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Si è concluso il concorso lanciato nel 2007 dall’organizzazione no-profit New7Wonders per individuare le sette Nuove Meraviglie Naturali del mondo. Tra le vincitrici compare anche la Foresta Amazzonica, che ha diviso la sua candidatura tra diversi Paesi dell’America Latina, tra i quali Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Perù, Suriname e Venezuela.
Incoronate dagli utenti di Internet, che hanno votato negli ultimi quattro anni tra le oltre 440 località candidate e 220 Paesi partecipanti, collegandosi alla pagina web del concorso, le altre sei vincitrici sono: la Baia di Halong (Vietnam), le Cascate di Iguazù (a cavallo fra Argentina e Brasile), l’Isola di Jeju (Corea del Sud), l’Isola di Komodo (Indonesia), il fiume sotterraneo di Puerto Princesa (Filippine) e la Table Mountain (Sudafrica).
I criteri usati per la selezione del concorso 'Le Sette Meraviglie Naturali del Mondo' sono stati la bellezza, la particolarità, l’importanza ecologica, il valore storico e la localizzazione geografica.
L’Amazzonia comprende un’area di sette milioni di chilometri quadrati: di questi, quasi cinque milioni e mezzo sono occupati dalla Foresta Amazzonica e la sua collocazione strategica fa sì che essa si estenda sul territorio di nove Stati, tra i quali il Perù, dove il 60% del territorio è occupato proprio da questa immensa distesa verde.
Il Rio delle Amazzoni - che secondo uno studio realizzato dalla National Geographic Society nasce proprio in Perù dal Ghiacciaio Mismi - è il fiume più grande del pianeta per volume d’acqua, e la foresta rappresenta oltre la metà di quello che è rimasto delle foreste tropicali sulla terra. Oltre alla rigogliosa vegetazione, conserva il più ricco patrimonio di biodiversità del mondo. Nelle foreste di questa regione si trovano infatti il 60% delle forme di vita del pianeta, di cui oltre 1.800 specie di volatili, 460 di mammiferi e ben 2.500 specie floreali si trovano in Perù.
A seguito dell’elezione della Foresta Amazzonica tra le sette Meraviglie Naturali del Mondo, PromPerú annuncia che da gennaio 2012 metterà in atto un piano ad hoc volto alla promozione del turismo nel dipartimento di Loreto e, come sottolinea María del Carmen de Reparaz, neo-direttore di PromPerú, "lavoreremo in stretta collaborazione con il vice ministro del Turismo e il presidente regionale di Loreto per pianificare un piano di sviluppo del Rio delle Amazzoni e della Foresta Amazzonica per i prossimi anni, al fine di valorizzare, far conoscere al mondo intero e sfruttare le risorse di questa zona nel nord del Perù". Il prossimo passo da fare, secondo quanto affermato da José Luis Silvia, ministro del Commercio Estero e del Turismo (Mincetur) e confermato dal direttore di PromPerú, è il miglioramento la connettività dei voli internazionali in arrivo a Iquitos, principale hub della Regione di Loreto, entro luglio del 2012.
La compagnia Iberia ha di recente battezzato l’Airbus A340/600 con matricola EC-LEU con il nome di 'Rio delle Amazzoni', aeromobile che va ad aggiungersi agli altri compagni di volo 'Isole Galapagos' e 'Città del Messico'.
La cerimonia si è svolta a Lima, all’aeroporto internazionale Jorge Chávez, alla presenza del ministro di Mincetur e di una delegazione della compagnia spagnola, all’arrivo del primo volo di 'Rio delle Amazzoni'.
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Il governo emiratino ha richiesto un aumento considerevole per gli slot in possesso degli Emirates, attualmente inferiori alle 10 unità. In particolare i voli, con cadenza settimanale, saranno cosi suddivisi: 21 destinati allo scalo di Roma Fiumicino, 21 per Milano Malpensa e 14 per laeroporto di Venezia. Sono previsti anche 28 voli cargo settimanali. Dellintesa fa parte anche la compagnia Etihad che ha richiesto 7 voli per Roma Fiumicino e altrettanti per Milano Malpensa.
Con questa intesa lItalia é destinata a diventare più facilmente meta del turismo dei 'nuovi ricchi' del Golfo e del Sud Est asiatico.
É un accordo molto significativo - ha spiegato Urso - vuol dire che gli Emirati Arabi hanno scelto lItalia come porta dingresso per lEuropa. Ciò significa più turismo, più affari economici e commerciali, ma può comportare anche il rilancio della stessa Alitalia. Infatti nelle tratte interne nazionali e in quelle europee gli Emirates potranno contare sul contributo della nuova compagnia aerea italiana. Questo rilancia e rafforza la nostra competitività, perchè questa partnership porterà anche grandi benefici per la penetrazione commerciale e imprenditoriale italiana non solo nei paesi del Golfo ma anche in tutto il Sud Est asiatico dallIndia allAustralia fino alla Cina che sono aree geografiche ben coperte dai voli della compagnia Emirates.
Ma non solo. Altro aspetto cruciale evidenziato durante i lavori è la conclusione entro gennaio 2009 dellaccordo per unarea di libero scambio tra Ue e paesi del Golfo. Cé la volontà politica di giungere a firmare laccordo nelle prossime settimanae - ha speigato Urso - In assenza del Doha round questo può rappresentare il più grande impulso allo sviluppo commerciale mondiale, una enorme opportunità per made in italy che vedrebbe cadere tutte le barriere doganali e daziarie con i paesi del consiglio di cooperazione del Golfo.
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Tuttavia, c'è molto da vedere per il visitatore che si trattiene anche brevemente a Kyoto. Anzi, la varietà di monumenti importanti è tale da far girare la testa: oltre 1600 templi buddhisti, centinaia di santuari shintoisti, duecento giardini protetti, una dozzina di ville imperiali e numerosi musei di prim'ordine. La scelta è tale che non si sa da dove cominciare. Buon viaggio!
Il protocollo di Kyoto è un trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale sottoscritto nella città giapponese di Kyoto l'11 dicembre 1997 da più di 160 paesi in occasione della Conferenza COP3 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica anche da parte della Russia. Premesso che l'atmosfera terrestre contiene 3 milioni di megatonnellate (Mt) di CO2, il Protocollo prevede che i paesi industrializzati riducano del 5% le proprie emissioni di questo gas. Ad oggi, 174 Paesi e un'organizzazione di integrazione economica regionale (EEC) hanno ratificato il Protocollo o hanno avviato le procedure per la ratifica. Questi paesi contribuiscono per il 61,6% alle emissioni globali di gas serra.
Il Kazakistan ha firmato il documento, ma non lo ha ancora ratificato. L'India e la Cina, che hanno ratificato il protocollo, non sono tenute a ridurre le emissioni di anidride carbonica nel quadro del presente accordo, nonostante la loro popolazione relativamente grande. Cina, India e altri paesi in via di sviluppo sono stati esonerati dagli obblighi del protocollo di Kyoto perché essi non sono stati tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra durante il periodo di industrializzazione. I paesi non aderenti sono responsabili del 40% dellemissione mondiale di gas serra.
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NYC & Company è l'associazione della città preposta a promuovere il turismo verso New York, negli Stati Uniti e nel mondo. "Il turismo è la pietra angolare dell'economia di New York ed espandendo la nostra presenza in India, possiamo aumentare la nostra fetta di mercato di turismo internazionale e focalizzare l'impatto della Città - afferma il sindaco Bloomberg -. Due anni fa abbiamo lanciato la campagna per espandere la presenza di New York oltreoceano per promuovere i viaggi e il turismo con l'obbiettivo di diversificare la nostra economia, e questa iniziativa è oggi più vitale che mai. I viaggiatori internazionali rappresentano il 19 per cento per cento del totale dei visitatori a New York City ma essi contribuiscono per oltre il 50 per cento per la spesa totale dei visitatori. L'India è uno dei paesi con la più grande crescita di visitatori verso New York, avendo raddoppiato in cinque anni in numero degli arrivi". Per Fertitta di NYC & Company "ci sono legami commerciali e culturali che legano da lungo tempo l'India a New York. Oggi, stiamo estendendo questo legame invitando personalmente tutti i viaggiatori indiani a visitare New York nel 2009 e oltre, sia per vacanza sia per business". NYC & Company oggi, per la prima volta, svela un video per la tv che mostra Padma Lakshmi, attrice, scrittrice e donna di successo, l'hotelier Sant Chatwal e la regista Mira Nair che invitano gli indiani residenti a scoprire la città di New York. NYC & Company annuncia inoltre che lo spot This is New York City,' sarà presto lanciato nel mercato indiano e annuncia la terza fase della campagna di promozione della città 'Just ask the locals' che vedrà proprio la partecipazione di Lakshmi, la prima indo-americana al programma che fa scoprire New York ai turisti attraverso i suggerimenti di newyorkesi famosi. Oggi NYC & Company lancia il programma 'New York City online training academy' per l'industria del turismo indiano. Lo strumento online aiuterà agenti di viaggio e tour operator a sviluppare le migliori tecniche per promuovere e vendere New York e i suoi cinque distretti e fornire informazioni e consigli utili ai viaggiatori per visitare al meglio la più dinamica città degli Stati Uniti.
L'industria dei viaggi e del turismo di New York continua a crescere. Nel 2007 record di italiani che con 359 mila arrivi e 42 mila unità in più rispetto all'anno scorso rappresentano il quarto mercato europeo. In termini di spesa gli italiani si piazzano ai primi posti tra i 'big spender' con una spesa media giornaliera di 381 dollari per persona. A giugno il sindaco Bloomberg ha annunciato che l'obiettivo di 50 milioni di visitatori all'anno previsto per il 2015 sarà anticipato al 2012, poichè da quando nel 2006 aveva annunciato il target dei 50 milioni di visitatori entro il 2015, i visitatori a New York sono aumentati notevolmente raggiungendo il record dei 46 milioni già nel 2007. Gli arrivi internazionali a New York nella prima metà del 2008 sono aumentati del 10 per cento rispetto allanno scorso. New York rimane anche la destinazione con la spesa turistica più elevata negli Stati Uniti, superando Las Vegas e Orlando che nel 2007 ha generato un impatto economico di 28 miliardi di dollari e creato più di 370 mila posti lavoro. Nel 2006 il sindaco Bloomberg ha dati inizio a un programma di espansione di NYC & Company con risorse creative e finanziarie supplementari e creando la principale organizzazione municipale di turismo e marketing a livello mondiale. NYC & Company ha accresciuto la conoscenza di New York attraverso un piano di espansione globale e campagne strategiche di marketing. Tra le molte ricordiamo la prima campagna di comunicazione globale della città, 'This is New York City' e 'Just ask the locals' rivolta ad aiutare il turista a vivere al meglio la città, grazie ai suggerimenti di newyorkesi veraci e famosi. Da marzo 2007, NYC & Company ha aperto undici nuovi uffici internazionali arrivando, con questo in India, ad un totale di 18 uffici nel mondo per 25 paesi. L'ufficio italiano è stato aperto a Milano nel gennaio 2006.
Il Moftb (Mayor's office of film, theatre and broadcasting) sta attivamente promuovendo la produzione di film indiani a New York. Katherine Oliver film commissioner ha intrapreso incontri con i leader dellindustria cinematografica indiana per evidenziare i benefici di girare un film a New York dopo i recenti successi di film indiani girati nella città. "Il successo di film come 'Kal Ho Naa e Kabhi Alvida Naa Kehnà, che sono tra i venticinque film con record di incassi in India negli ultimi dieci anni, mostra che gli spettatori indiani sono più interessati a vedere sullo schermo la vera città di New York - dice Oliver - Ogni angolo della nostra città è un momento cinematografico che aspetta solo di essere filmato e noi invitiamo i produttori e i registi a sperimentare quanto sia facile girare un film a New York". Il Moftb offre molti servizi per la produzione cinematografica, come permessi, location e assistenza gratuita da parte della polizia, così come agevolazioni sulle tasse e sull'attività di promozione, rendendo il costo di girare film nella città molto produttivo. Ogni anno la spesa delle persone che fanno parte della produzione del film nel loro tempo libero, generano un impatto sull'economia di New York pari a 5 miliardi di dollari. Solo nel 2007, sono stati girati 245 film nelle strade di New York. (Velino)
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Zanzibar è come una grande casa sul mare. Le sue finestre guardano su due diversi continenti e le molte etnie che la abitano convivono in armonia pur preservando ognuna le proprie origini e tradizioni. Per secoli è stata un importante scalo commerciale nell'Oceano Indiano, frequentata da mercanti africani, persiani e arabi che concentravano qui i loro scambi. Punto di partenza per le grandi spedizioni di Livingstone, Burton e Stanley, Zanzibar è diventata depositaria di storie fantastiche e leggende come quella del marinaio Sindbad ne 'Le mille e una notte'.
Dietro al nome esotico e alle spiagge assolate si nasconde una cultura millenaria, con profonde radici africane e forti influenze orientali; il passato ha lasciato preziose eredità e le generazioni si sono tramandate insegnamenti di grande valore. Il progresso tecnologico e industriale non sembra aver trovato terreno fertile a Zanzibar e tutte le attività conservano il carattere artigianale di un tempo, come la lavorazione del legno, eseguita nelle piccole botteghe di Stone Town, dove mani sapienti realizzano portoni finemente intagliati, splendida caratteristica della città.
Uomo e natura qui lavorano insieme
L'oceano Indiano che circonda l'isola come in un abbraccio rassicurante è un prezioso sostegno alla sua debole economia. Oltre alla pesca, praticata con in dhow, le caratteristiche imbarcazioni a vela triangolare, la produzione delle alghe concepita per l'esportazione al mercato orientale, rappresenta una importante fonte di valuta estera. Giocano un ruolo fondamentale i cicli delle maree; il fenomeno è particolarmente sostenuto e ogni 6 ore il mare si ritira anche di 200 metri lasciando affiorare le singolari piantagioni.
Tocca alle donne l'improbo lavoro di coltivazione: i gesti ricordano quelli delle mondine nelle vecchie risaie, i pesantissimi sacchi con il raccolto vengono trasportati a riva, dove il riverbero del sole sulla sabbia bianca è accecante e costringe gli occhi a chiudersi fino a diventare sottili fessure.
Con la bassa marea le spiagge si popolano anche di bambini in cerca di patelle e altri molluschi. Non si tratta di un gioco; tutti i membri della famiglia, non solo gli adulti, contribuiscono al suo sostentamento e anche questi piccoli frutti del mare serviranno per la preparazione del pasto.
Un tesoro fatto di profumi e colori
Lasciata la costa si scopre che l'interno dell'isola riserva nuove sorprese e nasconde il suo tesoro più prezioso: le spezie.
Chiodi di garofano, noce moscata, pepe, cannella ma anche vaniglia, cacao, citronella e un curioso arbusto dal cui baccello le donne estraggono una sostanza burrosa arancio vivo che usano per truccare le labbra: la pianta del rossetto. Le piantagioni sono piccoli paradisi di profumi e colori, tutte le spezie sono comunemente impiegate in cucina ma anche per la preparazione di oli essenziali e saponi. Le loro proprietà curative, già note nel passato e ampiamente utilizzate in oriente, sono state riscoperte anche dal mondo occidentale grazie alla sempre maggiore diffusione di medicine alternative come l'Ayurvedica e la Tradizionale Cinese.
L'isola che costringe a tornare
Dalle spiagge bianche al blu dell'oceano, dal rosso fuoco dei tramonti al verde delle foreste di palme, Zanzibar riempie gli occhi e i ricordi di colori ma soprattutto lascia nel cuore emozioni che non si dimenticano. Questo piccolo lembo d'Africa racchiude in se tutta la magia del continente nero e allo stesso tempo il fascino orientale. Il tempo si misura senza orologio: la prima ora del giorno è quella del sorgere del sole e l'ultima quella del tramonto. I giovani rispettano ancora gli anziani e tutti rispettano la natura da cui dipende la loro sopravvivenza.
Almeno qui sembrano essersene resi conto, malgrado le difficoltà economiche e la poca istruzione. Da ogni viaggio si torna con tante foto e qualche souvenir, ma da Zanzibar si riporta una nostalgia che costringe a tornare.
Nella grande casa sul mare con le finestre affacciate su due continenti.
Paola Drera
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