www.associazionedimorestoricheitaliane.it/carte-in-dimora-2022/
La chiusura delle prenotazioni per tutta Italia è prevista per venerdì 7 alle ore 16:00.
Materiale fotografico e video sono disponibili per le redazioni. Per qualsiasi informazione è possibile contattare l’Ufficio Stampa ai recapiti sotto indicati
Associazione Nazionale Dimore Storiche
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.
www.adsi.it – www.associazionedimorestoricheitaliane.it
(Alcune ph.FBdiP)
Una scommessa vinta, una grande festa popolare, gioiosa e all'insegna della pace, intorno al cibo buono, pulito e giusto
Terra Madre Salone del Gusto 2022 chiude ma il lavoro di Slow Food continua. Da martedì 28 settembre gli oltre 3.000 delegati arrivati da 130 Paesi, che per cinque giorni hanno portato a Torino uno spirito di festa, l’entusiasmo per essersi ritrovati in presenza quattro anni dopo l’ultima volta e il desiderio di cambiare il sistema alimentare, torneranno a casa. Rigenerati da un appuntamento che per Torino e l’intero Piemonte è storia, e rafforzati nella convinzione che il mondo possa essere salvato a tavola, con gusto.
«Per cinque giorni, a Terra Madre si è fatta politica: alimentare, economica, climatica, sociale» ha dichiarato la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini. «Terra Madre è una festa popolare, la dimostrazione che il cibo buono, pulito e giusto è un elemento di gioia e un ponte di pace tra i popoli. Ma questa edizione riafferma con forza la consapevolezza che la produzione alimentare è anche uno straordinario strumento di contrasto alla crisi climatica e alle ineguaglianze sociali».
La 14esima edizione di Terra Madre, organizzata da Città di Torino, Slow Food e Regione Piemonte, è stato un successo di pubblico. In cinque giorni, l’evento ha registrato oltre 350 mila passaggi di visitatori: un pubblico che ha accolto con entusiasmo la scelta di Parco Dora, dando ragione agli organizzatori che hanno voluto parlare di rigenerazione a partire dall’ex area industriale, oggetto di un processo di riqualificazione ancora in atto. L’esperienza acquisita in questa prima volta a Parco Dora rappresenta un prezioso bagaglio che consentirà di mettere a punto, in futuro, un evento ancor più rispondente alle esigenze di pubblico, espositori, partner e organizzatori.
«Ringrazio Slow Food per aver creduto alla scommessa di organizzare questa edizione a Parco Dora che non nasce con la vocazione di ospitare grandi eventi – ha commentato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo –. Come amministrazione, crediamo all'opportunità di rendere luoghi della città come questo capaci di ospitare manifestazioni importanti. Il bilancio di questi cinque giorni è più che positivo, ma come ogni prima edizione sarà preziosa per correggere quelle pochissime cose che possono essere migliorate: penso, ad esempio, agli allacci elettrici e agli scarichi, e alla segnaletica dei parcheggi».
«I giorni di Terra Madre sono rilevanti dal punto di vista culturale ed educativo – ha aggiunto Matteo Marnati, assessore all’Ambiente della Regione Piemonte –. Vedere così tanti giovani e studenti è importante perché qui non si promuove soltanto il cibo, ma un approccio sistemico a tutte le tematiche che ne derivano, come la crisi climatica che ci troviamo ad affrontare. Il nostro augurio è che la prossima edizione accolga un pubblico ancora più vasto e interessato».
«Sono stati giorni di crescita – ha affermato Marta Messa, segretaria generale di Slow Food – frutto dello scambio di esperienze, buone pratiche e idee. Le comunità arrivate a Terra Madre hanno raccontato la biodiversità del mondo, dimostrando che offre soluzioni immediate e sostenibili. Abbiamo incontrato tanti produttori e agricoltori che ci hanno detto che, prima di conoscere Slow Food avevano perso la speranza: grazie all’evento sono tornati a crederci».
Sono stati anche gli oltre 600 volontari che hanno permesso lo svolgimento dell’evento: 270 studentesse e studenti dei licei torinesi Cattaneo, Cottini e Lagrange impegnati come sentinelle ecologiche, 150 alunne e alunni del Gioberti e del Mazzarello che hanno accompagnato i delegati assistendoli anche nelle traduzioni, e oltre 100 ragazze e ragazzi dell’istituto alberghiero Colombatto che hanno messo a disposizione la loro esperienza nei Laboratori del Gusto e in molte altre aree di degustazione. Entusiasmante la grande partecipazione delle scolaresche, con oltre 1000 studentesse e studenti che hanno partecipato agli appuntamenti su prenotazione nel Giardino dell’Educazione, oltre a tutti gli altri che hanno seguito i percorsi a libera partecipazione.
Terra Madre ha messo al centro l’importanza del suolo: è lì, e non nelle stalle degli allevamenti industriali o nei laboratori dove si fa ingegneria genetica, che nasce il cibo vero.
La rigenerazione parte dall’invisibile, dai prati stabili che conservano la biodiversità naturale assicurata da decine di specie erbacee spontanee: a Terra Madre è stato presentato il progetto che mira a difenderli e ad aumentarne la superficie, promuovendo i prodotti lattiero-caseari ottenuti da animali allevati al pascolo. E all’allevamento è dedicato anche il documento di posizione di Slow Food, intitolato Oltre il benessere: gli animali d’allevamento meritano rispetto, che riafferma l’urgenza di modificare l’approccio tra uomo e animali, che non sono e non possono essere considerati semplici mezzi di produzione.
A Torino è stata lanciata anche la rete Slow Fiber, nata dall’incontro tra Slow Food e alcune aziende virtuose della filiera del tessile che vogliono rappresentare il cambiamento positivo attraverso un processo produttivo sostenibile, volto alla creazione di prodotti belli, sani, puliti, giusti e durevoli.
La rigenerazione, tema della manifestazione, è stata affrontata da diversi punti di vista. Due esempi per tutti: la rinascita delle terre alte, simboleggiata dal recupero e dalla valorizzazione dei boschi di castagni da parte della rete Castanicoltori, e l’importanza di riavvicinare le città, luogo del consumo, alle campagne, da dove arriva il cibo che portiamo in tavola, attraverso un ripensamento delle politiche alimentari urbane che coinvolga anche la ristorazione collettiva. E il contributo alle food policy secondo Slow Food è arrivato anche dalle amministrazioni comunali e dalle istituzioni presenti a tutti i livelli regionali, nazionali e internazionali.
Cibo significa solidarietà (come il sostegno della rete Slow Food alle comunità dell’Ucraina), integrazione e giustizia sociale, lavoro, diritti e naturalmente anche salute: se, da un lato, l’alimentazione è all'origine dell’insorgere di determinate patologie, dall’altra una dieta sana e uno stile di vita attivo rappresentano la prima forma di garanzia per una vita longeva e in salute. Particolarmente significativo e ricco di spunti di riflessione il calendario degli eventi organizzati all’interno dello spazio dedicato proprio al rapporto tra cibo e salute.
Per dare un futuro al cibo – The Food regenerAction continues
Il cibo è piacere: ma per continuare a goderne occorre modificare le abitudini alimentari di ciascuno di noi. Ecco quattro cose che tutti noi possiamo fare da subito, quattro modi per rigenerare le nostre abitudini alimentari:
non sprecare: un terzo del cibo prodotto viene buttato via, un fallimento epocale secondo Slow Food;
meno carne, più legumi: «l’eccedenza delle proteine animali nelle diete occidentali è fuori da ogni logica e ha conseguenze enormi sul clima e sulla salute», le parole di Carlo Petrini fondatore di Slow Food; a tavola, distinguiti! La biodiversità è buona e utile: scegli, ad esempio, le varietà ortofrutticole meno diffuse, i pani con farine di grani antichi, i formaggi a latte crudo;
segui la stagione: consumare gli alimenti locali, al momento giusto dell'anno e coltivati secondo princìpi agroecologici significa anche difendere la sovranità alimentare dei popoli.
Fare la differenza è possibile, anche individualmente: sul sito di Slow Food è disponibile il Regeneraction Toolkit , per scoprire concretamente che cosa ognuno può fare per combattere il sistema alimentare globale oggi dominante.
A garantire il successo della manifestazione il contributo di tutti i partner coinvolti che hanno apportato i propri contenuti e animato con i loro appuntamenti il programma: tra gli altri le regioni, tutte rappresentate nel Mercato degli espositori e con spazi di incontro e degustazione allestiti da quasi tutte le istituzioni regionali che hanno aderito al progetto di Terra Madre; i main partner Iren, Lavazza, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, QBA - Quality Beer Academy di Radeberger Gruppe, Reale Mutua, UniCredit; gli enti patrocinatori, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Ministero per la Transizione Ecologica, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Anci e i sostenitori Consulta delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte e della Liguria, Fondazione Compagnia di Sanpaolo e Fondazione CRT. Un ringraziamento speciale va alla Camera di Commercio di Torino con cui, insieme all’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) e all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, abbiamo messo in contatto oltre 100 buyer da più di 10 Paesi con i 700 espositori del Mercato.
Travelexpo scommette sulla vacanza d’inverno in Sicilia
Al via la 24° edizione di Travelexpo - Borsa Globale dei Turismi, che apre i battenti il 23 settembre nella splendida cornice del CDS Hotel “Città del Mare” di Terrasini (Palermo) per concludersi domenica 25 settembre. In un clima accogliente e al tempo stesso professionale che caratterizza da decenni la Borsa del turismo ‘made in Sicily’, per un lungo weekend centinaia di operatori ed addetti ai lavori saranno i protagonisti di un fitto calendario di workshop ed incontri con l’obiettivo di proporre e trovare le migliori soluzioni di vacanza.
C'è fermento in vista per questa edizione di Travelexpo, un'edizione che si prepara a varare un programma denso, animato da un ricco parterre di espositori, e che sarà caratterizzato dalla presentazione dell'idea progettuale che punta a favorire l'allungamento della stagionalità. In questo senso, Travelexpo, che già dallo scorso anno ha affiancato al settore dell'outgoing l'interesse anche per l'incoming,
quest'anno conferma questa tendenza ospitando una trentina di buyer provenienti dal mercato europeo e quello americano.
Di rilievo pure la presenza degli Enti del Turismo Estero in Italia. L'idea progettuale, già condivisa dall'Assessorato regionale al Turismo, Unioncamere Sicilia, Anci Sicilia e dagli abituali partner di Travelexpo, ovvero le organizzazioni regionali di Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, CNA oltre che da alcuni tour operator siciliani, punta alla formulazione di alcuni pacchetti turistici che, rispetto alle normali condizioni di vendita, riserveranno benefit dedicati a quei turisti e/o viaggiatori chesceglieranno la Sicilia come destinazione da novembre 2022 ad aprile 2023.
Saranno loro infatti, gli Special Guest, che è il brand che la Logos srl mette a disposizione dei tour operator, che godranno di un'azione di comunicazione integrata proprio per stimolare questo specifico prodotto turistico e che i consumatori potranno trovare in tutte le agenzie di viaggio. Il progetto sarà presentato ai 30 buyer presenti alla kermesse oltre che aun gruppo di giornalisti della stampa specializzata.
"Sarà un test - spiega Toti Piscopo, responsabile della Logos srl che organizza l’evento - per sviluppare sinergie tra pubblico e privato e creare una forte motivazione emozionale ai consumatori in un periodo sicuramente non facile ma possibile per sostenere l'idea della vacanza d'inverno anche in Sicilia".
Per Info:
www.travelnostop.com
La Redazione
Si riparte il 27 agosto. In settembre e ottobre previsti nuovi pacchetti viaggio
Dopo la pausa estiva riprendono i viaggi nei weekend con il Treno di Dante, tra Firenze e Ravenna. 136 km a bordo del “Centoporte”, un treno storico messo a disposizione dalla Fondazione FS Italiane, che viaggia sulla linea ferroviaria Faentina, la prima in Italia ad attraversare gli Appennini, toccando le terre percorse del Sommo Poeta nel suo esilio. Prima corsa sabato 27 agosto, per finire il 2022 con una corsa straordinaria martedì 1° novembre. A settembre e ottobre tanti appuntamenti tra Romagna e Toscana ad arricchire l’esperienza a bordo dello storico convoglio.
SETTEMBRE
Nel mese di settembre l’esperienza del Treno di Dante si arricchisce grazie a due originali appuntamenti.
Sabato 2 e domenica 3 settembre Argillà, il Festival Internazionale della Ceramica di Faenza (Ra). Ogni due anni prende vita il Festival con eventi e dimostrazioni artigianali, mostre tematiche, workshop, cotture dimostrative all’aperto e dove si potranno incontrare espositori provenienti da tutto il mondo e conoscere le tecniche di produzione ceramica dei vari Paesi. Programma di viaggio: partenza alle ore 8.50 con il Treno di Dante dalla stazione di Firenze SMN; ore 11.08 arrivo a Faenza (sabato) o ore 11.27 (domenica); degustazione di Zabaione presso Frankie; tempo libero per visitare Faenza e Argillà; ripartenza alle ore 18.33 dalla stazione FS di Faenza per riprendere il Treno di Dante alla volta di Firenze SMN (arrivo previsto alle ore 21). Il costo del pacchetto è di 56 euro (viaggio andata e ritorno e benefit, compresi ingressi gratuiti nei musei convenzionati).
Domenica 11 settembre le celebrazioni dei 701 anni dalla morte del Sommo Poeta. L’anniversario della morte di Dante, che ricorre sempre nella seconda domenica di settembre (n.d.r. il Poeta morì nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321), è suggellato dall’incontro tra Ravenna e Firenze, con quest’ultima che offre l’olio per la lampada votiva presente nella tomba sita nel capoluogo romagnolo.
OTTOBRE
A ottobre il Treno di Dante vivrà un doppio appuntamento speciale, alla Sagra delle Castagne e del Marron buono di Marradi (Fi) le domeniche 9 e 30. Programma di viaggio: partenza alle ore 8.50 con il Treno di Dante dalla stazione di Firenze SMN; ore 10.38 arrivo a Marradi e accoglienza da parte della Pro Loco locale per la visita guidata alla scoperta di questo caratteristico borgo dell'Appennino Tosco-Romagnolo; ore 12.30 pranzo tipico allo stand gastronomico della Sagra a un prezzo convenzionato per i viaggiatori. Il consiglio è poi quello di approfittare del pomeriggio libero per visitare le vicine località di Brisighella o Faenza, usufruendo del servizio Trenitalia regionale incluso nel prezzo del biglietto: ore 14.56 partenza del treno regionale con arrivo alle ore 15.19 a Brisighella e alle 15.30 a Faenza. Per il ritorno appuntamento con Il Treno di Dante alle ore 18.33 dalla stazione FS di Faenza o alle ore 18.47 dalla stazione di Brisighella alla volta di Firenze SMN (arrivo previsto ore 21). Il costo del pacchetto è di 56 euro (viaggio andata e ritorno e benefit, compresi ingressi gratuiti nei musei convenzionati).
TUTTI I WEEKEND DAL 27 AGOSTO AL 30 OTTOBRE + 1 NOVEMBRE
Nelle giornate di sabato si può scegliere la formula “crociera”. In questo caso vi sono tre soste tecniche (Borgo San Lorenzo, Marradi e alternate Brisighella o Faenza) e la sosta prolungata (1 ora e 30) a Brisighella (27 agosto, 24 settembre, 8 ottobre, 22 ottobre) o Faenza (3 settembre, 17 settembre, 1 ottobre, 15 ottobre, 29 ottobre). Con la formula “crociera” i viaggiatori possono completare il viaggio con l’acquisto di escursione/degustazioni nelle due città, tra le quali: degustazioni di olio o gelato tradizionale e visita al Borgo Medievale di Brisighella (uno dei più belli d’Italia), la scoperta delle tradizioni ceramiche artistiche e della neoclassica città di Faenza.
Nelle giornate di domenica (28 agosto, 4 settembre, 11 settembre, 18 settembre, 25 settembre, 2 ottobre, 9 ottobre, 16 ottobre, 23 ottobre, 30 ottobre, 1 novembre) il Treno di Dante parte da Firenze alle ore 8.50 per giungere a Ravenna in mattinata (ore 11.57) dove rimarrà in sosta in stazione sino alla ripartenza, prevista per le ore 17.54.
Il Treno di Dante rappresenta un'esperienza di viaggio unica, tra arte, cultura ed enogastronomia, all’insegna del turismo slow. Un percorso incantevole che coniuga celebri città d'arte e borghi medievali completamente immersi nella natura. Un viaggio nel passato, attraverso il tempo e la storia.
Il treno parte da Firenze, la città dove Dante è nato nel 1265. La città offre tantissimi luoghi da visitare che raccontano il Poeta, tra cui la Casa di Dante e la vicina Chiesa di Santa Margherita, dove il Poeta incontrò Beatrice, che la tradizione vuole sia sepolta qui. E ancora il profilo del Poeta scolpito sul pavimento della piazzetta della Chiesa, mentre la maschera di Dante è custodita a Palazzo Vecchio. Si prosegue verso Vaglia, il primo comune del Mugello (Fi), per poi raggiungere la prima fermata di Borgo San Lorenzo (Fi). Il treno poi riparte verso Ronta (Fi), Scarperia e San Piero a Sieve (Fi) – due paesi uniti da sempre e dominati dalla famiglia dei Medici – per continuare sulle colline di Vicchio che ha dato i natali a Giotto e Beato Angelico. Oltrepassato Crespino del Lamone (Fi) – borgo noto per la qualità dell’acqua e le fontane – il treno prosegue e sosta a Marradi (Fi), la cittadina appenninica dove nacque il poeta Dino Campana, per poi fare tappa a Brisighella (Ra). La fermata successiva è Faenza (Ra), famosa in tutto il mondo per la ceramica artistica. Infine Ravenna, la città in cui il Sommo Poeta completò la composizione del ciclo della Commedia e trascorse gli ultimi anni della sua vita fino alla morte nel 1321. Qui si erge la Tomba del poeta vicino alla quale sono stati inaugurati recentemente il Museo e la Casa dedicati al Poeta.
I viaggiatori saranno accompagnati lungo la tratta ferroviaria da un’assistente di viaggio che li accompagnerà nella loro esperienza narrando la storia dei luoghi toccati durante l’esilio dell’Alighieri e che più ne influenzarono l’esistenza e l’opera.
Costi: singola tratta 38,00 €; andata e ritorno 56,00 € (sconti per i bambini e gratuità fino a 4 anni).
Sul sito sono in vendita anche molti pacchetti turistici a completamento del viaggio, tra i tanti: Alla scoperta dei luoghi Danteschi di Ravenna; Dante e i Mosaici Bizantini di Ravenna; Ceramiche, Mosaici e luoghi Danteschi fra Faenza e Ravenna; Sapori di montagna e luoghi danteschi fra Marradi e Ravenna.
Per informazioni: www.iltrenodidante.it cell. 337 15.60.535
Il Treno di Dante è un progetto del 2021 voluto per i 700 anni della morte di Alighieri dalla Regione Emilia-Romagna e sviluppato da Apt Servizi Emilia-Romagna con Toscana Promozione Turistica. Organizzazione: Il Treno di Dante s.r.l.
Benessere come scelta proattiva e consapevole di uno stile di vita sano, attraverso Ambiente, Corpo, Mente e Spirito, considerati come i pilastri dell’Uomo del Terzo Millennio, questi i principi che animano il Dolomiti Wellness Festival, fino al 31 luglio, a Pinzolo - Madonna di Campiglio, in provincia di Trento. E' la scelta ideale, destinata a turisti e residenti, per raggiungere un completo stato di benessere psicofisico da coltivare tutto l’anno, vivendo con consapevolezza la natura, secondo un concetto di Wellness multidimensionale.
L’evento, che la scorsa settimana è stato presentato in conferenza stampa presso la sede della Provincia autonoma di Trento, è promosso da Treventur - Trentino Eventi Turismo, in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, attraverso quattro aree: prevede attività dedicate sia ai più sportivi, sia a chi predilige i movimenti più lenti e trattamenti di benessere, nonché incontri di formazione e approfondimento guidati da esperti, tra cui le imperdibili “Dosi di Natura” e l’importante convegno scientifico “La salute multidimensionale”.
“La Natura, il tuo personal trainer”, questo lo slogan dell’evento: un manifesto per il benessere come scelta proattiva e consapevole di uno stile di vita sano e sostenuto dalla natura, prendendosi cura di Ambiente, Corpo, Mente, Spirito, per raggiungere uno stato psico-fisico ottimale, premessa di qualità della vita e longevità. Ne deriva un concetto di Wellness in linea con quanto stabilito dal Global Wellness Institute (GWI), che lo definisce come “ricerca attiva di iniziative, scelte e stili di vita che conducono a uno stato di salute olistica”.
L’altro concetto centrale dell’evento è la filosofia del benessere collegata al periodo della vacanza, sperimentando delle esperienze educative, da cui trarre dei modelli di comportamento per instaurare nuovi stili di vita, sviluppando così ulteriormente quella che è l’idea di Wellness Tourism, definito dal GWI come “il viaggio associato al mantenimento o al miglioramento del proprio star bene”. Il report ‘The global wellness economy: looking beyond Covid’ prevede una crescita del comparto del 21% entro il 2025.
Il contesto del festival è unico al mondo: le Dolomiti di Brenta, Patrimonio dell’Umanità Unesco, con la forte predisposizione del territorio trentino ricco di acqua, foreste, pascoli e aria cristallina.
L’evento ha il patrocinio di associazioni medico-scientifiche, quali SIMPeSV (Società Italiana di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita) e FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), ulteriore garanzia di qualità e serietà, oltre a quello della Provincia autonoma di Trento e dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.
Sono previste quattro aree tematiche:
· Benessere - attività a ritmo lento immersi nel verde, tra cui due Open Day Nature Coaching Academy, attività esperienziale di formazione e crescita personale e professionale, in connessione con la natura. Venerdì 26 luglio, molto interessante quello dedicato alle aziende, a cui sono invitati imprenditori, manager, quadri, responsabili HR;
· Activity - movimento nella natura, tra cui la Dolomiti Wellness Marathon: tutti i giorni un percorso diverso di 7 km, pari ai circa 10 mila passi al giorno raccomandati dai medici, per concludere con la Longevity Run, organizzata dal Policlinico A. Gemelli e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini ad assumere stili di vita salutari e incoraggiare la prevenzione cardiovascolare;
· Incontri – formazione e approfondimento sulla salute con esperti, tra cui le “Dosi di Natura – Il Triangolo della Salute”, per divulgare la cultura del benessere, attraverso concetti teorici ed applicazioni pratiche riguardanti le emozioni, l’alimentazione e il movimento. L’ispirazione viene dalla prassi medica, applicata nei paesi anglosassoni, della prescrizione di dosi di natura;
· Svago - vivere la natura con leggerezza e gioia, momenti che donano serenità e migliorano l’umore, con effetti benefici sulla salute: concerti, spettacoli, wellness dance per i più piccoli.
Un altro spazio per i bambini propone, inoltre, attività in movimento, con le guide di Mountain Friends.
Il convegno
Sabato 30 luglio appuntamento con “La salute multidimensionale - Ambiente, Corpo, Spirito e Mente: i pilastri dell’Uomo del terzo millennio”, il convegno scientifico coordinato da Paola Rizzitelli, consulente, scrittrice e formatrice esperta di Wellness Economy. Un incontro aperto a tutti, ma anche un’occasione di formazione per medici e tutti gli operatori del settore, che vede al centro il concetto di salute multidimensionale e una visione sinergica della prevenzione, cura e guarigione della persona. Per info e iscrizioni si può consultare questo link https://treventur.it/eventi/dolomiti-wellness-festival-2022/convegno-salute-multidimensionale/
È prevista anche una tavola rotonda, con l’obiettivo di individuare un metodo replicabile per un’indagine sul livello di benessere della persona, che promuova la diffusione di un più̀ alto livello di consapevolezza sulla nostra salute.
Interverranno, nell’ordine, Dr. Paolo Zavarella, Presidente AIMeF (Associazione Italiana di Medicina Forestale); Dr. Gallieno Marri, Vice-presidente SIMPeSV (Società Italiana di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita); Marcella Danon, Psicologa, scrittrice, docente di Ecopsicologia all’Università della Val d’Aosta; Pino Dellasega, Sportivo, formatore, ideatore di Brain Walking, esperto di Resilienza; Dr. Francesco Galvanini, Referente scientifico BEMER Italia, specialista in Medicina Interna, esperto e operatore di Medicina Funzionale Integrata Eziopatogenetica su base psicosomatica; Dr. Francesco Landi, Direttore di Medicina interna geriatrica al Policlinico Gemelli di Roma, Dipartimento Scienze dell’invecchiamento, neurologiche, ortopediche; Dr. Claudio Pagliara Oncologo, presidente MON (Medicina Olistica Nazionale).
L’intero programma e come partecipare scaricabile qui: www.dolomitiwellnessfestival.it
Le attività del Festival sono aperte gratuitamente, con apposito braccialetto, a tutti gli ospiti delle strutture Dolomiti Natural Wellness e ai possessori della Dolomeet Card. Il braccialetto si può ritirare nel proprio hotel, diversamente è acquistabile online oppure ritirabile presso gli info point del Festival al costo di €15,00 per l’intera durata dell’evento, gratuito fino ai 12 anni.
“A distanza di tre anni dalla prima edizione – ha dichiarato Anna Ciech, CEO & Event Manager Treventur – siamo orgogliosi di aver organizzato una nuova e più ricca versione di questo festival, che vuole porsi come evento di spessore, dal punto di vista turistico e soprattutto salutistico. Grazie ai suoi forti contenuti, rivolti sia agli ospiti sia ai residenti, non solo dell’ambito ma di tutto il Trentino, vogliamo offrire un’esperienza fortemente immersiva nel verde e anche di conoscenza, in una location “naturalmente terapeutica”, per acquisire una forte consapevolezza per un nuovo e duraturo sano stile di vita. La forza del messaggio lanciato dal Festival è sottolineata dal supporto di autorevoli enti e società patrocinanti”.
“Azienda per il Turismo sostiene il Dolomiti Wellness Festival, un’iniziativa importante che valorizza il tema del benessere integrandolo con l’ambiente naturale, la vera eccellenza del nostro territorio – ha dichiarato Tullio Serafini, Presidente Azienda per il Turismo (APT) Madonna di Campiglio - Le attività legate alla ricerca dello “star bene”, negli ultimi anni, hanno raccolto il favore crescente degli ospiti che frequentano la nostra destinazione. Questo Festival, che si svolge a Pinzolo, porta in primo piano le tendenze più attuali del settore benessere, dando valore e promuovendo anche il contenuto ambientale del nostro territorio immerso nel Parco Naturale Adamello Brenta”.
“Il Trentino turistico concilia un ambiente incantevole con la possibilità di fruirlo in vari modi - ha spiegato l’Assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo della Provincia autonoma di Trento Roberto Failoni– Il paesaggio e il sistema dell’accoglienza rappresentano dunque un connubio in grado di garantire a residenti e ospiti l’opportunità di godere di attività che contribuiscono a migliorare il proprio benessere e la propria salute. La qualità della vita passa anche attraverso esperienze come quelle che si possono vivere in Trentino. Ecco perché saluto con grande soddisfazione e auguro il miglior successo al Dolomiti Wellness Festival. Un evento che mette in luce elementi che hanno un ruolo decisivo per garantire il benessere della persona che visita il nostro territorio. Ovvero l’attenzione al tema della salute e al ruolo dell’ambiente nel promuovere stili di vita sani”.
Il compito di simboleggiare i contenuti del Dolomiti Wellness Festival è stato affidato a uno dei più popolari e caratteristici abitanti del bosco: il picchio. Operoso e instancabile, questo animale è un importante indicatore ecologico, definito come una “specie ombrello”, che ricorda di proteggere la biodiversità e di preservare la propria salute attraverso l’attività fisica nella natura. Nel logo del festival, le sembianze del picchio si sviluppano dal profilo stilizzato di una foglia, impreziosito da una cresta multicolore che evidenzia i colori propri del bosco e dell’acqua, oltre a richiamare il valore di una calda accoglienza.
Treventur
Agenzia formata da professionisti del turismo e dell'ospitalità, esperti nell'organizzazione di meeting e convention, outdoor experience e team building nella natura destinati alle imprese, nonché di attività, eventi e format di marketing territoriale per dare nuova linfa ai sistemi locali. Ormai un punto di riferimento in Trentino, l’agenzia da oltre 30 anni lavora a contatto con Enti pubblici e privati, Aziende, Associazioni, Circoli, CRAL, Agenzie Viaggi, Incentive House, DMO, Alberghi. Per informazioni www.treventur.it
Madonna di Campiglio Azienda per il Turismo
Azienda per il Turismo è un’organizzazione di Destination Management che, attraverso decisioni strategiche, organizzative ed operative, contribuisce allo sviluppo, alla comunicazione e alla promozione dell'ambito turistico Madonna di Campiglio, che si estende dalle Dolomiti di Brenta al lago d'Idro comprendendo Pinzolo, la Val Rendena, le Giudicarie e la Valle del Chiese. L’organizzazione è formata da tanti volti, nomi e competenze con in comune la passione per la montagna e il turismo.
Per informazioni www.campigliodolomiti.it
la redazione
IL PREMIO "URBAN AWARD" INCENTIVA I COMUNI A DIVENTARE SEMPRE PIU' GREEN
La salute e il futuro delle città passeranno attraverso le due ruote. E' sempre più centrale il dibattito sull'urgenza di un ripensamento della mobilità urbana e sulla rimodulazione del sistema trasporti. Lo chiedono le nuove generazioni che hanno già espresso con forza la loro attenzione alle tematiche ambientali, prime tra tutte quelle della sostenibilità e della mobilità dolce. È in questo contesto che è stata presentata a Roma, nella sede dell'Anci, l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, la 6ª edizione del Premio "Urban Award" per la modalità sostenibile, ideato da Viagginbici.com per incentivare i Comuni italiani a diventare sempre più green. Al più virtuoso sarà assegnato in premio un parco bici messo a disposizione dalle aziende aderenti al progetto. In autunno a Bergamo ci sarà la premiazione, in occasione della 39ª Assemblea nazionale Anci.
Ormai è ampiamente dimostrato come l'uso della bicicletta per i suoi benefici sociali ed ambientali sia un mezzo per lo sviluppo sostenibile dei centri urbani e anche questo principio rientra, tra gli altri, nell'agenda 2030 delle Nazioni Unite. Si sono moltiplicati negli ultimi anni anche i progetti delle startup non solo italiane sulla riduzione dei mezzi di trasporto urbano tradizionali a vantaggio delle due ruote.
E se non realizzeremo tanto presto il "modello Copenaghen", dove un terzo della popolazione utilizza la bicicletta ogni giorno, cresce la consapevolezza che pedalare non solo aiuterebbe l'ambiente, ma migliorerebbe la salute delle persone, manterrebbe in forma piacevolmente, e ridurrebbe lo stress, aprendo la mente verso una nuova visione del quotidiano.
Tanti quindi i vantaggi al centro del progetto "Urban Award", illustrati all'evento romano dal presidente nazionale Anci, Antonio Decaro, da Ludovica Casellati, direttrice di Viagginbici.com e Luxurybikehotels, da Marino Bartoletti, direttore editoriale Bike Channel e da Vittorio Brumotti, campione internazionale di ciclismo e inviato di Striscia la Notizia.
I giurati che dovranno assegnare il premio prenderanno in considerazione i progetti appena approvati o in essere delle amministrazioni pubbliche, ma anche le attività di comunicazione e sensibilizzazione attuate attraverso eventi e iniziative, soprattutto quelle sulla mobilità integrata con il trasporto pubblico. Il regolamento è pubblicato nel sito di Anci dove si troverà anche l´application form da utilizzare per inviare la domanda di partecipazione. La candidatura dovrà essere presentata dal sindaco o da un suo delegato entro il 14 ottobre 2022 all'indirizzo
Nel nostro Paese c'è già una rete di piste ciclabili e di cicloturismo di circa 58mila km, ma ancora molto c'è da fare. «L'uso della bicicletta - ha detto il presidente dell' ANCI Decaro - è ormai da tempo parte integrante della programmazione urbana di tutte le città, sono decine i progetti di riqualificazione urbana che comprendono percorsi e infrastrutture dedicate e la nostra associazione accompagna con piacere il percorso del premio in questa sua nuova tappa».
La bicicletta, tuttavia, non deve essere riservata solo al tempo libero e già molte aziende incentivano i propri dipendenti ad usarla per andare al lavoro. In questi anni "Urban Award" ha valorizzato le buone pratiche di tante città, facendo in modo che si innescasse una gara virtuosa a riprodurre questi modelli e nello steso tempo diminuendo l´impatto ambientale generato dai veicoli privati. C'è da sottolineare che negli ultimi due anni per il Covid la bicicletta è stata più utilizzata nelle città come mezzo di trasporto per motivi di distanziamento.
Federico Longo nel suo libro "A ruota libera. Diario di un ciclista urbano" (Edizioni Ultra) scrive: "Le automobili sono ovunque sulle strade, sui marciapiedi, sulle corsie preferenziali, sui parcheggi riservati alle due ruote, in divieto di sosta, in doppia fila, in tripla fila, sulle strisce pedonali. Auto fumanti, rabbiose, congestionate"..... E ancora: "C'è un unico aspetto che accomuna tutte le strade, i rioni, i quartieri, le piazze: la dittatura delle auto, la loro ingombrante e minacciosa presenza determina lo scenario urbano entro il quale ci si deve muovere senza discutere".
Mariella Morosi
Nella Corte nobile di Villa Arconati torna "Birra in Villa 2022 | 6° edizione". Ogni venerdì, a partire dal 22 luglio, nella piccola Versailles alle porte di Milano si torna a godersi l'inizio del week end in un'atmosfera unica.
La manifestazione, organizzata da Fondazione Augusto Rancilio in collaborazione con Birra Artigianale Follia Pura, torna con tre serate dedicate al buon bere rigorosamente artigianale a base di luppolo. Le serate sono quelle di venerdì 22 – 29 luglio e 5 agosto, a partire dalle ore 19.00 fino alla 1.00, nell’elegante Corte Nobile della villa sarà possibile gustare un’ottima cena con deliziosi primi piatti, carne alla griglia, patatine fritte e tante sfiziosità dolci e salate accompagnate naturalmente da ottima birra artigianale.
Un modo davvero unico per passare la serata dall’happy hour fino al dopocena.
Un luogo dal fascino secolare, del buon cibo ed una bella birra prodotta con mateerie prime purissime, cosa vuoi di più?!
BIRRA IN VILLA
Venerdì 22 - 29 luglio e 5 agosto 2022
dalle 19.00 alle 1.00
Corte Nobile di Villa Arconati
Ingresso libero
Info e prenotazioni:
+39.333.3618080
Quest'anno Villa Arconati vive un gradito "ritorno al passato" grazie alle attività promosse dalla Fondazione Augusto Rancilio per la salvaguardia, la valorizzazione e la riqualificazione del bene:
Cosa troverete alla nostra "piccola Versailles"?
. Visita libera di tutto il Giardino monumentale - di ben dodici ettari - e delle nobili sale del Palazzo, compreso il piano nobile.
I nostri biglietti d'ingresso sono giornalieri, perciò potrete decidere di rimanere a godere dell'incanto della Villa per tutto il tempo che vorrete, dalle 11.00 alle 19.00
. Visita guidata del Giardino e del Palazzo (circa 90') con un percorso nuovo e più esteso, che porterà i visitatori alla scoperta di tutte le storie, i segreti e i dettagli nascosti della Villa e anche del Giardino!
Attenzione: i posti per le visite guidate sono limitati. Acquista on-line il tuo biglietto sul sito http://www.villaarconati-far.it!
Vuoi evitare la coda all'ingresso?
Prenota il tuo biglietto on-line sul nostro sito http://www.villaarconati-far.it
E per i più golosi:
Torna il delizioso Lunch nella Sala Rossa dalle 12.00 alle 15.00, preparato dal nostro Caffè Goldoni, il punto ristoro della Villa dedicato al grande commediografo che fu Ospite in Villa nelle estati del Settecento.
I posti per il Lunch sono limitati, si consiglia la prenotazione (anche msg WhatsApp) al numero +39 393.6638140.
Il Caffè Goldoni offre agli Ospiti in visita anche piatti freddi, caffetteria, spuntini, merende e sfiziosità dolci e salate.
Per un'esperienza di vista...da veri Signori d'altri tempi!
Villa Arconati è aperta tutte le domeniche fino all'11 dicembre!
orari di apertura: dalle 11.00 alle 19.00
Biglietti d'ingresso:
Ingresso intero € 10,00
Ingresso ridotto € 7,00 (ragazzi da 11 a 17 anni e persone diversamente abili)
Gratuito per ragazzi fino a 10 anni ed accompagnatori di persone diversamente abili
Visita guidata € 6,00 + biglietto d'ingresso
Si consiglia l'acquisto del biglietto on-line sul sito www.villaarconati-far.it
Per informazioni:
www.villaarconati-far.it
+39 02.350 2217
+39 393.8680934
Marostica è una cittadina incantevole in provincia di Vicenza, vicina a Bassano del Grappa, famosa in tutto il mondo per la sfida a scacchi che si svolge ogni 2 anni (rigorosamenti gli anni pari!) con pedine viventi nella sua piazza principale dove campeggia in maniera permanente una scacchiera. L'ultima edizione è stata nel 2018, sospesa per covid quella del 2020, ormai è già tutto pronto per l’edizione 2022 che si sta già avviando al sold out.
Tantissime le prenotazioni già arrivate per assistere dal 9 all'11 settembre alla Partita a Scacchi Viventi di Marostica.
“I ritmi delle prenotazioni sono altissimi e già 2 delle 4 rappresentazioni in programma stanno avviandosi al sold out. Dopo l’interruzione della Partita per il Covid, evidentemente, c’è molta voglia di tornare a sentirsi protagonisti di questa “lotta per l’amore”, da sempre giocata sull’enorme scacchiera che pavimenta la piazza antistante il Castello Inferiore”, afferma il Presidente del Comitato Organizzatore della Pro Marostica, Simone Bucco.
Marco Dal Zotto, responsabile del marketing, evidenzia come le prenotazioni dall’estero - Germania, Inghilterra e Stati Uniti, innanzitutto - stiano segnando una forte crescita. Segnale positivo per una organizzazione che punta, già dalla edizione del 2024, a creare pacchetti speciali rivolti al mercato USA e ai principali mercati esteri.
La macchina della Partita a Scacchi, nonostante l’estate, vive a pieno ritmo la sua messa a punto. Con le prove dei costumi, le sedute di regia, il perfezionamento dei sistemi di accoglienza e di sicurezza, con tutto quanto va a comporre il “dietro le quinte” di uno spettacolo storico tanto corale. Che coinvolge, nei diversi ruoli, ben 650 persone, vestite da preziosi costumi rinascimentali. E con loro, armati, giocolieri, venditori, sbandieratori, musici. Dal momento del lancio del dardo infuocato che dà il via alla Partita e sino all’incendio finale del Castello, sarà pura emozione.
“L’edizione del prossimo settembre, anticipa il Presidente Bucco, sarà assolutamente speciale perché vogliamo che questa ripartenza si trasformi in una festa indimenticabile per chi ci segue da anni e per chi ci sta scoprendo solo ora. Vogliamo che il nostro pubblico non si limiti a godere di una rievocazione storica nota in tutto il mondo ma che, oggi come 1454, si emozioni nel seguire la singolar tenzone per la conquista della mano della bella Lionora.”
Si tratta, probabilmente, della partita a scacchi più famosa d'Italia, e si ispira ad una vicenda che si vuole ambientata nel 1454. L'iniziativa di questa partita a scacchi, giocata nella piazza centrale e con personaggi viventi, fu di due studenti universitari, Mirko Vucetich e Francesco Pozza che, nel 1923, la proposero e realizzarono quale rievocazione storica. Circa 600 figuranti in costume medioevale, cavalli, armati, sbandieratori, guitti e sputafuoco, dame e gentiluomini, fanno da cornice al gioco degli scacchi che rappresenta la sfida di Rinaldo d'Angarano e Vieri da Vallonara.
All'epoca Marostica era alleata di Venezia. Due cavalieri, Rinaldo d'Angarano e Vieri da Vallonara, si innamorarono entrambi della bella Lionora, figlia del governatore di Marostica e, per lei, si sfidarono a duello. Il governatore, che non voleva inimicarsi nessuno dei due, decise che avrebbe dato in sposa la figlia a colui che avesse vinto una partita "al nobile giuoco degli scacchi" tenuta con pezzi viventi nella piazza d’armi. Lo sconfitto sarebbe diventato lo stesso suo parente sposando la sorella del governatore, Oldrada.
In ricordo di questo evento, ogni due anni a settembre a Marostica si gioca, nella splendida piazza Castello, la Partita a scacchi viventi. Non potendo riprodurre le mosse originali dei due contendenti, andate perdute, si è scelto di rifarsi a quelle classicissime degli scacchi, ovvero due partite note come l'Immortale e la Sempreverde.
Ad ogni rappresentazione possono assistere circa 3600 spettatori, accomodati su comode tribune, con posti a sedere su poltroncine numerate.
Lo spettacolo:
Venerdì 9 settembre 2022 (ore 21)
Sabato 10 settembre 2022 (ore 21)
Domenica 11 settembre 2022 (ore 17 e ore 21)
Per prenotazioni
Associazione Pro Marostica
Tel. +39. 0424.72127
per ulteriori informazioni consultare il sito Marostica Scacchi
la redazione
Il Grand Tour delle Marche non si ferma e il 30 e 31 luglio fa tappa a Montappone, dove come per magia le balle di fieno, le rotoballe, si trasformano in cappelli di paglia griffati.
Le Marche sono conosciute come la terra delle “rolling hills”, le dolci colline rotolanti che sembrano rincorrersi in ogni direzione. Questo sinuoso paesaggio è spesso caratterizzato, soprattutto in questo periodo, dalla presenza di tondeggianti balle di paglia che danno la sensazione di essere sul punto di muoversi lungo i fianchi dei morbidi declivi che disegnano questa regione dal nome plurale.
Paje è la manifestazione che il 30 e 31 luglio accende Montappone (FM), centro di produzione del cappello, con tante iniziative che celebrano l’umile “stelo” che sostiene la preziosa spiga, come ideale icona della transizione dalla tradizione al futuro, come anello di congiunzione tra agricoltura e industria.
Qui, nell’entroterra del Fermano, proprio la paglia ha rappresentato l’elemento costituitivo di una comunità e di un’economia che intorno al cappello ha costruito un micro cosmo di manualità, creatività e stile, apprezzato in tutto il mondo.
Si comincia dal Museo del Cappello di piazza Roma, che accoglie anche curiose e prestigiose testimonianze legate a copricapi di personaggi famosi, come Federico Fellini. Salendo per le vie del paese s’incontra l’installazione dell’artista madrileno Ignacio Llamas, dedicata alla rigenerazione ed anche la ricostruzione storica dell’arte dell’intreccio della paglia.
Nel delizioso centro storico, i visitatori saranno accolti dagli esclusivi drink del Paje Bar, realizzati all’insegna della novità e della sostenibilità. L’area bimbi propone giochi creati con materiali di scarto e di recupero della lavorazione del cappello, mentre la mostra tematica Distretto del Cappello esalterà artigianalità e sapere manufatturiero. Al centro della scena, il Palco Naturale ospiterà le performance artistiche ed i talk tematici. Per i “golosi” ci sarà la malletta con prodotti e cibi della tradizione, il tipico fazzolettone compostabile al 100% che nella tradizione contadina si usava per portare il cibo nei campi.
La quarta edizione di Paje, promossa dal Comune di Montappone in collaborazione con le associazioni C-Lindro e San Giorgio, è tappa consolidata del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi che Tipicità ha sviluppato con ANCI, in collaborazione con Regione Marche e con la partnership progettuale di Banca Mediolanum.
Paje sarà anche l’occasione per aderire alla sfida al cambiamento climatico del Grand Tour delle Marche attraverso la App Aworld, selezionata dalle Nazioni Unite per favorire comportamenti individuali virtuosi a salvaguardia del pianeta. Nella piattaforma del Grand Tour delle Marche www.tipicitaexperience.it tutte le informazioni sull’evento e sul territorio.
la redazione
Il Parco del Gran Paradiso compie cento anni e la festa sarà all'insegna di una serie di appuntamenti grazie ai quali si approfondiranno gli aspetti legati alla cultura delle comunità locali, alle tradizioni, alla storia e alla spiritualità.
Le celebrazioni del Centenario del Parco Nazionale Gran Paradiso saranno un’occasione fondamentale per aprire sguardi su tutti quegli aspetti che compongono l’esistenza dell’area protetta, non solo dal punto di vista naturalistico ma anche della cultura, dell’enogastronomia e delle leggende. Nel calendario degli eventi in programma, alcuni sono legati alla presenza dell’uomo in questi territori e alle tradizioni, anche spirituali e religiose, che caratterizzano le valli del Parco.
Alcuni eventi si sono già svolti, e in ognuno di essi una parte di Parco è stata valorizzata.
Ad esempio il 2 e 3 luglio è stata la volta di RONCO CANAVESE
Una Valle Fantastica: masche, prodotti e biodiversità
Al centro di questo primo appuntamento in Valle Soana, sul versante piemontese del PNGP, è il Comune di Ronco Canavese, un emblema di tradizioni conservate con attenzione, dialetti, storie e leggende interessantissimi. La Valle Soana è forse la meno conosciuta, ma straordinariamente ricca di biodiversità: e in questa occasione è stata raccontata attraverso la sua storia, la storia dei suoi abitanti, di quelli che seppur avendola lasciata per motivi legati lavoro, non l’hanno mai dimenticata. Una valle ricca di bellezza e tradizioni e popolata da persone che amano e si prendono cura della loro terra.
In questo territorio l’ambientazione più nota e diffusa è quella del bosco, regno dell’animale più misterioso, atavico ed evocativo con cui gli esseri umani abbiano convissuto: il LUPO. Fu sterminato sulle Alpi a causa della sua immagine demoniaca e che veniva ricondotta alla leggendaria presenza di streghe, qui sono conosciute con il nome di masche.
Dal 6 al 10 luglio protagonista è stata NOASCA
Noasca da Re
Noasca è uno dei tre centri principali della Valle Orco, zona di valloni che si aprono su praterie di grande bellezza, luogo di elezione dei grandi ungulati come lo stambecco, simbolo del Parco e il camoscio. Proprio qui il Re Vittorio Emanuele II decise di far costruire una delle più importanti case di caccia del Parco, la casa del Gran Piano di Noasca. Recuperata dal Parco con attenzione rigorosa ai dettagli artistici e ai colori dell’epoca, ora la struttura è sede di ricerca scientifica e di sorveglianza. L’appuntamento di luglio per il pubblico a Noasca è uno dei più longevi nel tradizionale calendario eventi del PNGP, un appuntamento che il Comune e la Proloco organizzano con il Parco dal 2011 e che è tornato in questa occasione in forma estesa della durata di 5 giorni per celebrare adeguatamente il centenario del Parco. La rivisitazione storica ha ripercorso gli accadimenti dell’epoca in cui Re Vittorio Emanuele II frequentava questa valle per dedicarsi all’attività venatoria. Si è trattato di un appuntamento importante anche per dare il necessario rilievo alla figura del Guardaparco, che storicamente deriva proprio dalle Guardie Reali di Caccia del Re.
Il 23 luglio sarà la volta di AYMAVILLES
Tra Storia e Natura: alla scoperta delle perle di Aymavilles
Il villaggio di Aymavilles si trova sul versante valdostano del Parco, in Val di Cogne, e, nel calendario eventi per i 100 anni dell’area protetta, sceglie di celebrare la vita che gravitava attorno al castello che qui si trova e che da poco è stato riaperto al pubblico dopo un lungo restauro. Il 23 luglio sarà una giornata di approfondimento della cultura alpina per ripercorrere un viaggio immaginario alla scoperta della quotidianità che si viveva all’epoca in cui il castello era parte fondante della vita locale.
Per l’occasione sono previste escursioni tematiche accompagnate dalle Guide del Parco per parlare di civiltà alpine, passate e presenti. La loro storia sarà il fulcro dell’evento. Tra il 1300 e il 1400, la vita del borgo gravitava strettamente attorno al casello e ai signori che lo abitavano. Possiamo immaginare i legami tra loro, l’intreccio delle tradizioni, del lavoro con le produzioni tipiche, la fatica ma anche la fortuna di poter coltivare quell’ampio fondovalle alpino ricco e fecondo. Immagineremo la vita di quei tempi, ancora così lontani dal Parco ma che forse hanno tanto da insegnare all’Uomo moderno per la loro semplicità, devozione e rispetto della Natura: una Natura utilizzata ma mai sfruttata, perché come ogni essere animale istintivamente sa, se la risorsa trofica si esaurisce, va incontro all’estinzione anche la specie che da essa strettamente dipende.
Il 27 agosto ci si sposta a RIBORDONE
Sorella Acqua: umile, pietosa et casta
In tutte le culture l’acqua e gli elementi naturali sono stati simbolo del piano spirituale e divino, sia che queste fossero pagane, politeiste, panteiste o monoteiste. Oggi entrare in connessione con gli elementi naturali significa anche trovare spazi di dialogo con la profondità di se stessi e percepire la bellezza di ciò che ci circonda, la perfezione dell’universo dall’infinitamente grande come il cielo stellato all’infinitamente piccolo come la vita all’interno di una goccia d’acqua. Ispirandosi al Cantico delle Creature, la giornata si snoderà su un percorso di ricerca dei suoni e dei significati più profondi legati all’elemento acqua, non solo intesa come risorsa, ma anche come simbolo ricorrente nella storia di tutte le civiltà.
Ambiente, Natura, Fauna
15 luglio – Cogne – Una Storia lunga 100
6 agosto - Rhêmes-Notre-Dame – Noi e il clima, una questione di scelte
12 agosto – Ceresole – Una festa per l’acqua sorgente di vita
19 agosto – Introd – Spazi d’ascolto: concerto per paesaggio sonoro e strumento solista
Agricoltura ed Enogastronomia
16-17 luglio – Locana – Festa della montagna
30 luglio - Valprato Soana – Una Valle Fanstastica: dalle radici al cielo
13 agosto - Rhêmes Saint Georges – La festa della segale
14 agosto – Villeneuve – Il festival del vino doc valdostano – aspettando i “barmé”.
per altre info consultare il sito www.pngp.it/100anni
la redazione
Fiat 500: 65 anni di un mito
Un unico posto per una attesa mostra. Il MAUTO, più grande museo italiano dell'automobile – e con l'organizzazione del più grande Club dedicato alla storica bicilindrica - hanno inaugurato la mostra “65 anni di un mito – Fiat 500: icona del made in Italy”. La data è stata il 4 luglio al Museo Nazionale dell'Automobile di Torino e sarà visitabile sino al 4 settembre 2022.
Perché il 4 luglio è noto: si tratta del compleanno della 500; in questa data, infatti, nel 1957 iniziò ufficialmente la produzione della piccola vettura destinata a rivoluzionare la mobilità degli Italiani ed è stata scelta per celebrare la Giornata Mondiale dedicata a questo mezzo.
Sei bellissimi esemplari (Nuova 500, D, F, L e R) messi a disposizione dal Fiat 500 Club Italia più altri del MAUTO, pannelli ricchi di immagini e curiosità, due motori provenienti dal Museo della 500 “Dante Giacosa” di Garlenda (SV) ed alcune suggestive opere d'arte: “65 anni di un mito” è un condensato visivo e di concetti legati alla storica bicilindrica, indispensabili per comprendere il fenomeno che questo mezzo di trasporto è diventato nel tempo, soprattutto da quando ha smesso i panni di “auto di tutti i giorni” per diventare l'auto del divertimento e delle emozioni, sulla spinta dei tantissimi appassionati, quasi 22.000 dei quali sono iscritti al Fiat 500 Club Italia.
Da non perdere anche il catalogo, che propone in più lo splendido servizio fotografico realizzato a Stupinigi, per ricordare che qui – nella celebre palazzina di caccia sabauda – a metà degli anni '50 le migliori menti della Fiat pensarono la 500 e altre vetture fondamentali per l'azienda e per l'intero settore.
Per l'inaugurazione è stata organizzata un'importante conferenza che ha visto tra i relatori il critico d'arte Luca Beatrice, il responsabile di FCA Heritage Roberto Giolito e il direttore del Centro Storico Fiat Maurizio Torchio e la presenza di autorità ed esperti.
La mostra è stata realizzata da:
Fiat 500 Club Italia e dal Museo Multimediale della 500 “Dante Giacosa” di Garlenda con il MAUTO, il sostegno di “Passione 500” e i patrocini di Ministero della Cultura, Comune di Torino, Città
Metropolitana di Torino e Regione Piemonte
Le vetture in mostra sono di Andrea Alberto, Antonio Erario, Duilio Nano, Franco Bottan, Alberto Lo Gioco e Marco Charbonnier; le opere d'arte di Stefano Berardino, Stefano Bressani ed Isaac Pitto.
Pannelli e catalogo a cura di Francesca Caneri, Francesco Mignano e Stefania Ponzone.
inoltre: Carlo Perino, UMDC_UnMondoDiColori, Fotolito FB.
Dall’Alto Adige alla Sicilia
il lusso di un soggiorno esclusivo prenotando un’intera struttura
Il paradosso di un momento tanto atteso come le vacanze è che spesso ci si trova a doversi accontentare, adattandosi a soluzioni che, per quanto accessoriate e pittoresche, sembrano ridimensionare i sogni di chi per mesi ha vagheggiato di fughe non solo dalla routine quotidiana ma anche da uno stile di vita che tende a ridurre gli spazi. È allora forse il caso di scardinare la regola, salendo sull’onda di una tendenza che vede alcuni gioielli dell’ospitalità offrire la prenotazione non di una singola camera e nemmeno di un intero piano ma di tutta la struttura, con l’utilizzo di piscine e spa private e la possibilità di un servizio a cinque stelle con Chef e maggiordomo. Perché, a volte, pensare in grande si rivela il vero segreto di un meritato benessere.
Castel Maurn
Tra Val Pusteria e Val Badia, Castel Maurn si presenta come la maestosa porta d’ingresso di San Lorenzo di Sebato (BZ): una struttura dall’aspetto quasi fiabesco introduce in un universo che ha fatto dell’alternanza tra dettagli rétro e innesti contemporanei la propria regola. In un luogo magico, dominato da affreschi e dipinti autentici e da una cura per il particolare che coinvolge la scelta delle tonalità di arredi e stoffe, le nove unità abitative sono pensate per essere accorpate a piacere e formare lussuosi appartamenti di maggiori dimensioni, fino a 220 mq. Per chi vuole alzare il livello, è tuttavia possibile anche prenotare l’intera struttura di 1300 mq, con spa, zona fitness e un meraviglioso giardino impreziosito da una piscina riscaldata aperta tutto l’anno.
Tel. 0474835311, www.maurn.it
Gatschhof
Proprietario del Romantik Hotel Turm di Fiè allo Sciliar (BZ), Stephan Pramstrahler ha immaginato il Gatschhof come parte di un progetto da sogno, dove la declinazione contemporanea e lussuosa del maso si integra con la vocazione espositiva ed esperienziale di Gallaria. Nel cuore dell’Alpe di Siusi (BZ), l’antica struttura ha fornito la solida base per un’oasi di benessere che ha il dono della leggerezza, con 4 spaziose suite immerse nel verde in un’atmosfera di privacy assoluta e relax totale che d’estate si riflette nel panoramico laghetto balneabile Infinity con idromassaggio e in inverno si rivive mentalmente durante il breve viaggio sulla navetta privata verso la cabinovia che porta al complesso sciistico dell’Alpe di Siusi. È un trionfo dell’inconsueto, della classe e della fantasia, un’opera d’arte dell’ospitalità che può essere riservata in esclusiva.
Tel. 0471725014, www.gatschhof.it
Baglio Occhipinti
Volando vertiginosamente verso sud, ci si imbatte in un progetto altrettanto originale ma chiaramente agli antipodi sul piano paesaggistico. A Vittoria (RG), Baglio Occhipinti è un gioiello di integrazione, recupero e valorizzazione della tradizione della Val di Noto. Nata dal desiderio di ristrutturare l’antica cantina della proprietà di famiglia, la struttura si è trasformata in un posto fatto per restare e per scoprire se stessi, riadattandosi al ritmo lento e inarrestabile della natura e della luna, delle vigne e dei campi di grano antico di Tumminia. La Sicilia è la protagonista assoluta, in quella che era una fattoria fortificata con ampio cortile e in cui oggi si può oziare a bordo vasca di una piscina depurata con sale per ridurre l’uso del cloro, circondata da alberi da frutta e da un agrumeto di oltre 300 anni e inserita in un giardino mediterraneo. Il Baglio Occhipinti accoglie anche con la formula “in esclusiva” che consente di riservare tutte le camere per sé e i propri familiari, con la facoltà di personalizzare i servizi: un’opportunità unica per vivere il Baglio come una villa privata con piscina ma con tutti i comfort di un hotel. Sono sempre inclusi accoglienza con il facchinaggio delle valigie e conciergerie telefonica.
Tel. 3493944359, www.bagliocchipinti.com
Romantik Relais d’Arfanta
Nell’intimità delle colline del Prosecco, il Romantik Hotel Relais d’Arfanta di Tarzo (TV) è un segreto mediterraneo a ridosso delle Alpi, dove il silenzio e i profumi della natura avvolgono una visione fatta di eleganti salotti, giardino con piscina e suggestive panoramiche sui vigneti circostanti. Già di per sé immaginata come un’esclusiva meta di fuga dall’ordinario, la struttura può anche essere interamente prenotata da persone alla ricerca di occasioni speciali, che si assicurano così l’opportunità di godere di tutti i suoi spazi, comprese l’area benessere, la cucina, la Sala del Larin, la sala Bellavista e le 7 splendide suites. Durante il soggiorno (di minimo 3 notti per un numero di ospiti variabile tra 10 e 24), viene comunque garantita l’assistenza di uno staff discreto e premuroso, sempre disponibile a fornire indicazioni per vivere al meglio la villa e il territorio, organizzare corsi di cucina tenuti da uno chef stellato, passeggiate, itinerari in mountain bike, tour, visite e molte altre attività.
Tel. 0438933861, www.romantihotels.com
Relais del Castello di Tabiano
Con una chiesa romanica, un’azienda agricola, i casali circostanti e due ristoranti, il complesso fortificato del borgo e del Castello di Tabiano (PR) è un tuffo nel passato incastonato nel presente. Due centri benessere definiscono il profilo di oasi del wellness di una struttura che vanta ampie stanze, suite e appartamenti dotati di ogni comfort e situati nella torre di guardia e nelle antiche case rurali in pietra e mattoni. Da tutte le camere si gode una vista d'eccezione sull’Appennino tosco-emiliano, sulla pianura fino alle alpi, su torri e muri di cinta, sugli ulivi e le piante secolari dell'ampio parco. Particolarmente adatto per eventi e cerimonie, il relais può essere prenotato in esclusiva, diventando un’esperienza che varca le soglie del tempo.
Tel. 052488116, www.tabianocastello.com
Antica Corte Pallavicina
Ispirato dai sussurri liquidi del Po, il sogno enogastronomico dei fratelli Luciano e Massimo Spigaroli ha dato vita a un progetto di recupero che con gli anni si è materializzato nell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR). Oltre a una cucina incentrata sulla valorizzazione della tradizione e sul culto del maiale e delle influenze del Grande Fiume, la struttura offre agli ospiti 11 eleganti camere curate nei dettagli, nel segno dell’integrazione tra lo stile moderno, gli arredamenti d’epoca e il magnifico soffitto a cassettoni cinquecentesco. Prenotando l’intero complesso del Relais, ci si aggiudica la sensazione di godere in esclusiva degli scorci ameni sui pascoli e sull’acqua di un gigante inarrestabile, immergendosi letteralmente in uno stile di vita che ha reso leggendaria la Food Valley.
Tel. 0524936539,
www.anticacortepallavicinarelais.it
(Credits Fabian Leitner Davide Bianch Francesca Bocchia - Credit Funky Forty)
IN PIEMONTE E' ATTIVO IL NUOVO COLLEGAMENTO DI TRENITALIA E TRASPORTI CAVOURESE PER ARRIVARE NELLA MAGICA E MISTICA SACRA DI SAN MICHELE
Nuovo servizio intermodale per il monumento simbolo del Piemonte e conosciuto in tutto il mondo. Tutti i fine settimana e festivi fino al 30 ottobre un
Treno + bus (in unico biglietto) è la nuova opportunità per i piemontesi e turisti per raggiungere la Sacra di San Michele.
Una soluzione integrata che conferma l’impegno del Polo Passeggeri del Gruppo FS per una mobilità sempre più sostenibile a supportodel turismo locale e di prossimità. Il servizio è stato presentato (8 luglio) con un viaggio inaugurale al quale hanno partecipato l’Assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, il Direttore Regionale di Trenitalia, Marco Della Monica, il consigliere della Città Metropolitana con delega ai Trasporti, Pasquale Mazza, la vicesindaco di Avigliana, Paola Babbini e - partner del progetto - l’Amministratore delegato della società di Trasporti Cavourese (Gruppo Autoguidovie) Giovanni Tresoldi. A fare gli onori di casa, alla Sacra, il Rettore dell’Abbazia, don Claudio Massimiliano Papa.
Attivo tutti i weekend e i giorni festivi, fino al 30 ottobre, il servizio combinato treno + bus di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) consente di raggiungere in tutta comodità il
monumento simbolo della regione Piemonte.
Dalla stazione di Torino Porta Nuova è facile e veloce salire a bordo di uno dei treni della linea SFM 3 con direzione Avigliana dove dal piazzale di stazione partono autobus dedicati ad accompagnare i viaggiatori in cima al monte Pirchiriano.
È possibile acquistare in un’unica soluzione, il viaggio treno+bus digitando come stazione di origine o destinazione “Sacra San Michele” sui sistemi di vendita Trenitalia di tutt’Italia. A chi presenta il biglietto combinato alla cassa, l’ingresso all’abbazia verrà scontato del 25%.
Di seguito il dettaglio dell’offerta degli autobus in funzione dell’apertura dell’Abbazia:
Numero Bus Partenza Ora Partenza Arrivo Ora Arrivo
CV002 Avigliana 09:00 Sacra San Michele 09:25
CV001 Sacra San Michele 09:30 Avigliana 10:00
CV004 Avigliana 10:00 Sacra San Michele 10:25
CV003 Sacra San Michele 10:30 Avigliana 11:00
CV006 Avigliana 14:00 Sacra San Michele 14:25
CV005 Sacra San Michele 14:30 Avigliana 15:00
CV008 Avigliana 16:00 Sacra San Michele 16:25
CV007 Sacra San Michele 16:30 Avigliana 17:00
CV0010 Avigliana 18:00 Sacra San Michele 18:25
CV009 Sacra San Michele 18:30 Avigliana 19:00
Dal 1° al 3 luglio 2022 in occasione della Notte Rosa,
Visit Ferrara propone escursioni in barca e bici sugli Anelli del Po
e visite guidate narrative nel cuore della città estense
Una moltitudine eclettica di eventi, tra musica, visite guidate, escursioni, enogastronomia e fuochi d’artificio dipingeranno di rosa 110 km di Riviera Romagnola, da Comacchio (FE) a Cattolica, addentrandosi tra i borghi, le città e i castelli, nel weekend dal 1° al 3 luglio 2022 per l’attesissima Notte Rosa, che vedrà protagonista tutta la Provincia di Ferrara con appuntamenti speciali. In attesa dei concerti e degli spettacoli serali, i visitatori potranno esplorare il territorio ferrarese, partecipando alle escursioni giornaliere di Visit Ferrara lungo gli Anelli del Po, itinerari ad anello con partenza e rientro a Ferrara che integrano navigazione in barca e rigeneranti pedalate in bicicletta.
Domenica 3 luglio 2022, alle ore 9.00, si può partecipare al tour sull’Anello del Po di Volano. Una ciclopasseggiata lungo la Destra Po costeggiando il Grande Fiume e passando per il Castello di Fossadalbero per poi scendere verso la Pieve Romanica di San Venanzio. Dopo la tappa al ristorante Abate Ghiotto si visiterà Villa Mensa, per rientrare in barca da Sabbioncello San Vittore lungo il Po di Volano caricando le bici a bordo. Il costo è di 28 euro a persona, compreso l’accompagnatore lungo il percorso, le visite guidate e il rientro in barca.
Sempre domenica 3 luglio alle 9.00 si potrà partecipare all’escursione Bike & Boat Ferrara-Baura, un mini tour di mezza giornata con partenza in barca dalla Darsena di Ferrara, visita all’Idrovora di Baura e ritorno nella città estense in bicicletta. Il prezzo è di 15 euro a persona. Gli itinerari sugli Anelli del Po si possono prenotare direttamente su: www.visitferrara.eu
Ferrara oltre a tingersi di rosa si animerà delle storie che hanno reso celebre il suo passato tra Medioevo e Rinascimento. Il 1° luglio alle 21.00, nel centro storico dominato dal bellissimo Castello Estense prenderà vita una visita guidata serale alla scoperta delle vicende delle Dame della Corte Estense, spose ribelli, cortigiane e intellettuali. Il prezzo è di 12 euro per gli adulti, gratis per i bambini fino a 11 anni. Sabato 2 luglio, ci sono le visite guidate di “Raccontare Ferrara”: 2 ore, a partire dalle 17.00 per conoscere le arti e le architetture che decorano il cuore ferrarese a seguito di una guida esperta, che trasporterà i visitatori nella storia delineata dal Castello Estense, i palazzi rinascimentali che testimoniano antichi fasti e il Corso Ercole I d’Este. Il prezzo della visita guidata è di 12 euro a persona, per i bambini è gratis fino agli 11 anni. Le visite guidate si possono prenotare su www.visitferrara.eu
Per info e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E-mail:
www.visitferrara.eu
Dal 23 giugno Roma Imperiale - Virtual Reality Bus per una experience immersiva unica al mondo: attraversare l'area archeologica centrale di Roma e riscoprire l’originale splendore dei monumenti antichi ricostruiti in 3D
Muoversi tra gli attuali resti archeologici della Roma antica e scoprire come erano 2000 anni fa, viaggiando dentro le splendide ricostruzioni 3D realizzate dai migliori specialisti di effetti visivi in Italia con la supervisione di curatori archeologi. Sarà possibile, a partire dal 23 giugno 2022, grazie al Virtual Reality Bus realizzato da Invisible Cities, start up innovativa creata da Arsenale 23 con il supporto di Linkem.
Il progetto espositivo è stato presentato oggi dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dall’Assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor, e dall’AD di Invisible Cities, Giorgio Capaci.
Promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo e con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, la mostra “Roma Imperiale - Virtual Reality Bus” sarà attiva tutti i giorni dalle 16.20 alle 19.40 (ultima corsa), al costo di 15 euro (ridotto a 10 euro con la MIC card), con partenza da Piazza della Madonna di Loreto (Via dei Fori Imperiali).
Il percorso, della durata di 30 minuti, è fruibile in italiano e in inglese.I biglietti possono essere acquistati direttamente presso la biglietteria in prossimità della Colonna Traiana (Fori Imperiali) oppure online sul sito www.vrbusroma.it
L’experience tour, che propone un percorso mozzafiato della Città Eterna tra Fori Imperiali, Colosseo, Palatino, Circo Massimo e Teatro di Marcello, prevede una immersione 3D con speciale tecnologia VR “visor free”: Tutte le ricostruzioni delle architetture vengono fruite direttamente sugli schermi OLED sovrapposti ai finestrini del Bus e un sistema di tendine motorizzate permetterà di ammirare le bellezze di oggi e di confrontarle con quelle del passato.
"Il progetto VrBus - ha detto il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri - permetterà ai visitatori di immergersi letteralmente dentro la storia di Roma. Un'iniziativa moderna e unica nel suo genere che supportiamo per raccontare la storia millenaria della Capitale in una nuova veste capace di attrarre ulteriormente pubblico oltre che a coinvolgere anche le romane e i romani in un viaggio alla scoperta del passato di Roma. In più - ha concluso Gualtieri - lo facciamo all’insegna della sostenibilità dato che il bus adibito al servizio è un mezzo totalmente elettrico, nel rispetto dell'ambiente e nella cura dei luoghi circostanti".
“Invisible Cities ha rivoluzionato il mondo della fruizione dei contenuti virtuali realizzando un mezzo che apre nuovi orizzonti per l’edutainment, il marketing turistico e la valorizzazione del patrimonio archeologico, storico e artistico italiano” ha dichiarato il Presidente di Invisible City Ernesto Faraco. “Si tratta del primo Virtual Reality Bus grazie al quale le persone possono immergersi nella storia in prima persona e condividere l’esperienza in modo collettivo senza bisogno di visori vr o altri wearable devices. Presto ci auspichiamo altri VR-Bus, non solo a Roma, con nuove tappe di una meravigliosa avventura che ha come obiettivo ultimo quello di cambiare il modo di vivere e apprendere la storia delle nostre città, ibridando education ed entertainment, e avvicinando le generazioni del futuro al nostro meraviglioso passato. Essere contemporanei significa anche questo: riscoprire la nostra “heritage” basata su millenni di storia, prenderne il meglio, reinterpretarla e portarla nel futuro”.
Si tratterà di un viaggio all’indietro nel tempo a 360 gradi, che coinvolgerà tutti i sensi: i suoni e la musica a bordo e il sistema integrato di emissione di fragranze appositamente sviluppato da Integra Fragances, consentiranno all’utente di ammirare le ricostruzioni virtuali e di immergersi nell'atmosfera di alcuni luoghi storici del percorso, vivendo così un’esperienza unica.
Grazie al MOVX, un brevetto unico al mondo che vede coinvolti 3 GPS, un accelerometro a tre assi, un magnetometro, un velocimetro e un laser di superficie, è possibile sincronizzare la velocità e la posizione del bus nello spazio fisico reale con quelli nello spazio virtuale, permettendo la registrazione e la riproduzione di ogni movimento, curva, buca o dosso durante il tragitto.
In questa scommessa all’insegna dell’innovazione e della tecnologia, il progetto non perde di vista la sostenibilità: il VR BUS è infatti totalmente elettrico nel rispetto e la cura dell’ambiente. Piccolo nelle dimensioni e silenzioso, possiede una velocità media pari a quella di un monopattino che lo rende un’icona del futuro a spasso nella città. Con 16 posti disponibili (di cui due destinati agli accompagnatori) e una durata di viaggio di circa 20 minuti, il VR bus rappresenta una delle espressioni più all’avanguardia del marketing del futuro che utilizza le potenzialità del mondo digitale, della Mixed Reality e l’edutainment, per offrire un’Esperienza all’insegna delle 4E: Engagement, Education, Exclusivity and Emotion.
Redazione
"L'Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto.." (Johann Wolfgang von Goethe)
Forse la frase di Goethe è azzardata poichè l'Italia è la penisola piu bella e ricca di risorse culturali nel mondo. Ma nel bene e nel male la Sicilia è la chiave di tutto. Terra complicata, difficile da descrivere in poche parole: chi è nato e vissuto sa cosa significa, chi ci ha trascorso un breve periodo anche solo vacanziero, lo ha scoperto. Ci sono momenti piu bui, tristemente evocati, e momenti più lieti, leggeri. Alla vigilia di nuove elezioni comunali Palermo, il capoluogo siciliano, si presenta in una veste un pò dimessa, confusa. Per l'occasione ce lo racconta un esponente della società palermitana, Davide Pecorella - consulente aziendale, tributarista e candidato consigliere - con una chiacchierata informale e un incontro casuale davanti al Porto di Palermo.
" Intanto piu che confusa e dimessa direi che Palermo si presenta, ahimè, ai minimi storici - afferma Pecorella - Come può vedere anche lei, non ci sono parole per descrivere uno stato quasi di abbandono in cui la nostra città versa. Con l’arrivo dell’estate la situazione ovviamente è anche peggiorata. E le assicuro, davvero fa male al cuore vedere la mia città in preda all’incuria a causa del lassismo, della poca attenzione, della mancanza assoluta di senso civico da parte di alcuni cittadini ma anche dell’inerzia di chi ci governa".
- La sua è una passione per la politica coltivata da sempre oppure un innamoramento successivo, tardivo?
"Da sempre, fin da ragazzo mi sono occupato e appassionato alla politica. Però ho un principio, un credo: l' impegno politico deve essere reale, non di facciata ma reale .Ci vuole un collegamento fra progettazione e attuazione. Alle idee ci vuole un seguito. Ci vogliono i fatti".
- Quali sono i temi primari che vorrebbe attuare nella sua ipotetica futura agenda politica?
"Partiamo dalla realtà: migliorare la viabilità (strade, parcheggi, servizi) con un occhio di riguardo per il turista, proprio come lei, che si trova nella nostra città in questi giorni".
- A quali tipologie di turismo si riferisce?
“È necessario favorire il turismo, in tutte le sue forme: culturale, archeologico, enogastronomico, balneare, solidale, religioso, congressuale.
Servono iniziative politiche che favoriscano, ed implementino i servizi per i turisti e che rendano il loro soggiorno unico, confortevole, facendoli ritornare quanto prima e con sempre maggiore frequenza e ciclicità. E' necessario quindi rimediare ai disservizi, aumentare i mezzi di trasporto (navette ad esempio), abbonamenti di breve durata. Pensiamo al turismo enogastronomico; la cucina mediterranea è fatta di mille prodotti e migliaia di sapori e profumi e la cultura del cibo e del mangiare bene e sano sono insiti nella nostra civiltà gastronomica, culla del Mediterraneo.
Nel corso dei secoli sapienti e abili mani di cuochi hanno saputo assemblare i prodotti, e tramandare da madre a figlia, da nonne a nipoti, ricette non scritte che la tradizione orale ha permesso di arricchire ogni volta con qualcosa di nuovo, così che ad ogni preparazione si aggiunge o si toglie un ingrediente, un’essenza, rendendo il piatto originale, unico, irripetibile. Medesime cose possono riferirsi al turismo culturale con la valorizzazione degli eventi e delle attrattive di cui la nostra città è piena.”
Fra qualche giorno si elegge il futuro Consiglio Comunale della Città di Palermo. Quindi nel suo programma ha espresso l’intenzione di promuovere il turismo e la cultura in tutte le loro forme. E' una priorità dunque?
“Le priorità sono molteplici e ovviamente c'è sempre un programma di confronto e di dibattito con l'opposizione. Ma sicuramente valorizzare e promuovere il nostro territorio è una priorità per tutti, in primis per me. La Sicilia è terra di straordinaria complessità culturale frutto di una storia millenaria e Palermo in particolare, può diventare il perfetto laboratorio per la sperimentazione di modelli differenti e nuove tecnologie che consentano di riprogettare il rapporto tra la città ed il turismo culturale.
La mia proposta non vuole limitarsi ad un semplicistico “il futuro della città è nel turismo” ma vuole stimolare il dibattito coinvolgendo i principali settori della società, dalle amministrazioni alle imprese, dall’università all’industria culturale, dalle scuole al no-profit, che verranno invitati a fare rete, a dialogare, ad abbandonare logiche competitive a favore di sinergie integrate ed inclusive in cui ognuno viene valorizzato nella sua singolarità a favore della fruibilità del territorio nel suo complesso. Si tratta quindi di delineare scenari di un futuro possibile per Palermo nei prossimi anni stimolando la riflessione e raccogliendo suggerimenti e proposte.”
- Diceva che servono iniziative politiche che favoriscano i servizi per i turisti …
“Certamente. Far funzionare al meglio la “macchina comunale” è il primo dovere di un’amministrazione che lavori al bene della città. Disporre di servizi efficienti ed accessibili, di tempi certi per i procedimenti amministrativi, di una burocrazia rapida e trasparente sono condizioni essenziali per assicurarne lo sviluppo. Ad esempio non deve accadere che finanziamenti pubblici o investimenti privati si perdano per carenze della burocrazia comunale. Altro aspetto importante è quello del coinvolgimento delle periferie poiché una città delle dimensioni di Palermo non può più ignorare ciò e deve invece avviare un percorso deciso per valorizzare le realtà periferiche come volàno di uno sviluppo solido ed inclusivo anche e soprattutto da un punto di vista culturale e turistico.”
- Grazie della chiacchierata. Prendo la nave e spero di tornare a trovarla in Consiglio comunale!
"L'aspetto con piacere. Buon viaggio e ritorni a Palermo ...a prescindere dal Consiglio Comunale! Perchè come diceva Goethe, i nostri colori del cielo, del mare e della terra…" chi li ha visti una volta non li dimentica per tutta la vita".."
Silvia Donnini
Sbocciano le rose in Masseria e arrivano i primi stranieri
Per camminare scalzi sui prati morbidi come velluto e perdere lo sguardo nelle distese di terra rossa
Le rose sono in fiore nella Masseria Chicco Rizzo a Sternatia nel Salento. Adornano la grande corte, diffondendo il loro profumo nell’aria.
La primavera è esplosa in tutta la sua bellezza annunciando una calda e dolce estate. E il prato inglese è così curato da essere velluto sotto i piedi, invitando a camminare scalzi, mentre lo sguardo si perde nelle distese di terra rossa che circonda per ettari ed ettari tutta la Masseria, dove si coltivano ulivi e ortaggi con tecnica bio. Così mente e corpo si rigenerano.
Ne sanno qualcosa i turisti stranieri che, come ogni anno, sono ritornati nella Masseria per vivere il tempo lento e respirare i profumi delle rose e delle essenze mediterranee che si diffondono nell’aria. Ne sanno qualcosa anche gli artisti che ogni anno animano il Festival della Notte della Taranta che, scelgono Masseria Chicco Rizzo perché è per loro fonte di ispirazione.
L’energia positiva della pietra, lasciata a vista, che caratterizza i cortili e le camere, la bellezza della Natura sono infatti un toccasana per chi ha bisogno rilassarsi e alimentare al tempo stesso la propria creatività.
Dalla splendida struttura, anche solo con le bici, è possibile esplorare i vicini borghi del Salento: Martignano, Sternatia, Calimera, che, con le loro chiese e i centri storici sembrano ricamati nella pietra.
La Masseria, riconosciuta anche Masseria Didattica dalla Regione Puglia, si trova infatti nel cuore della Grecìa Salentina, l’isola linguistica dove si parla ancora il greco antico di derivazione omerica. Lecce, capoluogo del Salento è ad appena 13 chilometri e le meravigliose spiagge di Gallipoli sullo Jonio e di Torre dell’Orso, Otranto, San Foca, Roca Vecchia con la Grotta della Poesia e i Faraglioni di Sant’Andrea sull’Adriatico sono rispettivamente a 20 e a 15 chilometri.
Ogni angolo è curato nei minimi dettagli. 18 le camere, arredate in stile country e minimal che si affacciano sull’antica corte dove si erge in tutta il suo splendore il pozzo, usato anticamente anche per far bere gli animali. Poco distante una splendida e ampia piscina riparata dai venti da un muretto di cinta.
Masseria Chicco Rizzo, che risale al 1700, è per la sua stessa storia vocata all’ospitalità: era infatti un’antica stazione di posta, che si trovava sulla via dell’olio. Dai frantoi ipogei partivano i carichi di olio lampante, che venivano imbarcati dal porto di Gallipoli per illuminare le vie e le piazze delle più grandi capitali europee, Londra, Parigi, Mosca. E così la masseria dava refrigerio agli animali e agli uomini, ospitandoli per qualche ora o per una notte intera, prima che facesse alba.
Oggi, di proprietà della famiglia Carcagnì, Masseria Chicco Rizzo offre soggiorni esclusivi ed esperienze memorabili a viaggiatori, colti e curiosi, desiderosi di scoprire la vera anima del Salento, a contatto con l’energia positiva della pietra e della Natura.
La Masseria è anche un’elegante location per cerimonie, eventi, matrimoni e per convegni, grazie alla sua ampia sala attrezzata di tutto punto con video proiettore e collegamento wi fi ultra veloce.
Su prenotazione, il ristorante è aperto anche agli esterni e offre solo prodotti tipici e ortaggi biologici di stagione coltivati a chilometro zero. Anzi… a metro zero.
Per info e prenotazioni:
Masseria Chicco Rizzo
Strada Ambrosina Chicco Rizzo
73010 Sternatia (LE)
Tel. 328 85 75 989
www.masseriachiccorizzo.it - info@masseriachiccorizzo.it
Entra in masseria con il video: https://www.facebook.com/620441691475750/videos/3195368937448869
Redazione
XII GIORNATA NAZIONALE ADSI
Domenica 22 maggio 2022
Ingresso gratuito, in molti casi su prenotazione
Il più grande museo diffuso d’Italia riapre le porte. Domenica 22 maggio torna la
Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI), giunta quest’anno alla XII edizione.
Oltre 400 luoghi esclusivi di tutta la Penisola, testimoni di arte e storia a cavallo dei secoli - castelli, rocche, ville, parchi storici e giardini segreti - saranno visitabili gratuitamente, in un’immersione nel “Bello” che rende ancora oggi il nostro Paese identificabile, dove più che altrove gli immobili storici costituiscono una rete unica al mondo. E che potrebbe costituire il perno dello sviluppo sostenibile a lungo termine della nazione.
L’iniziativa, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep), ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, del Ministero della Cultura,del Ministero del Turismo e per la prima volta di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo. Quest’anno Media Partner dell’evento sarà il TGR –RAI.
In Piemonte e Valle d’Aosta sono 23 le dimore ADSI aperte per la Giornata Nazionale di cui una, Villa Malfatti di San Giorgio Canavese (To), alla sua prima partecipazione all’evento.
Un numero di proprietà inferiore alla passata edizione, motivata dal fatto che, dopo due anni di forzata inattività, molte dimore sono impegnate a pieno ritmo in eventi di vario tipo.
Altre invece, grazie ai bonus e ai fondi del PNRR, sono in fase di ristrutturazione per riappropriarsi dell’originario splendore. La Giornata ADSI Piemonte e Valle d’Aosta ha ricevuto il sostegno di Reale Mutua e il Patrocinio della Regione Autonoma Valle d’Aosta, della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e delle Province dAlessandria, Asti, Biella, Cuneo e Novara.
Dediche speciali al Salone del Libro ed al Raduno dei Bersaglieri.
Da segnalare che, in un maggio particolarmente denso di appuntamenti, il 22 del mese coincide con la giornata “clou” del Salone Internazionale del Libro di Torino. Evento di spicco a cui alcune dimore iscritte alla GN ADSI dedicano un omaggio: dall’apertura di biblioteche che custodiscono autentiche rarità, alla presentazione di volumi legati a storie di famiglia.
A Casa Lajolo di Piossasco (foto a sx) il giornalista e divulgatore scientifico Fabio Marzano, autore del volume I RACCONTI DELLE PIANTE, edito da EDT, anima un incontro del calendario ufficiale del Salone Off, moderato da Chiara Priante. I visitatori potranno anche ammirare volumifacenti parte il patrimonio librario della dimora dedicati al tema botanico (giardino, orto, coltivazioni, ecc).
Il castello di Robella (AT) nel corso della visita mostrerà la cospicua biblioteca in italiano, francese e inglese, nota per un ricco fondo ottocentesco di opere letterarie e storiche in lingua russa, lascito del governatore di Saratov Alexei Alexeievich Zubov. A Novi Ligure (AL) Tenuta La Marchesa presenterà i dati di una ricerca che ricompone la lunga storia della proprietà e le sue trasformazioni nel corso dei secoli, materiali che in giugno saranno oggetto di un approfondimento della testata locale “Novitate”.
Nel torinese, la passeggiata nel Parco di Sansalvà di Santena sarà accompagnata da letture di un articolo sul Kurten e sul suo lavoro a Sansalvà e nelle altre residenze piemontesi pubblicato sulla rivista di arte e storia del giardino "Rosanova" e tratte dal libro "Il viaggio in Oriente (1861 - 1862)”, diario del viaggio che Ernesto Balbo Bertone di Sambuy fece in Siria per selezionare e portare in Piemonte i cavalli per casa Savoia.
A Cuneo il 22 maggio, si terrà invece il Raduno Nazionale dei Bersaglieri.
Villa Oldofredi Tadini, custode di uno dei più antichi giardini di Cuneo,censito tra i parchi storici e botanici della Regione Piemonte, al suo interno conserva mobili, cimeli e ricordi del periodo risorgimentale. In omaggio al Corpo istituito nel 1836 da Alessandro La Marmora, per la GN accoglierà alcuni cappelli storici dei bersaglieri della collezione Lino Ravetto di Cuneo. Sarà anche occasione per ricordare un episodio del 1854 che lega la dimora ad un incontro segreto fra Cavour e l’allora ministro della Guerra, Alfonso La Marmora, fratello di Alessandro, all’ombra di un secolare tiglio del giardino della Villa.
Un “summit” che sancì la partecipazione del Piemonte alla Guerra di Crimea assegnando il comando delle truppe piemontesi allo stesso ministro artefice della battaglia della Cernaia, eroicamente combattuta proprio dai bersaglieri. Uno dei tanti episodi che Domenico Sanino, ora proprietario di Villa Tadini, nel 2010 ha descritto nel libro "Mimì ed Ercole Oldofredi Tadini: una vita per l'Italia”, ed. L'Arciere Savigliano.
Località fra loro vicine come Santena e Pavarolo; Bricherasio, Piossasco e Virle; o San Giorgio Canavese e Barone Canavese nel torinese; Boca ed il Lago d’Orta nel novarese; Ozzano Monferrato, Giarole e Valmadonna nell’alessandrino invitano poi il pubblico a delineare mini-tour personali che, nel giro di pochi km, comprendono più proprietà. Da visitare in abbinamento ad altre località ed attrattive, o alla scoperta di prodotti tipici, in molti casi coltivati proprio nelle dipendenze agricole di alcune residenze storiche. In particolare, Pavarolo e Barone Canavese che propongono attività di contorno per accogliere al meglio i visitatori.
Il Patrocinio dell’ENIT giunge poi come indiretto incoraggiamento allo sviluppo di progetti che portino
infatti alla valorizzazione di un turismo “intimo”, che metta in luce le singole dimore nell’ambito di itinerari
tematici a cui ADSI Piemonte e Valle d’Aosta sta lavorando da tempo e che presto verranno ufficializzati.
Sandor Gosztonyi, Presidente ADSI – Sezione Piemonte e Valle d’Aosta da poco rieletto per il triennio 2021– 2024, dichiara “La Giornata Nazionale si propone come un racconto reale, come spunto per rivivere uno spaccato della storia del nostro Paese.Ma è anche l’occasione per sensibilizzare cittadini e istituzioni su cosa significhi gestire questi beni,quali professionalità sono richieste per tutelare antiche mura e giardini secolari.Una responsabilità non indifferente oggi portata avanti grazie anche al rinnovato impegno delle nuove generazioni che stanno riprendendo le attività delle origini o avviandone di nuove, favorendo così nuovi posti di lavoro, con la possibilità di preservare dei beni di famiglia reinterpretando il loro futuro ruolo in chiave economica”.
La Missione dell’ADSI e dei suoi proprietari
La rete virtuale delineata a livello nazionale dagli immobili storici ADSI è unica,dall’immenso valore sociale,culturale ed economico che i proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e a valorizzare. Un patrimonio turistico di rara bellezza, un vero museo diffuso lungo tutta la penisola, talvolta ignorato o trascurato, che tramanda valori e tradizioni della nostra nazione e che prima della pandemia era in grado di accogliere 45 milioni di visitatori l’anno. Ma anche perno di economia circolare per i borghi in cui si trovano e di cui nel tempo sono stati elemento di identità e riferimento. Il 54% di tali immobili si ubica, infatti, in piccoli comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti e, nel 29% dei casi, sotto i 5.000 residenti.
Il patrocinio dell’ENIT è quindi un primo riconoscimento al grande valore aggiunto che le dimorestoriche possono e potranno dare al rilancio del turismo nazionale, svelando capitoli inediti di arte e storia di interesse locale e nazionale. La Giornata Nazionale ADSI è anche occasione per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico del Paese. Il loro indotto genera un impatto positivo su moltissime filiere: da quella artigiana, in particolare del restauro, a quella del turismo (e quindi servizi di ristorazione, attività ricettive e visita degli immobili),dalla convegnistica alla realizzazione di eventi, dal settore agricolo al mondo vitivinicolo. Molte sono le figure professionali che
gravitano intorno ad una dimora storica, mestieri dal sapere antico –artigiani, restauratori, maestri vetrai –sempre più difficili da reperire.
In alcune proprietà sono previste visite più approfondite (a fronte di un piccolo contributo) ed iniziative collaterali promosse specificatamente per la Giornata Nazionale. Quest’anno torna anche il concorso fotografico in collaborazione con Photolux rivolto agli utenti di Instagram.
L’elenco dei luoghi aperti al pubblico e le modalità di prenotazione,ove richiesta, sono consultabili al link www.adsi.it/giornatanazionale
Redazione
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