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Da Siena, le Città dell’Olio volano a New York ospiti d’eccezione del “NYIOOC - The New York International Olive Oil Competition”, il Concorso Oleario Internazionale più grande e famoso al mondo promosso da Olive Oil Times, Fairway Market e The International Culinary Center. Con più di 700 oli extravergine in gara provenienti da 25 Paesi e giudicati da una giuria internazionale di esperti per poi essere scelti da chef, buyer e consumatori di tutto il mondo, il NYIOOC si conferma una delle vetrine internazionali più prestigiose del settore.
"La partecipazione a questo importante evento – dichiara Enrico LUPI, Presidente delle Città dell’Olio – è un riconoscimento importante per le Città dell’Olio che ormai è più da venti anni che va promuovendo la cultura del prodotto e dei territori di origine, e che viene considerata anche all’estero l’associazione di riferimento per la promozione della cultura dell’olio extravergine e la tutela e valorizzazione dell’extravergine del paesaggio olivicolo".
A rappresentare l’Associazione nazionale delle Città dell’Olio all'evento di New York sarà il Direttore Antonio Balenzano, che interverrà come relatore all’appuntamento più atteso della kermesse: il convegno sul tema “The Modern Culture of Olive Oil Perspectives on the cultural context of olive oil and predictions for its future” in programma il 15 aprile a Broadway all’interno del Teatro dell’International Culinary Center.
"Il fatto che in Usa, a New York – dichiara Balenzano – si affronti il tema della cultura, fa pensare che le Città dell’Olio da sempre sono sulla strada giusta dove l’elemento culturale diventa fondamentale per la riconoscibilità del prodotto e per la sua collocazione nei mercati del mondo. Noi andremo a presentare la nostra pluriennale esperienza in questo settore, ma soprattutto andremo a rappresentare il nostro modello culturale che si basa sull’educazione al consumo, identità e territorio".
Un’occasione unica dunque, per mettere a confronto i punti di vista sul mondo dell’olio extravergine di esperti e imprenditori del settore, giornalisti, chef, nutrizionisti e fashion designer di Paesi diversi. Alla tavola rotonda insieme ad Antonio Balenzano ci saranno, infatti, molti autorevoli relatori: Sara Baer-Sinnott Presidente Oldways Preservation & Exchange Trust, Curtis Cord President NYIOOC e Publisher Olive Oil Times, Frank Giustra CEO Fiore Group of Companies, Dorothy Cann Hamilton Founder The International Culinary Center, Norma Kamali Fashion Designer, Steven Jenkins Fairway Market, Rob McGavin CEO Boundary Bend, Nieves Ortega Editor, Olimerca, María José San Roman Chef Monastrell, Lisa Sasson Nutrition and Food Studies New York University e Artemis Simopoulos President The Center for Genetics, Nutrition and Health.
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Torna, da sabato 18 a lunedì 20 aprile, nella splendida cornice dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR), Salumi da Re, raduno nazionale di allevatori, norcini e salumieri, ideato e organizzato da Gambero Rosso e dall’avamposto del gusto made in Italy dei fratelli Spigaroli. La tre giorni, interamente dedicata a tutto il comparto della salumeria – dagli allevatori ai trasformatori, dalle aziende di servizio per la norcineria a chi i salumi li studia, li vende e li serve in tavola - vuole essere una festa enogastronomica aperta a tutti e con ingresso libero, un’occasione di incontro tra le grandi, medie e piccole aziende norcine di tutt’Italia.
Durante la manifestazione, i locali, il cortile e gli spazi esterni dell’Antica Corte Pallavicina – in un lungo weekend di incontri, convegni e approfondimenti condotti da esperti del settore e giornalisti - ospiteranno il mercatino gourmet con gli stand dei norcini e di tutto ciò che ruota intorno ai salumi. A fare da contrappunto, le degustazioni di salumi abbinati a prodotti di forno e ai compagni di bicchiere, gli aperitivi e le merende dentro la Corte, come ciccioli caldi, polenta e Lambrusco, il salame fritto nello strutto, i piedini di maiale cotti nel paiolo, le pizze e le focacce ripiene di salumi.
Tra le novità di questa seconda edizione, lo spostamento dei convegni nella “Piazza del maiale” - a stretto contatto con il pubblico e con i produttori - l’introduzione di uno spazio fresco di restauro, adiacente al cortile interno, dedicato alla degustazione di vini e birre artigianali, il concorso “Teen Ager Panino Gourmet” rivolto agli studenti degli istituti alberghieri, la presenza in contemporanea durante tutti e tre i giorni della quarta edizione di “centomani, di questa terra”, appuntamento annuale organizzato dall'associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi che mette a confronto sul futuro del cibo 50 dei più importanti cuochi della Regione e che si concentrerà soprattutto durante la giornata di lunedì 20 aprile, offrendo al pubblico l’opportunità di assaggiare, scoprire, abbinare cibi e pietanze che rappresentano l’eccellenza dell’enogastronomia emiliano romagnola.
Tanti gli incontri-degustazione e gli incontri dedicati a “I Lardi d’Italia”, “Salumi e Conservanti”, “Le grandi famiglie di salumi tradizionali italiani”, “Birra e Salumi”.
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In arrivo quattro giorni pieni di fermento a Torino, dal 23 al 26 aprile, presso il Cortile del Maglio, in via Borgo Dora, per la seconda edizione torinese di Birra d'Ecc, grande festival dedicato alla birra artigianale con un calendario di eventi gastronomici e culturali di tutto rispetto: musica, cucine dal mondo, dj, animazione e danze.
SCHIUMARIO, la mascotte di Birra D’ecc, presenta ben quattordici microbirrifici artigianali e birrifici selezionati con la presenza diretta dei mastri birrai, che – grazie alla loro grande padronanza e esperienza nell'arte del preparare e miscelare il prodotto per ottenerne caratteristiche uniche di gusto ed effervescenza – potranno consigliare a tutti i partecipanti gli abbinamenti giusti tra prodotti gastronomici e birra. Alla manifestazione saranno presenti, infatti, grazie ai numerosi espositori street food presenti, piatti della tradizione italiana di diverse regioni (dalle tigelle agli arrosticini, dalla bruschetta al panzerotto fritto) e piatti della cucina internazionale: se vi sembra impossibile abbinare un buon Churrasco dell'arte culinaria argentino-brasiliana, un Chili o un Tacos de Queso messicano, un Gazpacho o la Paella spagnola con una buona birra, provare per credere...
Tutti i giorni, saranno organizzati laboratori/degustazioni guidate sia per la valorizzazione delle produzioni di birra territoriale, sia per seminari di divulgazione della cultura birraria e del corretto stile di consumo. “Sua Altezza” la birra, nelle sue varie sfaccettature, bionda, rossa, scura e non solo, comunque tassativamente artigianale, contornata dalla piazza del gusto, farà da padrona di casa accogliendo i visitatori amanti del buon bere, del buon cibo ma anche curiosi di vedere le novità dei microbirrifici artigianali e certi di divertirsi in una fantastica kermesse ad ingresso gratuito.
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Soltanto 3 italiani su 10 sanno che le accise (una forma di tassazione) vengono applicate alle bevande alcoliche, mentre quasi nessuno ( 9 italiani su 10) sa di pagarle quando beve una birra. Lo rivela una ricerca Doxa-Assobirra su un campione di circa 2.000 persone, dai 18 anni in su.
In realtà la pressione fiscale sulla birra, una delle più alte in Europa, continua ad aumentare al punto che oggi un sorso su due della birra che il consumatore compra se lo beve il fisco. Cosi è nata l’idea di lanciare FiscAle la birra che paghi due volte. Un gesto provocatorio e irriverente da parte dell’Associazione Produttori della birra e del Malto per dire “no” all’aumento delle accise e riportare l’attenzione di media e decisori politici su questo importante problema. FiscAle, una birra vera, prodotta in limited edition, è stata offerta a passanti e giornalisti nel corso di una manifestazione davanti a Montecitorio dove era anche possibile firmare la petizione #rivogliolamiabirra.
L’ iniziativa ha lo scopo di sostenere e rilanciare la campagna di sensibilizzazione “salva la tua birra” che ha raccolto in pochi mesi oltre 115.000 firme. La filiera della birra in Italia da lavoro complessivamente a 136mila persone. Con una tassazione 4-5 volte inferiore a quella attuale come quella di Spagna o Germania, sarebbe possibile creare circa 7000 nuovi posti di lavoro.
http://www.salvalatuabirra.it/labattagliacontinua/
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Divulgare e valorizzare il caffè e il suo consumo, un prodotto di crescente importanza economica e sociale, all’insegna della salute, della sostenibilità e del piacere. Sono questi gli obiettivi principali individuati dal Protocollo d’Intesa, sottoscritto dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, dal Presidente e CEO di illycaffè Andrea Illy, dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, dal sindaco di Trieste Roberto Cosolini e dal Presidente della Camera di Commercio di Trieste Antonio Paoletti.
Il protocollo intende promuovere la denominazione “Trieste Capitale del Caffè”, inserendo la città e il Friuli Venezia Giulia tra i “luoghi strategici per gli scambi commerciali ed economici e come territori strettamente collegati alla realtà dell’Esposizione Universale”.
La firma del documento si è tenuta in Expo Gate nel corso dell’evento “Il caffè a Expo Milano 2015”, che ha visto la presentazione dei contenuti del Cluster del Caffè, curato da illy. All’appuntamento hanno partecipato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina, il Direttore Generale della Divisione Partecipanti di Expo 2015 S.p.A. Stefano Gatti, il Direttore Esecutivo dell’International Coffee Organization (ICO) Robério Oliveira Silva e il Vice Presidente del Gruppo Lavazza Giuseppe Lavazza.
Grazie alla candidatura avanzata dal Governo italiano, Expo Milano 2015 ha ottenuto l’assegnazione da parte dell’International Coffee Organization del primo Global Coffee Forum e della prima Giornata Mondiale del Caffè che si svolgeranno tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2015 a Milano, anche nel Sito Espositivo.
Il Direttore del Progetto Cluster Filippo Ciantia e il Direttore Visitor Experience di Expo 2015 S.p.A. Matteo Gatto hanno illustrato l’itinerario del caffè a Expo Milano 2015.
Quello del Caffè è uno dei nove Cluster dell’Esposizione Universale. Si tratta di villaggi che raggruppano oltre 80 Paesi in base alla produzione di uno specifico alimento (Caffè; Cacao e Cioccolato; Riso; Spezie; Cereali e Tuberi; Frutta e Legumi) o allo sviluppo di una determinata tematica (Bio-Mediterraneo; Agricoltura e Nutrizione nelle Zone Aride; Isole, Mare e Cibo).
Lo spazio espositivo, curato da illycaffè, in qualità di Official Coffee Partner, si pone l’obiettivo di raccontare il passato, presente e futuro del caffè partendo da tre elementi fondamentali: il prodotto e il suo percorso dal chicco alla tazzina; la creatività, l’arte e la cultura che si sviluppano attorno alla tazzina di caffè; le storie e le tradizioni dei Paesi coltivatori e di quelli consumatori. La mostra del fotografo brasiliano Sebastiao Salgado, che animerà l’area comune del Cluster, presenterà con scatti d’autore raccolti in un affascinante viaggio le proprietà del chicco più amato al mondo.
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