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Giver Viaggi e Crociere presenta la sua programmazione verso Rovaniemi, il villaggio di Babbo Natale, per i ponti festivi, S. Ambrogio e Immacolata, Natale, Capodanno, e i weekend dell’inverno 2012/2013 con la pubblicazione del catalogo "Il Mondo di Babbo Natale".
IL VIAGGIO
"Come fa Babbo Natale, in una sola notte, a portare regali ai bambini di tutto il mondo?"
Non esiste genitore o nonno a cui, almeno una volta, non sia stata posta questa domanda.
E la risposta? Una sola: "Magia". Venite a Rovaniemi e vedrete di persona come nasce una magia.
È la magia del Natale vissuto nel più em ozionante dei modi che Giver Viaggi e Crociere propone alle famiglie che vorranno far vivere ai propri bambini, e non solo, la sorpresa di incontrare Santa Claus nel suo ufficio a ridosso del Circolo Polare Artico.
Il viaggio a Rovaniemi prevede soluzioni che vanno dai 4 ai 6 giorni di permanenza con sistemazione in strutture alberghiere di vario livello, dai cottage agli hotel 4 stelle, e prevedono la mezza pensione.
Durante la propria permanenza a Rovaniemi gli ospiti di Giver Viaggi e Crociere, oltre a visitare il villaggio di Babbo Natale, parteciperanno ad un’escursione in motoslitta alla fattoria delle renne.
Sarà possibile poi acquistare numerose altre escursioni o attività sulla neve come ad esempio l’escursione a bordo del rompighiaccio Sampo o una passeggiata notturna alla ricerca dell’aurora boreale.
Durante la permanenza a Rovaniemi gli ospiti di Giver Viaggi e Crociere avranno a disposizione un accompagnatore esclusivo di lingua italiana che li accompagnerà ed assisterà per tutta la durata del soggiorno nel Mondo di Babbo Natale.
I VOLI
Per raggiungere Rovaniemi nel più confortevole dei modi Giver Viaggi e Crociere ha programmato anche
per il 2012 una catena di voli diretti speciali dal terminal 1 dello scalo milanese di Milano Malpensa.
I voli saranno operati dal vettore Livingston, compagnia aerea italiana che opera voli nazionali, internazionali e intercontinentali, utilizzando l’Airbus A320-200, aeromobile moderno e confortevole, configurato a 180 posti in classe unica.
Per permettere di usufruire di questi comodi voli anche a chi non abita nelle vicinanze di Milano Giver Viaggi e Crociere offre il parcheggio gratuito per tutta la durata del soggiorno a Rovaniemi a coloro che abitano a più di 150 chilometri dallo scalo, mentre a chi abita a più di 250 chilometri viene anche offerto un pernottamento in hotel 4 stelle la sera prima della partenza o la sera del rientro dal viaggio.
Sono disponibili partenze anche da Roma e Milano con voli di linea Finnair.
LE DATE
- dal 3 al 6 dicembre - weekend prefestivo - volo di linea Finnair da Milano, diretto speciale da Rovaniemi;
- dal 6 dicembre al 9 dicembre - S. Ambrogio/Immacolata - volo diretto speciale da Milano a Rovaniemi e viceversa;
- dal 9 dicembre al 12 dicembre - weekend pre-festivo - volo diretto speciale da Milano, di linea Finnair da Rovaniemi;
- dal 19 dicembre al 23 dicembre - weekend pre-festivo - volo di linea Finnair da Milano, diretto speciale da Rovaniemi;
- dal 23 dicembre al 28 dicembre - Natale - volo diretto speciale da Milano a Rovaniemi e viceversa;
- dal 28 dicembre al 2 gennaio - Capodanno - volo diretto speciale da Milano a Rovaniemi e viceversa
- dal 2 gennaio al 6 gennaio - Epifania - volo diretto speciale da Milano a Rovaniemi e viceversa.
Giver Viaggi e Crociere S.r.l.
Via Maragliano 15r - 16121 Genova
tel. 010.57561 - fax 010.581217
www.giverviaggi.com
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Situata a ridosso del Circolo Polare Artico, Rovaniemi è il capoluogo della provincia più settentrionale della Finlandia, la Lapponia. Importante sede universitaria, negli ultimi anni è diventata una vivace cittadina che fonde la modernità delle sue infrastrutture, alcune delle quali progettate dall’architetto Alvar Aalto, all’incontaminato ambiente che la circonda. Rovaniemi si è affermata a livello internazionale come meta preferita per il turismo invernale in Lapponia grazie alla ricchissima offerta di attività praticabili sulla neve: attraversare foreste innevate e fiumi ghiacciati a cavallo di motoslitte, ascoltare il silenzio della Natura a bordo di slitte trainate da renne o cani husky, passeggiare nei boschi con racchette da neve o alzare lo sguardo al cielo sperando di vedere i colori ondeggianti dell’Aurora Boreale... I più avventurosi potranno provare l’emozione della navigazione, e dell’immersione con speciali tute termiche, tra i ghiacci del golfo di Botnia a bordo del Rompighiaccio Sampo. E ancora: perché non programmare una escursione in giornata al Wildlife Park di Ranua, lo zoo più a Nord del mondo? È il Parco di Babbo Natale, e ospita esemplari di circa 60 specie di animali selvatici, grandi e piccoli, che vivono nell’Artico o nelle regioni del Nord.
Meritano una visita anche il Museo Arktikum, l’avveneristica struttura in vetro disegnata da Alvar Aalto, che ospita il Centro Artico, importante testimonianza sulla natura e la vita nelle regioni dell’estremo Nord, e il Museo Regionale della Lapponia, dedicato al popolo Sami, alla sua storia e la sua cultura. Ma Rovaniemi è soprattutto l’unico luogo al mondo dove è possibile vivere sempre la magia del Natale. Tutti i bambini, anche quelli "ufficialmente" un pochino più cresciuti, avranno la possibilità di visitare l’Ufficio di Santa Claus, e li incontrare Babbo Natale in persona per confidargli i propri desideri e affidargli le proprie speranze. Babbo Natale ascolta tutti, e a tutti risponde con un caloroso saluto e la Sua sonora risata: Oh Oh Oh. Un’esperienza unica da riporre in valigia e riportare a casa insieme all'esperienza della cultura Lappone.
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Si è consolidata da parecchio tempo una singolare forma di turismo – collezionismo delle capitali europee, ma nulla togliendo all’importanza di queste città, non bisogna trascurare che spesso e poco lontano da esse esistono realtà meno note che nascondono comunque patrimoni artistici e turistici, curiosità e attrattive che nulla hanno da invidiare alle capitali stesse. Un esempio tra i più classici è rappresentato dall’Olanda e da tutte quelle cittadine "minori" che ne compongono lo scenario. L’Olanda è uno stato relativamente piccolo se paragonato a colossi come la Francia e la Germania e questa caratteristica facilita enormemente gli spostamenti da una regione all’altra, consentendo anche viaggi mordi e fuggi se il tempo a disposizione è poco. Un itinerario imperdibile alla scoperta dei simboli olandesi si può costruire nella provincia dello Zuid-Holland poco a sud di Amsterdam e che a pieno titolo viene promossa dal progetto "Face of Holland", curato dall’ente del turismo per ricordare al mondo le tante icone orange. Un viaggio in un’atmosfera d’altri tempi e con la magia che solo il nord Europa può evocarealla scoperta di mulini, fiori, maestri della pittura, biciclette e formaggio.
E se si dice formaggio si dice Gouda. Questa cittadina con il suo centro storico circondato da un canale che l’avvolge come in un liquido abbraccio è famosa proprio per il prodotto che porta lo stesso nome. La vecchia pesa pubblica oggi ospita il museo del prelibato prodotto caseario e la vendita al dettaglio nelle varie stagionature. Pochi passi in centro per passare dal profano al sacro: la Chiesa di San Giovanni. Nata come chiesa cattolica e convertita al protestantesimo è la struttura ecclesiastica a pianta a croce più grande d’Olanda. Le sue 64 vetrate sono considerate tra le più belle al mondo, più di 2000 pannelli di cui recentemente sono stati ritrovati anche molti disegni originali. Verrebbe spontaneo muoversi col naso all’insù per ammirarle dall’esterno ma, la raccomandazione in Olanda è la stessa ovunque: attenzione alle biciclette. Un esercito di biciclette tanto numeroso da non poter essere evitato in nessun modo e che ribadisce la sua supremazia in modo tutt’altro che discreto. Per cercare di combatterlo ad armi pari si può anche cedere alla tentazione di noleggiare una due ruote; in Olanda esistono migliaia di chilometri di piste ciclabili e il panorama è completamente pianeggiante ma, rispetto alle nostre, le biciclette olandesi sono enormi e con i freni a contropedale. Differenze che almeno all’inizio possono creare non pochi problemi, ma possedendo una certa dose di temerarietà …
Non si può dire di aver vissuto l’Olanda se non la si è guardata dall’acqua. I canali sono un’altra prerogativa del Paese e ovunque è possibile navigarli godendosi spettacoli altrimenti perduti, come a Dordrecht, la città più antica della nazione. Nata come centro degli scambi commerciali via nave (persino la Compagnia delle Indie Occidentali aveva sede qui), oggi conserva la sua tradizione ospitando in un singolare dedalo dove fiumi e mare si mescolano, 10 porti turistici e 3 commerciali. Il traffico sull’acqua a Dordrecht è assolutamente paragonabile a quello delle principali arterie delle grandi città nell’ora di punta. La bellezza di Dordrecht ha ispirato molti artisti, ma basta spostarsi a Leiden, a meno di un’ora di strada, per camminare nelle stesse vie calpestate dai passi di un gigante della pittura olandese: Rembrandt. La sua casa natale è stata rimpiazzata da una costruzione residenziale, ma la piazzetta antistante è la stessa; una statua che lo ritrae sorge là dove il piccolo figlio di un mugnaio giocava con i suoi coetanei, ignaro della fama che avrebbe raggiunto. Un museo nella cittadina espone alcune delle sue opere, vero miracolo del chiaroscuro grazie al sapiente uso di luci e ombre. Salvate da guerre, calamità naturali e usura del tempo, dopo 400 anni, le tele trasmettono tutta l’emozione che accomuna i capolavori.
Anche questa è Olanda, vicina e allo stesso tempo lontana dal clamore di Amsterdam. Per raggiungerla dall’Italia esiste un collegamento aereo operato da easyJet; la compagnia lowcostbritannica collega Milano Malpensa ad Amsterdam 4 volte al giorno. Lowcost ma anche the best nel suo segmento, la compagnia è stata eletta nel giugno 2011 Best Low-CostAirline in Europa, al World Airline Awards Air Show di Parigi. Grazie all’impiego di una flotta giovane un passeggero easyJet produce il 22% di CO2 in meno rispetto a chi vola con una compagnia tradizionale. Un occhio di riguardo all’ambiente non guasta mai.
Paola Drera
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Bayreuth è da sempre un centro della creatività, dell’arte e dell’inventiva: qui ogni giorno regna un’atmosfera speciale. Infatti il festival di Richard Wagner non è l’unico evento di livello mondiale organizzato in città, il calendario è fitto di manifestazioni dedicate ai generi più disparati. Ma gli ospiti che giungono a Bayreuth si aspettano tutti la stessa cosa: intrattenimento della massima qualità.
Le personalità che hanno influito sulla vita culturale della città, e continuano a farlo ancora oggi, sono quattro: la margravia Guglielmina di Prussia, che fece edificare straordinari edifici barocchi, Jean Paul, poeta e romanziere, Richard Wagner, reso immortale dalle sue straordinarie composizioni e il pianista Franz Liszt, la prima popstar della storia della musica che fece furori in tutta Europa.
Dall’opera al festival: Bayreuth e Wagner
Il centro culturale della città fu a lungo l’opera del margravio, il teatro barocco più bello d’Europa giunto fino ai giorni nostri e il più grande della Germania fino al 1871. Questo tempio della musica, costruito per volere della margravia Guglielmina di Prussia e realizzato dagli architetti bolognesi Giuseppe e Carlo Bibiena, fu molto apprezzato da Richard Wagner, allora alla ricerca di un luogo adatto per rappresentare le proprie opere. Anche se non soddisfaceva completamente tutte le sue esigenze, Wagner decise di stabilirsi a Bayreuth e nel 1872 cominciò a costruire il proprio teatro. Nel 2013 si festeggeranno i duecento anni dalla nascita del compositore e Bayreuth si prepara a rendergli omaggio in maniera ancora più pomposa di quanto non avviene già durante il festival. L’Anello del Nibelungo verrà presentato in un nuovo allestimento, sulla piazza Volksfestplatz si affolleranno molti spettatori per seguire le opere sul grande schermo e otto concerti si aggiungeranno al programma, attirando a Bayreuth un numero ancora maggiore di appassionati di musica. Probabilmente alcuni di essi visiteranno Bayreuth per la prima volta, infatti è previsto un concerto del gruppo finlandese heavy metal Apocalyptica.
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Negli ultimi dieci anni, l’impatto del turismo sull’Islanda è cresciuto velocemente, contribuendo a quasi il 7% del PIL nazionale. Più di 600 mila turisti nel 2011.
Perché visitare una terra così lontana e desolata dall’Italia? La risposta è semplice: la natura incontaminata e il suo silenzio accattivante.
Di solito, la maggiore parte dei visitatori segue il tragitto del Ring Road, ovvero da Reykjavik, la capitale dell’isola nonché unica 'vera' città (su una popolazione di 318.000 persone, due terzi vive qui), percorrendo la Strada 1 da ovest verso est. Sicuramente, in questo itinerario classico, si possono ammirare diversi spettacoli naturali: il Golden Circle, il quale comprende la cascata Gullfoss, i Geysir e il Parco Pingvellir, punto in cui nel 2007 un terremoto ha spaccato letteralmente la terra in due, portando in evidenza l’incontro della placca nordamericana con quella euroasiatica.
Proseguendo, si possono vedere diversi ghiacciai come il Mydalsjokull e il più grande Vatnajokull, dove si trovano gli iceberg della laguna di Jokulsarlon.
Tuttavia, se volete fare una esperienza originale, il consiglio è quello di gettare la mappa al vento e uscire dal Ring Road, visitando le isole Vestmannaeyjar e Sprengisandur. Le prime, si possono raggiungere con 25 minuti di aereo dalla capitale, oppure con un traghetto (30 minuti di crociera) dal paesino di Landeyjahofn. La seconda opzione è decisamente la migliore, poiché potete scorgere chiaramente il famigerato e impronunciabile vulcano Eyafjallajokull, le cui eruzioni hanno bloccato il traffico aereo nel marzo 2010, dando visibilità mondiale all’isola scandinava.
Una volta arrivati a Heimaey, l’isola principale e l’unica abitata dell’arcipelago delle Vestmannaeyjar, le attività sono numerose: giro in barca con la speranza di vedere balene e orche, passeggiare lungo la costa meridionale per avvistare le pulcinelle di mare, contemplare la conformazione della parte orientale, formatasi dopo l’eruzione del vulcano Eldfell nel 1973, il quale distrusse numerose abitazioni. 'Pompei del nord' è il nome dato al progetto per riportare in luce le case sotterrate, dando l’opportunità ai visitatori di vedere con i propri occhi il progredire dei lavori e l’entità del disastro.
L’ultimo weekend di luglio si tiene qui uno dei più grandi festival islandesi, per commemorare i primi abitanti del luogo. Inoltre, l’arcipelago ha una storia affascinante di per sé. Le isole si chiamano così dopo che gli irlandesi catturati e ridotti in schiavitù dai nordici gaelici, i quali si autonominavano 'Eastmen', uomini dell’est, per evidenziare la netta contrapposizione con gli 'Westmen', quelli dell’ovest, corrispondenti agli allora irlandesi, anche se geograficamente l’Irlanda è più a est della stessa Islanda. Nel 1627, arrivarono persino dei pirati algerini, attaccandola.
Sprengisandur, invece, il secondo luogo fuori dalla mappa classica, è più difficile da raggiungere, meglio noleggiare una jeep. Si trova nel centro-est dell’Islanda, uscendo dalla Strada 1 in prossimità di Fjallabaksleid: le strade cominciano a non esistere più, solo sentieri sempre più piccoli, tanto da essere costretti, alla fine, a camminare per circa 15 minuti. Se avete già visitato il deserto australiano, preparatevi a qualcosa di simile, ma più estremo. Il paesaggio è decisamente lunare: desolazione e panorami infiniti di terra nera e rimasugli di lava antica. Indescrivibile a parole. Non per tutti.
Certo, dopo delle giornate così impegnative, meglio approfittare delle numerose piscine geotermiche sparse per la capitale (la più famosa è la Blue Lagoon, troppo turistica ma ne vale la pena per il paesaggio circostante) e l’isola per rilassarsi tra le calde acque.
Ricordate: il tempo ha un ruolo molto importante in Islanda, non a caso gli islandesi credono che una loro tipica giornata contiene tutte e quattro le stagioni, quindi è inutile pianificare nel dettaglio il proprio viaggio.
Matteo Preabianca
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