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L’estate è arrivata e con le belle giornate e il caldo a molti sarà venuta la voglia di lasciare il lavoro e prendersi qualche giorno di vacanza.
A questo punto però si presenta una domanda con possibilità di risposte a dir poco molteplici e variegate: "Dove andiamo?"
La scelta è decisiva, ma coniugare gli interessi e le richieste di tutti, specie se si è in compagnia è impresa assai ardua. Infatti c’è chi vuole il relax, chi vuole prendere il sole, chi vuole fare il bagno in acque cristalline, chi vuole fare escursioni in montagna, chi vuole mangiare e sorseggiare cibi e vini tipici, chi vuole fare sport estremi oppure chi vuole visitare musei e paesaggi da cartolina. Ebbene senza cercare dall’altra parte del mondo una soluzione c’è, ed è anche più vicina di quanto si pensi.. il Canton Ticino!
L’unico cantone a trovarsi interamente a sud delle Alpi e ad avere come lingua ufficiale l’italiano, dispone di una varietà di proposte di soggiorno e di offerte per il tempo libero che sapranno soddisfare anche le richieste più disparate. Il tutto con la proverbiale precisione e puntualità svizzera. Partendo proprio dal viaggio per raggiungere la capitale del Canton Ticino, ovvero Bellinzona, abbiamo la possibilità apprezzare il TILO, un treno regionale in collaborazione tra Ticino e Lombardia che permette un comodo ed efficiente servizio di collegamento tra le città e i piccoli paesi dei due territori (da Milano a Lugano 1 ora e 25 minuti). Utilizzando poi il biglietto Swiss Flexi Pass si avrà la possibilità di usare treni, autobus e battelli su tutta la rete svizzera illimitatamente, avendo inoltre la possibilità di scegliere i giorni di validità del biglietto nell’arco di un mese.
E a proposito di battelli, una volta arrivati a Lugano e depositato i bagagli in uno dei tanti e bellissimi hotel della città (per tutte le tasche e gusti), doveroso sarà farsi una crociera sul lago e vedere da una diversa angolazione tutti i vari paesaggi e paesi presenti in riva al lago fra i quali spicca il borgo di Morcote con il suo Castello.
Se invece dall’acqua volete star lontani, armati di scarpe da trekking o di mountain bike, potete optare per una gita sui monti che sovrastano Lugano (Bre’ e San Salvatore) entrambi dotati di funicolare fino alla vetta. Oppure per una passeggiata lungo i numerosi itinerari pedestri e ciclistici che Lugano e il Ticino dispongono (3.600 km di passeggiate e 737 km di piste ciclabili), apprezzandone i paesaggi, l’aria buona e la buona cucina dei Grotti (ristoranti tipici ticinesi).
Parlando di cucina, se siete dei buon gustai, in Ticino avete la possibilità di trovare un’ampia scelta di piatti, che spaziano dal pesce di lago, ai salumi, alla carne grigliata in tutte le salse, il tutto accompagnato da un ottimo vino locale qual è il Merlot del Ticino. Inoltre, se mangerete presso un Grotto tipico ticinese, avrete la possibilità di provare un bicchiere di Mez-e-Mez , bevanda composta per metà da gazzosa e per metà da vino rosso, molto dissetante e ricostituente specie se stanchi per una camminata. Ma non tutti siamo sportivi e delle buone forchette, magari si preferisce prendersi dei momenti di relax stando tranquillamente a prendere il sole, passeggiare in riva al lago o, specie per il gentil sesso, lanciarsi nello shopping nelle vie dei negozi di Lugano (via Nassa la principale) o presso il mercato di Bellinzona alla ricerca di prodotti tipici ticinesi. E magari accaldati dal sole o dallo shopping sfrenato, rinfrescarsi tuffandosi nel lago presso uno dei tanti lidi (impianti di balneazione) dotati di piscine e strutture all’avanguardia.
Per coloro che invece cercano cultura e storia da una vacanza, il Ticino garantisce una moltitudine di mostre (conclusa da poco quella sulle sculture e dipinti di Klee-Melotti) e musei, oltre che siti di importanza storica, quali i Castelli di Bellinzona (patrimonio mondiale Unesco dal 2000)
In ultimo, ma non per ultimi, i bambini avranno la possibilità di sbizzarrirsi presso tutte le strutture che il Cantone ha preposto appositamente per loro, oppure percorrendo i numerosi itinerari realizzati a misura di famiglia e soprattutto, visitando tutta la Svizzera in meno di 2 ore alla Swissminiatur di Melide. A dimostrazione di quanto il Canton Ticino sia bello e accogliente, vi lascio con una citazione fatta da Hermann Hesse, premio Nobel per la letteratura 1946 che visse molti anni in Ticino: “Qui il sole è più intenso e caldo. E le montagne ancora più rosse, qui crescono castagni, la vite, mandorli e fichi e la gente è buona, educata e gentile…”
Daniele De Maria
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L’itinerario del Lago di Zurigo è imperdibile e mostra la variegata regione dal suo lato più bello. Lungo il percorso, che misura 124,4 chilometri ed è suddiviso in dieci tappe, si incontrano cittadine e villaggi storici, parchi e quartieri residenziali tempestati di ville, ma anche paesaggi costieri incontaminati, ampi boschi e gole selvagge.
Completamente diversa, ma non per questo meno avvincente, è una passeggiata lungo i 20 chilometri della recinzione aeroportuale, dove nuove tavole informative forniscono tante notizie interessanti sui diversi aspetti dell’aeroporto. Anche una gita sul monte di casa di Zurigo (Uetliberg) ripaga sempre. Ci si arriva a piedi, in mountain bike o comodamente in treno con la Uetlibergbahn, per poi proseguire sulla cresta della catena montuosa dell’Albis oppure ridiscendere a valle, con calma o a tutta velocità. Il divertimento è sempre garantito! Da maggio a ottobre, in diversi punti della città è possibile noleggiare gratuitamente una di oltre 200 robuste city bike. Basta montare in sella e pedalare alla scoperta di Zurigo! E, se non dovesse essere ancora abbastanza, i dintorni richiamano l’attenzione con incantevoli mete escursionistiche come l’Atzmännig, le Cascate del Reno o lo Hoch-Ybrig.
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Amsterdam, capitale d’Olanda. 743.027 abitanti, 165 canali, 1281 ponti. Ma nessuno sa che in questa città si possono trovare 600mila biciclette e altrettanti bulbi in parchi e giardini. Una città quindi all’insegna della natura e del rispetto dell’ambiente. Non a caso le biciclette hanno la precedenza su tutto e su tutti, facendo diventare così, Amsterdam, un vero e proprio paradiso per gli amanti delle due ruote. Ma Amsterdam è molto di più. E’ una città dai mille volti dove lecito e proibito convivono a braccetto.
Sono molti i turisti che scelgono questa meta proprio per il suo lato licenzioso, che in realtà di libertino ha ben poco. Il famoso 'Quartiere a luci rosse' attrae come una calamita, perché insolito rispetto al resto del mondo. Tutti vedono però solo la particolarità di poter osservare a ogni ora del giorno queste ragazze in vetrina, pochi sanno che, al contrario degli altri paesi, fare questo mestiere è per loro una scelta, per cui pagano le tasse allo stato e che le obbliga, due volte al mese, a rigidi controlli sanitari. Un quartiere che i residenti vogliono far sparire, trasformando le vetrine in esposizioni su strada di arte e design. Sorge spontanea la domanda se invece, grazie alle rigide norme a cui devono sottostare, non sia meglio che tutto rimanga come è sempre stato... E insieme al Red Light District (quartiere a luci rosse appunto), anche i coffe shops, con la loro vendita legale di marijuana, attraggono moltissimi in cerca di nuove esperienze. Ma attenzione! Il consumo di queste sostanze è legale solo all’interno di questi locali. All’esterno è assolutamente vietato, comprarla e cercare di portarla al proprio paese d’origine ancora di più.
Ma Amsterdam non è solo questo. Ci sono tante cose da scoprire.
Come ad esempio Begijnhof, il quartiere delle ‘beghine’. Un angolo riservato, tranquillo, dove regna una pace claustrale e dove, hai tempi della grande guerra, potevano vivere solo le donne sole, cattoliche, al sicuro da tutti. Ora la possibilità di abitarci è estesa a tutte le donne sole, zitelle o vedove, e, fino ad un certo orario, è possibile percorrere i sentieri silenziosi di questo piccolo quartiere, con la sensazione di trovarsi in un’altra dimensione temporale. Altra particolarità della città è il monumento agli omosessuali, unico al mondo, che si può osservare comodamente seduti su una delle tante imbarcazioni che propongono giri turistici di Amsterdam lungo i suoi canali. E proprio durante la navigazione passerete sicuramente davanti alla casa di Anna Frank, cioè la fabbrica dove la tristemente famosa ragazzina morta per le deportazioni naziste, si rifugiò con la sua famiglia per sfuggire ai tedeschi. Armatevi però di pazienza, perchè la fila per entrare e toccare con mano la dura realtà di quel periodo, è sempre molto lunga. E dopo questa malinconica fermata, si può proseguire con il giro in traghetto, che vi farà scoprire un'altra particolarità della capitale. Ormeggiate alle rive dei canali, è facile incontrare lunghe file di barche trasformate in vere e proprie case galleggianti, abitate da chi ha voluto provare l'emozione di un'abitazione diversa dal solito. E mentre alcune sono spoglie e sembrano disabitate, molte altre sono piene di vita e di colori, con verande arredate e abbellite da fioriere. E' proprio strano vedere in una di queste un olandese che sorseggia con tranquillità il suo caffè, incurante dei turisti che guardano e fotografano incuriositi. Una bella immagine e un esempio di come in questo paese, il concetto di privacy sia concepito in modo completamente diverso dall'Italia. E' infatti molto facile trovare case senza tende, dove viene voglia di dare una sbirciatina all'interno, per scoprire uno stile di vita così diverso dal nostro.
E se avete ancora il desiderio di originalità e un pizzico di stranezza, si può alloggiare al Lloyd Hotel, un ex carcere minorile ora trasformato in hotel e ambasciata culturale. Ma qual'è la particolarità di questo edificio? Innanzitutto hacercato di mantenere al suo interno la struttura originaria; i pavimenti, i corridoi, tutto è rimasto come un tempo. Le camere invece, sono una diversa dall'altra, sia come categoria (da una a cinque stelle) sia nell'arredamento. Si può quindi dormire in una camera con solo il letto e il lavandino oppure in una a due piani, con pianoforte e letto a otto piazze. Ma il Lloyd non è solo questo. E' un luogo di incontro di artisti che chiacchierano al bar di design, ma anche biblioteca e location per esposizioni. Proprio per questa sua caratteristica di luogo d'arte e cultura è definito 'Ambasciata culturale'. Attenzione però al momento del pagamento. Alcune note carte di credito non sono accettate.
E per continuare a respirare l'arte, è d'obbligo un giro all'Hermitage, imponente museo che ospita opere d'arte proveniente dall'omonimo museo di San Pietroburgo. Fino al 17 settembre è possibile anche vedere 75 dipinti provenienti dall'Ermitage russo grazie alla mostra 'Da Matisse a Malevich. Pionieri dell'Arte Moderna all'Hermnitage'. Di tanti, tantissimi volti è formata questa città forse a volte vittima di uno stereotipo che non le rende giustizia. E invece basta lasciarsi guidare dal caso, e vagare per le vie e i ponti, alla scoperta ogni volta di qualcosa di nuovo e diverso. Una cosa soltanto non ci si deve dimenticare. Di fare un giro, alla domenica, al mercato dei fiori, per portarsi a casa i famosi tulipani, ricordo colorato di questa terra.
Sara Marchesi
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Una visita a Utrecht non è completa se non si sale sulla torre del Duomo, orgoglio di questa città, che con i suoi 112 metri di altezza - nel cuore del centro storico - svetta quale edificio più alto dell’intero paese e da cui nelle giornate di bel tempo è possibile vedere anche Amsterdam, che da qui si trova a circa 35 km in direzione Nord. La maggior parte dei raffinati edifici di questa graziosa cittadina risale all’epoca d’oro dei Paesi Bassi, ovvero al XVI e XVII secolo, quando l’Olanda era una grande potenza coloniale. Utrecht è attraversata da diversi canali, tra i più pittoreschi l’Oudegracht (canale vecchio) e il Nieuwegracht (canale nuovo), e il modo ideale per scoprire rapidamente il centro, ammirare le magnifiche facciate storiche degli edifici e gli antichi pontili è fare un giro in battello fra questi canali, caratteristiche arterie vitali della città. Chi ama l’autonomia può invece scegliere un giro alternativo in canoa, in barca o su un pedalò. Oltre ad essere un’importante città univarsitaria, dal punto di vista delle attività culturali Utrecht si presenta ai visitatori come una cittadina dinamica e molto attiva, con la presenza di vari musei, teatri e scuole d’arte. Twijnstraat è il nome di una delle sue strade più antiche, dove si trovano numerosi negozi. Anche i caffè sono tantissimi, tutti colorati e ornati da piante e fiori, e dove - tra le tante altre cose - non manca mai la birra di De Leckere. Il cortile dell’edificio Sainte Marie, invece, è solo uno dei numerosissimi cortili, parchi e giardini, in cui ci si può rifugiare nel silenzio non appena si desidera uscire per un attimo dalla realtà mondana, che qui comunque è sempre a misura d’uomo. Utrecht è una città ricca di chiese, e nei mesi estivi la manifestazione 'Kerken Kijken Utrecht' apre le porte di dodici bellissime chiese monumentali nel centro della città dove, per l’occasione, sono organizzate anche visite guidate. Una di queste è la Chiesa Saint Willibrord, riccamente decorata. Ogni sabato, sul Janskerkhof, si tiene un simpatico mercato dei fiori molto affollato. Per chi si trova a Utrecht, da non perdere una visita allo Speelklok Museum, il museo più musicale d’Olanda, con in mostra violini automatici, organi e organetti di ogni genere , così come la mostra 'Peace was made here', presso il Central Museum, dedicata al trattato firmato in questa città trecento anni fa. E per chi ama la quiete, appena fuori dalla città si trova il Castello de Haar, il più fiabesco d’Olanda, i cui giardini lussureggianti invitano a fare una lunga passeggiata o un delizioso pic-nic. Ci spostiamo in direzione Mare del Nord per raggiungere L’Aja, (Den Haag in olandese), orgoglio dei suoi abitanti non solo perché è il luogo in cui risiede la famiglia reale o perché sia sede del governo, ma soprattutto perché vissuta come città ideale in cui vivere. E questo il turista lo percepisce subito. Con i suoi 500.000 abitanti, terza città dei Paesi Bassi, L’Aja ha più di 250 km di piste ciclabili e si trova a due passi da ben due località marittime, la rinomata Scheveningen e Kijkduin, dunque tutte le comodità di una grande città con il mare a portata di mano, nonché un’ampia scelta di musei, teatri e festival. Assolutamente da non perdere una visita al Museo Escher, all’interno di het Paleis in Lange Vohttp://restaurant-feithhuis.nl/ - www.wadloop-dijkstra.nl - www.wadlopen.net - www.wadlopen.com - www.beleef-pieterburen.nl - www.zeehondencreche.nl/wb - www.wadoars.nl/en - www.klompen-scherjon.nl -www.dageraad.org - www.amicitiahotel.nl - www.vivalafrisia.it - www.frieslandholland.nl – www.frieslandtravel.comorhout 74, una mostra tematica delle stampe realizzate dall’artista grafico olandese più famoso. Il bellissimo museo Mauritshuis possiede una vasta collezione di opere dei più grandi maestri, con il fiore all’occhiello della Ragazza con l’orecchino di perla del pittore Vermeer, mentre l’Haagse Gemeentemuseum è conosciuto per la sua estesa collezione di dipinti di Piet Mondriaan. La porta d’ingresso de L’Aja è la sua stazione centrale: da qui, dirigendosi verso il centro storico si ha la percezione di camminare sul filo della storia, tra passato e futuro: a sinistra, da Utrechtsebaan all’elegante Prinsengracht, gli aggressivi grattacieli del New Centre, a destra le facciate seicentesche della vecchia città, due facce che rivelano già molto della città e della sua natura, terziaria e burocratica, come si conviene a una sede di governo. Ma anche allegra ed estroversa come i suoi abitanti, un melting pot variegato e pur tuttavia omogeneo per interessi e cultura. Nelle piccole viette ai lati del vecchio centro si trovano accoglienti ristoranti con giardinetti sul retro, eleganti boutique, gallerie d’arte, negozi vintage e di moda, mentre il posto giusto per una raccolta speciale di mobili antichi, orologi, dipinti e oggetti decorativi è la Denneweg. Anche una passeggiata per le vie laterali e nella Hooikade è d’obbligo: qui, sul canale interno, si trovano edifici monumentali, terrazze sull’acqua e sorprendenti cortili. Nei ristoranti de L’Aja trendy e tradizionale si uniscono la grande varietà di cucine internazionali, dove si possono gustare piatti da ogni parte del mondo. La città è poi in particolare famosa per l’ampia scelta di ristoranti indonesiani, essendo presente la più grande comunità indonesiana d’Olanda. Per i ristorantini più alla moda la zona giusta è la Avenue Culinair, nel quartiere della Dunne Bierkade, o la Prinsestraat. Per una cena al tramonto, Scheveningen, la località marittima de L’Aja, si presta benissimo: il porto è l’ambientazione perfetta per una passeggiata romantica o un gustoso intermezzo. In questo sobborgo marino, lungo i suoi quattro chilometri di spiaggia tra la darsena e il molo 'De Pier', è un susseguirsi di ristoranti, bar, casinò, e soprattutto beach club. Ma L’Aja è anche sinonimo di diritto internazionale, pace e diplomazia. Considerata la seconda città internazionale delle Nazioni Unite in quanto ospita la Corte internazionale di giustizia, unico corpo giudiziario delle Nazioni Unite al di fuori di New York, lo status diplomatico della città è evidente, considerando le oltre cento ambasciate e consolati che qui hanno sede. Oltre all’Alta Corte Internazionale di Giustizia, si trova quella per i crimini nella ex Jugoslavia e il tribunale per il Libano, l’Accademia di diritto internazionale, il quartier generale dell’Europol e la corte permanente di arbitrato, il più antico organismo giuridico internazionale per le controversie economiche, fondato nel 1899, e altre ben centocinquanta organizzazioni internazionali che si occupano di diritto.
Leonella Zupo
www.museumspeelklok.nl - www.escherinhetpaleis.nl www.holland.com - www.visit-utrecht.com; www.denhaag.com
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Apparizioni fugaci, altre volte persistenti, altre impressionanti: in ogni casi regalano emozioni profonde e ricordi destinati a non sbiadire col tempo, In realtà le aurore boreali ci sono tutto l’anno, ma pervederle ci vuole il buio. Ecco perché vengono percepite come un fenomeno invernale. Inoltre, per un migliore awistamento l’inquinamento luminoso è un fattore determinante. Immaginate di osservare le stelle in mezzo ad uno stadio illuminato, oppure dalla cima di una montagna, in mezzo al mare, in un deserto. La natura selvaggia è il contesto ideale per osservare i fenomeni del cielo e i paesi nordici, la Norvegia in particolare, grazie alla antropizzazione marginale, oltre che alla latitudine ideale, sono le destinazioni perfette per rimanere incantati dallo spettacolo 'sopranaturale', è il caso di dirlo, delle aurore borea li. Ci vuole un po’ di fortuna, un po’ di determinazione e un po’ di pazienza. Le notti nordiche, specie quelle più gelide e lunghe, quando la colonnina del termometro suggerirebbe permanenze ostinate sotto al piumino, sono spesso caratterizzate da cieli tersi e visibilità eccellente. Se il cielo è coperto dalle nuvole non bisogna scoraggiarsi: basta un colpo di vento e la coltre di nubi si può dissolvere. E’ come un immenso sipario che si alza sul palcoscenico del cielo. E subito comincia lo spettacolo. E’ una cortina verde luminosa che cala dal cielo e sfiora l’orizzone. Poi è un cerchio danzante: i suoi veli fluttuano e cambiano colore. Poi è una treccia che si avvolge e vibra. Il tutto, per misteriosi motivi, sembra sottolineare la presenza delle stelle. E’ magia pura e si capisce perché potesse avere così tanto valore nelle mitologie nordiche, a partire dai Vichinqhi.
Eppure, nel fenomeno delle aurore boreali, di misterioso ormai è rimasto poco; gli scienziati che ce le possono spiegare in poche parole. Si tratta di fenomeni legati all’attività del sole. Il vento nel suo viaggio verso il cosmo più lontano ci sfiora, ci investe, ci sferza e accarezza. Il vento c’è sempre, ma il suo carico di elettroni e protoni varia e dipende dalla intensità delle esplosioni che devastano la superficie del sole. Queste particelle si scontrano con le molecole di gas e atomi presenti nella nostra atmosfera. A quel punto non resta che aggiungere un po’ di campi magnetici e il gioco è fatto. Il motivo per cui le aurore boreali si manifestano con più intensità vicino ai poli è legato proprio al campo magnetico terrestre che in un certo senso fra da scudo. Nei pressi dei poli le linee di forza di questo campo magnetico entrano nell’atmosfera e permettono alle particelle portate dal vento solare di scontrarsi con la nostra atmosfera, Insomma la spiegazione è semplice, ma la magia rimane: e merita un viaggio.
Un buon posto per osservare leaurore boreali è Laukvik, un paesino silenzioso sulla costa occidentale delle Lofoten. E’ una terra selvaggia, esposta all’oceano. Ci abitano poche persone con quel fare da frontiera. Qui, Rob e Therese, due ricercatori olandesi, hanno fondato il loro Polarl.iqhtf.entre.
Il sistema di rilevazione di Rob è in grado di captare il livello e il tipo di attività elettromagnetica che scatena le aurore boreali e, non tanto di predirne la comparsa (il fenomeno è estremamente frequente), quanto di stabilirne l’intensità e la durata. E’ un’esperienza davvero entusiasmante: una sorta di visita guidata nel mondo delle luci effimere e indimenticabili.
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