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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato nominato il nuovo Comitato nazionale vini Dop e Igp per il triennio 2015-2017, alla cui presidenza è stato riconfermato il dott. Giuseppe Martelli.
Il Comitato è formato da:
- dott. Michele Alessi, in rappresentanza del Mipaaf;
- dott. Oreste Gerini, in rappresentanza del Mipaaf;
- dott. Luca Lauro in rappresentanza del Mipaaf;
- dott.ssa Antonella Bosso, esperto in materie tecnico/scientifico/legislative attinenti al settore della viticoltura ed enologia;
- enol. Gianluigi Biestro, esperto in materie tecnico/scientifico/legislative attinenti al settore della viticoltura ed enologia;
- dott. Giuseppe Liberatore, esperto in materie tecnico/scientifico/legislative attinenti al settore della viticoltura ed enologia;
- dott.ssa Rosa Fiore, in rappresentanza e in qualità di coordinatore delle regioni e delle province autonome;
- dott. Michele Zanardo, in rappresentanza e in qualità di coordinatore delle regioni e delle province autonome;
- dott. Nicola Bux, in rappresentanza delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
- enol. Emilio Renato Defilippi, in rappresentanza dell'Associazione enologici enotecnici italiani;
- enol. Ezio Pelisetti, in rappresentanza dei consorzi volontari di tutela cui all'articolo 17 del D.L.vo n.6172010;
- dott. Domenico Bosco, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali degli agricoltori;
- dott.ssa Palma Esposito, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali degli agricoltori;
- dott. Domenico Mastrogiovanni in rappresentanza delle organizzazioni sindacali degli agricoltori;
- dott.ssa Valentina Sourin, in rappresentanza delle organizzazioni di rappresentanza e tutela delle cantine sociali e cooperative agricole;
- dott. Gabriele Castelli in rappresentanza delle organizzazioni di rappresentanza e tutela delle cantine sociali e cooperative agricole;
- dott. Ottavio Cagiano de Azevedo, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali degli industriali vinicoli;
- dott. Paolo Castelletti, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali dei commercianti grossisti vinicoli.
www.politicheagricole.it
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La Valle dei Laghi, tra i più affascinati angoli del Trentino, è la terra in cui nasce e viene coltivato un apprezzato vitigno, il Nosiola, protagonista di vini e grappe d’eccellenza e del pregiato Trentino D.O.C. Vino Santo. Tre prodotti che rappresentano anche la storia, il patrimonio culturale ed enologico di questa terra. Una ricchezza di tradizioni ed esperienze, di vissuti e arte protagonisti anche quest’anno della nuova edizione di DiVinNosiola, il festival ideato dall’Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi per celebrare uomini e storie, creazioni e riflessioni attorno a questa eccellenza trentina. L’appuntamento è a Trento e nelle più belle località della Valle dei Laghi dal 27 marzo al 23 aprile. DiVinNosiola propone ancora una volta, in un mix di conferme e novità, un’affascinante viaggio della mente e dei sensi alla riscoperta dei gioielli culturali e naturali della Valle dei Laghi e, soprattutto, della tradizione eno-gastronomica legata, in particolare, alla produzione del vino Nosiola Trentino. Il ricco programma affianca all’interessante Mostra il Rito della Spremitura delle uve appassite, escursioni, degustazione e spettacoli, tutti dedicati alla cultura e alla tradizione del Nosiola Trentino e della Valle dei Laghi.
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Dopo il successo delle precedenti edizioni, grazie a Onav Lombardia, torna a Sabbioneta “Lambrusco a Palazzo”, l’evento che unisce la cultura del vino alla scoperta dei tesori dell’arte e dell’architettura della terra dei Gonzaga. Sabato 9 e Domenica 10 maggio 2015, la piccola Atene del Rinascimento, Sabbioneta (MN), patrimonio dell'UNESCO, ospiterà nelle cantine storiche del Palazzo Ducale l’importante manifestazione, che sarà rappresentativa della migliore espressione del Vino Rosso Frizzante. Due giorni dedicati alle virtuosità dei vitigni evocati del territorio e, al valore culturale architettonico che contraddistingue questa località. Obiettivo della manifestazione è declamare il valore di questo vino frizzante italiano e cogliere l'opportunità di far conoscere le numerose etichette e le attività delle aziende presenti, appartenenti ai consorzi delle province di Mantova, Modena e Reggio-Emilia. Sarà quindi un’occasione di intenso dialogo fra il mondo dei produttori del Lambrusco e i consumatori, con l’obiettivo di promuovere un approccio consapevole e attento al vino.
La kermesse regalerà inoltre al pubblico un momento di ‘riflessione ed esperienza’ dedicato alla cultura enologica mantovana, un regalo di visibilità di un territorio con produzioni di alta qualità, degno delle attività di produttori che lavorano con passione la loro terra.
Ospite d’Onore alla Kermesse il Prof. Attilio Scienza, professore ordinario presso l'Università Statale di Milano, viticoltore e autore scientifico di fama nazionale. All’apertura presso il Teatro all’Antica di Sabbioneta, tratterà i concetti della manipolazione genetica delle piante, dove il ‘progresso è a volte il tradimento fedele della tradizione’. Presidierà le degustazioni tematiche previste.
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Prosegue incontrastato il dominio di Lambrusco, Bonarda e Barbera nelle vendite 2014 nei supermercati della Lombardia, anche quest’anno ai primi tre posti della classifica elaborata da IRI per Vinitaly (vedi tabella 1). A livello nazionale crescono del 2,2% le vendite della Bonarda con più di 8 milioni di litri, poco più della Barbera, che però è prodotta sia in Lombardia che in Piemonte (vedi tabella 4).
A livello nazionale si manifestano segnali di miglioramento nel 2014 per le vendite di vino nella Grande Distribuzione, che invertono la tendenza negativa del 2013 e degli ultimi anni e fanno ben sperare per il 2015.
Il dato globale del vino confezionato fino a 75cl segna un + 1,5% a valore ed un + 0,2% a volume. Le bottiglie da 75cl a denominazione d’origine spuntano un + 1,3% in valore per i vini a denominazione d’origine in bottiglia da 75cl, ed un – 0,7% a volume, nel 2013 si era arrivati a – 3,2% (vedi di seguito tabella 1 e 2). Queste le prime anticipazioni della ricerca dell’IRI che verrà presentata a Vinitaly, a Verona dal 22 al 25 marzo.
La ricerca indica quali sono i vini più amati dagli italiani nel 2014, grazie alla classifica dei vini più venduti nella Grande Distribuzione. In vetta troviamo Chianti e Lambrusco, che da anni conquistano le prime posizioni del podio, ma che mostrano una flessione delle vendite a volume. Al terzo posto Il Vermentino, un bianco che continua a crescere di anno in anno. Buone le performances del Prosecco, del Nero d’Avola, del Muller Thurgau e del Traminer (vedi tabella 3).
Tra i vini “emergenti”, cioè con maggior tasso di crescita nel corso del 2014, troviamo ai primi posti i vini marchigiani/abruzzesi Pecorino e Passerina, e il siciliano Inzolia. Entra in questa classifica, per la prima volta, il laziale Orvieto (vedi tabella 4).
”La questione fondamentale per il 2015 ed i prossimi anni è la difesa del valore da parte delle cantine e della Grande Distribuzione – ha commentato Virgilio Romano, Client Service Director IRI - La rincorsa dei volumi come prevalente obiettivo di crescita rischia di rivelarsi controproducente. Quindi sì alle promozioni, ma con intelligenza strategica.
“La difesa del ‘valore’ – ha spiegato ancora Romano - passa dalla difesa dei prezzi. Ogni prezzo deve riflettere un sano equilibrio di bilancio, bilancio in cui alle principali voci di costo deve aggiungersi sempre più quello della comunicazione, che deve avere tra i suoi obiettivi quello di trovare i consumatori di vino del domani”.
Un tema sul quale sta riflettendo anche la Grande Distribuzione e di cui si parlerà nella tradizionale tavola rotonda di Vinitaly che vede confrontarsi produttori e distributori (organizzata da Veronafiere in collaborazione con IRI). Ecco il commento del rappresentante di Federdistribuzione (la più grande associazione di catene distributive) a Vinitaly 2015 Angelo Corona, (anche Direttore Acquisti PL di Finiper): “Il tema di come calibrare le promozioni è fondamentale. Occorre sostenere i consumi, non solo di vino, ma senza drogare il mercato e senza annullare la percezione del giusto prezzo, che i consumatori devono mantenere. Il 2014 ci offre qualche segnale positivo, come la crescita a volume e valore della bottiglia fino a 75cl, fatto che non avveniva da anni”.
“Su questi segnali occorre lavorare per dare continuità – ha aggiunto Corona - va ripensato il display dello scaffale, per abbinare un assortimento profondo con criteri che rendano facili la lettura dell’esposizione e la scelta. La comunicazione va migliorata e resa più efficace, sia lavorando sullo scaffale, sia con ‘app’ per gli smartphone, introducendo degustazioni e settimane del vino regionale. O evidenziando il corner del vino biologico che nei supermercati è ancora di nicchia, ma è cresciuto nel 2014 dell’11,3% a volume ed ha raggiunto i 1.432.000 litri venduti”.
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Olio extravergine abbinato alle eccellenze enogastronomiche regionali. È questa la novità della nona edizione di Olio Capitale - il Salone degli oli extra vergine tipici e di qualità, dal 7 al 10 marzo nella Stazione Marittima di Trieste, organizzato da Aries in collaborazione con l’Associazione nazionale Città dell’Olio e patrocinato da Expo Milano 2015. Una formula pensata esclusivamente per questa edizione per valorizzare a pieno gli obiettivi di promozione della cultura del mangiar sano dell'Expo.
“Nutrire il pianeta” dunque, soprattutto con l’olio alimento principe della Dieta Mediterranea e simbolo della convivialità, ma anche con i dolci tipici di Canosa di Puglia, i prodotti da forno, i cereali, i legumi e mandorle pugliesi, gli agrumi ed i pistacchi siciliani ed il pane di Matera. Abbinamenti che consentiranno anche al pubblico meno esperto, specie straniero, di avvicinarsi, conoscere e apprezzare con maggior facilità l'extra vergine italiano.
Un trionfo per gli appassionati del cibo buono, sano ed espressione della tradizione regionale che anche quest’anno viene celebrato con la Scuola di cucina di Emilio Cuk, presidente dell’Associazione Cuochi Trieste. Un appuntamento realizzato in collaborazione con la Federazione Nazionale Cuochi che per quanto riguarda le Città dell’Olio coinvolgerà i comuni di Oliveto Citra, Bitonto, Catania, Matera e Saracena. Si comincia sabato 7 marzo alle 15.00 con il cooking show sul tema “La pasta nella cucina salernitana di Oliveto Citra” a cura del cuoco Andrea Starz e alle 17.00 con un piatto tipico della cucina di Matera, il croccante di peperone crusco cucinato dal cuoco Mirco Santospirito. Domenica 8 marzo alle 13.00 va in scena il piatto tipico della cucina di Bitonto: fave e cicoria, mentre alle 15.00 sarà protagonista la tostatura di pane con olio di I° taglio che sarà presentata dal cuoco Mirco Santospirito. Chiude il ciclo dei cooking show dedicati alle Città dell’Olio la cucina tipica della Calabria che si presenta alle 16.00 con la ricetta del pane, olio e pomodoro rivisitata dal cuoco Gennaro di Pace. Per tutta la durata della manifestazione sono previste degustazioni negli stand delle Città dell’Olio delle regioni coinvolte: la Sicilia, la Puglia e la Basilicata saranno nel Padiglione magazzino 42, la Calabria e la Campania nella Sala Illiria mentre la Liguria nella Sala Nordio. Tutti gli stand della Città dell’Olio saranno contrassegnati dall’olivetta, simbolo dell’Associazione.
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