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Thai Airways regala agli appassionati di Thailandia la promozione per volare a Bangkok, Chiang Mai, Phuket e Krabi. Con ‘Good Morning Thailand’ la compagnia di bandiera thailandese lancia tariffe convenienti in Economy Class per i biglietti prenotati ed emessi dal 21 dicembre 2015 al 31 maggio 2016, con partenze previste sino al 30 giugno 2016.
Tariffe per Bangkok da 515 euro; Phuket da 563 euro; Chiang Mai da 563 euro; Krabi da 555 euro.
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L’evento che dà ufficialmente inizio al Natale a New York è’ l'accensione dell’albero al Rockefeller Center. Il magnifico abete rosso norvegese con le sue 30.000 luci e la stella di Swarowsky, dà un aspetto sensazionale alla piazza, diventata per le feste natalizie, uno dei posti piu’ frequentati dai turisti di tutto il mondo.
La cosa particolare dell'albero è che ogni anno, alla fine delle festività, viene riciclato e utilizzato per la creazione di giocattoli per gli animali del Bronx Zoo di New York. Qualche anno fa, invece, è stato donato ad una famiglia che ha perso tutto con la tragedia di Katrina, e parte delle mura e del pavimento della loro nuova casa sono state ricavate da quel legno.
Il primo albero della storia del Rockefeller Center venne posto al centro della piazza da alcuni operai che lavoravano al grande complesso di palazzi: era il 1931. Ma la prima ufficiale cerimonia di accensione dell'albero avvenne due anni dopo, nel 1933. Oggi la piazza di Manhattan ha l'albero più grande, più luminoso e più famoso di tutti gli Stati Uniti.
Ogni anno i managers dei giardini del Rockefeller Center passano mesi a cercare l'albero più consono alle festività newyorchesi.
Negli anni gli alberi sono stati scelti e spediti da molti stati, addirittura da Ottawa, nel Canada. Ma l'albero è solo il centro delle decorazioni della bella piazza. Gli angeli dorati che fanno da sfondo alla pista ghiacciata per il pattinaggio, hanno adornato la piazza del Rockefeller Center già dal 1954. E i pattinatori stessi aiutano lo spirito natalizio a sembrare più forte e più sentito. Il circuito ghiacciato e i suoi "performers" fanno parte dell'esperienza invernale e natalizia di New York.
Costruita nel 1936, la pista è frequentata oggi da più di 250.000 persone ogni anno, da ottobre ad aprile, quando viene tolta. Non è richiesta una prenotazione ma la pista tende ad essere affollata nel pomeriggio. Agli appassionati del ghiaccio basta portare la propria attrezzatura e presentarsi tra la 5th e 7th Avenue, all'altezza della 47ma e 50ma strada, la mattina presto, per avere un'esperienza tutta newyorchese da raccontare! (è possibile anche noleggiare l'attrezzatura necessaria).
Il quadrato di strade e avenues che circondano il Rockefeller Center offrono inoltre lo shopping più sfrenato e tipico dei Natali di New York. Da Macy's (che si trova sulla 34ma strada e 6th avenue) a Bloomingdales, a Saks 5th Avenue e a tutti i negozi che sfilano sull'addobbatissima 5th Avenue.
Ma gli acquisti a New York si possono fare ovunque, dal Greenwich Village, a SoHO e nell'Upper East Side . Le strade e i negozi sono pieni di vita, di decorazioni, di musica che sui marciapiedi accompagna piacevolmente le giornate dei turisti e dei lavoratori. Il Natale a New York è un' esperienza bellissima, da fare almeno una volta nella vita. L'atmosfera natalizia e festiva trasuda dalle strade, e il tran tran di gente, che normalmente rende impossibile camminare sui marciapiedi, fa quasi piacere. La folla è allegra, le vie pullulano di colori, luci e regali. E anche se nevica e fa freddo, a New York si sopporta tutto felicemente.
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Se siete appassionati di Nord del mondo, non potete farvi mancare l’Aurora Boreale, il fenomeno delle luci nel cielo che si verifica quando protoni ed elettroni ‘solari’ entrano in contatto con la ionosfera. Le aurore si manifestano in un ciclo di 11 anni e adesso siamo proprio in una fase di alta attività.
Ci sono alcuni posti, nel mondo, dove è più facile osservarle e dove si verificano i fenomeni più interessanti: li ha elencati Skyscanner, che sottolinea come non sia necessario andare poi così lontano per godersi lo spettacolo.
Si va dalle Isole Svalbard, in Norvegia, al Kakslauttanen Arctic Resort in Finlandia, dalla Svezia, con base a Jukkasjärvi, da cui partono voli per vedere l’aurora, a Reykjavik in Islanda. Ma l’aurora boreale si può avvistare anche in Scozia sulla costa di Caithness e nel Nord del Canada fra Yukon, Saskatchewan del Nord, Territori del Nordovest, Newfoundland, Nuova Scozia e British Columbia.
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Sono passati esattamente trent’anni dall’uscita nelle sale cinematografiche di uno dei film cult del XX secolo, La mia Africa, liberamente tratto dal diario di viaggio della scrittrice Karen Blixen, pubblicato nell’ormai lontano 1937. Amato e apprezzato in tutto il mondo per la rappresentazione realistica del continente africano, il film evoca il fascino avventuroso della vita nel Masai Mara e, a più di un quarto di secolo, invita ancora viaggiatori da tutto il mondo a visitare il Kenya. Per celebrare i trent’anni dall’uscita del film, ecco alcuni suggerimenti su luoghi assolutamente imperdibili per vivere a fondo le bellezze del Kenya:
Per chi ricorda le scene di apertura del film "Avevo una fattoria in Africa ai piedi delle colline Ngong", non c'è lodge più indovinata di Angama Mara - infatti, gli ospiti del nuovo South Camp avranno la possibilità di ritrovare la stessa atmosfera e le immagini del manifesto appeso ai piedi del loro letto.
Nel Lodge ci sono riferimenti nascosti sulla storia d'amore del film e rimandi piacevoli e discreti al diario di viaggio dell’autrice - come un’edizione del libro in ogni camera e nella biblioteca, una mini replica dell’aereo Gypsy Moth , proprio come quello del film. Grazie allo staff presente nel lodge, si possono vivere momenti di vero romanticismo vivendo un intimo picnic per due in cima alla collina - che ricorda i momenti d’amore di Robert e Meryl.
Per conoscere veramente la storia d’amore della Blixen, i fan di La mia Africa possono visitare a Nairobi il Museo di Karen Blixen.
Grazie alla fama internazionale che il film le ha regalato, la fattoria è aperta al pubblico e offre visite guidate alle sue camere perfettamente conservate, dove sono ancora presenti gli oggetti di scena del film del 1985. Piacevoli sono anche le passeggiate intorno alla fattoria, tra giardini e parchi rilassanti, con una splendida vista dell'amata Ngong Hills di Karen.
Per molti, la scena in cui Robert Redford (Denys) lava i capelli di Meryl Streep (Karen) è una delle più rappresentative e romantiche del film. Durante il tour nei luoghi in cui è stato girato il lungometraggio, è d’obbligo visitare Mara Enkipai, la residenza privata di Vanessa e Georges Roumeguere – dove la famosa scena è stata girata. Situata in una gola a destra del fiume Mara – accanto al Sanctuary Olonana Lodge – la proprietà è disponibile a utilizzo esclusivo degli ospiti per un safari d’eccellenza.
A soli 20 km dal Karen Blixen Museum, si trova la tomba di Finch Hatton, protetta con cura da una tenda e accudita da una famiglia di agricoltori della
zona. Il luogo dove è sepolto si trova 300 metri più in alto rispetto alla casa ed è possibile visitarlo solo sul appuntamento.
La targa sulla tomba recita: “He prayeth well, who loveth well – both man and bird and beast” – versi tratti da “La Ballata del Vecchio Marinaio” di Samuel Taylor Coleridge, che Redford recita durante la famosa scena citata sopra.
Il biplano 1929 De Havilland Gipsy Moth, guidato nel film da Redford/Denys Finch Hatton è stato venduto nel 2012 a Jochen Zeitz. Il vero aereo, un DH-60 Moth – insieme al libretto di circolazione G-AAMY – è parcheggiato in condizioni ottimali ed ha ancora la licenza di volo. La cosa interessante è che si trova a nord di Nairobi, nel Rifugio Segera.
Gli ospiti che visiteranno il Rifugio Segera avranno anche l’opportunità di assistere alla proiezione de La Mia Africa su un maxi-schermo situato nella Lounge del Rifugio. L’esperienza in questo caso sarà straordinaria, perché lo spettatore sarà circondato dai diari e dalle memorie di Karen Blixen e verrà trasportato in un mondo senza tempo.
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Difficile vedere la neve a San Francisco, dove le temperature invernali non scendono mai sotto i dieci gradi, mentre la nebbia che spesso avvolge la città è quasi del tutto assente in questo momento dell’anno. Il periodo natalizio è quindi ideale per trascorrere una vacanza a San Francisco e godersi i numerosi eventi, le installazioni luminose e l’atmosfera festosa che si respira per le strade della città.
Prima destinazione Macy's, il grande magazzino che domina Union Square, il cuore pulsante dello shopping cittadino. Già dal 20 novembre si sono accese le luci della vetrina natalizia che ogni anno sorprende i passanti con le sue decorazioni originali, il 27 novembre si accenderanno invece le luci dell’albero di Natale, protagonista indiscusso di Union Square per tutto il mese di dicembre. Non solo shopping da Macy’s, al suo interno è operativo un nuovo Visitor Information Center, inaugurato lo scorso novembre in collaborazione con San Francisco Travel; a disposizione dei turisti brochure, mappe multilingua, servizio prenotazione eventi e alberghi.
Per vedere il più grande cappello natalizio mai esistito, il posto giusto è North Beach, dove si svolge da anni Beach Blanket Babylon, uno spettacolo esilarante che da sempre intrattiene gli spettatori con musica, balli, commedie, ma soprattutto con costumi a dir poco eccentrici. Lo spettacolo ispirato al Natale sarà in scena dal 18 novembre per tutto il mese di dicembre.
Per una fiera natalizia dal sapore vittoriano a suon di nocciole pralinate, caroselli, musica e fotografie con un Babbo Natale versione vintage direzione Cow Palace dove si svolge tutti i week-end fino al 20 dicembre The Great Dickens Christmas Fair & Victorian Holiday Party.
E anche la California Academy of Science, situata nel Golden Gate Park, mette in scena una mostra durante il periodo natalizio con l’obiettivo di spiegare scientificamente alcuni fenomeni che si manifestano durante il periodo invernale. I visitatori potranno divertirsi in mezzo alla riproduzione di una bufera di neve, capendo da quali fattori viene generata. "Tis the Season of science" exhibition.
E per il terzo anno consecutivo la città si illumina con il festival di luci e colori Illuminate SF. Dal 26 novembre fino al 1 gennaio 2016 artisti e scultori di luce provenienti da tutto il mondo colorano la città con 27 istallazioni luminose rigorosamente eco-friendly. Cinque tour gratuiti in programma, che propongono diversi percorsi a piedi alla scoperta delle opere ospitate nei diversi quartieri della città. Per tutto il periodo la manifestazione mette in scena eventi dedicati alla luce, feste e organizza incontri con gli artisti. Gran parte dei quartieri della città sono interessati al festival, la magia di luci e colori si potrà ammirare anche dagli aerei che sorvolano la città.
Alcune sculture di luce sono permanenti e possono essere ammirate per tutto l’anno, tra queste Language of the birds, formata da una sospensione di libri aperti che simulano il volo di uno stormo di uccelli. Passeggiando sotto la struttura si leggono sul terreno sottostante frasi e parole che sembrano essere caduti dal cielo. Osservando attentamente i testi si noterà che le parole sono in Italiano, Cinese e Inglese, selezionate tra il ricco patrimonio culturale dei tre paesi rappresentati nei quartieri vicini. Migliaia di luci LED sono installate all’interno dei libri creando di notte dei veri e propri percorsi visuali. E’ la prima opera in California alimentata unicamente ad energia solare.
Opera permanente è anche il Bay Lights, la più grande scultura a luci LED del mondo, che con le sue 25.000 lampadine LED illumina il Bay Bridge da marzo 2013. L’attrazione, progettata dall’artista internazionale Leo Villareal, è una monumentale danza di luci che trasforma la baia di San Francisco e il Bay Bridge in un dipinto luminoso otto volte più imponente rispetto alle installazioni per il centenario della Torre Eiffel.
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