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Una visita a Utrecht non è completa se non si sale sulla torre del Duomo, orgoglio di questa città, che con i suoi 112 metri di altezza - nel cuore del centro storico - svetta quale edificio più alto dell’intero paese e da cui nelle giornate di bel tempo è possibile vedere anche Amsterdam, che da qui si trova a circa 35 km in direzione Nord. La maggior parte dei raffinati edifici di questa graziosa cittadina risale all’epoca d’oro dei Paesi Bassi, ovvero al XVI e XVII secolo, quando l’Olanda era una grande potenza coloniale. Utrecht è attraversata da diversi canali, tra i più pittoreschi l’Oudegracht (canale vecchio) e il Nieuwegracht (canale nuovo), e il modo ideale per scoprire rapidamente il centro, ammirare le magnifiche facciate storiche degli edifici e gli antichi pontili è fare un giro in battello fra questi canali, caratteristiche arterie vitali della città. Chi ama l’autonomia può invece scegliere un giro alternativo in canoa, in barca o su un pedalò. Oltre ad essere un’importante città univarsitaria, dal punto di vista delle attività culturali Utrecht si presenta ai visitatori come una cittadina dinamica e molto attiva, con la presenza di vari musei, teatri e scuole d’arte. Twijnstraat è il nome di una delle sue strade più antiche, dove si trovano numerosi negozi. Anche i caffè sono tantissimi, tutti colorati e ornati da piante e fiori, e dove - tra le tante altre cose - non manca mai la birra di De Leckere. Il cortile dell’edificio Sainte Marie, invece, è solo uno dei numerosissimi cortili, parchi e giardini, in cui ci si può rifugiare nel silenzio non appena si desidera uscire per un attimo dalla realtà mondana, che qui comunque è sempre a misura d’uomo. Utrecht è una città ricca di chiese, e nei mesi estivi la manifestazione 'Kerken Kijken Utrecht' apre le porte di dodici bellissime chiese monumentali nel centro della città dove, per l’occasione, sono organizzate anche visite guidate. Una di queste è la Chiesa Saint Willibrord, riccamente decorata. Ogni sabato, sul Janskerkhof, si tiene un simpatico mercato dei fiori molto affollato. Per chi si trova a Utrecht, da non perdere una visita allo Speelklok Museum, il museo più musicale d’Olanda, con in mostra violini automatici, organi e organetti di ogni genere , così come la mostra 'Peace was made here', presso il Central Museum, dedicata al trattato firmato in questa città trecento anni fa. E per chi ama la quiete, appena fuori dalla città si trova il Castello de Haar, il più fiabesco d’Olanda, i cui giardini lussureggianti invitano a fare una lunga passeggiata o un delizioso pic-nic. Ci spostiamo in direzione Mare del Nord per raggiungere L’Aja, (Den Haag in olandese), orgoglio dei suoi abitanti non solo perché è il luogo in cui risiede la famiglia reale o perché sia sede del governo, ma soprattutto perché vissuta come città ideale in cui vivere. E questo il turista lo percepisce subito. Con i suoi 500.000 abitanti, terza città dei Paesi Bassi, L’Aja ha più di 250 km di piste ciclabili e si trova a due passi da ben due località marittime, la rinomata Scheveningen e Kijkduin, dunque tutte le comodità di una grande città con il mare a portata di mano, nonché un’ampia scelta di musei, teatri e festival. Assolutamente da non perdere una visita al Museo Escher, all’interno di het Paleis in Lange Vohttp://restaurant-feithhuis.nl/ - www.wadloop-dijkstra.nl - www.wadlopen.net - www.wadlopen.com - www.beleef-pieterburen.nl - www.zeehondencreche.nl/wb - www.wadoars.nl/en - www.klompen-scherjon.nl -www.dageraad.org - www.amicitiahotel.nl - www.vivalafrisia.it - www.frieslandholland.nl – www.frieslandtravel.comorhout 74, una mostra tematica delle stampe realizzate dall’artista grafico olandese più famoso. Il bellissimo museo Mauritshuis possiede una vasta collezione di opere dei più grandi maestri, con il fiore all’occhiello della Ragazza con l’orecchino di perla del pittore Vermeer, mentre l’Haagse Gemeentemuseum è conosciuto per la sua estesa collezione di dipinti di Piet Mondriaan. La porta d’ingresso de L’Aja è la sua stazione centrale: da qui, dirigendosi verso il centro storico si ha la percezione di camminare sul filo della storia, tra passato e futuro: a sinistra, da Utrechtsebaan all’elegante Prinsengracht, gli aggressivi grattacieli del New Centre, a destra le facciate seicentesche della vecchia città, due facce che rivelano già molto della città e della sua natura, terziaria e burocratica, come si conviene a una sede di governo. Ma anche allegra ed estroversa come i suoi abitanti, un melting pot variegato e pur tuttavia omogeneo per interessi e cultura. Nelle piccole viette ai lati del vecchio centro si trovano accoglienti ristoranti con giardinetti sul retro, eleganti boutique, gallerie d’arte, negozi vintage e di moda, mentre il posto giusto per una raccolta speciale di mobili antichi, orologi, dipinti e oggetti decorativi è la Denneweg. Anche una passeggiata per le vie laterali e nella Hooikade è d’obbligo: qui, sul canale interno, si trovano edifici monumentali, terrazze sull’acqua e sorprendenti cortili. Nei ristoranti de L’Aja trendy e tradizionale si uniscono la grande varietà di cucine internazionali, dove si possono gustare piatti da ogni parte del mondo. La città è poi in particolare famosa per l’ampia scelta di ristoranti indonesiani, essendo presente la più grande comunità indonesiana d’Olanda. Per i ristorantini più alla moda la zona giusta è la Avenue Culinair, nel quartiere della Dunne Bierkade, o la Prinsestraat. Per una cena al tramonto, Scheveningen, la località marittima de L’Aja, si presta benissimo: il porto è l’ambientazione perfetta per una passeggiata romantica o un gustoso intermezzo. In questo sobborgo marino, lungo i suoi quattro chilometri di spiaggia tra la darsena e il molo 'De Pier', è un susseguirsi di ristoranti, bar, casinò, e soprattutto beach club. Ma L’Aja è anche sinonimo di diritto internazionale, pace e diplomazia. Considerata la seconda città internazionale delle Nazioni Unite in quanto ospita la Corte internazionale di giustizia, unico corpo giudiziario delle Nazioni Unite al di fuori di New York, lo status diplomatico della città è evidente, considerando le oltre cento ambasciate e consolati che qui hanno sede. Oltre all’Alta Corte Internazionale di Giustizia, si trova quella per i crimini nella ex Jugoslavia e il tribunale per il Libano, l’Accademia di diritto internazionale, il quartier generale dell’Europol e la corte permanente di arbitrato, il più antico organismo giuridico internazionale per le controversie economiche, fondato nel 1899, e altre ben centocinquanta organizzazioni internazionali che si occupano di diritto.
Leonella Zupo
www.museumspeelklok.nl - www.escherinhetpaleis.nl www.holland.com - www.visit-utrecht.com; www.denhaag.com
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Apparizioni fugaci, altre volte persistenti, altre impressionanti: in ogni casi regalano emozioni profonde e ricordi destinati a non sbiadire col tempo, In realtà le aurore boreali ci sono tutto l’anno, ma pervederle ci vuole il buio. Ecco perché vengono percepite come un fenomeno invernale. Inoltre, per un migliore awistamento l’inquinamento luminoso è un fattore determinante. Immaginate di osservare le stelle in mezzo ad uno stadio illuminato, oppure dalla cima di una montagna, in mezzo al mare, in un deserto. La natura selvaggia è il contesto ideale per osservare i fenomeni del cielo e i paesi nordici, la Norvegia in particolare, grazie alla antropizzazione marginale, oltre che alla latitudine ideale, sono le destinazioni perfette per rimanere incantati dallo spettacolo 'sopranaturale', è il caso di dirlo, delle aurore borea li. Ci vuole un po’ di fortuna, un po’ di determinazione e un po’ di pazienza. Le notti nordiche, specie quelle più gelide e lunghe, quando la colonnina del termometro suggerirebbe permanenze ostinate sotto al piumino, sono spesso caratterizzate da cieli tersi e visibilità eccellente. Se il cielo è coperto dalle nuvole non bisogna scoraggiarsi: basta un colpo di vento e la coltre di nubi si può dissolvere. E’ come un immenso sipario che si alza sul palcoscenico del cielo. E subito comincia lo spettacolo. E’ una cortina verde luminosa che cala dal cielo e sfiora l’orizzone. Poi è un cerchio danzante: i suoi veli fluttuano e cambiano colore. Poi è una treccia che si avvolge e vibra. Il tutto, per misteriosi motivi, sembra sottolineare la presenza delle stelle. E’ magia pura e si capisce perché potesse avere così tanto valore nelle mitologie nordiche, a partire dai Vichinqhi.
Eppure, nel fenomeno delle aurore boreali, di misterioso ormai è rimasto poco; gli scienziati che ce le possono spiegare in poche parole. Si tratta di fenomeni legati all’attività del sole. Il vento nel suo viaggio verso il cosmo più lontano ci sfiora, ci investe, ci sferza e accarezza. Il vento c’è sempre, ma il suo carico di elettroni e protoni varia e dipende dalla intensità delle esplosioni che devastano la superficie del sole. Queste particelle si scontrano con le molecole di gas e atomi presenti nella nostra atmosfera. A quel punto non resta che aggiungere un po’ di campi magnetici e il gioco è fatto. Il motivo per cui le aurore boreali si manifestano con più intensità vicino ai poli è legato proprio al campo magnetico terrestre che in un certo senso fra da scudo. Nei pressi dei poli le linee di forza di questo campo magnetico entrano nell’atmosfera e permettono alle particelle portate dal vento solare di scontrarsi con la nostra atmosfera, Insomma la spiegazione è semplice, ma la magia rimane: e merita un viaggio.
Un buon posto per osservare leaurore boreali è Laukvik, un paesino silenzioso sulla costa occidentale delle Lofoten. E’ una terra selvaggia, esposta all’oceano. Ci abitano poche persone con quel fare da frontiera. Qui, Rob e Therese, due ricercatori olandesi, hanno fondato il loro Polarl.iqhtf.entre.
Il sistema di rilevazione di Rob è in grado di captare il livello e il tipo di attività elettromagnetica che scatena le aurore boreali e, non tanto di predirne la comparsa (il fenomeno è estremamente frequente), quanto di stabilirne l’intensità e la durata. E’ un’esperienza davvero entusiasmante: una sorta di visita guidata nel mondo delle luci effimere e indimenticabili.
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Con due frequenze settimanali, da qualche mese Ryanair ha dato il via a nuovi voli per l’Olanda, e in particolare alla rotta Groningen-Bergamo Orio al Serio.
Forse Groningen è ancora poco conosciuta dal viaggiatore medio italiano, ma si tratta di una realtà molto vivace, una città universitaria, e come tale parecchio vocata al divertimento. Il centro storico di questa graziosa cittadina è stato reputato il più bel centro storico di tutta l’Olanda, perciò questo riconoscimento lascia presagire che anche gli aspetti pertinenti il discorso architettonico, culturale e storico, possano essere valutati per organizzare un viaggio da queste parti. Una volta sul posto, per avere una vista sul panorama di tutta la città di Groningen, si può salire sulla 'Torre Martini', mentre per quanto riguarda l’arte anche il suo museo è sicuramente da visitare. Gli amanti dello shopping potranno apprezzare tutto il centro cittadino, ricco di negozi di ogni tipo e particolarmente attento ad ospitare mercatini vintage e di antiquariato. Qui, per avere da subito un assaggio della cucina olandese, si può cenare divinamente al restaurant ’t Feithhuis, in Martinikerkhof 10. Per il pernottamento, siituato in una posizione privilegiata, il 4 stelle NH Hotel De Ville si trova a pochi minuti dal centro storico della città. Ma Groningen è anche la meta perfetta da cui partire per intraprendere un viaggio alla scoperta della Frisia, una delle dodici province dei Paesi Bassi, vero paradiso anche per gli amanti della bicicletta. Il mare del Wadden dal 2010 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e c’è un modo speciale per godersi questa meravigliosa riserva naturale. Ai turisti amanti delle zone naturalistiche più audaci e temerari si consiglia di provare un’esperienza davvero unica, la 'wadlopen', un modo emozionante e avventuroso per vivere in prima persona questa riserva naturale. Organizzando una camminata nella zona fangosa, per esempio, è possibile esplorare le basse maree, le paludi e le diversità biologiche, con guide professionali che accompagnano i visitatori a fare una passeggiata sui fondali o su una delle vicine isole. È' possibile scegliere tra diverse tipologie di camminate, per principianti, livello avanzato o per esperti, ma forse per la prima escursione una semplice camminata sui fondali è la soluzione migliore. Le varie organizzazioni propongono escursioni che durano da tre a cinque ore. Durante queste camminate si attraversano banchi di sabbia e canali, non ultima l’occasione di poter vedere piante salate, alcioni e pesci. Se si è fortunati, si può anche assistere allo spettacolo di gruppi di foche che riposano sulle spiagge.
Si può poi pranzare a Pieterburen su un caratteristico barcone di legno, per poi raggiungere a piedi l’ospedale/asilo delle foche. Fondata nel 1971, la struttura - oltre ad essere un centro di ricerca - ha il compito di curare e ristabilire foche inferme a causa degli agenti inquinanti o ferite dalle reti dei pescatori, per poi rimetterle in piena libertà una volta guarite. Qui, oltre a poter osservare tutte le attività necessarie alla riabilitazione completa delle foche malate, ferite o semplicemente indebolite, è possibile vedere anche come viene preparato in cucina il cibo per le foche convalescenti. In Frisia, fino al 1850, c’erano ben 2400 mulini a vento, oggi ne sono rimasti solo 124. La maggior parte di questi risale al periodo 1850-1900: le moderne tecniche di propulsione dei macchinari per la frantumazione, la macinazione, per segare e muovere le coclee da drenaggio dei polder, li hanno ovviamente resi obsoleti. Il tour può dunque proseguire con una interessante visita al mulino De Eendragt, ad Anjum, all’interno di un museo di sei piani. Al suo interno si possono ammirare un motore restaurato del XX secolo e mostre fotografiche con riproduzioni degli antichi mulini della Frisia e del Dongeradeel. Sono inoltre esposti utensili utilizzati per il lavoro nel mulino e le parti che lo componevano, con spiegazione del loro funzionamento. Dall’ultimo piano, infine, si ha una vista spettacolare del Lauwersmeer. Per un’altra sosta piacevole, si può cenare e pernottare presso l’Hotel-restaurante Wad Oars. Situato in un edificio storico del XIX secolo, rappresentativo dell’architettura di Anjum, questo hotel è un intimo risotrante di design in cui è possibile degustare prodotti tipici della Frisia e del Waddenzee come formaggi, verdure, carne di agnello frisone e frutti di mare . L’itinerario che consigliamo prosegue in direzione Dokkum, lungo strade costellate da storici castelli e chiese. Per il pernottamento, si può sostare all’Hotel De Posthoorn, comodo per chi desidera pernottare nel centro della città. A Noardburgum è possibile visitare la fabbrica di zoccoli Scherjon, con museo annesso. Si potrà così vedere come vengono fabbircati gli zoccoli in maniera tradizionale, seguendo tutto il processo di lavorazione, e infine visitare il museo all’interno del quale si trova una straordianaria collezione di zoccoli antichi sia olandesi che di altre parti del mondo. Questa antica fabbrica si trova nella foresta della Frisia. Il percorso turistico può proseguire alla volta del Porto di Heeg, dove si potrà fare un’ottima colazione al Sailors Club, e dal quale sarà possibile partire per un bellissimo giro in barca nei Friese Meren (Laghi della Frisia), facendo tappa nel pittoresco borgo di Sloten, la cittadina fortificata più piccola del mondo, e una della Undici Città frisone. Al rientro, da non perdere anche una visita al villaggio di Heeg, alla scoperta di imbarcazazioni storiche, della loro costruzione e dei bungalow sull’acqua. Chi desidera partecipare alla pesca del merluzzo o dello sgombro nel Mare del Nord, lo potrà fare a bordo del peschereccio De Dageraad, che salpa ogni giorno alle 7:30 da Lauwersoog a raggiungimento di una quota sufficiente di partecipanti. Intorno alle 17:00 la barca attracca con i pescatori soddisfatti del loro pescato. Durante l’estate si pesca lo sgombro, mentre nei mesi invernali il merluzzo. Su richiesta vengono effettuate diverse spedizioni: per informazioni e prenotazioni (da effettuare sempre in anticipo!), potete contattare telefonicamente la famiglia Drijver. Troverete il peschereccio nella parte sud del porto di Lauwersoog, ma solo prima delle 7:30 o dopo le 17:00. Un’escursione interessante anche per coloro che non volessero pescare, per vivere un’esperienza unica nel Mare del Nord. La città di Sneek è situata nel medio distretto del lago frisone, ed è sicuramente un luogo attraente per ormeggiare una barca ed esplorare la città e i suoi dintorni. Ogni anno il centro storico di questa cittadina, con i suoi numerosi e caratteristici vicoli per lo shopping, i suoi canali e gli innumerevoli café, riceve migliaia di visitatori da tutto il mondo. Il modo migliore per visitare i dintorni di Sneek è quello di noleggiare una barca, che tra l’altro non necessita di particolari patenti nautiche, ma anche in bicicletta. Si può pernottare all’Hotel Amicitia, ottima soluzione per famiglie con bambini.
E per finire in dolcezza, non solo birra in Olanda, perché nei pub frisoni sin dal diciannovesimo secolo si beve un particolare liquore a base di erbe, il 'Beerenburg', e non c’è cafè che ancora oggi non offra ai suoi clienti questo popolare aperitivo. Ottimi anche i formaggi, le torte di arancia e i fragili e rotondi biscotti, specialità di Sneek.
Leonella Zupo
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Adrenalina, sfidare se stessi e la natura, ovviamente nel pieno rispetto di essa. Questa è una ferrata, un percorso di accesso a una meta alpinistica attrezzato con scalette, cavi, catene, staffe, ed altri ancoraggi fissi che consentono la progressione in parete. La via ferrata è una soluzione 'artificiale' per rendere praticabile un terreno roccioso o un percorso esposto, mettendo così la montagna alla portata anche di un non alpinista. Per tutti gi appassionati di montagna, sarà imperdibile risalire la via ferrata Rotschitza e l’omonima cascata, ammirando scenari e panorami meravigliosi. Partenza dalla Baumgartnerhöhe, dopo una breve camminata di circa 30 minuti, ha inizio un’esperienza davvero indimenticabile. Ovviamente attrezzatura adeguata e buona forma fisica sono richiesti, anche se il percorso non è particolarmente difficile. I più esperti potranno risalire la ferrata in maniera autonoma, mentre chi lo fa per la prima volta potrà rivolgersi alla Scuola d’alpinismo Vierjahreszeiten: guide esperte spiegheranno ai partecipanti all’escursione, le basi della disciplina, come utilizzare l’attrezzatura e li accompagneranno in questa avventura. Inclusa nel prezzo dell’escursione, una ricca e tipica merenda carinziana al rifugio Baumgarntnerhof, un’occasione davvero imperdibile per unire sport a buona tavola!
Circondati dal silenzio e dal buio della notte, illuminati solo dal tenue chiarore della luna e del lontano primo albeggiare, camminando su fino alla vetta per ammirare uno degli spettacoli naturali più emozionante: l’alba. Da soli o accompagnati da una guida esperta, sarà davvero un’esperienza senza paragoni risalire il sentiero che porterà alla cima Ferlacher Spitz per aspettare il sorgere del sole e per vedere tutta la valle illuminarsi pian piano dei suoi raggi. Il Mittagskogel alle proprie spalle risplenderà della prima luce mattutina, meta ideale per tutti gli appassionati di trekking e alpinismo. Questa è una tra le cime più belle della Regione: la parte sommitale dalle bianche rocce calcaree si staglia sui dolci pendii ricoperti da verdi pascoli e fitti boschi. Il sentiero parte dalla località di Untergreuth, passando per Altfinkenstein, Outeschena, Greutherbach e per l’ex rifugio Annahütte, fino a raggiungere la vetta (Kleiner Mittagskogel) a 1815 metri di altezza. Per i più sportivi che non vogliono assolutamente fermarsi e perdersi la vista a 360 grandi sulla Carinzia e sui monti dell’Alpe-Adria, un piccolo tratto con circa 300 metri di dislivello condurrà fino in vetta. Per la discesa, qualora non si volesse ripercorrere la stessa strada, si potrà optare per il sentiero Hornerweg passando per il rifugio Bertahütte.
Dopo tanto camminare, davvero piacevole sarà passare una mattinata immersi nella quiete del Lago di Faak, cullati dalle sue calde (fino a 28 gradi!) e cristalline acque, ammirando gli splendidi monti che lo circondano. Questo quello che aspetta chi deciderà, smessi imbraghi e caschetto, di misurarsi con una divertente e allo stesso tempo rilassante gita su uno dei tre laghi principali della regione di Villach. Dopo aver noleggiato la canoa in uno dei tanti punti attrezzati presenti, si potranno esplorare in tutta sicurezza le sue sponde, scoprendo scorci davvero mozzafiato. Imperdibile l’esplorazione del suggestivo 'sentiero' sull’acqua tra i canneti del lago, al termine del quale ci si potrà rilassare bevendo qualcosa all’attrezzato bar sulla sponda. Sul lago si incontreranno solo piccole imbarcazioni elettriche in quanto la circolazione dei motori a scoppio è vietata per mantenere inalterato l’equilibrio di questo specchio d’acqua turchese e assolutamente potabile. Su tutti i tre laghi principali della regione di Villach, Faak, Ossiach e Afritz, è possibile fare divertenti escursioni anche con pedalò, barche a remi e kayak. Tra una pagaiata e un’altra, si potrà sostare su una delle spiagge che costeggiano il lago, per riposarsi e concedersi un po’ di tempo per una meritata tintarella. Un vero e proprio tuffo nella natura! Sul Lago di Faak sarà possibile noleggiare l’attrezzatura al Kajakcenter Faaker See, dove sono anche organizzati corsi.
Tante altre attività mozzafiato aspettano chi deciderà di passare qualche giorno a Villach: dalle escursioni a piedi, alla bicicletta; dall’arrampicata al parapendio, fino ad arrivare al sub!
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Nell’anno in cui la Germania celebra il 200° anniversario della nascita di Richard Wagner, molti suoi estimatori hanno scelto di visitare l’annuale Festival di Bayreuth in programma dal 25 luglio al 28 agosto. Chi non ha trovato più biglietti, in autunno avrà altre opportunità per rendere omaggio al grande compositore. A Bad Elster, storica cittadina termale della Sassonia, dal 7 settembre al 13 ottobre è in programma il Chursächsisches Festival con un cartellone che vede tra i suoi protagonisti ovviamente anche Wagner. Fino al 3 novembre la città di Eisenach, in Turingia, presenta 'Wagneriana', una serie di mostre che illustrano l’opera e la vita di Wagner, mentre a Monaco il Deutsches Theatermuseum fino al 20 ottobre espone scenografie, costumi e curiosità relative alla messa in scena de 'L’Anello del Nibelungo'.
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Con la bella stagione, la bicicletta è il mezzo migliore per passare a setaccio il variegato territorio ceco e apprezzarne al meglio tutta la straordinaria, sfaccettata bellezza. Dalle grandi città ai piccoli borghi di campagna, dalle dolci colline ammantate di vigneti alle pendici aspre delle montagne, dai sentieri sugli argini dei fiumi alle ciclabili che circondano i laghi, in Repubblica ceca il cicloturismo è molto diffuso e i biker sono ovunque benvenuti. L’intero suolo nazionale è solcato da oltre 2.000 chilometri di piste ciclabili e da una rete complessiva di percorsi di ben 44.000 chilometri. Attraversano inoltre il Paese anche importanti circuiti internazionali: la Greenway Praga-Vienna, il tracciato paneuropeo Praga-Pilsen-Parigi e il sentiero della Cortina di Ferro, che ricalca il vecchio confine tra Europa Est e Ovest. Parte dalla Repubblica Ceca anche la Praga-Dresda, un tuffo nella storia sempre accompagnati dal fiume: la Moldava prima e l’Elba dopo.
Non occorre essere per forza esperti e allenati: chiunque da queste parti può improvvisare e salire in sella a una bicicletta per mettersi a caccia di sorprese senza fretta, al ritmo delle proprie gambe, assecondando semplicemente la curiosità.
Per un inizio soft, per scaldare i muscoli dei più sportivi e non compromettere quelli dei meno allenati, sono perfette le pianure che vestono di verde la Cechia, in particolare in Boemia centrale e meridionale e in Moravia meridionale. Non si tratta certo di un compromesso: i paesaggi qui sono tutt’altro che monotoni e a ogni angolo si incontrano nuove scenografie e nuovi stimoli a calcare sul pedale. Nel Sud della Boemia, per esempio, le piste ciclabili si insinuano tra i laghi artificiali della zona di Trebon in un paesaggio unico di terra e acqua. Nel Sud della Moravia, là dove corre la Via del Vino, si trovano alcuni tra gli itinerari cicloturistici più gettonati dai turisti, che amano avventurarsi in piacevoli saliscendi tra filari ordinari di vigne, a caccia di paesini pittoreschi e ottime cantine. A seconda del percorso prescelto, si incapperà in chicche come il Mulino di Bukovany, il lago formato dalla diga di Nove Mlyny o Strachotin, dove sul finire dell’estate si degusta dell’ottimo vino novello. Sempre in Moravia si può decidere anche di seguire il corso del canale di Bata, fin dove le gambe reggono. Ma niente paura: per tornare alla base si può salire a bordo, bici al seguito, di un battello di linea. La scelta di itinerari non impegnativi, suggestivi e riposanti lungo i fiumi è davvero ampia. Passa dalla Repubblica Ceca, e la solca per ben 400 km, anche la famosa ciclabile dell’Elba.
Quelli che non disdegnano la salita e che la vetta amano conquistarla con il sudore, invece, opteranno certo per la montagna, ricca di sfide da cogliere in sella alla mountain bike. Tra le mete preferite dai ciclisti, la Selva Boema, i Monti Metalliferi, i Monti Jizerske, i Monti dei Giganti e i Monti Orlicke, Jeseniky, Beskydy, i Carpazi Bianchi e le alture boemo-morave. In un paesaggio incontaminato e non di rado impreziosito da rari fenomeni naturali e geologici, attraverso pascoli e foreste si snodano però anche percorsi adatti a tutta la famiglia, itinerari non competitivi pensati proprio per penetrare una natura ancora inviolata apprezzandone ogni scorcio, ogni profumo. Non mancano nemmeno, in alcune località, i percorsi adatti a paraplegici. E in ogni caso i panorami d’alta quota non sono preclusi a nessuno: eventualmente si può pensare di salire in vetta approfittando dei ciclobus (autobus di linea che caricano anche le biciclette) o delle funivie e poi godersi la discesa in sella…
Tutto in Repubblica Ceca è a misura di biker. La segnaletica lungo le piste ciclabili è assolutamente accurata e chiunque può muoversi in autonomia, anche con l’ausilio di mappe dettagliate. Chi nonostante tutto non osasse avventurarsi da solo, può comunque sempre affidarsi a un esperto e provare l’emozione di spingersi fuori dai circuiti classici grazie a tour guidati in bicicletta. Guide turistiche specializzate conducono ovunque si voglia, anche lungo itinerari impervi o nel cuore di territori meno conosciuti o battuti, magari nemmeno segnalati nelle mappe cicloturistiche. Nei tour l’assistenza è totale: gli organizzatori pensano a tutto, dall’alloggio al trasporto bagagli. Per chi pensa a qualcosa di meno 'avventuroso', comunque, guide turistiche in sella alla bicicletta sono sempre più diffuse anche nelle città d’arte, come per esempio Praga, Pilsen, Olomuc ecc. Ai biker sono inoltre riservati servizi ad hoc certificati, raccolti sotto il marchio 'Benvenuti Ciclisti'.
Basta navigare un po’ in Internet e la vacanza in bicicletta in Repubblica Ceca è già bella che organizzata nei minimi dettagli. Esistono siti curati da ciclisti esperti e appassionati, che non solo consigliano mete e itinerari ma forniscono ogni tipo di informazione pratica, indirizzi utili per dormire, mangiare, acquistare, riparare, suggerimenti su che cosa fare e vedere lungo il percorso, indicazioni su carte e materiali di supporto migliori. Non resterà quindi che prenotare l’alloggio e partire. Tra i tanti siti, segnaliamo www.plzenskonakole.cz (su 'Percorsi per le gite in bici'). Grazie al suo fascino poliedrico e al suo territorio perfetto per il cicloturismo, inoltre, la Repubblica Ceca è poi inserita nella programmazione dei principali tour operator italiani specializzati nell’organizzazione di viaggi sulle due ruote.
www.czechtourism.com
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Lo scorso anno in Austria gli arrivi di ospiti italiani sono stati 1.060.100 per un totale di 2.920.000 pernottamenti. Il mercato italiano in termini di pernottamenti occupava la quinta posizione dopo Germania, Austria, Olanda e Svizzera. La leggera diminuzione rispetto al 2011 (-2,5% di arrivi e - 3,2% di pernottamenti), vista nel contesto economico, può essere considerato un risultato ancora positivo. Dai dati finora disponibili per la stagione invernale (da novembre a febbraio) risulta un aumento degli arrivi dell’1,5% per un totale di 11,3 milioni e dei pernottamenti del 2,3% per un totale di 45,7 milioni da tutti i paesi di provenienza. Non in linea con questa tendenza sono le cifre degli italiani, che negli stessi quattro mesi hanno segnato il -6,9% di arrivi e il -7,8% di pernottamenti. Tendenza positiva invece per le richieste degli italiani al Servizio Informazioni di Austria Turismo, a confermare l’appeal che l’Austria continua ad avere come destinazione per le vacanze estive, grazie alla vicinanza e alla varietà dell’ offerta naturalistica e culturale.
Austria: verde di fatto e di spirito
Chi si reca in Austria rimane colpito dal verde intenso del paesaggio. Infatti, il bosco copre ben il 48% della superficie nazionale, per un totale di 3,5 miliardi di alberi. I Parchi Nazionali austriaci sono sei e si estendono su 3% del territorio nazionale, fra cui il Parco Nazionale degli Alti Tauri, il più grande parco nazionale delle Alpi. Prati, campi, pascoli, vigneti e altri spazi verdi contribuiscono alla predominanza del colore verde nei paesaggi austriaci.
Paesaggio, agricoltura e turismo hanno un legame stretto: per mantenere la bellezza del paesaggio alpino è indispensabile il lavoro dei contadini, che in montagna è particolarmente impegnativo. Di grande importanza sia per la salute del paesaggio che per la qualità dei prodotti alimenti sono le malghe. Nella sola regione del Tirolo se ne contano più di 2.600, e il 76% dei contadini tirolesi manda i loro bovini sugli alpeggi estivi.
L’Austria può essere considerato campione 'bio' europeo, con il 18,5 % della superficie agricola coltivata in modo biologico. Nella viticoltura, la superficie coltivata in modo biologico è il 10% del totale. Molte iniziative a livello regionale e locale sottolineano il legame fra agricoltura, turismo e gastronomia, come l’iniziativa 'Genussregion Österreich' (regioni del gusto) promossa dal Ministero dell’Agricoltura che mette in risalto la tipicità di tradizionali prodotti locali. Le regioni del gusto sono attualmente 116 con 3.500 aziende partner. La loro filosofia prevede di offrire la migliore qualità e la massima trasparenza nella tracciabilità per dare ai consumatori la certezza della provenienza.
www.austria.info
Burgenland: 300 giorni di sole all’anno
Il Burgenland è una regione tutta da scoprire, vivere e ricordare con 300 giorni di sole all’anno per un lembo di terra dalle mille sfumature. In questa cornice pittorica, passato e presente si fondono in un tutt’uno, tra castelli, fortezze, torri di avvistamento e una frizzante atmosfera culturale. All’interno della regione sono presenti ben sei parchi naturali, tra cui il Parco Nazionale del lago di Neusiedl, dichiarato nel 2001 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Famosi artisti e musicisti come Hadyn e Liszt, hanno trovato in questa terra una vera fonte d’ispirazione per le loro migliori opere. Eccellenti festival musicali come il Festival dell’Opera di St. Margarethen e il Festival del lago di Mörbisch, spettacoli teatrali di rilievo internazionale, grandi mostre e musei ricchi di fascino vivacizzano l’atmosfera della leggendaria ‘Pannonia’. Ottima è l’offerta enogastronomica della regione, nella quale spicca la produzione di pregiati vini, per non parlare dell’aspetto benessere: il sottosuolo del Burgenland è infatti ricco di acque termali da cui si originano numerosi centri termali, hotel con spa e hotel collegati alle terme.
In estate, natura e attività all’aria aperta sono le regine di questa terra dalle ampie distese: 2500 km di piste ciclabili, 1300 km di sentieri da percorrere a cavallo, 5 campi da golf e innumerevoli possibilità di praticare sport acquatici, come nel lago di Neusiedl, sul quale regnano un clima continentale e ben 2000 ore di sole all’anno. Nelle 'Lacken', piccoli specchi d’acqua sul versante orientale del lago, si possono avvistare specie rare di volatili, mentre poco più in là lo sguardo si perde tra le colline di vigneti.
www.burgenland.info/it
Carinzia, il piacere di camminare in libertà
Inaugurato nell’estate 2012, il trekking Alpe-Adria-Trail si snoda dalle nevi eterne del Grossglockner, in Carinzia, attraverso la Slovenia fino alla costa italiana del mare Adriatico, con un tracciato lungo 750 chilometri percorribili in 43 tappe. Le prime 21 tappe si snodano in Carinzia attraverso spettacolari ambienti alpini, toccando splendidi laghi e fiumi. Per consentire agli amanti della natura di vivere fino in fondo quest’avventura, il nuovo centro prenotazioni Alpe-Adria-Trail mette a disposizione un gran numero di servizi che trasformano l’escursionismo in un piacere libero e spensierato. Oltre a prenotare l’alloggio nella categoria desiderata, il centro prenotazioni si occupa anche del trasporto bagagli per consentire a chi cammina di portare sulle spalle solo il necessario per la tappa giornaliera. Inoltre un bus escursionistico al mattino porta i camminatori al punto di partenza della tappa giornaliera, e la sera li riaccompagna all’alloggio. Qui si viene rifocillati dalle prelibatezze della cucina carinziana dell’Alpe Adria, come i tortelloni carinziani, il manzo dei Nockberge e il salmone di Carinzia.
www.carinzia.at
Tirolo, alla scoperta dei 20 itinerari del gusto
Prügeltorte di Brandenberg, formaggio fresco alle erbe di malga, fragranti Gröstl alle patate di Mieming e formaggio ricavato da latte da fieno: al solo pensiero viene l’acquolina in bocca. Per rendere davvero perfetta un’esperienza di gusto attraverso la gastronomia tradizionale, però, non può mancare un’escursione nei territori dove hanno origine questi eccezionali prodotti. Tra la ricca gamma di specialità locali, il Tirolo propone 20 itinerari del gusto dedicati ad altrettanti prodotti regionali. Agli interessati viene data la possibilità di partecipare a visite guidate, dimostrazioni culinarie o degustazioni in compagnia di altri appassionati e di esplorare le montagne circostanti con una guida escursionistica. I più intraprendenti, poi, possono partire da soli alla scoperta dei profumi e dei sapori delle prelibatezze del Tirolo.
La razza bovina 'Grigio Alpina', menzionata per la prima volta nel 40 d.C., è tra le più antiche fra quelle che si trovano sulle Alpi. Da secoli gli allevatori parlano di 'nobiltà', una caratteristica che si rifà certamente anche al particolare profilo della testa e delle corna. D’altra parte, come negarlo: la lucentezza attorno agli occhi nerissimi, la corona argentea intorno al muso e il ciuffo sbarazzino sulla fronte grigia fanno immediatamente pensare a un’'elegante signorina' tra le mucche. 'Die Edlen', ovvero 'le nobili', ecco come gli allevatori chiamano ancor oggi i loro raffinati esemplari di Grigio Alpina. La tradizionale pasticceria Haag di Landeck per le sue creazioni chiamate 'Tiroler Edle' utilizza ogni anno 20.000 litri di latte esclusivamente di Grigio Alpina. Fra gli altri ingredienti locali ci sono menta di montagna, miele di rododendro, mirtillo rosso, e distillati di prugna di Stanz. Solo i chicchi di cacao non provengono dalla regione del Tirol West, ma viene utilizzato pregiato cacao coltivato da piccoli agricoltori di Venezuela, Ghana ed Ecuador.
www.tirolo.com
Emozioni e ispirazioni nel Bodensee- Vorarlberg
Importanti festival, mostre interessanti, architettura moderna e paesaggi gradevoli: tutto questo caratterizza la regione Bodensee-Vorarlberg con le città di Bregenz, Dornbirn, Hohenems e Feldkirch. Dove armonizzano natura e cultura in una maniera così speciale, il modo di vivere è fresco e dinamico.
Tra i noti eventi importanti sono il Festival di Bregenz, il Festival di Danza 'Bregenzer Frühlin'” e la 'Schubertiade' a Hohenems. Sede dell’arte contemporanea è il moderno museo d’arte 'Kunsthaus Bregenz', un edificio progettato dall’architetto svizzero Peter Zumthor. Il 21 giugno 2013 s’inaugura il Vorarlberg Museum. E’ già visibile la sua facciata 'a fiori', ispirata ai fondi delle bottiglie di plastica. Merita una visita anche il Museo Ebraico a Hohenems. Nelle città e nei villaggi sorprendono gli edifici contemporanei. La nuova architettura è espressione di ciò che alla gente in questo territorio sta a cuore: estetica, funzionalità ed economia ponderata, perché le case si distinguono per il loro esemplare basso consumo di energia.
I paesaggi dolci invitano a escursioni a piedi e in bicicletta e a gite in montagna. Da lassù si aprono viste panoramiche magnifiche sul Lago di Costanza, sull’ambiente montano del Vorarlberg e della vicina Svizzera. Tre monti panoramici sono raggiungibili in funivia: il 'Pfänder' presso Bregenz - un monte con sentieri facili e con una vista fantastica, il 'Karren' presso Dornbirn - con in cima un ristorante panoramico in 'Hensler' a Schnifis. Chi desidera esplorare il lago, può imbarcarsi per una crociera. Dal porto moderno di Bregenz partono i battelli della flotta del Lago di Costanza. Essi operano da aprile a ottobre e portano all’incantevole isola-città di Lindau, a Friedrichshafen con il Museo Zeppelin, alla città del vino di Meersburg e all’Isola di Mainau.
www.bodensee-vorarlberg.com
Graz, estate musicale nella City of Design
E’ Città Patrimonio Mondiale Unesco, City of Design, sempre per l’Unesco, e Genuss Hauptstadt, cioè capitale austriaca dei sapori. Se ancora non basta Graz ha tanto altro da offrire per un’estate davvero irresistibile. Si inizia il 21 giugno, sino al 21 luglio, con Styriarte
2013, il festival nato nel 1985 per interpretare, con la musica classica, i grandi temi del mondo e dell’arte. Styriarte è famoso per essere il festival di Nikolaus Harnoncout, il direttore d’orchestra di casa proprio a Graz. Harnoncout insieme alle sue ensemble, il Concertus Musicus di Vienna e la Chamber Orchestra of Europe, propone affascinanti viaggi nel passato. Ospiti fissi, poi, sono grandi interpreti della scena musicale antica come Jordi Savall, Quattuor Mosaiques, Il Giardino Armonico e Armonico Tributo d’Austria.
Dal 3 luglio al 28 agosto sarà la volta della Generalihof Jazzkonzerte. E non sarà il solito festival di musica jazz perché a Graz il jazz fa parte della cultura cittadina. La KunstUni Graz, l’università dedicata all’arte, è la più antica accademia jazzistica d’Europa e raccoglie studenti da tutto il mondo. Ogni mercoledì, il programma prevede importanti concerti jazz all’aperto, in una splendida corte barocca. Basta seguire le sette note per arrivare a Murszene, il festival musicale multiculturale della MariaHilferplatz, la piazza nel quartiere più creativo e innovativo di Graz, ai piedi della Kunsthaus. Dal 18 luglio al 17 agosto Muszene proporrà serate a base di blues, jazz, musica balcanica, rock alternativo, musical, sempre con ingresso libero.
www.graztourismus.at
Innsbruck, scarponi o tacchi a spillo?
Campanacci o note barocche? Rododendri o shopping frenetico? Scarponi da montagna o tacchi a spillo? Certo, quando si parte per delle vacanze a Innsbruck, fare le valige potrebbe risultare un tanto complicato! Tuttavia, se escludiamo questo piccolo cruccio, scoprire le contraddizioni tra città e montagna è un’esperienza divertente e affascinante. Si può stare seduti ai tavolini all’aperto di un bar con vista sui sontuosi edifici medievali del centro città e, in meno si mezz’ora, starsene seduti sulla terrazza di un ristorante alpino a 2000 m di altitudine. Ascoltare il gracchiare delle taccole, rimanere incantati dallo scintillio dell’ultima neve che ricopre i campi e, in lontananza, ammirare il luccichio delle torri della città sullo sfondo di un panorama alpino che offre un grandangolo a 360 gradi.
Tutto ha il suo perché! Dalla ricostruzione degli impianti di risalita della Nordkette la stazione di valle si trova in pieno centro città e le stazioni progettate dal celeberrimo architetto Zaha Hadid con il ponte strallato sull’Inn sono autentiche attrazioni architettoniche. Grazie agli impianti di risalita bastano 20 minuti per portarsi in quota. La Seegrube e l’Hafelekar sono punti di partenza ideali per fare piacevoli escursioni o vivere i brividi dell’arrampicata.
E per il 'dopo montagna' ci si ritrova nella Maria-Theresien-Strasse, completamente ristrutturata, per dare un’occhiata alle bellissime vetrine. Terminato lo shopping, si può prendere un aperitivo in uno degli accoglienti bar, prima di tornare a 'volare alto', entrando, ad esempio, nel paradiso dei buongustai: a Innsbruck pullulano teneri agnellini di montagna tirolesi e specialità d’ispirazione internazionale grazie agli innumerevoli chef pluripremiati.
www.innsbruck.info
Linz, apre il più moderno teatro dell’opera
Linz esercita di nuovo il suo richiamo! Sempre pronta per una sorpresa, questa città speciale sul Danubio si è fatta notare negli ultimi tempi grazie a due elementi chiave: il suo patrimonio naturale e la sua eccezionale storia tecnica ed architettonica. Ora la città drizza le orecchie: la musica sarà infatti il tema chiave di Linz per il 2013. Musical, concerti, opere, festival ed una cornice molto vivace si abbinano in un colorato mosaico musicale, di cui più recente componente è il Musiktheater Linz, che aprirà i battenti in aprile 2013 e sarà il più moderno teatro dell’opera europeo.
Il Musiktheater am Volksgarten, è una sede del Teatro regionale dell’Alta Austria di Linz ed offre un’eccezionale cornice per variegate produzioni. Già l’architettura di per sé è avveniristica: lo studio d’architettura londinese di Terry Pawson ha creato con questa struttura un collegamento tra il quartiere della stazione ferroviaria e il centro cittadino. Il teatro ha cinque piani e due piani sotterranei, mentre la torre che ospita il palcoscenico occupa altri tre livelli. La facciata circonda l’edificio come un enorme sipario, che a seconda delle necessità può essere rivestito oppure lasciato completamente vetrato ai fini dell’illuminazione. Anche negli interni Pawson ha proseguito la metafora architettonica del sipario. Il Musiktheater sarà in tutta l’Austria il primo ad avere un palcoscenico girevole multifunzionale, che con il suoi 32 metri rappresenta il centro focale della zona del palcoscenico.
www.linz.at
Salisburgo, tre anniversari da festeggiare
L’estate si prevede avvincente: tre istituzioni artistiche e culturali salisburghesi festeggiano i decennali della fondazione: il Rupertinum, la Galleria della Residenza e il Teatro delle Marionette di Salisburgo.
Per il trentennale della fondazione il Rupertinum ha scelto il motto “Younger than Yesterday” e presenta tre mostre realizzate con promettenti artisti salisburghesi. Si tratta di una combinazione straordinaria fra le opere prestigiose appartenenti al museo e i nuovi lavori degli artisti. La Galleria della Residenza festeggia il 90° anniversario della fondazione con una grande mostra commemorativa con capolavori di Rembrandt, Rubens e Bruegel, grandi dipinti del barocco italiano, francese e austriaco e capolavori austriaci risalenti all’Ottocento.
Il terzo festeggiato è il Teatro delle Marionette di Salisburgo, che commemora il centenario della fondazione. Per l’occasione sono previste per la prima volta delle visite guidate speciali nel teatro, una mostra nel foyer, l’emissione speciale di un francobollo delle Poste austriache, e una grande mostra straordinaria.
www.salzburg.info
Osttirol , i segreti del Tirolo baciato dal sole
Nel cuore del parco nazionale più grande d’Europa, incorniciato da maestose vette alpine, si trova il più autentico, naturale e rilassante dei paradisi turistici: l’Osttirol, situato direttamente sul confine italiano. Gli Alti Tauri nella parte settentrionale dove svetta il Grossglockner (3.798 metri), il monte più alto dell’Austria, e le Dolomiti di Lienz sul versante meridionale consentono di realizzare pienamente il sogno di una vacanza in montagna ricca di esperienze emozionanti.
Spesso sono piccoli particolari a rendere speciale una vacanza: il fatto che ovunque nell’Osttirol ci si dia del tu in segno di cordialità, le semplici e genuine merende 'Brettljause' (taglieri di speck, salsicce, formaggi e cetrioli) o gustose specialità regionali come l’agnello e gli Schlipfkrapfen (pasta ripiena). Nell’Osttirol gli ingredienti della villeggiatura tradizionale in montagna sono rimasti quelli di una volta: relax, aria fresca, ruscelli d’acqua limpida e una quantità di posti romantici. Particolarmente affascinante è la città dolomitica di Lienz con il suo elegante centro storico, i caffé nella piazza principale vicino alla Liebburg e le boutique alla moda che invitano allo shopping.
www.osttirol.com/it
Alpbachtal Seenland, vette ardite e caldi laghi
Montagna o lago? Movimento o riposo? Cultura o puro divertimento? E, domanda niente affatto secondaria per le famiglie: ma ce la possiamo permettere questa vacanza da sogno? La nostra risposta è: fate i bagagli e venite in Tirolo, nell’incantevole Alpbachtal, in questa valle che si trova tra le montagne di Kitzbühel e quelle del Rofangebirge. Sul versante più soleggiato della valle, si trova il paese di Alpbach: famoso per le sue armoniose architetture in legno, è stato premiato come più bel paese dell’Austria.
Da Alpbach, la funivia sale a quota 2000 metri sul Wiedersbergerhorn, da dove lungo un comodo sentiero, adatto a tutta la famiglia, si può proseguire fin in vetta. Ad attendere poi i più giovani, a mo’ di ricompensa, c’è il singolare parco giochi in quota 'Lauserland'. Un’altra bella escursione è quella sul Reither Kogel, anche questa raggiungibile in funivia. Una volta imboccato il sentiero circolare, basta solo farsi sorprendere dal bosco magico 'Juppi Zauberwald'. Insomma, con 900 chilometri di sentieri a disposizione, sarà difficile non sapere cosa fare.
E se poi se si desidera scambiare le pedule con il costume da bagno, niente di più facile, visti i numerosi laghetti che caratterizzano questa valle. Laghetti alpini, ma con temperature dell’acqua che raggiungono i 25 gradi. Oppure ci si può tuffare in alcuni punti spettacolari del fiume Ache.
Gratuitamente per tutti gli ospiti: l’Alpbachtal Seeland Card con accesso gratuito
alle tre funivie, ai laghi, alle piscine, ai musei e a molto altro ancora.
www.alpbachtal.at
Voglia di Wörthersee
Lo stile di vita sul Wörthersee si declina in vari modi: happy hour al bar sulla spiaggia, vedere gente e farsi vedere al festival delle auto sportive, un giro di sci acquatico al mattino presto o una passeggiata nel bosco fino al lago per godersi il silenzio.
Incastonato fra le colline che punteggiano il paesaggio nella zona dei tre confini fra Austria, Italia e Slovenia, si trova il lago più famoso dell’Austria, il Wörthersee, lungo 17 chilometri. Amene località si adagiano lungo le sue sponde scintillanti di acque turchesi: la mondana Velden con il Casino, Pörtschach con la sua 'Promenade' dei fiori, il romantico santuario Maria Wörth e il capoluogo di regione Klagenfurt, con il suo centro storico abbellito da splendide corti e caffè all’aperto.
Soprattutto l’architettura tipica del Wörthersee caratterizza l’immagine del lago. Ne è un esempio lo storico stabilimento balneare Werzerbad ancora oggi in funzione. Eventi appassionanti e una vita notturna frizzante, ma anche paesaggi naturali incontaminati nella valle dei 4 laghi di Keutschach e lungo la riva settentrionale intorno al castello di Moosburg fanno di questa regione uno scrigno multiforme di attrazioni e attività.
Nelle acque calde del lago (fino a 27°C), rinomato come centro di sport acquatici, si possono praticare nuoto, vela, surf, sci acquatico, wake board. Ma anche la zona tutt’intorno al lago si presta per l’attività fisica e il movimento: 4 campi da golf, l’arena del movimento di Krumpendorf e il sentiero escursionistico ad anello lungo il lago, dove anche i ciclisti professionisti amano allenarsi senza stress.
Le famiglie prediligono una pedalata dal Wörthersee alla valle dei 4 laghi, i ciclisti agonisti hanno a disposizione 18 percorsi che portano fino in Italia e in Slovenia.
www.woerthersee.com
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Lungo il percorso del fiume Inn, dalle sorgenti in Engadina (Svizzera) attraverso il Tirolo, in Austria, fino a Passau in Germania, si snoda la pista ciclabile Innradweg, che con i suoi 520 km è tra le più lunghe d’Europa. Nel tratto tirolese la ciclabile ben si presta per una vacanza ‘in movimento’ con la possibilità di abbinare l’attività sportiva alle escursioni nei centri storici della valle, come Landeck, Innsbruck, Hall e Rattenberg, la più piccola città dell’Austria, fino alla fortificata Kufstein. E, poiché anche il palato vuole la sua parte, lungo il percorso è doveroso sostare alle locande tipiche per degustare le specialità culinarie di autentica tradizione tirolese. Dei 190 km totali abbiamo scelto di percorrere nel week-end solamente i tratti più significativi partendo da Innsbrück, capoluogo tirolese peraltro facilmente raggiungibile in treno dall’Italia a tariffe ragionevoli (a partire da 29 euro su www.megliointreno.it), fino a Hall, la principale cittadina della regione. Le vie dell’affascinante centro storico di Innsbrück, su cui si affacciano edifici variopinti tra i quali il caratteristico ‘Tettuccio d’Oro’, conducono all’imponente palazzo imperiale, costruito verso la metà del Quattrocento dall’arciduca Sigismondo e successivamente ampliato e ristrutturato in stile rococò da Maria Teresa (1740-1780). All’interno si possono ammirare la sala delle feste, la sala del trono, gli appartamenti imperiali e la cappella. La partenza da Innsbruck è doverosa poiché il turismo è nato proprio in questa regione, con la costruzione nel 1850 della prima casa rurale per ospiti estivi per volontà dell’imperatore Francesco Giuseppe. Un altro motivo fondamentale è che proprio qui (www.inntour.com) abbiamo noleggiato le mountain bike e l’attrezzatura sportiva per il nostro itinerario! La prima tappa del percorso è Imst, una tranquilla cittadina che ogni quattro anni (il prossimo appuntamento a febbraio 2016) rivive le antiche tradizioni carnevalesche dello Schemenlaufen, una sfilata con danze e spettacoli, che coinvolge per l’intera giornata tutta la popolazione attraendo migliaia di spettatori.
Protagonisti dell’evento sono i Roller, che danzano indossando una maschera femminile e una cintura di cuoio ornata con 40 campanelli, mentre la controparte Scheller indossa una maschera cupa dal volto rugoso portando ai fianchi una pesante cintura con rumorosi campanacci. Alla sfilata partecipano anche carri allegorici e gruppi di cantastorie, che invitano alla sosta presso vecchie osterie e fontane. Per farsi un’idea della sfilata è consigliabile visitare il museo del carnevale Haus der Fasnacht, dove sono esposte numerose maschere in legno intagliato a mano. Attraverso la gola Imster Schlucht si percorrono quindi i 22 km che conducono al convento Stift Stams, realizzato nel 1273 per volontà del conte Meinhard II di Görz-Tirol che voleva diventasse luogo di memoria e tomba dei conti di Görz-Tirol. Bianca Maria Sforza è sepolta qui. Pedalando lungo il sentiero per altri 25 km si giunge a Inzig, dove si percorre in treno il tratto che porta a Hall, la più antica città austriaca, che deve la sua notorietà alle miniere di prezioso salgemma e alla sede della zecca di stato, dove un tempo veniva coniato il tallero. Oltre al museo della Zecca, ristrutturato nel 2003, è possibile visitare la sua Torre del XIII secolo alla quale si accede attraverso caratteristiche scale a chiocciola con 186 scalini in gran parte in legno. Gli ultimi 10 km di ciclabile ci portano a Wattens, meta finale del nostro itinerario. Qui si entra in contatto con i magici Mondi di Cristallo Swarovski, una struttura realizzata da Daniel Swarovski, fondatore dell’omonima azienda, per annullare i confini tra sogno e realtà facendo vivere il cristallo come esperienza indimenticabile, ricca di colori, sonorità e ambienti incantevoli. All’interno del ‘Gigante’ si possono ammirare il cristallo più piccolo, di soli 0,7 mm di diametro, accanto al più grande cristallo lavorato al mondo, il Centenar, di oltre 310.000 carati, circondato dalle opere di artisti come Salvador Dalì, Niki de Saint Phalle e Andy Warhol. Una parete di cristalli alta undici metri e larga quarantadue lascia senza fiato.
Da qui parte un percorso attraverso 14 camere delle meraviglie, ciascuna con caratteristiche uniche e installazioni surreali, da attraversare lentamente per entrare nel mondo della fantasia e dell’illusione.
Marinella Croci
Hotel Stern****
Pfarrgasse 42, 6460 Imst, Österreich
Tel: +43 5412 633 42
Garten Hotel MARIA THERESIA
Reimmichlstraße 25
6060 Hall in Tirol
Telefon +43 (0)5223 56313
Fax +43 (0)5223 56313 66
www.gartenhotel.at
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Ad appena 25 minuti di distanza, gli scambi quotidiani fra Malmo e Copenaghen sono molto intensi. Autentico crogiolo multiculturale, Malmo si è conquistata un’ottima reputazione come regione metropolitana creativa, avanzata ed ecologica.
Il grazioso centro storico reca ancora evidenti tracce del passato danese di questa città, con un’architettura di stampo più continentale e decisamente diversa da quella delle altre città svedesi. Le due piazze centrali, la medievale Lilla Torg e la grandiosa Stortorget, sono costellate di ristoranti, bar, caffè, boutique di design e gallerie.
A soli 5 minuti a piedi si raggiunge il nuovo quartiere in espansione di Vastra Hamnen che, sorto intorno al grattacielo Turning Torso, costituisce un moderno e vivace punto di incontro per tutta la regione, con tanti frequentati ristoranti, bar, locali notturni e boutique.
Malmo è anche una meta artistica di alto livello.
Oltre a ospitare la nuova filiale del Museo d’Arte Moderna di Stoccolma, inaugurata qualche anno fa, la città è sede del Malmo Konsthall, prestigioso museo d’arte con tante interessanti gallerie.
Anche il panorama musicale è vivace, sia per la musica classica che per i numerosi club rock, jazz ecc., fra cui Debaser Malmo e Kulturbolaget.
Anche la gastronomia a Malmo ha vissuto una notevole fioritura.
In città e dintorni si trova una varietà di ristoranti gourmet e mete gastronomiche, la maggior parte specializzata in piatti a base di ingredienti locali di stagione di primissima qualità. Il quartiere intorno a Mòllevàngen, nel centro, ha una scelta di ristoranti etnici senza eguali nel Nord Europa.
Grazie alla posizione sul mare e alla lunga spiaggia di Ribersborg in pieno centro, in estate Malmo ha una marcia in più. In mezz’ora di auto si raggiungono numerose mete di interesse naturalistico e storico, cittadine e villaggi pittoreschi, ville signorili e manieri immersi nell’ondulato paesaggio agricolo della Scania.
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Scoprire l’Austria parlando italiano è possibile in uno degli 84 hotel del gruppo 'Austria per l’Italia', un’associazione fondata nel 1986. Negli hotel a 5, 4 e 3 stelle dislocati in tutta l’Austria, gli ospiti vengono accolti al motto “dove l’ospitalità parla italiano”.
Visitando il sito www.vacanzeinaustria.com c’è la possibilità di richiedere l’invio gratuito del catalogo o di iscriversi alla newsletter mensile; nel sito si trovano le presentazioni degli hotel con immagini, proposte di itinerari in città e in montagna e una sezione dedicata alle news e alle offerte speciali del momento. Un’altra sezione raccoglie moltissimi pacchetti per tutte le tematiche, sia estive che invernali: arte e cultura, soggiorni per famiglie, terme e cure, benessere e bellezza, vacanze attive, golf, equitazione, bici e mountain bike, sci e sport invernali, vacanze in moto, o all’insegna di caccia e pesca nella natura austriaca.
E tutti coloro che desiderano fare un bel regalo, possono richiedere il buono viaggio su misura on line. Oltre al sito, anche il numero verde 800-977492 permette di ottenere informazioni dettagliate sugli hotel e la disponibilità, effettuare una prenotazione o richiedere l’invio gratuito per posta del catalogo annuale aggiornato, che presenta in dettaglio tutti gli alberghi de L’Austria per l’Italia Hotels, nonché gli enti turistici delle diverse regioni austriache, e i partner di cooperazione dell’associazione.
L’ospite può verificare il prezzo e la disponibilità direttamente sul sito e inviare una richiesta non impegnativa direttamente agli hotels scelti oppure richiedere il soggiorno desiderato inviando un’e-mail.
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La vita di uno scrittore di fiabe ‘La Regina delle Nevi’ e ‘La Sirenetta’, personaggi che molti conoscono grazie ai film d’animazione della Disney e ai giocattoli, sono nati dalla fantasia del leggendario scrittore danese di fiabe Hans Christian Andersen. La vita di Andersen, nato in una povera famiglia di Odense e divenuto una della personalità più note e influenti del suo tempo - una vicenda che riecheggia in una delle sue fiabe più famose, ‘Il Brutto Anatroccolo’ - è narrata in due musei della sua città natale mentre le sue fiabe vengono rivissute dai bambini nel centro ludico Fyrtojet (l’Acciarino). Sempre a Odense si trova il Villaggio della Fionia, che ricrea gli ambienti dell’epoca in cui visse lo scrittore, con edifici storici - fattorie, un mulino a vento e uno ad acqua - trasportati qui da diverse zone dell’isola e ricollocati mattone su mattone. Quest’anno Odense lancia un nuovo Hans Christian Andersen Festival in coincidenza con l’annuale Festival dei Fiori (14-17 agosto 2013).
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Durante la Bit di quest'anno, attorno allo stand svizzero, i rappresentanti dei vari cantoni hanno presentato le proprie iniziative e le proprie offerte turistiche vestiti nei costumi tradizionali. “Un salto nei secoli XIX e XX, agli albori del turismo quando Herman Hesse e Thomas Mann ambientavano i loro romanzi in Svizzera” dichiara Francesca Rovati di Svizzera Turismo.
E proprio sulle dimore storiche della Belle Epoque punta il Ticino con il restauro della Claustra, l’hotel ricavato dalla dismissione di un bunker militare, del Dazio Grande nella Valle Leventina e dell’Ospizio Vecchio situato sul San Gottardo. Così fanno anche la Valbregaglia, che offre alloggio ai turisti nelle camere dello storico palazzo Salis di Soglio. A Zurigo invece è possibile cenare in una delle sale dell’Antica Corporazione dei carpentieri. Il Vallese, con l’Hamilton Lodge & Spa ispirato da Lady Hamilton, la moglie del fisico e glaciologo irlandese dell’800 John Tyndall (il primo a spiegare perché il cielo ci sembra di colore azzurro).
Il cantone di Lucerna si propone con l’Hotel Schweizerhof, inaugurato nel 1845, l’Hotel Palace cinque stelle dei primi anni del Novecento e l’Hotel Waldstätterhof a Brunnen che ospitò celebri personaggi tra cui la regina Vittoria d’Inghilterra, Winston Churchill ed Hermann Hesse.
Il canton Ticino inoltre rilancia i suoi festival tradizionali all’aperto, come quello del cinema di Locarno e quello del jazz di Lugano, offre la bellezza e i colori dei suoi laghi e punta sulla gastronomia: quella dei ristoranti e quella delle sagre estive, come quella dell’uva di Mendrisio.
Scommette invece sulla risorsa della natura la Valposchiavo: “Il nostro territorio si presta agli sport estivi all’aria aperta come l’escursionismo e la mountain bike. Grazie anche al Trenino del Bernina, contiamo di portare nella nostra valle non solo i turisti della limitrofa Lombardia, ma anche gli italiani di altre regioni”, spiega Ilona Ott direttrice dell’Ente del Turismo della Valposchiavo.
Di lusso è l’offerta di Crans Montana, la perla del Vallese, dove gli impianti di risalita furono costruiti nel 1928 , che inaugura i suoi luxury lodge: cinque chalet dotati di ogni comfort per tutta la famiglia. E per chi ama il golf, ecco il club 18 buche disegnato dal campione spagnolo Severiano Balletreros, dove si tiene un importante challenge internazionale, l’Omega European Master.
E se Lucerna punta sulla cultura, a partire dall’appuntamento col trascorso Carnevale Lucernese (3-8 marzo) fino ad arrivare al Festival Piano Off stage di fine novembre, ed Engadine St. Moritz ovviamente sui campi da sci. “Da noi c’è neve fino ad aprile perfino in paese e nelle vallate”, indica a swissinfo.ch Hannelore Hofer, descrivendo l’offerta Sun and Fun. Un divertimento fatto di neve, sole e natura, che prosegue naturalmente anche nel periodo estivo con i pacchetti pernottamento più impianti di risalita e offerta E-bike: bici elettriche anche per i più pigri per arrampicarsi sui sentieri delle mountain bike senza spingere sui pedali. Brilla di luce propria il Bernina Express, che negli ultimi anni ha incrementato il numero dei passeggeri : una gita lunga 112 chilometri, 55 gallerie e 196 ponti dai 429 metri sul livello del mare di Tirano fino ai ghiacciai scintillanti di alta montagna.
Nella regione di Torrentalp si trova Leukerbad, località termale e centro per attività sportive invernali. Le funivie in partenza da qui salgono fino alle vette del Gemmi e al Torrentalp (2300 m) dove si può ammirare il panorama delle Alpi Vallesane che, oltre alla Valle del Rodano, racchiude tutta l’area dal Weisshorn fino al Monte Bianco. L’area che circonda la stazione a monte 'Rinderhütte', nel cuore della regione di Torrent, è sempre stata una delle mete preferite per escursioni, per pernottare nel rifugio o come punto di partenza per le escursioni al Torrenthorn o nella Valle di Lötsch . Durante le vacanze estive inoltre si può assistere alla preparazione del formaggio.
Il piccolo centro termale di Bad Zurzach è collocato in un pittoresco paesaggio conosciuto anche come il Cantone termale, a circa mezzora d’auto da Zurigo, direttamente ai piedi della Foresta Nera. Bad Zurzach conta circa 4100 abitanti ed è nota per la cura della salute e per i suoi centri wellness. La posizione di questo tranquillo e splendido borgo direttamente sul Reno, il clima mite e la vicinanza all’area metropolitana di Zurigo hanno fatto di Bad Zurzach nel corso degli anni un apprezzato rifugio di sosta e benessere vicino alla città. Sentieri per il Nordic Walking realizzati in modo ottimale, percorsi per biciclette e sentieri per passeggiate ed escursioni lasciano nel cuore degli sportivi sensazioni indimenticabili. Da provare è un bagno rilassante nella calda e spumeggiante acqua del bagno termale di Zurzach, considerato il più grande bagno termale all’aperto della Svizzera; quattro grandi vasche esterne con diverse attrazioni acquatiche come getti per massaggi, bagno in acqua corrente, idromassaggio con acqua sorgiva, cascata e docce cervicali, formano lo spazioso centro termale. Inoltre grazie ad una tecnica d’illuminazione con Led, è possibile immergersi in un variopinto spettro di colori che dona la sensazione di essere sospesi nella luce.
Antonio Vanzillotta
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Molto amata dai viaggiatori italiani che ne hanno fatto una delle loro mete preferite in Europa, Berlino è comodamente raggiungibile con voli di linea e low cost. Con Lufthansa si vola comodamente da Milano Linate, Roma, Bologna e Catania a tariffe che partono da 49 euro tutto compreso per la sola andata. In più, la carta d’imbarco dà diritto al passeggero a diverse facilitazioni per vivere al meglio le attrattive della città. Una pagina dedicata nel sito della compagnia elenca istituzioni ed esercizi che praticano sconti ai passeggeri LH: negozi selezionati per lo shopping, ristoranti, Spa e persino voli in mongolfiera.
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La vostra assenza alla Bit non è passata inosservata, quali sono le ragioni di questa defezione?
E’ una questione di strategia. Noi, come ente germanico per il turismo, abbiamo deciso di partecipare ad una fiera per ognuno dei 30 mercati in cui abbiamo una rappresentanza e scegliamo in genere la fiera che noi riteniamo più importante, quella da cui abbiamo un ritorno maggiore, e in Italia quella fiera non è la Bit. Il limite maggiore della fiera milanese è di essere destinata sia agli operatori, sia al pubblico. Noi abbiamo scelto di concentrarci nei prossimi anni su meeting destinati esclusivamente al trade e alla stampa. La nostra strategia è quindi quella di ampliare i contatti con i moltiplicatori.
Ritenete poco rilevante la comunicazione con il pubblico quindi?
No, il pubblico è importantissimo, ma comunichiamo sempre di più attraverso il web. Il nostro sito internet, ad esempio, verrà ampliato e aggiornato molte volte l’anno con nuovi reparti tematici. Puntiamo su Facebook e soprattutto sulle nostre newsletters, abbiamo oltre 77.000 abbonati. Abbiamo molti canali per raggiungere i nostri consumatori e riteniamo di non aver bisogno di una fiera per questo. La Bit poi ha un altro grosso limite, quello di rivolgersi ad un pubblico regionale, locale, mentre noi siamo responsabili della promozione in tutta Italia, non possiamo permetterci di investire molto per il pubblico di una sola città.
Perseguendo la politica: “una sola fiera, la più importante, per mercato”, in Italia quale esposizione avete deciso di seguire?
Il TTG incontri di Rimini dove giungono tutti i principali moltiplicatori italiani. E’ la fiera più importante per il trade.
Quindi ritenete che per la promozione diretta sia sufficiente la comunicazione tramite i vostri canali: sito, Facebook etc..?
Non è mai sufficiente quello che facciamo, non può esserlo, ma dobbiamo rimanere nei budget e fare il meglio che possiamo con le risorse umane in nostro possesso. Pensiamo per questo sia strategico rivolgerci ai moltiplicatori per raggiungere indirettamente un vasto pubblico. In ogni caso la Germania è di moda, gli italiani amano il nostro territorio, la nostra immagine è efficace e noi teniamo molto ai turisti che provengono dal Belpaese.
E com’è l’afflusso turistico?
I numeri sono ottimi. Nel 2012 l’aumento dei pernottamenti in Germania, rispetto all’anno precedente, è stato del 4 % che, tenuto conto della situazione economica e sociale, è un dato davvero positivo. Il numero degli arrivi ha avuto un incremento del 2,5% , questo significa che la permanenza media degli italiani è aumentata. E questa è un’ulteriore prova che la Germania è apprezzata come meta di vacanze e non solo per viaggi brevi o per week end.
Quali mete prediligono i turisti italiani?
Berlino è sempre la meta preferita e ha registrato un incremento di visitatori italiani pari 12,4% e l’Italia rappresenta il secondo mercato. Amburgo con + 11,9% e la Baviera + 5,4% sono sempre due destinazioni apprezzate. Per quanto riguarda Monaco la crescita si aggira intorno al 2,6 %, sembra un dato basso, ma non dimentichiamo che all’Oktoberfest partecipano ogni anno 250.000 italiani, quindi si mantiene un trend di per sé già molto positivo. Molto buono è il dato di Francoforte + 13,3 % che, considerata fino a poco tempo fa una città d’affari, invece ora è apprezzata come città di cultura, musei, ma anche di divertimento e shopping. Stoccarda ha registrato un + 6% e Lipsia sta suscitando molto interesse con un incremento di visite quasi del 21%, credo che un grande evento per il trade organizzato proprio a Lipsia lo scorso anno abbia aiutato questo aumento di visite.
E sempre in ambito fieristico, cosa ne pensa di NoFrills?
E’ una fiera interessante, ma come le dicevo per la nostra strategia di una fiera per ogni mercato, non vi partecipiamo come espositori ma solo come visitatori, per contattare i Tour Operator come abbiamo fatto del resto anche per la Bit, prediligendo ad entrambe il TTG.
La fiera che si è da poco conclusa a Berlino ITB riveste invece per voi un’importanza fondamentale, è corretto?
Certamente, ma per altri scopi. Non ci andiamo per contattare operatori e stampa, ma per i nostri partner tedeschi: hotel, strutture ricettive, tour operator. L’ITB è la fiera turistica più grande al mondo, la più importante per numero di visitatori professionali e di espositori. Su 5 giorni, 3 sono interamente destinati ai professionisti e 2 al pubblico. In tutto vi partecipano110.000 visitatori professionisti, di cui 43% stranieri e 10.086 espositori da 108 paesi. 60.000 i visitatori per il pubblico. Anche la superficie espositiva è vastissima, quest’anno c’erano 26 padiglioni, quasi tutti su due piani.
Su cosa state puntando turisticamente?
A livello territoriale, dallo scorso anno e per tutto il 2014, seguendo una programmazione triennale, vogliamo promuovere la Germania del Nord, mentre per quanto riguarda il target, stiamo puntando sul turismo giovanile. Spesso i giovani trascorrono semplicemente un week end a Berlino o a Monaco, vorremmo che gli stessi conoscessero meglio il territorio. Sarebbe bello riuscire ad abbinare alla visita di grandi città quella delle zone circostanti. Questa operazione ci sta riuscendo con Amburgo, valida alternativa a Berlino, ma anche Francoforte e Stoccarda, città vivaci che esercitano un forte appeal sul turismo giovanile. Per i giovani puntiamo sulla comunicazione online. Una sezione del nostro sito è dedicata interamente a loro. Da un’inchiesta che ha coinvolto 80.000 giovani tedeschi da noi interpellati sui luoghi preferiti è nata una mappa in versione cartacea, ma anche interattiva e scaricabile dal sito o su smartphone, dei luoghi più apprezzati dai giovani tedeschi. Si tratta di punti d’interesse di qualsiasi tipo, non solo in città, ma anche paesaggi, parchi, luoghi musicali. Vogliamo collaborare inoltre con dei tour operator che offrono già pacchetti di viaggio per gli under 30 e fare delle campagne attraverso i siti più frequentati dagli studenti. Poi per il 2013 vogliamo ricordare innanzitutto i 200 anni dalla nascita a Lipsia di Richard Wagner, che sarà omaggiato con concerti, eventi, mostre nei luoghi dove il compositore ha vissuto e lavorato. Ci sarà come ogni anno il festival wagneriano di Bayreuth i cui biglietti come per ogni edizione vanno a ruba 3 o 4 anni prima. Un’altra ricorrenza ricordata quest’anno è quella del bicentenario dalla pubblicazione del primo libro di fiabe dei fratelli Grimm. E’ proprio nel Natale del 1812 che i due fratelli hanno pubblicato la loro prima raccolta. Sarà un periodo come un altro per ricordare i luoghi legati alle loro fiabe che, non bisogna dimenticare, hanno un’origine locale e regionale. Esiste una strada delle fiabe che va da Francoforte fino a Brema, ma noi non vogliamo limitarci a questo, desideriamo comunicare che tutta la Germania possiede dei luoghi fiabeschi: castelli, città medievali, paesaggi, boschi, edifici, come l’Europark di Friburgo, vicino alla Foresta Nera che ha appena aperto una nuova sezione dedicata proprio ai personaggi dei fratelli Grimm, quindi è un modo di ricordare tutta la Germania.
Per il 2014 invece, se vuole un’anticipazione sulla campagna promozionale, le dico che punteremo sui nostri 37 siti Unesco.
www.germany.travel
Sara Rossi
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La DZT (Deutsche Zentrale für Tourismus) è l’Ente Nazionale Germanico per il Turismo (ENGT). La sua sede principale è a Francoforte sul Meno. Su incarico del Ministero dell’Economia e della Tecnologia (BMWi) si occupa di rappresentare la Germania in quanto meta turistica, e a questo scopo il Parlamento tedesco ne ha decretato il finanziamento da parte del Ministero. L’ENGT sviluppa e diffonde strategie e prodotti per estendere ulteriormente l’immagine positiva delle destinazioni turistiche tedesche all’estero e per promuovere i flussi turistici verso la Germania, avvalendosi anche delle sue 30 sedi di rappresentanza a livello mondiale.
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Al Grimm’s ispirati dalle fiabe
Nell’anno in cui la Germania celebra il bicentenario delle fiabe dei fratelli Grimm , la capitale Berlino mette in campo un albergo che di “favoloso”, oltre alle decorazioni, ha nome e prezzi. Situato a Kreuzberg vicino al Museo Ebraico di Daniel Libeskind, l’hotel Grimm’s è un tre stelle di design le cui 36 camere sono decorate con fantasiose tappezzerie e citazioni di fiabe. Firmati da Starck, Artemide e altri, gli arredi sono però moderni e funzionali, di ottimo livello rispetto ai prezzi che partono da 109 euro per la camera doppia con colazione. Ai fratelli Grimm, che conclusero la loro carriera di letterati a Berlino, la città dedica una strada vicino a Potsdamer Platz, mentre la Humboldt-Universität conserva parte della loro biblioteca privata nel recente Jacob-und-Wilhelm-Grimm-Zentrum dell’architetto Max Dudler.
A vele spiegate sul Lago di Costanza
Dal 23 al 26 maggio la città di Costanza sull’omonimo lago sarà al centro di una spettacolare manifestazione velica. Istituita cent’anni fa e ripresa dal 2009, la Internationale Bodenseewoche è un appuntamento che richiama a Costanza migliaia di appassionati da tutta l’Europa. Quella che in origine era una delle maggiori competizioni di sport acquatico è oggi anche un evento ricco di curiosità. Oltre alle regate offre infatti una mostra-mercato di innovative imbarcazioni a vela e a motore, gare di modellini, un concorso d’eleganza per barche e motoscafi, raduni di automobili e vaporetti d’epoca, esibizioni di sci d’acqua e gare di canottaggio. La Bodenseewoche prevede inoltre un mercato d’arte e creatività, concerti e spettacoli attorno al porto della pittoresca città medioevale.
Le scienze danno spettacolo a Dresda
Da quando la Germania è stata riunificata, Dresda non ha mai smesso di rinnovarsi restaurando il suo patrimonio di monumenti e valorizzando grandiosi tesori d’arte, tra cui le due sale zeppe di capolavori orafi del Grünes Gewölbe (Volta Verde) nel Residenzschloss , il castello dove nel Settecento dimorava il re di Sassonia. Nell’adiacente complesso dello Zwinger, il 14 aprile riaprirà i battenti il rinnovato Gabinetto reale degli strumenti matematici e fisici che racchiude più di mille reperti. Il suo nucleo originario fu costituito da Augusto il Forte, cultore delle arti e delle scienze; ne fanno parte mappamondi, orologi, apparecchi scientifici, strumenti ottici e di misurazione che risalgono fino al XVI secolo e raccontano l’origine di molti strumenti scientifici in uso ancor oggi. Nella sua nuova veste la superficie d’esposizione del Gabinetto sarà raddoppiata.
Tutte le rose del mondo
Si trova in Sassonia-Anhalt , a ovest di Lipsia, una delle raccolte botaniche più ricche del continente. L’Europa-Rosarium di Sangerhausen (www.sangerhausen-tourist.de) è il roseto più grande del mondo, aperto da metà aprile a fine ottobre. Inaugurato nel 1903, rappresenta una banca dati genetica vivente con ben 8.300 diverse varietà di rosa. Su un’area di 12,5 ettari sono sparse 75.000 piante, tra cui rose rampicanti raccolte in strutture a forma di piramidi, archi e colonne, rose damascene, centifolie, rose verdi e nere che danno il nome al ristorante del parco, il Zur schwarzen Rose . Famosa un tempo anche per le miniere di rame, Sangerhausen annovera una reginetta delle rose e un albergo denominato Rosen Hotel.
Sogni Liberty a Jena con Henry van de Velde
Tra le ricorrenze che la Germania celebra nel 2013 c’è il 150° anniversario della nascita di Henry van de Velde , l’artista belga precursore del Bauhaus che visse a lungo in Germania. Con le sue creazioni che spaziano dall’architettura a gioielli, mobili e oggetti d’uso quotidiano, van de Velde influenzò il design europeo e fu un protagonista del Modernismo. La Turingia e la Sassonia , dove egli operò maggiormente, nel corso del 2013 lo celebreranno con numerosi eventi. A Jena , città famosa per le industrie ottiche, la Kunstsammlung ospita fino al 26 maggio un’esposizione dedicata all’artista, mentre all’adiacente Stadtmuseum dal 24 maggio al 1 settembre si potrà ammirare la mostra Jugendstilträume (Sogni Liberty) con preziosi oggetti d’arte creati da Van de Velde e da suoi contemporanei come Olbrich e Fabergé.
Buongustai sull’isola di Usedom
Affacciata sul Baltico ai confini con la Polonia, l‘isola di Usedom affascina con le sue ampie spiagge e gli stabilimenti balneari su palafitte d’epoca imperiale. Già negli anni 1920 era ricercata per il clima molto salubre e la varietà del paesaggio; Usedom è una lunga fascia di terra addossata alla costa e cela al suo interno un mosaico di laghi e boschi. Oggi le principali stazioni balneari Ahlbeck, Heringsdorf e Bansin offrono splendidi resort con Spa e rinomati ristoranti. L’11 maggio prossimo i loro chef saranno protagonisti di una camminata gastronomica sulla spiaggia chiamata Grand Schlemm . A ogni tappa in coincidenza di un albergo, i partecipanti muniti del gourmet ticket potranno gustare un raffinato piatto in riva al mare: 10 portate in tutto, da consumare tra le 14 e le 17, al prezzo di 139 euro (bevande incluse).
Riapre il museo Lenbachhaus di Monaco rifatto da Norman Foster
A Monaco di Baviera sta per concludersi la ristrutturazione della Lenbachhaus , conosciuta finora come Städtische Galerie im Lenbachhaus. Dal prossimo 8 maggio, nel museo rinnovato e ampliato dall’architetto britannico Sir Norman Foster i visitatori potranno nuovamente ammirare la collezione di opere del movimento artistico Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro) di Vasilij Kandinskij, August Macke, Paul Klee, Alexei Jawlenskij, Franz Marc e Gabriele Münter, oltre a opere di artisti contemporanei come Beuys, Kiefer e Warhol. Affiancata da un moderno padiglione dorato, la dimora ottocentesca del pittore e nobiluomo Franz von Lenbach è stata dotata di un avveniristico sistema di illuminazione e di un ristorante.
La storia della Ruhr in miniatura
Si chiama Oktorail la nuova attrazione che tra qualche mese aprirà i battenti a Essen nella verde cornice del Grugapark . È la rappresentazione in miniatura della storia del bacino della Ruhr, della vita nelle miniere, acciaierie e industrie di questa regione che oggi, dopo essere state dismesse, formano un enorme parco di archeologia industriale unico nel suo genere. Quel mondo perduto viene raffigurato in scala negli spazi della Orangerie con un modello di 360 metri quadrati. Il paesaggio è percorso da minitreni, amche ad alta velocità, e mette in scena tutte le attività che un tempo caratterizzavano la Ruhr. Lo stesso Grugapark merita una visita per i suoi curatissimi giardini, gli impianti sportivi, i recinti per gli animali e le sculture.
Sara Rossi
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Sebbene il 2012 non sia stato un’anno facile per il turismo, la Germania ha registrato un cospicuo aumento di visitatori stranieri che la pone al secondo posto tra le destinazioni europee dopo la Spagna. Un apporto consistente viene dagli italiani che nel 2012 hanno totalizzato 3.468.347 pernottamenti nelle strutture ricettive con più di 10 letti, con un aumento del 6,4 % rispetto al 2011. E mentre i viaggi all’estero degli italiani lo scorso anno sono calati globalmente del 5 %, il numero di arrivi italiani in Germania è salito del 2,8 % con un totale di 1.581.041. Le mete preferite sono Berlino, la Baviera (www.bavaria.by), il Baden-Württemberg con la Foresta Nera , Francoforte e altre città. Tra i principali motivi della propensione degli italiani a visitare la Germania spiccano l’ampia offerta di cultura, i paesaggi e l’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Sara Rossi
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Al Grimm’s ispirati dalle fiabe
Nell’anno in cui la Germania celebra il bicentenario delle fiabe dei fratelli Grimm , la capitale Berlino mette in campo un albergo che di “favoloso”, oltre alle decorazioni, ha nome e prezzi. Situato a Kreuzberg vicino al Museo Ebraico di Daniel Libeskind, l’hotel Grimm’s è un tre stelle di design le cui 36 camere sono decorate con fantasiose tappezzerie e citazioni di fiabe. Firmati da Starck, Artemide e altri, gli arredi sono però moderni e funzionali, di ottimo livello rispetto ai prezzi che partono da 109 euro per la camera doppia con colazione. Ai fratelli Grimm, che conclusero la loro carriera di letterati a Berlino, la città dedica una strada vicino a Potsdamer Platz, mentre la Humboldt-Universität conserva parte della loro biblioteca privata nel recente Jacob-und-Wilhelm-Grimm-Zentrum dell’architetto Max Dudler.
A vele spiegate sul Lago di Costanza
Dal 23 al 26 maggio la città di Costanza sull’omonimo lago sarà al centro di una spettacolare manifestazione velica. Istituita cent’anni fa e ripresa dal 2009, la Internationale Bodenseewoche è un appuntamento che richiama a Costanza migliaia di appassionati da tutta l’Europa. Quella che in origine era una delle maggiori competizioni di sport acquatico è oggi anche un evento ricco di curiosità. Oltre alle regate offre infatti una mostra-mercato di innovative imbarcazioni a vela e a motore, gare di modellini, un concorso d’eleganza per barche e motoscafi, raduni di automobili e vaporetti d’epoca, esibizioni di sci d’acqua e gare di canottaggio. La Bodenseewoche prevede inoltre un mercato d’arte e creatività, concerti e spettacoli attorno al porto della pittoresca città medioevale.
Le scienze danno spettacolo a Dresda
Da quando la Germania è stata riunificata, Dresda non ha mai smesso di rinnovarsi restaurando il suo patrimonio di monumenti e valorizzando grandiosi tesori d’arte, tra cui le due sale zeppe di capolavori orafi del Grünes Gewölbe (Volta Verde) nel Residenzschloss , il castello dove nel Settecento dimorava il re di Sassonia. Nell’adiacente complesso dello Zwinger, il 14 aprile riaprirà i battenti il rinnovato Gabinetto reale degli strumenti matematici e fisici che racchiude più di mille reperti. Il suo nucleo originario fu costituito da Augusto il Forte, cultore delle arti e delle scienze; ne fanno parte mappamondi, orologi, apparecchi scientifici, strumenti ottici e di misurazione che risalgono fino al XVI secolo e raccontano l’origine di molti strumenti scientifici in uso ancor oggi. Nella sua nuova veste la superficie d’esposizione del Gabinetto sarà raddoppiata.
Tutte le rose del mondo
Si trova in Sassonia-Anhalt , a ovest di Lipsia, una delle raccolte botaniche più ricche del continente. L’Europa-Rosarium di Sangerhausen (www.sangerhausen-tourist.de) è il roseto più grande del mondo, aperto da metà aprile a fine ottobre. Inaugurato nel 1903, rappresenta una banca dati genetica vivente con ben 8.300 diverse varietà di rosa. Su un’area di 12,5 ettari sono sparse 75.000 piante, tra cui rose rampicanti raccolte in strutture a forma di piramidi, archi e colonne, rose damascene, centifolie, rose verdi e nere che danno il nome al ristorante del parco, il Zur schwarzen Rose . Famosa un tempo anche per le miniere di rame, Sangerhausen annovera una reginetta delle rose e un albergo denominato Rosen Hotel.
Sogni Liberty a Jena con Henry van de Velde
Tra le ricorrenze che la Germania celebra nel 2013 c’è il 150° anniversario della nascita di Henry van de Velde , l’artista belga precursore del Bauhaus che visse a lungo in Germania. Con le sue creazioni che spaziano dall’architettura a gioielli, mobili e oggetti d’uso quotidiano, van de Velde influenzò il design europeo e fu un protagonista del Modernismo. La Turingia e la Sassonia , dove egli operò maggiormente, nel corso del 2013 lo celebreranno con numerosi eventi. A Jena , città famosa per le industrie ottiche, la Kunstsammlung ospita fino al 26 maggio un’esposizione dedicata all’artista, mentre all’adiacente Stadtmuseum dal 24 maggio al 1 settembre si potrà ammirare la mostra Jugendstilträume (Sogni Liberty) con preziosi oggetti d’arte creati da Van de Velde e da suoi contemporanei come Olbrich e Fabergé.
Buongustai sull’isola di Usedom
Affacciata sul Baltico ai confini con la Polonia, l‘isola di Usedom affascina con le sue ampie spiagge e gli stabilimenti balneari su palafitte d’epoca imperiale. Già negli anni 1920 era ricercata per il clima molto salubre e la varietà del paesaggio; Usedom è una lunga fascia di terra addossata alla costa e cela al suo interno un mosaico di laghi e boschi. Oggi le principali stazioni balneari Ahlbeck, Heringsdorf e Bansin offrono splendidi resort con Spa e rinomati ristoranti. L’11 maggio prossimo i loro chef saranno protagonisti di una camminata gastronomica sulla spiaggia chiamata Grand Schlemm . A ogni tappa in coincidenza di un albergo, i partecipanti muniti del gourmet ticket potranno gustare un raffinato piatto in riva al mare: 10 portate in tutto, da consumare tra le 14 e le 17, al prezzo di 139 euro (bevande incluse).
Riapre il museo Lenbachhaus di Monaco rifatto da Norman Foster
A Monaco di Baviera sta per concludersi la ristrutturazione della Lenbachhaus , conosciuta finora come Städtische Galerie im Lenbachhaus. Dal prossimo 8 maggio, nel museo rinnovato e ampliato dall’architetto britannico Sir Norman Foster i visitatori potranno nuovamente ammirare la collezione di opere del movimento artistico Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro) di Vasilij Kandinskij, August Macke, Paul Klee, Alexei Jawlenskij, Franz Marc e Gabriele Münter, oltre a opere di artisti contemporanei come Beuys, Kiefer e Warhol. Affiancata da un moderno padiglione dorato, la dimora ottocentesca del pittore e nobiluomo Franz von Lenbach è stata dotata di un avveniristico sistema di illuminazione e di un ristorante.
La storia della Ruhr in miniatura
Si chiama Oktorail la nuova attrazione che tra qualche mese aprirà i battenti a Essen nella verde cornice del Grugapark . È la rappresentazione in miniatura della storia del bacino della Ruhr, della vita nelle miniere, acciaierie e industrie di questa regione che oggi, dopo essere state dismesse, formano un enorme parco di archeologia industriale unico nel suo genere. Quel mondo perduto viene raffigurato in scala negli spazi della Orangerie con un modello di 360 metri quadrati. Il paesaggio è percorso da minitreni, amche ad alta velocità, e mette in scena tutte le attività che un tempo caratterizzavano la Ruhr. Lo stesso Grugapark merita una visita per i suoi curatissimi giardini, gli impianti sportivi, i recinti per gli animali e le sculture.
Sara Rossi
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Quando si pensa a un week-end sulla neve generalmente vengono scartate le località estere sia per motivi di tempo sia per i costi che il viaggio può comportare. Soprattutto se tra le possibili destinazioni ne figura una tanto esclusiva e rinomata come St. Moritz. Occorre però sfatare un mito perché la regione svizzera dell’Engadin St. Moritz è facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto più comuni (treno+bus), è relativamente vicina a Milano e offre opportunità incredibili per sciare con la nuova formula anti-crisi “Albergo-Skipass incluso”.
Il viaggio è già una vacanza: in treno fino a Chiavenna (euro 8,75) per poi proseguire, attraverso scenari montani, in autobus fino alla stazione di St. Moritz. Presso le agenzie autorizzate (Il Girasole Viaggi e Rail Europe di Milano) è possibile acquistare uno Swiss Transfer Ticket (euro 113 in seconda classe), valido solo per stranieri e utilizzabile per i viaggi di andata e ritorno. Tra l’altro il sistema di trasporto pubblico svizzero propone per il 2013 diverse soluzioni di Swiss Pass per chi vuole visitare la Svizzera in 3 o 4 giorni senza doversi preoccupare degli spostamenti. Per il ritorno si può scegliere un percorso ‘tutto treno’ con il tratto svizzero fino a Thusis sul trenino rosso del Bernina Express, talmente spettacolare da essere diventato patrimonio dell’Unesco, per poi proseguire per Bellinzona fino a Milano.
Il turismo invernale è nato in questa regione nel 1864 e qui è stata anche inaugurata, nel 1929, la prima scuola sci del Paese. Il motivo è sempre più evidente man mano che l’autobus percorre le strade regionali che attraversano i paesi alpini, dove l’incantevole paesaggio innevato ospita un variegato comprensorio sciistico con ogni genere di sport invernale. Lo spettacolo si apre con i tre laghi ghiacciati che, apparentemente senza soluzione di continuità, ospitano buona parte dei 188 km di tracciati da fondo (190 km skating) con lunghi tratti che si addentrano nel silenzio dei boschi che li delimitano.
Il comprensorio sciistico conta 57 impianti tra cabinovie, seggiovie, trenini a cremagliera, funivia e sciovie per ben 350 km di piste. Per fare la conoscenza del territorio, si può dunque incominciare con una passeggiata lungo i 150 km di sentieri sui tre laghi ghiacciati, nelle valli laterali, con le ciaspole sui percorsi segnalati, sulla bella pista di pattinaggio oppure - per i più pigri - sulla slitta trainata da cavalli! Chi desidera unire il ‘moto’ all’osservazione della fauna con le spiegazioni di un vero esperto può prenotare una passeggiata con la guardia forestale (Corado Niggli -
Al termine della giornata è doverosa una visita ai tipici paesi engadini, come S-chanf, dove una persona su due parla la lingua romancia, dalla musicalità tutta italiana (un po’ meno la comprensione). Qui il 1° marzo si celebra la fine dell’inverno con la Chalandamarz, una festa che vede scendere lungo le strade i ragazzi che, in camicia blu e tipici costumi rossi e neri, sfilano cimentandosi in una sonora ‘gara’ con lunghe fruste realizzate a mano da un anziano artigiano locale. Le tipiche case engadinesi sono maestose, arricchite da graffiti artistici e finestre profonde, come quelle di La Punte Chamues-ch, dove si possono ammirare le storiche residenze contadine dai ricchi decori e le case Albertini con la facciata stile Biedermeier. I vicoli stretti conducono ad angoli romantici, come a Bever, nel centro dell’Alta Engadina, dove sembra che il tempo si sia fermato. E che dire del centro storico di Zuoz? A Samedan, invece, non si può perdere la sosta ristoratrice appena prima di cena (considerare un paio di ore) al Minaeralbad & Spa Samedan (CHF 36), un bagno di acque termali ‘verticale’ con percorsi in acqua a diverse temperature e locali di vapore che, attraverso composizioni di colori e luci, portano su fino all’ultima vasca all’aperto, dominata dal campanile della chiesa adiacente.
I più temerari possono concludere la vacanza engadinese con un giro in bob sulla pista più antica, l’Olympia Bob Run di St. Moritz - Celerina, un canale di ghiaccio naturale su cui si svolgono corse e campionati internazionali: 75 secondi di adrenalina pura a 130 km/h, con una forza centrifuga di 4,5 G, per una discesa da brivido in formazione a quattro, con timoniere e frenatore professionisti...
Marinella Croci
Swiss Travel System
www.swisstravelsystem.com
Swiss Pass 4 giorni: euro 227
Swiss Flexi Pass 3 giorni: euro 217
Swiss Saver Pass 4 giorni: euro 193
Swiss Transfer Ticket: euro 113
I bambini sotto i 16 anni accompagnati da genitore con Family Card
(gratuita) viaggiano gratis
Agenzie autorizzate a Milano:
Il Girasole Viaggi - www.ilgirasoleviaggi.it
Rail Europe - www.raileurope.eu
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La Commissione europea ha annunciato oggi un ambizioso pacchetto di misure volte a garantire la creazione di stazioni di rifornimento per carburanti alternativi in tutta Europa, con standard comuni relativi alla progettazione e all’utilizzo. Finora le iniziative prese in questo ambito avevano riguardato principalmente carburanti e veicoli, senza prendere in considerazione la distribuzione. Gli sforzi fatti per fornire incentivi sono stati insufficienti e non coordinati.
Attualmente tre fattori principali ostacolano l’uso di carburanti puliti: l’elevato costo dei veicoli, un basso livello di accettazione da parte dei consumatori e la mancanza di stazioni di ricarica e rifornimento. È un vero e proprio circolo vizioso: non vengono costruite stazioni di rifornimento perché non vi sono abbastanza veicoli, i veicoli non sono venduti a prezzi competitivi perché la domanda è insufficiente, i consumatori non acquistano i veicoli perché sono costosi e non ci sono stazioni di rifornimento.
Ecco perché la Commissione propone un pacchetto di obiettivi vincolanti per gli Stati membri, che prevedono un livello minimo di infrastrutture per carburanti puliti come energia elettrica, idrogeno e gas naturale, nonché standard comuni a livello UE per le attrezzature necessarie.
Siim Kallas, Vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per i trasporti, ha dichiarato: “Lo sviluppo di carburanti innovativi e alternativi è un modo efficace per rendere l’economia europea più efficiente sotto il profilo delle risorse, ridurre l’eccessiva dipendenza dal petrolio e sviluppare un settore dei trasporti pronto a rispondere alle esigenze del XXI secolo. Si prevede che tra Cina e Stati Uniti entro il 2020 circoleranno complessivamente oltre sei milioni di veicoli elettrici. Per l’Europa si tratta di una grande opportunità per assicurarsi una posizione solida su un mercato globale in rapida crescita”.
Il pacchetto “Energia pulita per il trasporto” è composto da una comunicazione relativa a una strategia europea per i carburanti alternativi, da una direttiva sulle infrastrutture e sulle norme e da un documento di accompagnamento che descrive un piano d’azione per lo sviluppo di gas naturale liquefatto (GNL) nel trasporto marittimo.
Le principali misure proposte sono:
Energia elettrica: la situazione relativa ai punti di ricarica varia sensibilmente all’interno dell’UE. I paesi leader sono Germania, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. In base alla proposta, per ogni Stato membro è stato stabilito un numero minimo di punti di ricarica che utilizzeranno lo stesso tipo di connettore: l’obiettivo per l’Italia è di avere entro il 2020 una rete di 125 000 punti di ricarica (contro i 1 350 esistenti nel 2011), per alimentare i 130 000 veicoli elettrici che, secondo i piani del nostro paese, dovrebbero essere in circolazione entro il 2015. L’obiettivo è creare una massa critica di punti di ricarica in modo che le imprese garantiscano la produzione su larga scala di automobili elettriche a prezzi ragionevoli.
Un connettore universale per tutta l’UE è un elemento essenziale per la diffusione dell’energia elettrica. Per porre fine all’incertezza del mercato la Commissione ha annunciato oggi l’uso del connettore di tipo 2 come standard comune per tutta l’Europa.
Idrogeno: Germania, Italia e Danimarca dispongono già di un numero significativo di stazioni di rifornimento di idrogeno, anche se alcune non sono accessibili al pubblico. Alcuni aspetti, come ad esempio il tipo dei tubi per carburante, necessitano però di armonizzazione. La Commissione propone che le stazioni di servizio esistenti siano collegate tra loro in modo da formare una rete soggetta a norme comuni che garantiscano la mobilità dei veicoli a idrogeno. Questo vale per i 14 Stati membri che dispongono attualmente di una rete per l’idrogeno.
Biocarburanti: rappresentano già quasi il 5% del mercato. Funzionano come carburanti miscelati e non richiedono alcuna infrastruttura particolare. Una delle sfide principali consisterà nell’assicurare la loro sostenibilità.
Gas naturale liquefatto (GNL) e compresso (GNC): il GNL viene utilizzato per il trasporto per via d’acqua, sia marittimo che per vie navigabili interne. Le infrastrutture per il rifornimento di GNL per le navi sono ancora in fase iniziale: soltanto la Svezia è provvista di alcune infrastrutture per navi marittime e altre sono previste in vari Stati membri. La Commissione propone che vengano installate stazioni di rifornimento di GNL nei 139 porti marittimi e interni della rete centrale transeuropea rispettivamente entro il 2020 e il 2025. Non si tratta di importanti terminal di gas, bensì di stazioni di rifornimento fisse o mobili. Questa misura riguarda tutti i principali porti dell’UE.
GNL: il gas naturale liquefatto è utilizzato anche per gli autocarri, ma in tutta l’UE esistono appena 38 stazioni di servizio. La Commissione propone che, entro il 2020, vengano installate stazioni di rifornimento ogni 400 km lungo le strade della rete centrale transeuropea.
GNC: il gas naturale compresso è utilizzato principalmente per le autovetture. Attualmente questo combustibile è utilizzato da un milione di veicoli, pari allo 0,5% del parco automobilistico – il settore punta a decuplicare questo dato entro il 2020. La proposta della Commissione garantisce che, entro il 2020, siano disponibili in tutta Europa punti di rifornimento accessibili al pubblico, con norme comuni e ad una distanza massima di 150 km.
GPL: gas di petrolio liquefatto. Non è prevista alcuna azione per il GPL perché le infrastrutture di base esistono già.
Gli Stati membri saranno in grado di mettere in pratica queste azioni senza dover necessariamente ricorrere alla spesa pubblica, mediante la modifica di norme locali che promuovano gli investimenti e l’orientamento del settore privato. L’UE offre già il proprio sostegno attraverso i fondi TEN-T, strutturali e di coesione.