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Sono i bambini i veri protagonisti al Castello di Grumello, in provincia di Bergamo.
E così il divertimento dei piccoli ospiti è assicurato per un giorno: capita domenica 13 marzo, quando le cucine del maniero apriranno le porte ai visitatori in tenera età, dai 6 ai 12 anni, per provare l'emozione di indossare il grembiule e mettere il cappello da cuoco in testa. Un po' come fossero a una puntata speciale di “Masterchef”. Con emozioni e soddisfazioni garantite, pur non essendo una gara quella in programma a Grumello.
Coadiuvati da esperti animatori, i bambini impareranno ad imbandire una tavola perfetta e a preparare uno speciale menu in occasione della Pasqua (con tante divertenti e golose idee che i piccoli potranno poi ripetere nella cucina di casa durante le vacanze scolastiche).
Divisi in gruppetti i bambini si rimboccheranno le maniche e lavoreranno con le mani, scoprendo come si prepara un insolito e variopinto antipasto di verdure, dando libero sfogo alla loro creatività.
A seguire sarà la volta degli gnocchetti, (conditi con pesto o salsa di pomodoro), per chiudere infine il menu con un gustoso dessert “sorpresa”.
Quindi tutti collaboreranno nel decorare la tavola apparecchiata nella sala da pranzo, trasformando dei semplici bicchieri in buffi coniglietti e pulcini.
I “bimbi chef” parteciperanno in prima persona alla preparazione di tutto il pranzo (stiano tranquilli i genitori: ogni cosa si svolge nella massima sicurezza in quanto i piccoli non utilizzano assolutamente coltelli e fornelli accesi, perché vengono sempre aiutati in questo dagli animatori).
Dopo tanta fatica, i bambini avranno la soddisfazione finale di servire in tavola il “loro” menu a genitori, amici, fratelli e a quanti vorranno avere come ospiti, per trascorrere insieme una bellissima festa.
Nel pomeriggio poi, è prevista una grande tombolata medievale in compagnia.
Info:
Bimbi chef, domenica 13 marzo, dalle 10 alle 17.30. prenotazione e prepagamento obbligatori al 348.30.36.243; ingresso: bambini e adulti 25 euro (corso, pranzo e degustazione vini per i genitori compresi).
Castello di Grumello - Bergamo - cell. 348.30.36.243,
www.castellodigrumello.it
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Per Pasqua perchè non preparare un dolce tipico toscano e più specificatamente della Valle del Serchio? La “PASIMATA”, comunemente chiamata “schiaccia”, dolce che prende il nome dalla tradizione di preparare, alla fine della Quaresima, tanti dolci schiacciando decine di uova.
Si tratta di un dolce lievitato, insaporito con semi di anice e scorza di arance, dalla lunga e laboriosa preparazione che, a seconda della quantità di impasto, può durare anche due giorni.
Nella versione originale è un normale pane, non dolce, che con il trascorrere del tempo è stato ingentilito dalla presenza dello strutto e dello zucchero. La versione Garfagnina prevede l’aggiunta di uova ed uvetta.
La schiacciata è un pane rituale che, una volta, aveva un preciso significato religioso. In tutte le parrocchie, a cura delle confraternite e benedetta dai parroci, era distribuita in chiesa. Un pane da dividere fra tutti, ad ognuno la sua parte, nel significato di comunanza fraterna.
L’uovo è sempre stato il simbolo della vita che ogni anno a Primavera si rinnova, è l’emblema della fecondità e della fortuna e festeggia l’arrivo della Pasqua e della Primavera con l’augurio di una buona stagione. Per la religione cristiana la Pasqua, che è la Resurrezione di Gesù, è un inno alla vita, per questo sono benedette le uova sode. Con il tempo si è introdotto l’uovo di cioccolata con la sorpresa al posto del naturale pulcino.
Il Sabato Santo, precedente la Pasqua, la Pasimata e le uova erano portate in chiesa per essere benedette.
Questa la ricetta dello chef Giambattista Giannotti (chef di uno dei ristoranti che si trovano all'interno del Ciocco Tenuta e Parco) per preparare la “Pasimata”:
Ingredienti per il primo impasto:
1 kg farina - 400 gr zucchero - 40 gr lievito - 20 gr olio - 40 gr strutto - 350 gr tuorlo uovo
Ingredienti per il secondo impasto:
1 kg farina - 400 gr zucchero - 140 gr burro - 20 gr olio - 40 gr strutto - 350 gr tuorlo uovo - 40 gr anice - acqua di rose - rhum - sale quanto basta - 600 gr uva passita
Mescolare gli ingredienti del primo impasto e lasciarlo lievitare finche l'impasto non raddoppia.
Preparare il secondo impasto e quando il primo impasto è pronto mescolarli insieme.
Mettere l’impasto ottenuto a lievitare in uno stampo di carta da panettone e lasciarlo crescere, coperto da una pellicola trasparente, per 5 ore finché non raggiunge il bordo dello stampo.
A questo punto spennellare la superficie della schiacciata con un tuorlo sbattuto e poi infornare il tutto in un forno preriscaldato a 180 gradi per circa un’ora.
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La neve è un foglio bianco su cui scrivere storie bellissime. Dopo il grande successo della prima edizione, dal grande cuore delle Dolomiti – Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO – parte il secondo capitolo di un’iniziativa che unisce sport, gastronomia e beneficienza.
Sabato 5 marzo 2016, sulle piste di Obereggen, in Val D’Ega (BZ), il Mayrl-Burger-Day offrirà la possibilità di gustare nuovamente un hamburger naturale di manzo con ingredienti a chilometro zero, a oltre duemila metri d’altezza, al centro del comprensorio sciistico del Latemar con Pampeago e Predazzo. Il prezzo è simbolico ma quello che si finanzia è inequivocabilmente concreto. L’iniziativa benefica promossa dai fratelli Mark e Sebastian Eisath, proprietari e gestori della stessa malga Mayrl Alm, si propone di aiutare la ricerca e la lotta contro i tumori. Il ricavato verrà devoluto all’associazione Peter Pan che aiuta i bambini malati di tumore in Alto Adige.
Protagonisti della giornata, due tipi di hamburger – al prezzo di 7 euro - guarniti con una vasta scelta di contorni e composti da prodotti naturali della stessa Val d’Ega: la carne di manzo del Maso Flecker di Ega (1200m slm), il formaggio prodotto da latte di mucca Grigia Alpina del Maso Learner (1360m slm) a Nova Ponente, il pane sfornato dal panificio Pichler di Ega. Per ogni hamburger venduto, la malga Mayrl Alm devolverà un euro, che verrà triplicato dal contributo della società impianti di risalita di Obereggen e dagli stessi gestori della Mayrl. L’anno scorso, durante il primo Mayl-Burger-Day, sono stati cucinati ben 350 hamburger. L’importo ricavato, di 1200 euro, è stato consegnato, sulle nevi di Obereggen dai gestori e proprietari della malga Mayrl e dai rappresentanti della società impianti, a Renate Mühlögger Tschager, presidente dell’associazione Peter Pan per la ricerca e la lotta contro i tumori. Sabato 5 marzo, i partecipanti potranno così unire il divertimento sugli sci o sulla tavola da snowboard all’avventura gastronomica di un appetitoso hamburger made in Val d’Ega, contribuendo alla ricerca e alla lotta contro i tumori. La malga Mayrl è raggiungibile con gli sci e la seggiovia a sei posti “Absam-Maierl“ o anche a piedi da Obereggen, con la cabinovia “Ochsenweide” e il sentiero invernale che porta alla malghe.
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Le persone giuste, al momento giusto e nel posto giusto. Potrebbe essere questa la sintesi dell’operazione che Longino&Cardenal, azienda milanese che da 25 anni a questa parte seleziona, importa e distribuisce alla ristorazione italiana (e non solo visto che ha anche due sedi a Hong Kong e Dubai) il meglio della gastronomia mondiale. Ed è proprio il concetto di “meglio” tradotto in termini di qualità il secondo ingrediente della nuova avventura: Antonello Alfreducci, da cinque anni direttore generale dell’azienda, ha lasciato l’incarico per seguire la nascita, scaturita dall’acquisizione di un’attività già ben avviata, di Don Gambero il nuovo brand legato alla pesca e vendita di pesce ed in modo particolare del conosciuto Gambero Rosso di Sicilia.
«Alfreducci – ha precisato Riccardo Uleri, titolare di Longino&Cardenal - ci ha insegnato a lavorare con numeri e budget, ha saputo riorganizzare la rete commerciale, ha ideato eventi quali i Longino Food Experience, ci ha insegnato la focalizzazione sulle vendite e ha strutturato ed enfatizzato i lanci dei nuovi prodotti». Don Gambero è un brand della SRL Il Satiro Danzante, società partecipata della SPA Longino&Cardenal : «La scelta di investire nel pescato - ha proseguito Uleri –, ed in modo particolare in quello di qualità, è stata quasi spontanea e naturale perché l’azienda da ormai 25 anni è vocata alla selezione e alla distribuzione di cibi rari e preziosi».
«Il gambero rosso di Sicilia – ha spiegato Alfreducci, ligure di nascita e milanese d’adozione, già direttore marketing di Pernigotti, direttore vendite di Yomo e a capo di numerosi progetti in Galbani e Danone - è un prodotto pregiato e apprezzato dai migliori chef di tutto il mondo. È un vero tesoro ricco di qualità organolettiche, fortemente consigliato nelle diete soprattutto in quella mediterranea. Mazara del Vallo in Sicilia è una delle località maggiormente interessata dalla pratica della pesca del gambero rosso che ogni anno vanta un volume di circa milleottocento tonnellate di pesca, con oltre 400 addetti ai lavori. Una pratica che va portata avanti con reti da pesca che vanno a fondo oltre i mille metri ed il tutto con un procedimento altamente sostenibile, che non danneggia i mari».
Don Gambero nasce con un chiaro e preciso obiettivo: diventare l’autorevole firma di una linea di eccellenza di prodotti surgelati del Mediterraneo. Don Gambero garante dell’eccellenza del pesce mediterraneo nel mondo. E lo farà attraverso una gamma di oltre 40 referenze, ben riconoscibili da un packaging lineare, ma incisivo, che spazierà, oltre che dal prodotto di punta rappresentato dal Gambero Rosso, dai polpi al gambero rosa, dai calamaretti agli scampi e così via.
Le previsioni di mercato sono inoltre ottimistiche: si stima, infatti, che nel 2015 la produzione mondiale di pesce abbia raggiunto i 168,6 milioni di tonnellate, in crescita del +2,6% rispetto all'anno precedente.
www.dongambero.com
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Arriva in Italia la più importante manifestazione mondiale dedicata al “cibo degli dèi”. Showcooking, fashion, famiglie, sensorialità e shopping sono le cinque aree tematiche. Dal 13 al 15 febbraio 2016 al The Mall di Porta Nuova Varesine
Tre giorni di degustazioni, eventi ed esposizioni ed un unico grande protagonista: il cioccolato. La capitale della moda e del design, ma anche città prediletta dai foodies, ospiterà finalmente la prima edizione milanese del più importante evento mondiale del cioccolato, il Salon du Chocolat di Parigi.
Roberto Silva Coronel e Pietro Cerretani, organizzatori del Salon Du Chocolat Milano, raccontano le
motivazioni che li hanno convinti ad “importare” in Italia il celebre format espositivo parigino. “In
Italia, negli anni passati, abbiamo sempre avuto un certo timore reverenziale nei confronti dei cugini francesi in tema food in generale, e cioccolato nello specifico. Salvo poi accorgerci che i
nostri Maîtres Chocolatier non erano secondi a nessuno, anzi vincevano premi in Francia, così come i produttori italiani – dal Piemonte alla Sicilia - sono di assoluta eccellenza, Nel nostro Paese il cioccolato vale 3 miliardi di dollari (fonte Corriere della Sera). Le nostre esportazioni continuano a crescere e ad oggi hanno raggiunto un valore complessivo di 665 milioni di euro (siamo i primi sul mercato cinese). L’altra motivazione, forse la più importante, è che il pubblico italiano è attento e colto, sa riconoscere la qualità e richiede food experience all’altezza. Per questo faremo di tutto per stupire i visitatori”.
Cinque saranno i cluster di contenuto che connoteranno il salone milanese. Il primo è il connubio tra cioccolato e fashion: l’evento “Chocolate Fashion Show celebrerà il talento creativo di giovani stilisti del Naba Fashion Lab di Milano guidati da Nicoletta Morozzi e supportati dall’expertise di Silvia Grilli, direttore di Grazia Magazine. Gli studenti in collaborazione con i dieci Maitres Chocolatier di AMPI - Accademia Maestri Pasticceri Italiani – e nello specifico: Davide Comaschi vincitore del World Chocolate Masters di Parigi 2013, Giancarlo Cortinovis, Alessandro Dalmasso, Denis Dianin, Francesco Elmi, Fabrizio Galla, Gianluca Mannori, Pasquale Marigliano, Roberto Rinaldini, Alessandro Servida.) progetteranno dieci abiti realizzati con il cioccolato che animeranno la serata di gala del 12 febbraio sempre al The Mall. La sfilata verrà poi replicata anche sabato e domenica mentre gli abiti verranno esposti durante i tre giorni di apertura al pubblico. Gli amanti del live twitting potranno seguire il fashion show digitando #ChocoFashion.
Il secondo tema è la sensorialità della chocolate experience, sintetizzato nell’hashtag #ChocoSense. Gli ospiti potranno vivere degustazioni sensoriali legate al cioccolato e ai suoi migliori abbinamenti grazie alla collaborazione della Compagnia del Cioccolato presieduta da Gilberto Mora, dell’Istituto Internazionale Chocolier guidato da Luigi Odello.
Con #Chocoshow si vuole raccontare il tema legato alle esibizioni e masterclass dei grandi maîtres chocolatier italiani, internazionali. Un ruolo decisivo l’avranno sia i maestri dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, capitanati da Iginio Massari e da Gino Fabbri sia altri noti pastry chef italiani e internazionali che si esibiranno in sorprendenti showcooking a base di cioccolato. Tutti gli Chef utilizzeranno gli elettrodomestici Kenwood, azienda leader nel mercato delle kitchen machine e food processor, main sponsor del Salon du Chocolat Milano.
Il quarto cluster è #Chocofamily, giochi e attività per bambini e famiglie per conoscere, giocare, sperimentare e degustare. I professionisti di Kikolle Lab gestiranno i laboratori a tema e intrattenimento, in un’ambientazione che richiamerà il celeberrimo mondo di Willy Wonka, liberamente ispirata al romanzo di Roald Dahl. Nei giorni di San Valentino, non potranno mancare anche iniziative ad hoc per gli innamorati.
Infine #Chocoshopping sarà la grande area dedicata allo shopping del cioccolato. Chi verrà al Salon du Chocolat Milano potrà portare a casa il meglio della produzione nazionale e internazionali delle grandi pasticcerie del mondo.
Il Salon du Chocolat Milano sarà un evento per il pubblico e per gli operatori del settore. Tutti gli eventi saranno promossi da Radio Monte Carlo, Official Radio Partner della manifestazione e da La Cucina del Corriere della Sera. La giornata di lunedì 15 febbraio sarà anche dedicata agli operatori: buyer, pasticceri, esperti e professionisti potranno incontrare le aziende espositrici, seguire workshop tematici e formativi.
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