano convertibile, rimarrà la valuta utilizzata dai turisti, ma sono in fase di studio nuove possibili soluzioni.
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