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La Redazione
Due simboli di Milano accomunati dallo stesso colore si incontrano per la prima volta a bordo della storica vettura 1503: arrivano i primi e unici tour di Milano in tram storico organizzati da Neiade con degustazione di risotto alla milanese impreziosito da Zafferano Leprotto!
La magia di un tram anni Venti, che ancora conserva il vecchio posto del bigliettaio o le sedute imbottite rivolte in senso di marcia, e le sue inconfondibili atmosfere retrò incontrano la cucina della tradizione milanese più gustosa: un’esperienza unica per scoprire la città non solo con gli occhi, ma anche con il cuore, i ricordi e il gusto!
Dopo il successo del tour del Duomo in cui i visitatori hanno scoperto le curiosità riguardanti le vetrate della Cattedrale, alcune realizzate utilizzando proprio lo zafferano, Neiade propone a partire da domenica 7 aprile e per altri appuntamenti durante l’anno un insolito giro di Milano che inizia al tramonto: saliti a bordo del tram e seduti comodamente sulle poltroncine della vettura, si potrà degustare il risotto alla milanese cucinato seguendo la ricetta tradizionale con il pregiato Zafferano Leprotto, il più amato dai milanesi da oltre 50 anni e servito ancora fumante in apposite confezioni ecosostenibili e riciclabili.
Complici l’atmosfera retrò che solo il tram storico sa evocare, il sapore autentico del piatto simbolo della cucina milanese conosciuto in tutto il mondo, e i racconti delle guide, si scopriranno angoli nascosti della città, fatta di piccole vie e negozi storici, monumenti mozzafiato e tanti piccoli dettagli che sfuggono nella frenesia della routine ogni giorno.
A tutti i partecipanti verrà regalato un ricettario per poter sperimentare a casa gustosi piatti con Zafferano Leprotto e i colorati e utili frigo box con il simpatico Leprotto: comodi per la conservazione di tutti i tipi di cibi, sono pensati per occupare il minor spazio possibile all’interno del vostro frigorifero.
Possono essere lavati direttamente in lavastoviglie e usati nel microonde, in modo da essere ideali per uno spuntino in qualunque momento della giornata o per un pranzo fuori casa.
Il tour partirà da Piazza Castello e dura circa 2 ore.
Queste le date del Tour in Tram:
domenica 7 aprile
sabato 4 maggio
sabato 18 maggio
domenica 16 giugno
sabato 21 settembre
sabato 28 settembre
sabato 5 ottobre
sabato 26 ottobre
sabato 9 novembre
domenica 17 novembre
sabato 23 novembre
domenica 22 dicembre
Per tutte le informazioni è possibile consultare www.neiade.com/tour-milano-tram-storico-risotto
“State facendo cose bellissime. Tornerò!”. Questo il congedo di Paolo Mieli da Tipicità 2019, la ventisettesima, un’edizione che ha rappresentato una svolta epocale nella capacità del sistema Marche di presentarsi al grande pubblico.
Durante la “tre giorni” della manifestazione, nei padiglioni del Fermo Forum si è respirata un’atmosfera internazionale, con rappresentanze da otto paesi del mondo le quali hanno sviluppato relazioni con gli operatori, visitato Fermo ed il territorio regionale, scambiato esperienze con gli amministratori locali.
Oltre cento i giornalisti accreditati da tutt’Italia per l’evento e più di mille gli operatori professionali che si sono dati appuntamento a Fermo. Un vero esercito di volti noti, tra i quali Duilio Giammaria, conduttore di “Petrolio”, Barbara Serra, arrivata appositamente da Londra, lo chef “bistellato” Claudio Sadler e lo stesso Paolo Mieli, personaggi che hanno offerto spunti di grande respiro che proiettano definitivamente Tipicità nell’olimpo delle manifestazioni che contribuiscono a creare un’idea di futuro migliore.
La carica dei diecimila che ha invaso il Fermo Forum ed il centro storico della città per le iniziative “in the city”, ha preso parte ad un cartellone con oltre 130 eventi. Ben 210 gli espositori che hanno animato le aree tematiche ed il grande “Grembo” centrale, simbolo di questa ventisettesima edizione.
“È stata un’edizione fortemente innovativa sotto molteplici aspetti!”, questo il commento di Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo, nel corso della serata che ha concluso Tipicità 2019, Stoccafisso senza frontiere, un gustoso “Giro d’Italia” animato da ben dodici sodalizi giunti nelle Marche da tutto lo “Stivale”. “Questo nuovo format con un grande spazio centrale - ha proseguito Calcinaro - è stato un’idea vincente che ha reso più fruibili i padiglioni, con grande soddisfazione dei visitatori!”.
“Un grande risultato di squadra ottenuto dall’impegno corale dei tanti enti pubblici, delle imprese partners, degli Atenei e delle associazioni - ha aggiunto il sindaco di Fermo - con un plauso speciale agli studenti degli istituti alberghieri che, con instancabile tenacia, sono stati di grande aiuto, capitalizzando un’esperienza irripetibile per il loro futuro”.
“Ci congediamo – ha dichiarato il direttore, Angelo Serri - con la soddisfazione di aver compiuto un ulteriore passo nella capacità di dar luce agli innumerevoli attrattori legati al cibo, alla manualità ed al territorio. Tipicità 2019 ha donato nuova consapevolezza agli operatori pubblici e privati della regione, ha fornito il vestito della festa a tutti quei fattori di competitività che le Marche possono esprimere sullo scenario nazionale ed internazionale!”.
“Carichi di energie positive - ha concluso Serri - dopo questa favolosa edizione 2019 ripartiamo per le tante iniziative del brand-ombrello Tipicità in Italia e all’estero!”.
Tipicità è una ricetta, unica in Italia, costituita da un network pubblico-privato guidato dal Comune di Fermo in collaborazione con Regione Marche, Università di Ancona, Camerino e Macerata, insieme ad una nutrita squadra di enti locali e con la partecipazione convinta di imprenditori, leader nei rispettivi settori, accomunati dal “valore territorio”.
E’ abbastanza facile descrivere la manifestazione ‘Tipicità’, giunta quest’anno alla sua ventisettesima edizione. Si tratta dell’unica rassegna in Italia dove un’intera regione, le Marche, offre una panoramica sul meglio di sè, spaziando dalle proprie opportunità turistiche, alle eccellenze produttive, alla consistenza istituzionale e, naturalmente, alla varietà e qualità delle ricchezze enogastronomiche, che la fanno da padron di casa.
Come si suol dire, facile a dirsi ma difficile a farsi. E questo è proprio il bello di questa rassegna, che si distingue per la sua continuità nel tempo e per la sua costante crescita in termini di esposizione e partecipazione, ma anche in fatto di apertura al mondo, per cui negli ultimi anni abbiamo assistito a una sorta di gemellaggio con parecchie realtà esterne, dal Sudafrica alla Grecia, interessate ad assaggiare e condividere la tavolata marchigiana. E non ci dispiacerebbe se altre realtà italiane volessero recepire il format e duplicarlo secondo le loro particolarità.
E, per l’aspetto ‘difficile a farsi’, va dato merito a due soggetti.
Il primo è indiscutibilmente la persona dell’ideatore, Angelo Serri, che con fantasia e intelligenza, ha tenacemente insistito sulla bontà della sua creazione, passando dai primi esperimenti realizzati in rustici capannoni, più simili ai mercatini di quartiere che a una grande fiera, alla manifestazione di adesso, che è insieme produttiva e culturale, appetitosa e modaiola, genuina e sofisticata.
Il secondo è l’habitat fisico e umano delle Marche, che ha messo a disposizione spazi e risorse senza badare al ritorno immediato, ma puntando su una promozione che non può non ragionare e lavorare sulle prospettive di largo respiro, più che sulla grammatica di bottega.
Visto poi che siamo al centenario de ‘L’infinito’, composizione che magistralmente oppone la siepe del proprio giardino all’immensità della realtà esterna, immaginiamo pure che dall’ermo colle, Giacomo Leopardi abbia intravisto qualcosa che assomigliava anche un po’ alla tavolozza di Tipicità. Va beh…
c.v.
Info: 0734/277893,
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