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Zante è la terza più grande isola fra le Isole Ioniche, dopo Corfù e Cefalonia ed assomiglia ad un triangolo irregolare con base la Baia di Laganas, e vertice il capo Skinari a nord.
Un terzo della popolazione è concentrato attorno alla capitale dell’ isola mentre il resto risiede nei molti villaggi nella zona centrale e nella zona est dell’ isola. Zante Città, o Chora come è chiamata dagli isolani, è la città capoluogo ed è il centro economico, sociale e spirituale dell’isola. E’ stata ricostruita dopo il potente terremoto del 1953, che rase al suolo la città che i turisti chiamavano la 'Venezia del Sud' per via del suo profilo architettonico. Oggi è un porto trafficato, di particolare interesse e con un grande sviluppo turistico.
L’isola di Zante ha spiagge impressionanti. Nella penisola di Vasilikos le spiagge più belle sono quelle di Argassi, Kaminia, Sekania e Daphne, spiagge di sabbia circondate da alberi di cedro, Porto Zoro, Banana o Ionio, Agios Nikolaos, la più remota e notevole spiaggia nella zona, la spiaggia Porto Roma, che prese il nome dal politico Alexander Roma e la spiaggia di Gerakas, con acque blu e poco profonde. Navagio (relitto) è una spiaggia di sabbia di eccezionale bellezza e fascino, chiusa fra bianche rocce a strapiombo. La caratteristica della spiaggia è lo scheletro di una nave mercantile che si è arenata lì negli anni ’70. Un gran numero di visitatori arriva ogni anno in barca da Porto-Vromi per godersi le acque blu, mentre chi arriva in macchina sulla cima della scogliera ha la possibilità di ammirare lo scenario da una speciale piattaforma, che è ora il simbolo del fascino dell’ isola. Secondo le fonti, il ‘naufragio’ avvenne durante gli ultimi giorni del settembre 1979 quando una nave contrabbandiera vagò per tre giorni da Zante a Cefalonia, arenandosi in questa appartata spiaggia.
Nella Baia di Laganas, c’è la vasta spiaggia di Laganas con le dune di sabbia e le acque basse, una delle più affollate dell’isola, mentre nella baia ci sono tre isole disabitate con spiagge deserte, l’isola di Peluso, Agios Sostis, con l’accesso possibile attraverso un ponte, e Marathonissi, raggiungibile in barca.
Proprio il Golfo di Lagana, costituisce uno dei più importanti rifugi della protetta tartaruga Caretta-Caretta. Questa tartaruga distinguibile per il suo guscio rosso-marrone e la sua grande testa, può raggiungere più di 1 metro di dimensione e 180 chili di peso. L’inquinamento dei mari, la pesca intensiva e la distruzione delle spiagge hanno rappresentato un rischio per la sopravvivenza di questa tartaruga negli anni scorsi. La tartaruga femmina depone le uova sulle spiagge di sabbia, dove dopo 50-75 giorni di incubazione nascono le piccole tartarughe che attraversano la spiaggia per ritornare in acqua.
Nel dicembre 1999 è stato fondato il Parco Marino Nazionale di Zante, per la protezione dell’ecositema; per questo motivo ci sono zone protette e nel periodo da maggio ad ottobre è proibita la circolazione di barche nella baia.
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Trat, la provincia più orientale della Thailandia, è caratterizzata dalla presenza di molte spiagge ed isole tropicali tanto da essersi meritata il nome di 'Costa Gioiello' anche in virtù della sua antica fama di terra di pietre preziose, zaffiri e rubini in particolare. Tra le isole di questa provincia si distingue Koh Chang, una tra le più intatte ed antiche del paese, la seconda per estensione. Ricoperta da una giungla lussureggiante, con baie da cartolina e infuocati tramonti, Koh Chang ha la forma di un gigantesco elefante verde disteso a rinfrescarsi nelle chiare acque costiere, un Chang appunto che in lingua Thai significa elefante.
Koh Chang si mostra al visitatore come un luogo quasi inesplorato ed altamente selvaggio. Le sue montagne sono interamente ricoperte da una fitta vegetazione tropicale che si interrompe solo sulle spiagge di sabbia bianca. Alcune di queste, come ad esempio Haat Sai Khao (in thai significa 'la spiaggia dalla sabbia bianca'), considerata la spiaggia più bella e paradisiaca dell’isola, si prestano favolosamente all’attività balneare grazie al livello del mare che scende in modo estremamente graduale ed al fondale sabbioso. Buone scarpe e agilità sono necessarie per intraprendere un intenso percorso di trekking che porta a contatto con una serie molto interessante di cascate. La più vicina ad Haat Sai Khao è la cascata Khlong Phlu mentre sul lato opposto dell’isola si trovano le Than Ma Yom, distribuite in diversi salti consecutivi i più alti dei quali sono raggiungibili attraverso un percorso molto arduo ed adatto a scalatori.
E’ molto comune in Thailandia effettuare escursioni a dorso d’elefante. Anche a Koh Chang sono presenti compagnie che offrono ai viaggiatori l’opportunità di godersi il paesaggio insieme a questi docili pachidermi.
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Il Seychelles Tourism Board (STB) ha nominato la Consultants Blue Square (BSC), con sede a Mumbai, come sua rappresentante ufficiale in India con effetto immediato. BSC, che è una delle principali società di rappresentanza in India, sarà la fonte creativa per l’implementazione e la promozione delle strategie di marketing per le Seychelles in India.
Commentando la nomina, Elsia Grandcourt, CEO Seychelles Tourism Board, ha dichiarato: ‘L’India si sta trasformando in un mercato forte ed emergente a livello mondiale. Siamo entusiasti di entrare a far parte di questo andamento dinamico e pronti ad accogliere gli indiani nel nostro Paese’. Ha inoltre aggiunto: ‘Con la maggiore visibilità nel mercato indiano, siamo fiduciosi che le Seychelles saranno considerate come una destinazione esotica per il turismo indiano in continua crescita e alla ricerca di nuove destinazioni entusiasmanti.’
Lubaina Sheerazi, responsabile Business Development, Blu Consultants Square, ha dichiarato: ‘Siamo molto entusiasti di rappresentare le Seychelles nel mercato indiano. Con il visto in arrivo per gli indiani, prevediamo che le Seychelles diverranno una meta di grande interesse per i viaggi di nozze, e per i viaggiatori alla ricerca di soggiorni esperienziali, di lusso e d’avventura. Ha inoltre aggiunto: ‘I nostri piani di marketing in India quest’anno saranno prevalentemente quelli di creare e ottenere alleanze commerciali attraverso i road show, le partecipazioni a fiere e mostre e la conduzione di FAM per il commercio di viaggio e mezzi di comunicazione per sperimentare la destinazione favorita. Siamo fiduciosi di costruire una forte presenza per l’identità turistica delle Seychelles nel mercato indiano. Il Ministro delle Seychelles Responsabile per il Turismo e la Cultura, Alain St. Ange, ha affermato che l’India rimane un mercato di riferimento per l’industria turistica delle Seychelles. ‘Abbiamo una lunga relazione con l’India. Prima che il nostro aeroporto fosse inaugurato ufficialmente nel 1972, è stata la BI Shipping Lines of India che ci ha fornito il nostro servizio regolare per raggiungere le principali destinazioni del mondo. L’India conosce le Seychelles, e i viaggiatori indiani sanno che le Seychelles saranno la loro nuova destinazione. Possiamo solo rassicurare gli aspiranti turisti indiani che alle Seychelles si sentiranno come a casa propria. La nostra stessa comunità indiana è parte integrante delal nostra comunità, e le nostre tradizioni enogastronomiche/ culinarie hanno ricevuto una forte influenza dall’India.’
Il Ministro St. Ange, aggiunge: ‘Le Seychelles sono composte da 115 splendide isole mozzafiato e godono di un clima tropicale caldo durante tutto l’arco dell’anno. Sono diverse da altri luoghi di villeggiatura perché ognuna delle sue bellissime isole ha caratteristiche geografiche e un patrimonio di tradizioni peculiare. Il paese ospita anche due siti UNESCO del Patrimonio Mondiale, gli hotel e i resort sono di livello internazionale, campi da golf tra cui uno golf premiato, e una variegata gamma di piatti tradizionali molto appetitosi. Le Seychelles è un membro fondatore della Coalizione Internazionale del Turismo Partners (ICTP). (BS)
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Situato nell’America settentrionale, ma molto più vicino al Sud America per tradizioni e cultura, il Messico noto ai più per la penisola dello Yucatan e le spiagge di Acapulco, vanta un numero importante di siti archeologici Maya e Aztechi, sparpagliati nel centro del Paese. Il più grande è situato a Cholula, vicino a Puebla, città famosa per il '5 de Mayo', giornata commemorativa della sconfitta dei francesi a opera del comandante Saragoza, da qui il nome ufficiale della città: Heroica Puebla de Saragoza. Inoltre, nel sobborgo La Libertad, si trova il vulcano inattivo più piccolo al mondo.
Purtroppo, la piramide delude: ne è rimasta una sola scalinata intatta, le rovine sono maltenute, le didascalie poco chiare. Potrete sempre salvare la giornata visitando Chipilo, caso curioso nell’emigrazione messicana poiché vi è ancora oggi una numerosa comunità che parla il veneto in famiglia. In passato, gli Italiani di Chipilo si sono caratterizzati da un forte attaccamento per il Regno d’Italia tale da chiamare 'Monte Grappa' la collina sovrastante la cittadina, dove avvenne un cruento combattimento contro dei rivoluzionari xenofobi.
Le piramidi più affascinanti sono quelle di Youhualinchan vicine al piccolo villaggio di Cuetzalan, tre ore di autobus da Puebla o quelle di Cacaxtla, nella città di Tlaxcala; le più famose Teotihuacan, sono a Città del Messico.
La capitale, una esplosione creativa della migliore arte contemporanea e musica alternativa, offre sprazzi di storia curiosa come la casa di Trozsky, il quale ha passato gli ultimi anni della sua vita, prima di essere assassinato, nella dimora del celebre pittore e collezionista Diego Rivera e di sua moglie Frida Kahlo, ben più nota fuori dai confini, e in quel che fu il sobborgo di Coyoacan, ora centro chic della città.
Un altro luogo di notevole interesse nella Città è il Museo di Dolores Dolmes, uno dei tanti edifici dedicati alle opere dei menzionati coniugi Rivera, dove si trova un sublime giardino, il quale accoglie un discreto numero di pavoni e gli ultimi cani pre-ispanici viventi.
A pochi passi dal museo, vi è il quartiere di Xochimilco, la Venezia messicana. Non ha nulla in comune con quella nostrana, ma è piacevole salire su una delle tante barche e immergersi nella cultura messicana su acqua: molto cibo che spunta dalle zattere dei venditori e buona musica mariachi.
Se volete farvi una idea di cosa c’era prima dell’arrivo dei conquistadores, allora dovete recarvi al Museo Antropologico. Sei aree, divise per periodo e area geografica, in cui potete osservare vari manufatti e sculture delle diverse popolazioni indigene.
Naturalmente, la vera attrazione è il Calendario del Sol, il celeberrimo calendario Maya con la data della fine del mondo, 21 dicembre 2012. Meno male non è così preciso, il calendario.
Matteo Preabianca
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Il Brasile è noto per il suo vino. Negli ultimi anni la produzione di vino brasiliano ha registrato un’enorme crescita. Con 3,3 milioni di ettolitri l’anno, il Paese è il quinto produttore di vino nell’emisfero sud del mondo. Sono più di 1.162 le cantine in tutto il Brasile in un’area complessiva di oltre 82.000 ettari. Grazie alla raccolta manuale e all’introduzione di tecniche moderne, il Paese produce ottimi vini, freschi, fruttati ed equilibrati. L’Enotursimo è sempre più popolare. Le regioni vinicole del Brasile, belle e varie, sono un invito per i turisti ad intraprendere un vero e proprio viaggio alla scoperta del Paese.
La maggior parte delle cantine si trova nello stato di Rio Grande do Sul. Lo Stato nel sud del Brasile è montuoso ed è caratterizzato da valli verdi, giardini dai variegati colori, cascate e un clima subtropicale. La regione vinicola più importante del Rio Grande do Sul è la Serra Gaucha, chiamata anche 'Strada del Vino e dell’Uva'. La regione rappresenta l’85% della produzione di vino del Paese. I turisti possono visitare di una delle tante cantine locali e vivere in prima persona l’esperienza della produzione di vino.
Oltre alla visita di una delle sue cantine, l’area offre molte altre attività. La regione è un luogo eccellente per fare escursioni naturalistiche. È possibile praticare rafting nei fiumi della spettacolare Serra Gaucha e scoprirne le meraviglie della natura. Altre opzioni sono: percorrere le vie della regione in jeep, a cavallo o a piedi lungo sentieri nella splendida natura di questa regione vinicola. Per concludere la giornata in modo speciale, si possono ammirare bellissimi tramonti.
Nel Sud, si trovano altre due regioni vinicole importanti, Campanha e Serra Catarinense. Campanha è nota per il suo ecoturismo. Inoltre, è possibile assaporare una carne deliziosa, essendo questa la patria del vero churrasco. La regione vinicola di Serra Catarinense è uno dei pochi luoghi in Brasile dove talvolta nevica, ed è un’altra destinazione importante per l’ecoturismo.
La regione vinicola della Valle di São Francisco si trova tra gli stati di Bahia e Pernambuco, nel nordest del Brasile. Il nome deriva dal fiume São Francisco, che attraversa la regione. Grazie al clima secco e all’esposizione prolungata al sole, le uve hanno un elevato contenuto di zucchero e il risultato è un vino particolarmente fruttato. Le sette cantine che si trovano nei comuni di Lagoa Grande e di Santa Maria da Boa Vista, nel Pernambuco, e Casa Nova a Bahia, producono circa 8 milioni di litri di vino, il 15% della produzione nazionale di vini pregiati.
La Valle di São Francisco è una meta turistica perfetta per gli amanti del vino che desiderano passeggiare tra i vigneti. Inoltre è possibile imparare a raccogliere l’uva e conoscere le tecniche di preparazione del vino. Ovviamente si può partecipare a degustazioni dei vini della regione. Oltre alle cantine, c’è molto altro da scoprire. Il lago di Sobradinho è il più grande lago artificiale del mondo. Sul lago è possibile praticare sport acquatici come sci nautico, vela, windsurf e moto d’acqua. I piatti tipici della regione sono a base di capra, carì (un tipo di aragosta), tilápia e pesce gatto. La città di Juazeiro offre intrattenimento serale e l’immancabile forró, danza tipica del nordest del Brasile.
“Il Brasile negli ultimi anni ha rafforzato la propria posizione di produttore di vino, concentrandosi sulla diversificazione delle regioni di produzione” ha affermato Flavio Dino, presidente di Embratur. “Crediamo che l’aver raggiunto un’alta qualità dei nostri vini sia nel Sud che nel Nordest del Paese, quasi semiarido, sia la dimostrazione di come la diversità del Brasile sia un fattore positivo. Il fatto che il popolo brasiliano riesca a sfruttare la diversità degli ecosistemi è una prova della nostra creatività, uno degli elementi che ci contraddistinguono nel mondo”, ha aggiunto.
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