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Fervono i preparativi per ChocoModica, l'allegra kermesse che dal 5 all’8 dicembre si accinge a celebrare il legame fra Modica e la sua tradizione cioccolatiera, all’insegna del claim “La grande dolcezza”.
Aspettando il Natale, la città del Barocco siciliano offrirà a turisti e visitatori un dolce assaggio della magia delle Feste. Saranno, infatti, ispirate anche al tema della Natività le Choco Sculture realizzate nei quattro giorni dell’evento dagli abili scultori che lavoreranno live nell’atrio di Palazzo di Città, golosi blocchi di Cioccolato. L’appuntamento, in collaborazione con Icam, arricchisce il ricco calendario di eventi scandito da coinvolgenti iniziative capaci di accendere l’entusiasmo di bambini e persone di tutte le età.
I più piccoli potranno decorare con biglietti di auguri il grande albero di Natale che sarà allestito a Palazzo di Città e saranno protagonisti anche di interessanti laboratori rivolti agli alunni delle Scuole d’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado: un’occasione imperdibile per conoscere, degustare e...manipolare il cioccolato!
Anche il pubblico adulto potrà partecipare alle tante attività didattiche che si susseguiranno presso Palazzo Fondazione Grimaldi e l’ex Caserma dei Carabinieri: i visitatori potranno fare esperienza diretta delle diverse qualità di cioccolato modicano, sotto la guida di maestri cioccolatieri!
Convegni, degustazioni guidate, e attività culturali e didattiche si alterneranno nei quattro giorni dell’iniziativa che darà ai visitatori la possibilità di unire il piacere di una gita culturale a quello di partecipare ad un goloso evento. I turisti potranno, infatti, visitare la Città di Modica, con le sue Piazze, i prestigiosi Palazzi e i monumenti del barocco siciliano patrimonio dell’Umanità, alla scoperta del cioccolato buono da mangiare e interessante da conoscere.
L’evento, organizzato dal Comune di Modica, è firmato quest’anno da Eurochocolate con il patrocinio della Regione Sicilia, la Camera di Commercio di Ragusa e la partecipazione delle principali Associazioni di categoria del territorio e del Consorzio di Tutela del Cioccolato Artigianale di Modica.
Pronti per “La grande dolcezza?”
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L’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava (foto) a Bruxelles il 16 ottobre, dove ha partecipato al convegno sulle produzioni tipiche del territorio lombardo, ha trovato l’intesa con il Commissario dell’Unione Europea per Expo 2015 Wilkinson per una due giorni sulla tutela dei prodotti tipici.
“Con il commissario europeo per Expo 2015, David Wilkinson – ha detto Fava - abbiamo concordato di organizzare insieme, Regione Lombardia e Ue, una manifestazione di due giorni a Milano durante l’Esposizione Universale sul tema della tutela dei prodotti e lotta al falso, alla quale dovrebbero prendere parte oltre 3mila addetti ai lavori, in rappresentanza di tutte le DOP e IGP europee”.
“Potrebbe chiamarsi ‘Le origini dell’Europa’ - afferma Fava - e la proposta che ho avanzato è piaciuta molto al commissario Wilkinson, che ha colto immediatamente il nesso fra i territori, le regioni di produzione e le tipicità che devono necessariamente essere difese e adeguatamente promosse, perché rappresentano un’identità dei popoli e delle tradizioni. Non dimentichiamo che la prima politica che ha aggregato l’Europa è stata appunto quella agricola”.
Verso Expo l’assessore lombardo richiama l’attenzione sulla contraffazione alimentare. “Deve partire dalle regioni la spinta per difendere le produzioni che caratterizzano i territori, perché siamo i più vicini agli agricoltori e alle varie filiere - sostiene Fava -. La Lombardia può contare su 31 prodotti DOP e IGP e su 42 vini Doc, DOCG e IGT, vogliamo essere in prima fila e sostenere una battaglia comune in occasione di un evento mondiale come Expo 2015”.
Il Presidente di Confcooperative Lombardia Maurizio Ottolini si è espresso molto positivamente all’iniziativa proposta dall’Assessore Fava. “I prodotti tipici DOP e IGP – ha detto - sono le eccellenze del sistema agroalimentare lombardo grazie ai quali è possibile un reale rilancio dell’economia del nostro Paese”.
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Con il patrocinio di EXPO 2015, si svolgerà a Fermo dal 7 al 9 marzo, Tipicità, un’autentica immersione nel gusto. In tutti i sensi! Non una fiera, ma un viaggio da vivere da protagonisti, con il Marche style in veste di “cicerone”! Una coinvolgente “trama” costituita da aree tematiche ed oltre 50 eventi, da scegliere e gustare, tra agricoltura, turismo, cultura e griffe del saper fare, insieme all’incontro con altre identità e gusti, italiani e stranieri.
Il viaggio prosegue tra cooking-show con grandi chef, biodiversità e biologico, confronti con le cucine di realtà italiane ed internazionali, il cibo tra passato e futuro con esperti nutrizionisti, focus su benessere e buon vivere.
In prima linea, a Tipicità, tutte le tradizionali ghiottonerie marchigiane, naturalmente, ma anche birra agricola, produzioni bio, cioccolato d’autore accanto a zafferano, anice verde e mela rosa dei Sibillini. In rilievo i vini del “Vigneto Marche” e le prelibatezze d’autore, proposte direttamente dai produttori: olive ascolane, ciauscolo, maccheroncini di Campofilone, salame di Fabriano, miele, formaggi pecorini e caprini, vino cotto, marmellate, tartufi, legumi e cereali, olio extravergine d’oliva ed anche il buon pesce dell’Adriatico.
Il goloso “menù a la carte” di Tipicità è completato da due allettanti proposte basate sul fascino del Made in Italy, un brand che esercita un’attrazione irresistibile in tutto il mondo: Art & Genius, articolato in percorsi dedicati al “saper fare” ed all’artigianato di qualità, con opportunità di shopping tra le “griffe” della Made in Marche Gallery; Tipicità EXPerience, originale Salone nel quale paesi e borghi delle Piccole Italie offrono una proposta alternativa di viaggio.
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Incantevoli paesaggi e colline verdeggianti rendono l’Umbria polmone verde d’Italia e meta di un turismo più calmo e rilassato; ottima idea per rifugiarsi in un tranquillo ambiente, tra invitanti agriturismi e mete naturalistiche come il Lago Trasimeno e le Cascate delle Marmore. Almeno una volta nella vita bisogna lasciarsi gli impegni alle spalle e arrivare qui, per scoprire i numerosi piccoli borghi disseminati nel paesaggio e camminare, tra terra e cielo, attraverso la storia: Perugia, Montone, Castelluccio di Norcia, Assisi e Gubbio.
In provincia di Perugia, circondata da un paesaggio di colli boscosi, sorge la cittadina medioevale di Gubbio, ricca di tesori artistici e naturali. Adagiata sulle pendici del monte Ingino, noto come “la città dei Ceri” (simbolo della Regione Umbria) è uno dei centri più importanti dell’Umbria, famosa per la sua notevole ricchezza artistica e per la sua antica tradizione ceramistica. Città dalle origini antiche, si presenta agli occhi dei visitatori meravigliosamente conservata e ricca di monumenti che testimoniano il suo glorioso passato. Architettonicamente rappresenta tuttora il capolavoro della civiltà medievale. Testimoniano le sue origini antiche sia le Tavole Eugubine, sette tavole bronzee incise in lingua umbra tra la fine del II e il I secolo a. C., conservate presso il museo Civico, sia del teatro romano situato fuori le mura della città. Tra i vari beni architettonici c’è il Palazzo dei Consoli, che ospita il museo archeologico e la pinacoteca; il Palazzo del Bargello con la famosa fontana; e ancora: la chiesa e il Convento di Sant’Agostino, che custodisce gli affreschi del Nelli, la chiesa e il Convento di San Francesco e la chiesa di San Giovanni, caratterizzata dalla facciata e dal campanile in stile romanico. Da non dimenticare è anche una visita alla Basilica di Sant’Ubaldo, situata sulla cima del monte Ingino, con i suoi affreschi del XVI-XVIII secolo raffiguranti vari temi biblici. Infine per gli amanti della natura, oltre all’area naturale del Parco del Monte Cucco, Gubbio offre la suggestiva Gola del Bottaccione.
Il “Quinto quarto” è un evento tenutosi a Gubbio nel mese di novembre, volto a scoprire e a valorizzare il vitellone bianco dell’Appennino centrale, una delle eccellenze alimentari regionali.
L’evento è stato finanziato dal Gal-Gruppo Azione Locale della Media Valle del Tevere e dal Gal dell’Alta Umbria, ed è nato dalla collaborazione di Epta, Confcommercio e Cia (Confederazione Italiana Agricoltori dell’Umbria), per una tre giorni all’insegna della tradizione e del rinnovato gusto per le eccellenze territoriali.
Il nome “Quinto Quarto” si riferisce alla parte “povera” (fegato, trippa, lampredotto, etc.) del vitellone bianco, ovvero quella rimanente dopo i due quarti anteriori e posteriori ed anche quella meno pregiata e meno costosa. Uno degli obiettivi a lungo termine della manifestazione, è di valorizzare tutti i tagli di carne creando consapevolezza dell’esistenza di parti diverse da quelle normalmente consumate ma dal sapore ugualmente caratteristico. “Quinto Quarto” ha proposto anche due convegni: uno sulle produzioni zootecniche certificate (opportunità ed adempimenti nella Programmazione Comunitaria 2014-2020), con l’obiettivo di stimolare l’adesione degli allevatori a sistemi di qualità certificata e l’altro dal titolo “Carni e buoi dei paesi tuoi”, per rivalutare le produzioni locali di qualità.
Alla periferia meridionale di Città di Castello si trovano gli ex seccatoi del tabacco, ora complesso museale. Nel 1978 furono concessi in uso ad Alberto Burri (Città di Castello 1915 – Nizza 1995). I vasti capannoni, completamente tinti di nero per volontà dell’artista, contengono 128 grandi opere da lui realizzate tra il 1974 e il 1993, tra cui i “ cicli del Viaggio” e “Rosso e Nero”.
Sempre a Città di Castello troviamo la storica Tipografia che si distinse subito per le notevoli capacità e per la produzione di libri e pubblicazioni di pregio che ne decretarono il successo tanto che numerose furono le commesse anche dalle città vicine. La bottega prende il nome di GRIFANI – DONATI. Giovanni Ottaviani, l’ attuale titolare insieme alla moglie Adriana, hanno continuato la tradizione di famiglia aggiungendo alla produzione tipografica e calcografica la Litografia, esclusivamente su pietra e la rilegatura ed il restauro dei libri. Oggi si realizzano, con le tecniche tradizionali e le dotazioni d’ epoca (Torchio tipografico Elia Dell’ Orto 1864, Torchio calcografico Paolini 1960 …) litografie, calcografie, manifesti, carte intestate, biglietti da visita partecipazioni nuziali, ex libris.
Giungiamo a Montone, cittadina che si fregia del titolo di Borgo dell’anno, fu storico feudo dei Fortebracci, alla cui famiglia appartenne il celebre condottiero Braccio da Montone. Integro nell’organizzazione spaziale medioevale, il paese è circondato dalla cinta muraria nella quale si aprono tre porte che corrispondono ai rioni nei quali era articolato il governo del castello.
E dopo tanto girovagare è ora di fermarsi un attimo e riposare…
A pochi km da Gubbio, Villa Dama si affaccia da una collina di 680 mt fra campi coltivati, boschi e sentieri naturali, in un luogo dove regnano un’atmosfera ed un silenzio dimenticati. Meta ideale per rilassarsi in coppia, con amici o in famiglia, l’agriturismo è una vecchia dimora contadina sapientemente ristrutturata, al centro di un’ azienda agraria biologica di 150 ettari, ai piedi del Monte Cucco.
La villa centrale, vecchia casa di campagna della famiglia, era un luogo dove rilassarsi in piscina, invitare amici, trascorrere il tempo lontani dal caos della vita di città. Nel 1994 ebbe inizio l’esperienza di agriturismo e da allora molte altre famiglie sono state accolte, nell’atmosfera semplice e cordiale della conduzione familiare.
Antonio Vanzillotta
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Se c’è una dote che il resto del mondo riconosce all’Italia è la capacità di trovare soluzioni nuove al mutare degli eventi, quel pensiero laterale applicato alle questioni materiali che rende l’Italian Style un concetto vincente. Nonostante tutto!
Su queste basi, in un momento decisamente complicato per il Bel Paese, prende il via operativamente una squadra costruita sulle individualità, o meglio, sulle identità. Si chiama Piccole Italie e nasce da un innovativo progetto di “soft-marketing” territoriale che si sostanzia in un network di entità locali caratterizzate da una spiccata “vocazione identitaria”.
Debutta in Veneto un originale ed esclusivo rapporto di collaborazione tra realtà italiane che condividono una strategia di sviluppo basata sui valori dell’identità territoriale e del “saper fare” e lo fa con molta concretezza, per usufruire dell’irripetibile opportunità rappresentata da EXPO 2015. Attualmente fanno parte della rete le entità di sei regioni italiane: Calabria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Veneto e Sicilia. Il percorso di aggregazione ha visto come players “fondatori”: il Comune di Fermo, con il Festival Tipicità, il Comune di Nogara, con la Strada del Riso Vialone Nano Veronese IGP, il Comune di Asti e la Provincia di Gorizia. A questi si sono aggiunti, successivamente, il Comune di Alcamo (TP) e Confindustria Reggio Calabria.
A Isola della Scala, i rappresentanti del network hanno presentato un vero e proprio piano d’azione, con date ed obiettivi precisi. Al via, da subito, un’Agenda di eventi promozionali congiunti, dal Piemonte alla Sicilia, passando per la B.I.T. di Milano. Una strategia “a basso impatto economico” e a grande “efficienza energetica”!
Varato anche il Paniere delle Piccole Italie, un vero e proprio biglietto da visita per il Made in Italy del gusto, costituito da un intrigante packaging che racchiude le creazioni enogastronomiche-icona dei rispettivi territori.
Allo studio, infine, il Gran tour delle piccole Italie, una serie di “proposte esperienziali” imperniate sulle identità locali, modulabili come pacchetti autonomi, ma anche come parte di un più ampio percorso che tocca diversi punti dello “Stivale”. Tra gli appuntamenti in programma, anche la prima giornata delle Piccole Italie programmata a marzo 2015 nelle Marche, nell’ambito di Tipicità. Nell’occasione il cibo sarà il medium di un confronto tra culture, in linea con il claim di Expo 2015 “nutrire il pianeta, energia per la vita”.
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