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Ad appena 25 minuti di distanza, gli scambi quotidiani fra Malmo e Copenaghen sono molto intensi. Autentico crogiolo multiculturale, Malmo si è conquistata un’ottima reputazione come regione metropolitana creativa, avanzata ed ecologica.
Il grazioso centro storico reca ancora evidenti tracce del passato danese di questa città, con un’architettura di stampo più continentale e decisamente diversa da quella delle altre città svedesi. Le due piazze centrali, la medievale Lilla Torg e la grandiosa Stortorget, sono costellate di ristoranti, bar, caffè, boutique di design e gallerie.
A soli 5 minuti a piedi si raggiunge il nuovo quartiere in espansione di Vastra Hamnen che, sorto intorno al grattacielo Turning Torso, costituisce un moderno e vivace punto di incontro per tutta la regione, con tanti frequentati ristoranti, bar, locali notturni e boutique.
Malmo è anche una meta artistica di alto livello.
Oltre a ospitare la nuova filiale del Museo d’Arte Moderna di Stoccolma, inaugurata qualche anno fa, la città è sede del Malmo Konsthall, prestigioso museo d’arte con tante interessanti gallerie.
Anche il panorama musicale è vivace, sia per la musica classica che per i numerosi club rock, jazz ecc., fra cui Debaser Malmo e Kulturbolaget.
Anche la gastronomia a Malmo ha vissuto una notevole fioritura.
In città e dintorni si trova una varietà di ristoranti gourmet e mete gastronomiche, la maggior parte specializzata in piatti a base di ingredienti locali di stagione di primissima qualità. Il quartiere intorno a Mòllevàngen, nel centro, ha una scelta di ristoranti etnici senza eguali nel Nord Europa.
Grazie alla posizione sul mare e alla lunga spiaggia di Ribersborg in pieno centro, in estate Malmo ha una marcia in più. In mezz’ora di auto si raggiungono numerose mete di interesse naturalistico e storico, cittadine e villaggi pittoreschi, ville signorili e manieri immersi nell’ondulato paesaggio agricolo della Scania.
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Scoprire l’Austria parlando italiano è possibile in uno degli 84 hotel del gruppo 'Austria per l’Italia', un’associazione fondata nel 1986. Negli hotel a 5, 4 e 3 stelle dislocati in tutta l’Austria, gli ospiti vengono accolti al motto “dove l’ospitalità parla italiano”.
Visitando il sito www.vacanzeinaustria.com c’è la possibilità di richiedere l’invio gratuito del catalogo o di iscriversi alla newsletter mensile; nel sito si trovano le presentazioni degli hotel con immagini, proposte di itinerari in città e in montagna e una sezione dedicata alle news e alle offerte speciali del momento. Un’altra sezione raccoglie moltissimi pacchetti per tutte le tematiche, sia estive che invernali: arte e cultura, soggiorni per famiglie, terme e cure, benessere e bellezza, vacanze attive, golf, equitazione, bici e mountain bike, sci e sport invernali, vacanze in moto, o all’insegna di caccia e pesca nella natura austriaca.
E tutti coloro che desiderano fare un bel regalo, possono richiedere il buono viaggio su misura on line. Oltre al sito, anche il numero verde 800-977492 permette di ottenere informazioni dettagliate sugli hotel e la disponibilità, effettuare una prenotazione o richiedere l’invio gratuito per posta del catalogo annuale aggiornato, che presenta in dettaglio tutti gli alberghi de L’Austria per l’Italia Hotels, nonché gli enti turistici delle diverse regioni austriache, e i partner di cooperazione dell’associazione.
L’ospite può verificare il prezzo e la disponibilità direttamente sul sito e inviare una richiesta non impegnativa direttamente agli hotels scelti oppure richiedere il soggiorno desiderato inviando un’e-mail.
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La vita di uno scrittore di fiabe ‘La Regina delle Nevi’ e ‘La Sirenetta’, personaggi che molti conoscono grazie ai film d’animazione della Disney e ai giocattoli, sono nati dalla fantasia del leggendario scrittore danese di fiabe Hans Christian Andersen. La vita di Andersen, nato in una povera famiglia di Odense e divenuto una della personalità più note e influenti del suo tempo - una vicenda che riecheggia in una delle sue fiabe più famose, ‘Il Brutto Anatroccolo’ - è narrata in due musei della sua città natale mentre le sue fiabe vengono rivissute dai bambini nel centro ludico Fyrtojet (l’Acciarino). Sempre a Odense si trova il Villaggio della Fionia, che ricrea gli ambienti dell’epoca in cui visse lo scrittore, con edifici storici - fattorie, un mulino a vento e uno ad acqua - trasportati qui da diverse zone dell’isola e ricollocati mattone su mattone. Quest’anno Odense lancia un nuovo Hans Christian Andersen Festival in coincidenza con l’annuale Festival dei Fiori (14-17 agosto 2013).
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Durante la Bit di quest'anno, attorno allo stand svizzero, i rappresentanti dei vari cantoni hanno presentato le proprie iniziative e le proprie offerte turistiche vestiti nei costumi tradizionali. “Un salto nei secoli XIX e XX, agli albori del turismo quando Herman Hesse e Thomas Mann ambientavano i loro romanzi in Svizzera” dichiara Francesca Rovati di Svizzera Turismo.
E proprio sulle dimore storiche della Belle Epoque punta il Ticino con il restauro della Claustra, l’hotel ricavato dalla dismissione di un bunker militare, del Dazio Grande nella Valle Leventina e dell’Ospizio Vecchio situato sul San Gottardo. Così fanno anche la Valbregaglia, che offre alloggio ai turisti nelle camere dello storico palazzo Salis di Soglio. A Zurigo invece è possibile cenare in una delle sale dell’Antica Corporazione dei carpentieri. Il Vallese, con l’Hamilton Lodge & Spa ispirato da Lady Hamilton, la moglie del fisico e glaciologo irlandese dell’800 John Tyndall (il primo a spiegare perché il cielo ci sembra di colore azzurro).
Il cantone di Lucerna si propone con l’Hotel Schweizerhof, inaugurato nel 1845, l’Hotel Palace cinque stelle dei primi anni del Novecento e l’Hotel Waldstätterhof a Brunnen che ospitò celebri personaggi tra cui la regina Vittoria d’Inghilterra, Winston Churchill ed Hermann Hesse.
Il canton Ticino inoltre rilancia i suoi festival tradizionali all’aperto, come quello del cinema di Locarno e quello del jazz di Lugano, offre la bellezza e i colori dei suoi laghi e punta sulla gastronomia: quella dei ristoranti e quella delle sagre estive, come quella dell’uva di Mendrisio.
Scommette invece sulla risorsa della natura la Valposchiavo: “Il nostro territorio si presta agli sport estivi all’aria aperta come l’escursionismo e la mountain bike. Grazie anche al Trenino del Bernina, contiamo di portare nella nostra valle non solo i turisti della limitrofa Lombardia, ma anche gli italiani di altre regioni”, spiega Ilona Ott direttrice dell’Ente del Turismo della Valposchiavo.
Di lusso è l’offerta di Crans Montana, la perla del Vallese, dove gli impianti di risalita furono costruiti nel 1928 , che inaugura i suoi luxury lodge: cinque chalet dotati di ogni comfort per tutta la famiglia. E per chi ama il golf, ecco il club 18 buche disegnato dal campione spagnolo Severiano Balletreros, dove si tiene un importante challenge internazionale, l’Omega European Master.
E se Lucerna punta sulla cultura, a partire dall’appuntamento col trascorso Carnevale Lucernese (3-8 marzo) fino ad arrivare al Festival Piano Off stage di fine novembre, ed Engadine St. Moritz ovviamente sui campi da sci. “Da noi c’è neve fino ad aprile perfino in paese e nelle vallate”, indica a swissinfo.ch Hannelore Hofer, descrivendo l’offerta Sun and Fun. Un divertimento fatto di neve, sole e natura, che prosegue naturalmente anche nel periodo estivo con i pacchetti pernottamento più impianti di risalita e offerta E-bike: bici elettriche anche per i più pigri per arrampicarsi sui sentieri delle mountain bike senza spingere sui pedali. Brilla di luce propria il Bernina Express, che negli ultimi anni ha incrementato il numero dei passeggeri : una gita lunga 112 chilometri, 55 gallerie e 196 ponti dai 429 metri sul livello del mare di Tirano fino ai ghiacciai scintillanti di alta montagna.
Nella regione di Torrentalp si trova Leukerbad, località termale e centro per attività sportive invernali. Le funivie in partenza da qui salgono fino alle vette del Gemmi e al Torrentalp (2300 m) dove si può ammirare il panorama delle Alpi Vallesane che, oltre alla Valle del Rodano, racchiude tutta l’area dal Weisshorn fino al Monte Bianco. L’area che circonda la stazione a monte 'Rinderhütte', nel cuore della regione di Torrent, è sempre stata una delle mete preferite per escursioni, per pernottare nel rifugio o come punto di partenza per le escursioni al Torrenthorn o nella Valle di Lötsch . Durante le vacanze estive inoltre si può assistere alla preparazione del formaggio.
Il piccolo centro termale di Bad Zurzach è collocato in un pittoresco paesaggio conosciuto anche come il Cantone termale, a circa mezzora d’auto da Zurigo, direttamente ai piedi della Foresta Nera. Bad Zurzach conta circa 4100 abitanti ed è nota per la cura della salute e per i suoi centri wellness. La posizione di questo tranquillo e splendido borgo direttamente sul Reno, il clima mite e la vicinanza all’area metropolitana di Zurigo hanno fatto di Bad Zurzach nel corso degli anni un apprezzato rifugio di sosta e benessere vicino alla città. Sentieri per il Nordic Walking realizzati in modo ottimale, percorsi per biciclette e sentieri per passeggiate ed escursioni lasciano nel cuore degli sportivi sensazioni indimenticabili. Da provare è un bagno rilassante nella calda e spumeggiante acqua del bagno termale di Zurzach, considerato il più grande bagno termale all’aperto della Svizzera; quattro grandi vasche esterne con diverse attrazioni acquatiche come getti per massaggi, bagno in acqua corrente, idromassaggio con acqua sorgiva, cascata e docce cervicali, formano lo spazioso centro termale. Inoltre grazie ad una tecnica d’illuminazione con Led, è possibile immergersi in un variopinto spettro di colori che dona la sensazione di essere sospesi nella luce.
Antonio Vanzillotta
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Molto amata dai viaggiatori italiani che ne hanno fatto una delle loro mete preferite in Europa, Berlino è comodamente raggiungibile con voli di linea e low cost. Con Lufthansa si vola comodamente da Milano Linate, Roma, Bologna e Catania a tariffe che partono da 49 euro tutto compreso per la sola andata. In più, la carta d’imbarco dà diritto al passeggero a diverse facilitazioni per vivere al meglio le attrattive della città. Una pagina dedicata nel sito della compagnia elenca istituzioni ed esercizi che praticano sconti ai passeggeri LH: negozi selezionati per lo shopping, ristoranti, Spa e persino voli in mongolfiera.
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La vostra assenza alla Bit non è passata inosservata, quali sono le ragioni di questa defezione?
E’ una questione di strategia. Noi, come ente germanico per il turismo, abbiamo deciso di partecipare ad una fiera per ognuno dei 30 mercati in cui abbiamo una rappresentanza e scegliamo in genere la fiera che noi riteniamo più importante, quella da cui abbiamo un ritorno maggiore, e in Italia quella fiera non è la Bit. Il limite maggiore della fiera milanese è di essere destinata sia agli operatori, sia al pubblico. Noi abbiamo scelto di concentrarci nei prossimi anni su meeting destinati esclusivamente al trade e alla stampa. La nostra strategia è quindi quella di ampliare i contatti con i moltiplicatori.
Ritenete poco rilevante la comunicazione con il pubblico quindi?
No, il pubblico è importantissimo, ma comunichiamo sempre di più attraverso il web. Il nostro sito internet, ad esempio, verrà ampliato e aggiornato molte volte l’anno con nuovi reparti tematici. Puntiamo su Facebook e soprattutto sulle nostre newsletters, abbiamo oltre 77.000 abbonati. Abbiamo molti canali per raggiungere i nostri consumatori e riteniamo di non aver bisogno di una fiera per questo. La Bit poi ha un altro grosso limite, quello di rivolgersi ad un pubblico regionale, locale, mentre noi siamo responsabili della promozione in tutta Italia, non possiamo permetterci di investire molto per il pubblico di una sola città.
Perseguendo la politica: “una sola fiera, la più importante, per mercato”, in Italia quale esposizione avete deciso di seguire?
Il TTG incontri di Rimini dove giungono tutti i principali moltiplicatori italiani. E’ la fiera più importante per il trade.
Quindi ritenete che per la promozione diretta sia sufficiente la comunicazione tramite i vostri canali: sito, Facebook etc..?
Non è mai sufficiente quello che facciamo, non può esserlo, ma dobbiamo rimanere nei budget e fare il meglio che possiamo con le risorse umane in nostro possesso. Pensiamo per questo sia strategico rivolgerci ai moltiplicatori per raggiungere indirettamente un vasto pubblico. In ogni caso la Germania è di moda, gli italiani amano il nostro territorio, la nostra immagine è efficace e noi teniamo molto ai turisti che provengono dal Belpaese.
E com’è l’afflusso turistico?
I numeri sono ottimi. Nel 2012 l’aumento dei pernottamenti in Germania, rispetto all’anno precedente, è stato del 4 % che, tenuto conto della situazione economica e sociale, è un dato davvero positivo. Il numero degli arrivi ha avuto un incremento del 2,5% , questo significa che la permanenza media degli italiani è aumentata. E questa è un’ulteriore prova che la Germania è apprezzata come meta di vacanze e non solo per viaggi brevi o per week end.
Quali mete prediligono i turisti italiani?
Berlino è sempre la meta preferita e ha registrato un incremento di visitatori italiani pari 12,4% e l’Italia rappresenta il secondo mercato. Amburgo con + 11,9% e la Baviera + 5,4% sono sempre due destinazioni apprezzate. Per quanto riguarda Monaco la crescita si aggira intorno al 2,6 %, sembra un dato basso, ma non dimentichiamo che all’Oktoberfest partecipano ogni anno 250.000 italiani, quindi si mantiene un trend di per sé già molto positivo. Molto buono è il dato di Francoforte + 13,3 % che, considerata fino a poco tempo fa una città d’affari, invece ora è apprezzata come città di cultura, musei, ma anche di divertimento e shopping. Stoccarda ha registrato un + 6% e Lipsia sta suscitando molto interesse con un incremento di visite quasi del 21%, credo che un grande evento per il trade organizzato proprio a Lipsia lo scorso anno abbia aiutato questo aumento di visite.
E sempre in ambito fieristico, cosa ne pensa di NoFrills?
E’ una fiera interessante, ma come le dicevo per la nostra strategia di una fiera per ogni mercato, non vi partecipiamo come espositori ma solo come visitatori, per contattare i Tour Operator come abbiamo fatto del resto anche per la Bit, prediligendo ad entrambe il TTG.
La fiera che si è da poco conclusa a Berlino ITB riveste invece per voi un’importanza fondamentale, è corretto?
Certamente, ma per altri scopi. Non ci andiamo per contattare operatori e stampa, ma per i nostri partner tedeschi: hotel, strutture ricettive, tour operator. L’ITB è la fiera turistica più grande al mondo, la più importante per numero di visitatori professionali e di espositori. Su 5 giorni, 3 sono interamente destinati ai professionisti e 2 al pubblico. In tutto vi partecipano110.000 visitatori professionisti, di cui 43% stranieri e 10.086 espositori da 108 paesi. 60.000 i visitatori per il pubblico. Anche la superficie espositiva è vastissima, quest’anno c’erano 26 padiglioni, quasi tutti su due piani.
Su cosa state puntando turisticamente?
A livello territoriale, dallo scorso anno e per tutto il 2014, seguendo una programmazione triennale, vogliamo promuovere la Germania del Nord, mentre per quanto riguarda il target, stiamo puntando sul turismo giovanile. Spesso i giovani trascorrono semplicemente un week end a Berlino o a Monaco, vorremmo che gli stessi conoscessero meglio il territorio. Sarebbe bello riuscire ad abbinare alla visita di grandi città quella delle zone circostanti. Questa operazione ci sta riuscendo con Amburgo, valida alternativa a Berlino, ma anche Francoforte e Stoccarda, città vivaci che esercitano un forte appeal sul turismo giovanile. Per i giovani puntiamo sulla comunicazione online. Una sezione del nostro sito è dedicata interamente a loro. Da un’inchiesta che ha coinvolto 80.000 giovani tedeschi da noi interpellati sui luoghi preferiti è nata una mappa in versione cartacea, ma anche interattiva e scaricabile dal sito o su smartphone, dei luoghi più apprezzati dai giovani tedeschi. Si tratta di punti d’interesse di qualsiasi tipo, non solo in città, ma anche paesaggi, parchi, luoghi musicali. Vogliamo collaborare inoltre con dei tour operator che offrono già pacchetti di viaggio per gli under 30 e fare delle campagne attraverso i siti più frequentati dagli studenti. Poi per il 2013 vogliamo ricordare innanzitutto i 200 anni dalla nascita a Lipsia di Richard Wagner, che sarà omaggiato con concerti, eventi, mostre nei luoghi dove il compositore ha vissuto e lavorato. Ci sarà come ogni anno il festival wagneriano di Bayreuth i cui biglietti come per ogni edizione vanno a ruba 3 o 4 anni prima. Un’altra ricorrenza ricordata quest’anno è quella del bicentenario dalla pubblicazione del primo libro di fiabe dei fratelli Grimm. E’ proprio nel Natale del 1812 che i due fratelli hanno pubblicato la loro prima raccolta. Sarà un periodo come un altro per ricordare i luoghi legati alle loro fiabe che, non bisogna dimenticare, hanno un’origine locale e regionale. Esiste una strada delle fiabe che va da Francoforte fino a Brema, ma noi non vogliamo limitarci a questo, desideriamo comunicare che tutta la Germania possiede dei luoghi fiabeschi: castelli, città medievali, paesaggi, boschi, edifici, come l’Europark di Friburgo, vicino alla Foresta Nera che ha appena aperto una nuova sezione dedicata proprio ai personaggi dei fratelli Grimm, quindi è un modo di ricordare tutta la Germania.
Per il 2014 invece, se vuole un’anticipazione sulla campagna promozionale, le dico che punteremo sui nostri 37 siti Unesco.
www.germany.travel
Sara Rossi
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La DZT (Deutsche Zentrale für Tourismus) è l’Ente Nazionale Germanico per il Turismo (ENGT). La sua sede principale è a Francoforte sul Meno. Su incarico del Ministero dell’Economia e della Tecnologia (BMWi) si occupa di rappresentare la Germania in quanto meta turistica, e a questo scopo il Parlamento tedesco ne ha decretato il finanziamento da parte del Ministero. L’ENGT sviluppa e diffonde strategie e prodotti per estendere ulteriormente l’immagine positiva delle destinazioni turistiche tedesche all’estero e per promuovere i flussi turistici verso la Germania, avvalendosi anche delle sue 30 sedi di rappresentanza a livello mondiale.
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Al Grimm’s ispirati dalle fiabe
Nell’anno in cui la Germania celebra il bicentenario delle fiabe dei fratelli Grimm , la capitale Berlino mette in campo un albergo che di “favoloso”, oltre alle decorazioni, ha nome e prezzi. Situato a Kreuzberg vicino al Museo Ebraico di Daniel Libeskind, l’hotel Grimm’s è un tre stelle di design le cui 36 camere sono decorate con fantasiose tappezzerie e citazioni di fiabe. Firmati da Starck, Artemide e altri, gli arredi sono però moderni e funzionali, di ottimo livello rispetto ai prezzi che partono da 109 euro per la camera doppia con colazione. Ai fratelli Grimm, che conclusero la loro carriera di letterati a Berlino, la città dedica una strada vicino a Potsdamer Platz, mentre la Humboldt-Universität conserva parte della loro biblioteca privata nel recente Jacob-und-Wilhelm-Grimm-Zentrum dell’architetto Max Dudler.
A vele spiegate sul Lago di Costanza
Dal 23 al 26 maggio la città di Costanza sull’omonimo lago sarà al centro di una spettacolare manifestazione velica. Istituita cent’anni fa e ripresa dal 2009, la Internationale Bodenseewoche è un appuntamento che richiama a Costanza migliaia di appassionati da tutta l’Europa. Quella che in origine era una delle maggiori competizioni di sport acquatico è oggi anche un evento ricco di curiosità. Oltre alle regate offre infatti una mostra-mercato di innovative imbarcazioni a vela e a motore, gare di modellini, un concorso d’eleganza per barche e motoscafi, raduni di automobili e vaporetti d’epoca, esibizioni di sci d’acqua e gare di canottaggio. La Bodenseewoche prevede inoltre un mercato d’arte e creatività, concerti e spettacoli attorno al porto della pittoresca città medioevale.
Le scienze danno spettacolo a Dresda
Da quando la Germania è stata riunificata, Dresda non ha mai smesso di rinnovarsi restaurando il suo patrimonio di monumenti e valorizzando grandiosi tesori d’arte, tra cui le due sale zeppe di capolavori orafi del Grünes Gewölbe (Volta Verde) nel Residenzschloss , il castello dove nel Settecento dimorava il re di Sassonia. Nell’adiacente complesso dello Zwinger, il 14 aprile riaprirà i battenti il rinnovato Gabinetto reale degli strumenti matematici e fisici che racchiude più di mille reperti. Il suo nucleo originario fu costituito da Augusto il Forte, cultore delle arti e delle scienze; ne fanno parte mappamondi, orologi, apparecchi scientifici, strumenti ottici e di misurazione che risalgono fino al XVI secolo e raccontano l’origine di molti strumenti scientifici in uso ancor oggi. Nella sua nuova veste la superficie d’esposizione del Gabinetto sarà raddoppiata.
Tutte le rose del mondo
Si trova in Sassonia-Anhalt , a ovest di Lipsia, una delle raccolte botaniche più ricche del continente. L’Europa-Rosarium di Sangerhausen (www.sangerhausen-tourist.de) è il roseto più grande del mondo, aperto da metà aprile a fine ottobre. Inaugurato nel 1903, rappresenta una banca dati genetica vivente con ben 8.300 diverse varietà di rosa. Su un’area di 12,5 ettari sono sparse 75.000 piante, tra cui rose rampicanti raccolte in strutture a forma di piramidi, archi e colonne, rose damascene, centifolie, rose verdi e nere che danno il nome al ristorante del parco, il Zur schwarzen Rose . Famosa un tempo anche per le miniere di rame, Sangerhausen annovera una reginetta delle rose e un albergo denominato Rosen Hotel.
Sogni Liberty a Jena con Henry van de Velde
Tra le ricorrenze che la Germania celebra nel 2013 c’è il 150° anniversario della nascita di Henry van de Velde , l’artista belga precursore del Bauhaus che visse a lungo in Germania. Con le sue creazioni che spaziano dall’architettura a gioielli, mobili e oggetti d’uso quotidiano, van de Velde influenzò il design europeo e fu un protagonista del Modernismo. La Turingia e la Sassonia , dove egli operò maggiormente, nel corso del 2013 lo celebreranno con numerosi eventi. A Jena , città famosa per le industrie ottiche, la Kunstsammlung ospita fino al 26 maggio un’esposizione dedicata all’artista, mentre all’adiacente Stadtmuseum dal 24 maggio al 1 settembre si potrà ammirare la mostra Jugendstilträume (Sogni Liberty) con preziosi oggetti d’arte creati da Van de Velde e da suoi contemporanei come Olbrich e Fabergé.
Buongustai sull’isola di Usedom
Affacciata sul Baltico ai confini con la Polonia, l‘isola di Usedom affascina con le sue ampie spiagge e gli stabilimenti balneari su palafitte d’epoca imperiale. Già negli anni 1920 era ricercata per il clima molto salubre e la varietà del paesaggio; Usedom è una lunga fascia di terra addossata alla costa e cela al suo interno un mosaico di laghi e boschi. Oggi le principali stazioni balneari Ahlbeck, Heringsdorf e Bansin offrono splendidi resort con Spa e rinomati ristoranti. L’11 maggio prossimo i loro chef saranno protagonisti di una camminata gastronomica sulla spiaggia chiamata Grand Schlemm . A ogni tappa in coincidenza di un albergo, i partecipanti muniti del gourmet ticket potranno gustare un raffinato piatto in riva al mare: 10 portate in tutto, da consumare tra le 14 e le 17, al prezzo di 139 euro (bevande incluse).
Riapre il museo Lenbachhaus di Monaco rifatto da Norman Foster
A Monaco di Baviera sta per concludersi la ristrutturazione della Lenbachhaus , conosciuta finora come Städtische Galerie im Lenbachhaus. Dal prossimo 8 maggio, nel museo rinnovato e ampliato dall’architetto britannico Sir Norman Foster i visitatori potranno nuovamente ammirare la collezione di opere del movimento artistico Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro) di Vasilij Kandinskij, August Macke, Paul Klee, Alexei Jawlenskij, Franz Marc e Gabriele Münter, oltre a opere di artisti contemporanei come Beuys, Kiefer e Warhol. Affiancata da un moderno padiglione dorato, la dimora ottocentesca del pittore e nobiluomo Franz von Lenbach è stata dotata di un avveniristico sistema di illuminazione e di un ristorante.
La storia della Ruhr in miniatura
Si chiama Oktorail la nuova attrazione che tra qualche mese aprirà i battenti a Essen nella verde cornice del Grugapark . È la rappresentazione in miniatura della storia del bacino della Ruhr, della vita nelle miniere, acciaierie e industrie di questa regione che oggi, dopo essere state dismesse, formano un enorme parco di archeologia industriale unico nel suo genere. Quel mondo perduto viene raffigurato in scala negli spazi della Orangerie con un modello di 360 metri quadrati. Il paesaggio è percorso da minitreni, amche ad alta velocità, e mette in scena tutte le attività che un tempo caratterizzavano la Ruhr. Lo stesso Grugapark merita una visita per i suoi curatissimi giardini, gli impianti sportivi, i recinti per gli animali e le sculture.
Sara Rossi
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Sebbene il 2012 non sia stato un’anno facile per il turismo, la Germania ha registrato un cospicuo aumento di visitatori stranieri che la pone al secondo posto tra le destinazioni europee dopo la Spagna. Un apporto consistente viene dagli italiani che nel 2012 hanno totalizzato 3.468.347 pernottamenti nelle strutture ricettive con più di 10 letti, con un aumento del 6,4 % rispetto al 2011. E mentre i viaggi all’estero degli italiani lo scorso anno sono calati globalmente del 5 %, il numero di arrivi italiani in Germania è salito del 2,8 % con un totale di 1.581.041. Le mete preferite sono Berlino, la Baviera (www.bavaria.by), il Baden-Württemberg con la Foresta Nera , Francoforte e altre città. Tra i principali motivi della propensione degli italiani a visitare la Germania spiccano l’ampia offerta di cultura, i paesaggi e l’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Sara Rossi
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Al Grimm’s ispirati dalle fiabe
Nell’anno in cui la Germania celebra il bicentenario delle fiabe dei fratelli Grimm , la capitale Berlino mette in campo un albergo che di “favoloso”, oltre alle decorazioni, ha nome e prezzi. Situato a Kreuzberg vicino al Museo Ebraico di Daniel Libeskind, l’hotel Grimm’s è un tre stelle di design le cui 36 camere sono decorate con fantasiose tappezzerie e citazioni di fiabe. Firmati da Starck, Artemide e altri, gli arredi sono però moderni e funzionali, di ottimo livello rispetto ai prezzi che partono da 109 euro per la camera doppia con colazione. Ai fratelli Grimm, che conclusero la loro carriera di letterati a Berlino, la città dedica una strada vicino a Potsdamer Platz, mentre la Humboldt-Universität conserva parte della loro biblioteca privata nel recente Jacob-und-Wilhelm-Grimm-Zentrum dell’architetto Max Dudler.
A vele spiegate sul Lago di Costanza
Dal 23 al 26 maggio la città di Costanza sull’omonimo lago sarà al centro di una spettacolare manifestazione velica. Istituita cent’anni fa e ripresa dal 2009, la Internationale Bodenseewoche è un appuntamento che richiama a Costanza migliaia di appassionati da tutta l’Europa. Quella che in origine era una delle maggiori competizioni di sport acquatico è oggi anche un evento ricco di curiosità. Oltre alle regate offre infatti una mostra-mercato di innovative imbarcazioni a vela e a motore, gare di modellini, un concorso d’eleganza per barche e motoscafi, raduni di automobili e vaporetti d’epoca, esibizioni di sci d’acqua e gare di canottaggio. La Bodenseewoche prevede inoltre un mercato d’arte e creatività, concerti e spettacoli attorno al porto della pittoresca città medioevale.
Le scienze danno spettacolo a Dresda
Da quando la Germania è stata riunificata, Dresda non ha mai smesso di rinnovarsi restaurando il suo patrimonio di monumenti e valorizzando grandiosi tesori d’arte, tra cui le due sale zeppe di capolavori orafi del Grünes Gewölbe (Volta Verde) nel Residenzschloss , il castello dove nel Settecento dimorava il re di Sassonia. Nell’adiacente complesso dello Zwinger, il 14 aprile riaprirà i battenti il rinnovato Gabinetto reale degli strumenti matematici e fisici che racchiude più di mille reperti. Il suo nucleo originario fu costituito da Augusto il Forte, cultore delle arti e delle scienze; ne fanno parte mappamondi, orologi, apparecchi scientifici, strumenti ottici e di misurazione che risalgono fino al XVI secolo e raccontano l’origine di molti strumenti scientifici in uso ancor oggi. Nella sua nuova veste la superficie d’esposizione del Gabinetto sarà raddoppiata.
Tutte le rose del mondo
Si trova in Sassonia-Anhalt , a ovest di Lipsia, una delle raccolte botaniche più ricche del continente. L’Europa-Rosarium di Sangerhausen (www.sangerhausen-tourist.de) è il roseto più grande del mondo, aperto da metà aprile a fine ottobre. Inaugurato nel 1903, rappresenta una banca dati genetica vivente con ben 8.300 diverse varietà di rosa. Su un’area di 12,5 ettari sono sparse 75.000 piante, tra cui rose rampicanti raccolte in strutture a forma di piramidi, archi e colonne, rose damascene, centifolie, rose verdi e nere che danno il nome al ristorante del parco, il Zur schwarzen Rose . Famosa un tempo anche per le miniere di rame, Sangerhausen annovera una reginetta delle rose e un albergo denominato Rosen Hotel.
Sogni Liberty a Jena con Henry van de Velde
Tra le ricorrenze che la Germania celebra nel 2013 c’è il 150° anniversario della nascita di Henry van de Velde , l’artista belga precursore del Bauhaus che visse a lungo in Germania. Con le sue creazioni che spaziano dall’architettura a gioielli, mobili e oggetti d’uso quotidiano, van de Velde influenzò il design europeo e fu un protagonista del Modernismo. La Turingia e la Sassonia , dove egli operò maggiormente, nel corso del 2013 lo celebreranno con numerosi eventi. A Jena , città famosa per le industrie ottiche, la Kunstsammlung ospita fino al 26 maggio un’esposizione dedicata all’artista, mentre all’adiacente Stadtmuseum dal 24 maggio al 1 settembre si potrà ammirare la mostra Jugendstilträume (Sogni Liberty) con preziosi oggetti d’arte creati da Van de Velde e da suoi contemporanei come Olbrich e Fabergé.
Buongustai sull’isola di Usedom
Affacciata sul Baltico ai confini con la Polonia, l‘isola di Usedom affascina con le sue ampie spiagge e gli stabilimenti balneari su palafitte d’epoca imperiale. Già negli anni 1920 era ricercata per il clima molto salubre e la varietà del paesaggio; Usedom è una lunga fascia di terra addossata alla costa e cela al suo interno un mosaico di laghi e boschi. Oggi le principali stazioni balneari Ahlbeck, Heringsdorf e Bansin offrono splendidi resort con Spa e rinomati ristoranti. L’11 maggio prossimo i loro chef saranno protagonisti di una camminata gastronomica sulla spiaggia chiamata Grand Schlemm . A ogni tappa in coincidenza di un albergo, i partecipanti muniti del gourmet ticket potranno gustare un raffinato piatto in riva al mare: 10 portate in tutto, da consumare tra le 14 e le 17, al prezzo di 139 euro (bevande incluse).
Riapre il museo Lenbachhaus di Monaco rifatto da Norman Foster
A Monaco di Baviera sta per concludersi la ristrutturazione della Lenbachhaus , conosciuta finora come Städtische Galerie im Lenbachhaus. Dal prossimo 8 maggio, nel museo rinnovato e ampliato dall’architetto britannico Sir Norman Foster i visitatori potranno nuovamente ammirare la collezione di opere del movimento artistico Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro) di Vasilij Kandinskij, August Macke, Paul Klee, Alexei Jawlenskij, Franz Marc e Gabriele Münter, oltre a opere di artisti contemporanei come Beuys, Kiefer e Warhol. Affiancata da un moderno padiglione dorato, la dimora ottocentesca del pittore e nobiluomo Franz von Lenbach è stata dotata di un avveniristico sistema di illuminazione e di un ristorante.
La storia della Ruhr in miniatura
Si chiama Oktorail la nuova attrazione che tra qualche mese aprirà i battenti a Essen nella verde cornice del Grugapark . È la rappresentazione in miniatura della storia del bacino della Ruhr, della vita nelle miniere, acciaierie e industrie di questa regione che oggi, dopo essere state dismesse, formano un enorme parco di archeologia industriale unico nel suo genere. Quel mondo perduto viene raffigurato in scala negli spazi della Orangerie con un modello di 360 metri quadrati. Il paesaggio è percorso da minitreni, amche ad alta velocità, e mette in scena tutte le attività che un tempo caratterizzavano la Ruhr. Lo stesso Grugapark merita una visita per i suoi curatissimi giardini, gli impianti sportivi, i recinti per gli animali e le sculture.
Sara Rossi
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Quando si pensa a un week-end sulla neve generalmente vengono scartate le località estere sia per motivi di tempo sia per i costi che il viaggio può comportare. Soprattutto se tra le possibili destinazioni ne figura una tanto esclusiva e rinomata come St. Moritz. Occorre però sfatare un mito perché la regione svizzera dell’Engadin St. Moritz è facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto più comuni (treno+bus), è relativamente vicina a Milano e offre opportunità incredibili per sciare con la nuova formula anti-crisi “Albergo-Skipass incluso”.
Il viaggio è già una vacanza: in treno fino a Chiavenna (euro 8,75) per poi proseguire, attraverso scenari montani, in autobus fino alla stazione di St. Moritz. Presso le agenzie autorizzate (Il Girasole Viaggi e Rail Europe di Milano) è possibile acquistare uno Swiss Transfer Ticket (euro 113 in seconda classe), valido solo per stranieri e utilizzabile per i viaggi di andata e ritorno. Tra l’altro il sistema di trasporto pubblico svizzero propone per il 2013 diverse soluzioni di Swiss Pass per chi vuole visitare la Svizzera in 3 o 4 giorni senza doversi preoccupare degli spostamenti. Per il ritorno si può scegliere un percorso ‘tutto treno’ con il tratto svizzero fino a Thusis sul trenino rosso del Bernina Express, talmente spettacolare da essere diventato patrimonio dell’Unesco, per poi proseguire per Bellinzona fino a Milano.
Il turismo invernale è nato in questa regione nel 1864 e qui è stata anche inaugurata, nel 1929, la prima scuola sci del Paese. Il motivo è sempre più evidente man mano che l’autobus percorre le strade regionali che attraversano i paesi alpini, dove l’incantevole paesaggio innevato ospita un variegato comprensorio sciistico con ogni genere di sport invernale. Lo spettacolo si apre con i tre laghi ghiacciati che, apparentemente senza soluzione di continuità, ospitano buona parte dei 188 km di tracciati da fondo (190 km skating) con lunghi tratti che si addentrano nel silenzio dei boschi che li delimitano.
Il comprensorio sciistico conta 57 impianti tra cabinovie, seggiovie, trenini a cremagliera, funivia e sciovie per ben 350 km di piste. Per fare la conoscenza del territorio, si può dunque incominciare con una passeggiata lungo i 150 km di sentieri sui tre laghi ghiacciati, nelle valli laterali, con le ciaspole sui percorsi segnalati, sulla bella pista di pattinaggio oppure - per i più pigri - sulla slitta trainata da cavalli! Chi desidera unire il ‘moto’ all’osservazione della fauna con le spiegazioni di un vero esperto può prenotare una passeggiata con la guardia forestale (Corado Niggli -
Al termine della giornata è doverosa una visita ai tipici paesi engadini, come S-chanf, dove una persona su due parla la lingua romancia, dalla musicalità tutta italiana (un po’ meno la comprensione). Qui il 1° marzo si celebra la fine dell’inverno con la Chalandamarz, una festa che vede scendere lungo le strade i ragazzi che, in camicia blu e tipici costumi rossi e neri, sfilano cimentandosi in una sonora ‘gara’ con lunghe fruste realizzate a mano da un anziano artigiano locale. Le tipiche case engadinesi sono maestose, arricchite da graffiti artistici e finestre profonde, come quelle di La Punte Chamues-ch, dove si possono ammirare le storiche residenze contadine dai ricchi decori e le case Albertini con la facciata stile Biedermeier. I vicoli stretti conducono ad angoli romantici, come a Bever, nel centro dell’Alta Engadina, dove sembra che il tempo si sia fermato. E che dire del centro storico di Zuoz? A Samedan, invece, non si può perdere la sosta ristoratrice appena prima di cena (considerare un paio di ore) al Minaeralbad & Spa Samedan (CHF 36), un bagno di acque termali ‘verticale’ con percorsi in acqua a diverse temperature e locali di vapore che, attraverso composizioni di colori e luci, portano su fino all’ultima vasca all’aperto, dominata dal campanile della chiesa adiacente.
I più temerari possono concludere la vacanza engadinese con un giro in bob sulla pista più antica, l’Olympia Bob Run di St. Moritz - Celerina, un canale di ghiaccio naturale su cui si svolgono corse e campionati internazionali: 75 secondi di adrenalina pura a 130 km/h, con una forza centrifuga di 4,5 G, per una discesa da brivido in formazione a quattro, con timoniere e frenatore professionisti...
Marinella Croci
Swiss Travel System
www.swisstravelsystem.com
Swiss Pass 4 giorni: euro 227
Swiss Flexi Pass 3 giorni: euro 217
Swiss Saver Pass 4 giorni: euro 193
Swiss Transfer Ticket: euro 113
I bambini sotto i 16 anni accompagnati da genitore con Family Card
(gratuita) viaggiano gratis
Agenzie autorizzate a Milano:
Il Girasole Viaggi - www.ilgirasoleviaggi.it
Rail Europe - www.raileurope.eu
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La Commissione europea ha annunciato oggi un ambizioso pacchetto di misure volte a garantire la creazione di stazioni di rifornimento per carburanti alternativi in tutta Europa, con standard comuni relativi alla progettazione e all’utilizzo. Finora le iniziative prese in questo ambito avevano riguardato principalmente carburanti e veicoli, senza prendere in considerazione la distribuzione. Gli sforzi fatti per fornire incentivi sono stati insufficienti e non coordinati.
Attualmente tre fattori principali ostacolano l’uso di carburanti puliti: l’elevato costo dei veicoli, un basso livello di accettazione da parte dei consumatori e la mancanza di stazioni di ricarica e rifornimento. È un vero e proprio circolo vizioso: non vengono costruite stazioni di rifornimento perché non vi sono abbastanza veicoli, i veicoli non sono venduti a prezzi competitivi perché la domanda è insufficiente, i consumatori non acquistano i veicoli perché sono costosi e non ci sono stazioni di rifornimento.
Ecco perché la Commissione propone un pacchetto di obiettivi vincolanti per gli Stati membri, che prevedono un livello minimo di infrastrutture per carburanti puliti come energia elettrica, idrogeno e gas naturale, nonché standard comuni a livello UE per le attrezzature necessarie.
Siim Kallas, Vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per i trasporti, ha dichiarato: “Lo sviluppo di carburanti innovativi e alternativi è un modo efficace per rendere l’economia europea più efficiente sotto il profilo delle risorse, ridurre l’eccessiva dipendenza dal petrolio e sviluppare un settore dei trasporti pronto a rispondere alle esigenze del XXI secolo. Si prevede che tra Cina e Stati Uniti entro il 2020 circoleranno complessivamente oltre sei milioni di veicoli elettrici. Per l’Europa si tratta di una grande opportunità per assicurarsi una posizione solida su un mercato globale in rapida crescita”.
Il pacchetto “Energia pulita per il trasporto” è composto da una comunicazione relativa a una strategia europea per i carburanti alternativi, da una direttiva sulle infrastrutture e sulle norme e da un documento di accompagnamento che descrive un piano d’azione per lo sviluppo di gas naturale liquefatto (GNL) nel trasporto marittimo.
Le principali misure proposte sono:
Energia elettrica: la situazione relativa ai punti di ricarica varia sensibilmente all’interno dell’UE. I paesi leader sono Germania, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. In base alla proposta, per ogni Stato membro è stato stabilito un numero minimo di punti di ricarica che utilizzeranno lo stesso tipo di connettore: l’obiettivo per l’Italia è di avere entro il 2020 una rete di 125 000 punti di ricarica (contro i 1 350 esistenti nel 2011), per alimentare i 130 000 veicoli elettrici che, secondo i piani del nostro paese, dovrebbero essere in circolazione entro il 2015. L’obiettivo è creare una massa critica di punti di ricarica in modo che le imprese garantiscano la produzione su larga scala di automobili elettriche a prezzi ragionevoli.
Un connettore universale per tutta l’UE è un elemento essenziale per la diffusione dell’energia elettrica. Per porre fine all’incertezza del mercato la Commissione ha annunciato oggi l’uso del connettore di tipo 2 come standard comune per tutta l’Europa.
Idrogeno: Germania, Italia e Danimarca dispongono già di un numero significativo di stazioni di rifornimento di idrogeno, anche se alcune non sono accessibili al pubblico. Alcuni aspetti, come ad esempio il tipo dei tubi per carburante, necessitano però di armonizzazione. La Commissione propone che le stazioni di servizio esistenti siano collegate tra loro in modo da formare una rete soggetta a norme comuni che garantiscano la mobilità dei veicoli a idrogeno. Questo vale per i 14 Stati membri che dispongono attualmente di una rete per l’idrogeno.
Biocarburanti: rappresentano già quasi il 5% del mercato. Funzionano come carburanti miscelati e non richiedono alcuna infrastruttura particolare. Una delle sfide principali consisterà nell’assicurare la loro sostenibilità.
Gas naturale liquefatto (GNL) e compresso (GNC): il GNL viene utilizzato per il trasporto per via d’acqua, sia marittimo che per vie navigabili interne. Le infrastrutture per il rifornimento di GNL per le navi sono ancora in fase iniziale: soltanto la Svezia è provvista di alcune infrastrutture per navi marittime e altre sono previste in vari Stati membri. La Commissione propone che vengano installate stazioni di rifornimento di GNL nei 139 porti marittimi e interni della rete centrale transeuropea rispettivamente entro il 2020 e il 2025. Non si tratta di importanti terminal di gas, bensì di stazioni di rifornimento fisse o mobili. Questa misura riguarda tutti i principali porti dell’UE.
GNL: il gas naturale liquefatto è utilizzato anche per gli autocarri, ma in tutta l’UE esistono appena 38 stazioni di servizio. La Commissione propone che, entro il 2020, vengano installate stazioni di rifornimento ogni 400 km lungo le strade della rete centrale transeuropea.
GNC: il gas naturale compresso è utilizzato principalmente per le autovetture. Attualmente questo combustibile è utilizzato da un milione di veicoli, pari allo 0,5% del parco automobilistico – il settore punta a decuplicare questo dato entro il 2020. La proposta della Commissione garantisce che, entro il 2020, siano disponibili in tutta Europa punti di rifornimento accessibili al pubblico, con norme comuni e ad una distanza massima di 150 km.
GPL: gas di petrolio liquefatto. Non è prevista alcuna azione per il GPL perché le infrastrutture di base esistono già.
Gli Stati membri saranno in grado di mettere in pratica queste azioni senza dover necessariamente ricorrere alla spesa pubblica, mediante la modifica di norme locali che promuovano gli investimenti e l’orientamento del settore privato. L’UE offre già il proprio sostegno attraverso i fondi TEN-T, strutturali e di coesione.
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Città tutelata dell’Unesco, City of Design, sempre dell’Unesco, Genusshauptstadt, cioè Capitale dei Sapori di tutta l’Austria. E poi paradiso dello shopping e soprattutto città vivace, divertente, coinvolgente, dove trovare sempre tanti appuntamenti imperdibili. E’ Graz, il capoluogo della Stiria, la seconda città dell’Austria, già Capitale della Cultura, sede del Joanneumsviertel, il nuovo quartiere museale e teatro di tanti, tanti eventi gastro-culturali.
Il 15 marzo Graz sfoggia la prima sfida austriaca di “Pitchen in the Kitchen”, un testa a testa live, davanti a 400 spettatori, tra i migliori sei chef della città. Ci saranno Karl Pichlmaier di Bur Restaurant , Herbert Schmiedhofer di Magnolia, Robert Ferstl di Nullneun, Daniel Edelsbrunner che sfoggia due cappelli Gault Millau al Prato im Palais e poi Andi Resch e Gottfried Sammer del Restaurant Erzherzog Johann. Gli chef si sfideranno con otto piatti in una gara emozionante, piena di colpi di scena. L’obiettivo degli organizzatori sarà ricreare un clima di grande agonismo, una vera e propria competizione con tanto di tifo da parte del pubblico. Chi assiste, ovviamente, si potrà gustare una cena meravigliosa, otto portate che si annunciano indimenticabili.
www.pitcheninthekitchen.at
Dal 25 al 31 marzo è tempo di Genuss Spektakel, lo Spettacolo dei Sapori. Graz, la Capitale dei Sapori, premiata con questo titolo dal Ministero dell’Agricoltura austriaco, propone una settimana dedicata ai gourmand con cene di gala, con i migliori chef regionali, brunch dedicati ai tesori dell’agricoltura locale, pranzi con menù creativi e innovativi e poi degustazioni di cioccolato, di olio di semi di zucca, di vini e escursioni gastronomiche guidate della città. Partecipare ai vari eventi è semplicissimo: basta richiedere a Graz Tourismus il programma degli appuntamenti e poi prenotare il proprio posto a tavola.
www.genussspektakel.at
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Cresciuta sulla radice dell’antica e forte tradizione magiara, plasmata nella ricchezza di originali motivi mitteleuropei, l’Ungheria si presenta oggi come un Paese di vivace e profonda vita culturale, testimoniata tanto dai suoi luoghi quanto dalle iniziative in essi promosse. Il Paese intende dedicare l’intero anno 2013 al cosiddetto turismo culturale, a quell’approccio cioè di visita e scoperta capace di cogliere anzitutto la ricchezza dell’identità culturale dell’Ungheria e la bellezza delle sue espressioni a tutti i livelli: dal folclore all’enogastronomia, dall’arte alle tradizioni, dallo sport allo spettacolo.
Ma i rappresentanti ungheresi alla BIT di Milano hanno voluto puntare i riflettori su una località fino a ora poco nota anche se dotata di tutti i requisiti per entrare nel cuore dei viaggiatori: Debrecen.
Grazie a Wizz Air, la più grande compagnia low-cost dell’Europa Centrale e dell’Est, che nel dicembre del 2012 ha inaugurato un nuovo collegamento da Milano Malpensa a Debrecen, si è aperta una nuova via per scoprire la città e la regione del nord ungherese, costellata da località d’arte, terme, castelli, parchi naturali, strade del vino.
Debrecen è stata presentata a Milano come un centro ricco di storia, che ha saputo creare un sapiente equilibrio fra tradizione e modernità. Sicuramente meta di interesse, la «Roma calvinista», ha eletto a suo simbolo proprio la grande chiesa protestante in stile classico. Debrecen oggi è un importante centro economico, culturale e universitario, è la seconda città più grande del Paese e rappresenta una realtà interessante e vitale. Dal calendario degli eventi spicca il Carnevale dei fiori, una delle manifestazioni più note in Ungheria, anche per la coincidenza della sua chiusura con la Festa nazionale che si celebra il 20 agosto, quando tutta la città è un tripudio di colori con milioni di fiori che vengono impiegati per addobbare i carri che sfilano nelle vie principali. Sempre in agosto, durante la Festa del ponte di Hortobágy, la fiera dell’artigianato propone una vasta esposizione di manufatti, spettacoli folcloristici e proposte gastronomiche. Nei primi giorni di settembre il Debrecen Jazz Festival, che vanta una lunga tradizione ed è il più importante festival di musica jazz d’Ungheria, ospita star ungheresi e internazionali di questo genere musicale.
La città è anche il principale centro della cosiddetta «Grande Pianura ungherese». Si tratta di una realtà unica; le terre salmastre del Parco nazionale di Hortobágy, la “puszta” ungherese annoverata tra i patrimoni UNESCO. Qui sorgono villaggi dove la vita scorre tranquilla, scandita dalle autentiche tradizioni magiare, tra le «csárda», le caratteristiche locande-osterie nelle quali si possono gustare le specialità gastronomiche e i vini della regione al suono dell’inconfondibile musica zigana. Nelle vicinanze di Debrecen e del Parco di Hortobágy si trova Hajdúszoboszló, la più grande stazione termale d’Ungheria che, su un’area di ben 25 ettari, dispone di innumerevoli piscine visitate ogni anno da oltre un milione di turisti.
Ma Ungheria è anche e soprattutto Budapest e l’offerta presentata a BIT 2013 è la “Budapest Winter Invitation”, un’opportunità valida fino al 15 aprile per pernottare 3 o 4 notti in un hotel della capitale pagandone una in meno.
All’iniziativa partecipano circa 50 alberghi di Budapest convenzionati, con una scelta di categoria che va dai 3 ai 5 stelle.
L’Italia ha confermato anche nel 2012 di essere una grande estimatrice dell’Ungheria e i dati presentati dall’Istituto Centrale di Statistica hanno dimostrato che l’afflusso dal nostro Paese è cresciuto del 22% rispetto al 2011.
Turismo individuale, di gruppo, crociere fluviali, viaggi naturalistici o culturali, terme; comunque sempre scoperta di un Paese dal grande fascino.
Paola Drera
www.gotodebrecen.com
www.budapestwinter.com
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KEUKENHOF/LISSE – “Regno Unito: Paese dei grandi giardini” è il tema di Keukenhof 2013. Attrazioni principali di quest’anno sono il mosaico di fiori che riproduce il Big Ben e il Tower Bridge, la mostra My Great Garden e gli spettacoli floreali dedicati agli elementi britannici.
Da un pò di anni il Keukenhof dedica ogni sua stagione ad un Paese, ponendolo come tema principale del parco, e donandogli così una certa visibilità. Dal 21 marzo al 20 maggio il Regno unito sarà al centro dell’attenzione con il tema “Regno Unito: Paese dei grandi giardini”. Con la vivacità che lo contraddistingue, il Keukenhof si concentra quest’anno sul Regno Unito, Paese importante sia per l’esportazione dei bulbi, sia per il grande potenziale di turisti.
Ad attirare l’attenzione sarà senza dubbio il mosaico floreale che riproduce il Big Ben e il Tower Bridge. Per l’occasione, Sua Eccellenza Paul Arkwright, ambasciatore del Regno Unito, ha piantato in ottobre gli ultimi bulbi. Il mosaico occupa una superficie di 13 x 22 metri, ed è realizzato con 60.000 bulbi.
Il 21 marzo il Keukenhof apre le proprie porte al pubblico per la 64ma edizione. Dopo otto settimane, alla chiusura, saranno stati accolti migliaia di visitatori da tutto il mondo, un potenziale turistico di prima grandezza per il paese.
Nei mesi scorsi sono stati piantati nel parco circa sette milioni di bulbi per far sì che i visitatori possano ammirare il Keukenhof in tutto il suo splendore all’inizio della primavera. Oltre alle attrazioni tradizionali, saranno presentate delle novità sui 32 ettari del parco, che vuole essere terreno fertile non solo per la natura, ma anche per la cultura.
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Un piccolo Paese che vive su poca terra e molta acqua. Canali, dighe, mulini a vento, le coste maltrattate dalle fredde correnti del mare del Nord. Una realtà che evoca antiche leggende e in ogni leggenda che si rispetti c’è sempre un trono. Quello d’Olanda da oltre 120 anni è “rosa”. Non nel senso cromatico del termine naturalmente, ma è dal lontano 1890, anno in cui morì Re Guglielmo III, che lo scettro è retto da una donna; dalla Regina Guglielmina prima, alla Regina Giuliana poi, fino all’attuale Regina Beatrice, l’Olanda è rappresentata dal Gentil Sesso. Ma lo scorso 28 gennaio l’attuale sovrana ha dato l’annuncio ufficiale della sua decisione: abdicare a favore del figlio, il Principe Guglielmo Alessandro, primogenito e legittimo erede al trono.
Sua Maestà Beatrice lascerà il trono il 30 aprile prossimo, proprio in coincidenza con la rituale festa nazionale del Giorno della Regina. La data non è casuale, coincide con il compleanno della Regina Giuliana ed è stata scelta dall’attuale sovrana proprio in segno di rispetto per la madre che a sua volta le aveva lasciato la corona abdicando.
Amsterdam è il fulcro dei festeggiamenti. Le celebrazioni iniziano la sera precedente con feste nei locali aperti fino a tardi per l’occasione e concerti all’aperto; candele e lampade a olio illuminano vetrine e finestre creando una suggestiva atmosfera tra i canali. Nel corso della Giornata della Regina tutta la capitale d’Olanda si riversa nelle strade tra mercatini e parate, balli e musica.
Il 2013 sarà l’ultima volta in cui la sovrana verrà festeggiata, ma 75 anni di età di cui 33 di regno, hanno ispirato anche la realizzazione di una mostra per salutare degnamente Beatrice e il tempo dedicato al suo Paese. “Immagini di Beatrice” è il titolo dell’esposizione inaugurata il 31 gennaio scorso in occasione del suo compleanno e che chiuderà i battenti il 20 maggio prossimo. Nelle sale del Museo Nazionale Paleis Het Loo si possono ammirare 68 realizzazioni ispirate alla sovrana selezionate da una giuria di esperti tra le 2.200 ricevute a seguito di un appello pubblico dell’emittente televisiva olandese NOS. I visitatori della mostra possono dare il proprio voto a favore dell’opera che a loro parere merita il Premio del Pubblico e alle pareti sono esposti anche lavori di artisti famosi che hanno voluto ritrarre Beatrice, come Andy Warhol, Ans Markus e Marte Roling. Così si conclude per l’Olanda l’epoca delle regine e un uomo prenderà posto sul trono. Il Principe Guglielmo Alessandro verrà investito del suo nuovo ruolo il 27 aprile, giorno del suo quarantaseiesimo compleanno, regnerà accanto alla moglie Maxima e, come nelle favole, vivranno tutti “felici e contenti”. Pur augurando lunga vita al nuovo Re, il Paese dei tulipani e dei mulini a vento riavrà un giorno una regina: la Principessa Catharina – Amalia, primogenita della coppia. E il trono tornerà a essere … “rosa”.
Paola Drera
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Quest’anno si celebrano i 1150 anni dall’arrivo degli evangelizzatori Cirillo e Metodio nella cittadina ceca di Velehrad. I festeggiamenti culmineranno il 4 e 5 luglio, giorni durante i quali è previsto l’arrivo del papa - nuovo papa e nuova agenda papale permettendo – perché questo rimane, certamente, un appuntamento importante per tutta la cristianità. Ogni anno infatti migliaia di pellegrini arrivano da tutto il mondo per le celebrazioni e, nel 1990, lo stesso papa Giovanni Paolo II è stato accolto con ogni onore. E’ stato tra l’altro proprio durante i primi anni del pontificato di Wojtila che i due evangelisti furono elevati al rango di compatroni d’Europa. Nella sua celebre enciclica il papa dichiarò: “Cirillo e Metodio sono come gli anelli di congiunzione, o come un ponte spirituale tra la tradizione occidentale e quella orientale... Essi sono per noi i campioni ed insieme i patroni dello sforzo ecumenico delle Chiese sorelle d’Oriente e d’Occidente”.
Fu proprio l’arrivo di Cirillo e Metodio in quella che allora era la Grande Moravia, una vasta regione comprendente i territori delle attuali Repubbliche Ceca e Slovacca, ma anche diverse porzioni dei principali stati mitteleuropei, a portare la costruzione dei primi santuari cristiani in Boemia.
La piccola cittadina di Velehrad, dove soggiornarono i due evangelisti, ha assunto quindi un particolare significato nella storia della chiesa. La città accoglie la Basilica dell’Assunta che, nonostante sia stata ricostruita in età barocca, mantiene un’originaria struttura gotica per la sala capitolare e la cappella dei due Santi.
La storia dell’evangelizzazione ha inizio nell’anno 862 quando il principe della Grande Moravia Rostislav inviò con successo alcuni ambasciatori dall’imperatore d’Oriente per rassicurarlo sulla rinuncia al paganesimo dei suoi sudditi e sul loro rispetto delle regole cristiane e, siccome voleva liberarsi dal giogo germanico, era suo desiderio costruire la diocesi della Grande Moravia. I moravi che a quei tempi entravano nei salotti della più alta diplomazia europea, mandarono anche altri ambasciatori da papa Nicola, ma questi respinse invece le loro richieste. La leggenda narra che, più o meno un anno dopo, due fratelli Costantino - che assunse il nome monastico Kyrillos o Cirillo - e Metodio, studiosi e monaci originari di Tessalonica, partirono per una missione in terra morava. I missionari predicavano la fede non nella lingua latina accademica e difficilmente comprensibile bensì in slavo antico che, alcuni anni dopo, sarebbe diventato la lingua della messa a pieno diritto. Grazie agli evangelisti, nella Grande Moravia si diffondeva la scrittura, la cultura e l’istruzione in lingua slava e, non a caso, Cirillo e Metodio sono considerati patroni di tutti i popoli slavi. Le tracce della loro attività si trovano in molti luoghi della Repubblica Ceca e non si tratta solo di Velehrad, ormai nota meta del pellegrinaggio dove c’era probabilmente la sede di San Metodio, primo arcivescovo della diocesi della Moravia e della Pannonia. Certamente, i missionari di Tessalonica conoscevano molto bene il borgo costruito a Sadská výšina nei pressi di Staré Mìsto o Valy presso Mikulèice, fortificato e composto di palazzi e mura massicce tra i meandri del fiume Morava. Qui squadre di archeologi hanno portato alla luce le fondamente di dodici chiese. Un luogo molto interessante è anche la Montagna di San Clemente, un’antica meta di pellegrinaggio sui monti Chøiby. Si narra che appunto qui fu costruito il monastero regalato dal principe Rostislav ai missionari ed ai loro discepoli per condurre una vita contemplativa, pregare e lavorare. Bisogna infine ricordare la più bella statua di due fratelli che si trova sulla vetta della montagna mitologica di Radhošt, proprio davanti alla Cappella dei Santi Cirillo e Metodio. Secondo la leggenda la prima croce sulla montagna di Radhošt fu eretta dai due fratelli dopo aver distrutto gli idoli pagani.
Per la cronaca, in Repubblica Ceca, secondo un censimento del 2001, il 59% della popolazione si dichiara ateo, quasi il 27% cattolico, il 2,5 % è protestante e lo 0,2 % è ortodosso. Diciamo che dai tempi della grande Moravia di vicende se ne sono alternate diverse, ma questa è un’altra storia.
Sara Rossi
www.czechtourism.it
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ZLÍN - Con questo slogan l’Ufficio del turismo della Moravia orientale intende promuovere mete turistiche e una serie di eventi più significativi di tutte le regioni della Moravia e delle regioni di Pardubice e Vysoèina.
“La distribuzione delle presenze turistiche straniere in Repubblica ceca è molto irregolare: la maggior parte di esse visita solo Praga e dintorni. Vogliamo attivarci e per questo motivo abbiamo unito le forze con i colleghi delle regioni che si trovano del tutto o in parte sul territorio delle terre storiche della Moravia e della Slesia. Abbiamo preparato una strategia e un’offerta comune per le attività di marketing in cinque dei paesi di provenienza dei turisti stranieri: Italia, Germania, Austria, Polonia e Slovacchia”, così spiega le ragioni del progetto Dana Daòová, direttrice dell’Ufficio del turismo della Moravia orientale.
Risultato del progetto è un insieme di programmi e prodotti nuovi basati sull’analisi delle tendenze attuali dei turisti stranieri. Per ogni mercato sono progettate forme diverse di distribuzione delle informazioni mirate a gruppi target e un mix di comunicazioni per il supporto alla vendita. I programmi sono concepiti principalmente come viaggi conoscitivi alla scoperta di qualcosa di nuovo: i monumenti e le feste, ma anche e soprattutto l’originale cucina locale delle sei regioni orientali del Paese. L’intero progetto viene sostenuto dall’agenzia nazionale CzechTourism, che è partner del progetto.
“Per ogni paese abbiamo preparato un’offerta specifica. Per i clienti italiani programmi ricchi di cultura, architettura, gastronomia, divertimento e relax, nonché, memori del loro amore per la velocità, gli eventi motoristici di Brno e Zlín. Vogliamo che i visitatori si rendano conto che queste ricchezze provengono appunto dalle regioni orientali della Repubblica ceca: ad esempio, 8 dei 12 monumenti cechi iscritti all’UNESCO si trovano proprio qui”, spiega Dana Daòová.
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La regione austriaca della Carinzia alla Bit invita per una colazione tra amici, molto easy ed informale, dove, gustando alcune specialità regionali, si chiacchiera di turismo, di bellezze naturali, e di wellness, un argomento che cattura sempre l’attenzione dell’universo femminile. Il tema principale di questo chiacchiericcio è proprio l’inaugurazione dell’avveniristica stazione termale KärntenTherme di Warmbad-Villach e quella di Kärntner Badehaus sul lago Millstätter See.
La prima si sviluppa su quattro piani, è costruita con materiali naturali ed ecocompatibili e, grazie alle ampie vetrate, permette di ammirare le montagne circostanti mentre ci si lascia coccolare dai trattamenti.
A Warmbad-Villach si trova anche la fonte Maibachl, un posto tranquillo e romantico dove fare il bagno al caldo, immersi nella natura. Con una profondità di massimo 1 metro e 20, i bacini naturali, nascosti nel bosco sono un luogo di relax e benessere all’aria aperta. Occorre però tener presente che queste vasche termali naturali non sono sempre attive poiché l’acqua a 28° le riempie solo nel periodo del disgelo o dopo abbondanti piogge.
La seconda inaugurazione che ha aperto la stagione invernale carinziana è la nuova casa balneare Kärnten Badehaus sul lago Millstätter See che permette di prolungare la stagione sul bacino alpino per tutto l’anno. Oltre alle saune, alle zone massaggi, una piscina esterna con acqua a 35° permette di rilassarsi nel cuore delle montagne austriache.
Parlando di bellezza e relax si degustano piatti della gastronomia carinziana.
E a pensarci bene, cosa c’è di meglio di iniziare una giornata sugli sci, tuffarsi nelle acque termali nel pomeriggio, per poi ritemprarsi con una bella cena?
Si tratta di una cucina di frontiera che mischia diversi sapori e che si lascia permeare da differenti suggestioni culinarie. Il piatto tradizionale carinziano è il tortellone ‘Kärntner Nudeln’, ripieno di patate e ricotta o di pere secche. Le carni hanno una notevole importanza, dall’agnello del Glockner al manzo della Nockalm, rinomati ben oltre i confini nazional.i
L’influsso sloveno si fa sentire nella tradizionale carne macinata della Carinzia del sud, mentre un certo influsso friulano, e ancora sloveno, lo si ritrova in un dolce tipico il ‘Reindling’, una focaccia lievitata con uva passa e cannella.
Diverse sagre sottolineano l’importanza della cucina regionale, la festa del pesce ‘Fischfest’, ad esempio, permette di apprezzare pesci provenienti dai laghi della zona come il siluro, il luciperca e la trota di lago. Non a caso le qualità del pesce carinziano venivano celebrate già nelle cronache del XV secolo. Non si può dimenticare poi la festa del pane ‘Brotfest’ di Liesing. Il processo di lavorazione dal chicco di grano al pane sfornato è rimasto identico da secoli e recentemente è stato sottoposto a tutela dall’Unesco come patrimonio culturale dell’umanità.
Per quanto riguarda invece l’aspetto enologico, la Carinzia, e la valle del Lavanttal in particolare, ha scelto di distinguersi e di specializzarsi nella produzione di sidro frizzante. Prodotto da mele di qualità pregiate e ideale con ogni piatto, segue un procedimento di lavorazione che si tramanda da generazioni nelle fattorie intorno al maestoso monastero benedettino di St. Paul.
Tra una degustazione e l’altra il tempo passa e la nostra colazione carinziana volge al termine.
Non ci resta che congedarci e ridarci appuntamento lassù, nel vicino nord.
Sara Rossi
www.carinzia.at
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Quando le temperature autunnali si abbassano per far spazio all’inverno, le barche a vela continuano a veleggiare su un’enorme distesa ghiacciata. Fare sport all’aria aperta è un piacere che in Burgenland non conosce stagioni: in inverno il lago di Neusiedl, ghiacciandosi
completamente, quando le temperature nel mese di gennaio si abbassano notevolmente, si trasforma infatti nella più ampia pista di pattinaggio naturale dell’Europa centrale. Questo lago di steppa offre una superficie di circa 300 km2, adatta alla pratica di numerose discipline sportive invernali come il pattinaggio, la vela, il surf, il kitesurf, il ciclismo e la camminata su ghiaccio.
Tutti i percorsi di pattinaggio sono comodamente raggiungibili. Ai bordi delle piste, corde e scale pronte per aiutare i pattinatori nel caso in cui il ghiaccio dovesse rompersi. E, dopo un sano esercizio fisico all’aria aperta, non c’è niente di meglio che un pasto caldo e abbondante in uno dei numerosi ristoranti e taverne presenti in zona: in Burgenland, anche sedersi a tavola è un piacere!
Per chi desidera avere informazioni sull’accessibilità al lago, sulle temperature e sul ghiaccio, è disponibile un numero speciale, l’Eistelefon (il telefono del ghiaccio), che dispone di tutti i contatti utili per ogni tipo di aggiornamento.
Neusiedler See Tourist Board: Tel. +43(0)2167
www.neusiedlersee.com
Non mancano tuttavia le opportunità per chi preferisce altri tipi di attività all’aria aperta, come ad esempio le passeggiate attorno al lago di Neusiedl: il paesaggio pannonico nella quiete invernale è intenso e suggestivo, forse non spettacolare come una discesa con gli sci, ma non meno impressionante… e con un pizzico di romanticismo.
Anche nella natura invernale e silenziosa c’è molto da scoprire, come le 48.000 oche svernanti nella regione, un impressionante spettacolo naturale. Per osservare le oche all’opera è possibile informarsi presso il centro informazioni del Parco Nazionale a Illmitz. A novembre, ogni sabato dalle 14:30 alle 17:30, è di scena “La fila di oche”, mentre a dicembre, gennaio e febbraio, ogni sabato dalle 13 alle 16, si svolgono speciali incontri sulle strategie svernanti di animali e piante dal titolo “Inverno nel Parco Nazionale”.
www.nationalpark-Neusiedlersee-seewinkel.at
È' davvero difficile eguagliare l’atmosfera romantica di un bel giro in una slitta trainata da cavalli e poi entrare in una locanda per bere una bevanda calda e gustare prelibatezze pannoniche.
A due passi da Vienna, il Burgenland è una regione tutta da scoprire, vivere e ricordare. 300 giorni di sole all’anno per un lembo di terra dalle mille sfumature. In questa cornice pittorica prendono vita castelli, fortezze, torri di avvistamento e una frizzante atmosfera culturale. Passato e presente si fondono in un tutt’uno regalando al turista la suggestione di un mix tra antiche leggende e fermento innovativo. Area naturale protetta per un terzo del territorio, il Burgenland vanta piste ciclabili, sentieri per trekking, paradisi per velisti e surfisti: un vero eldorado per vacanze eco-sportive. Un viaggio nella storia e nei sensi, impreziosito dalle tante esperienze gourmet locali e dall’aroma dei suoi vini... per un soggiorno all’insegna del benessere sul versante più soleggiato dell’Austria.
Per informazioni:
www.burgenland.info/it