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(ph di Cristina Pergolini)
Mariella Morosi
La Sicilia del prossimo quinquennio
La Borsa Globale dei Turismi sempre più laboratorio di idee e progetti per favorire l’allungamento delle stagionalità, in una logica di mercato e produttività per imprese, lavoratori e consumatori
Manca pochissimo all’inaugurazione della ventiseiesima edizione di Travelexpo, Borsa Globale dei Turismi, in programma dal 5 al 7 aprile 2024 nella tradizionale e splendida location del CDSHotels Città del Mare di Terrasini, si registra già un record di partecipazioni espositive segno della vivacità di un mercato che si è lasciato alle spalle il triste periodo della pandemia.
Anche quest’anno Travelexpo si conferma quindi punto di riferimento per il settore sia per quello che riguarda l’outgoing che per l’incoming il cui filo conduttore è la “Sicilia turistica verso il prossimo quinquennio”. Questa edizione, infatti, cercherà di interpretare le mutazioni intervenute e delineare le strategie di sviluppo possibile in linea con le azioni programmatiche dell’assessorato regionale al Turismo.
Particolarmente vario e numeroso il parterre di operatori che puntano sull’outgoing proponendo anche nuove destinazioni per i viaggiatori siciliani e che oggi sono interessati a incontrare il sistema distributivo delle agenzie dell’Isola, impegnato anche a sviluppare il ricettivo.
“La linea guida - sottolinea il patron di Travelexpo, Toti Piscopo - sarà sempre l’allungamento della stagionalità che quattro anni fa auspicavamo in solitaria ma che oggi costituisce un tema ampiamente condiviso a tutti i livelli e per il quale adesso occorrono provvedimenti governativi sia a livello regionale che nazionale per avviare quel processo che ormai rappresenta una necessità primaria per il consolidamento dello sviluppo del turismo in Sicilia, e in generale nell’intero Paese. In questa occasione delineeremo le azioni possibili da condividere con gli enti locali, le imprese e le confederazioni sindacali e datoriali”.
Per il resto, Travelexpo rappresenterà come sempre un momento di informazione e formazione ma anche e soprattutto di supporto alla commercializzazione con l’ospitalità gratuita offerta agli agenti di viaggio siciliani al CDSHotels Città del Mare. Accanto al workshop B2B, infatti, sono previsti anche degli appuntamenti dedicati, di cui uno, che rappresenta la grande novità, è la presentazione del distretto turistico del lusso. Accanto a questo l’intelligenza artificiale e le opportunità che può offrire al comparto turistico, e le nuove professioni turistiche che via via vanno nascendo per adattarsi alle tendenze emergenti e alle nuove tecnologie ma anche ai mutati gusti dei viaggiatori e delle persone riguardo le loro aspettative professionali.
Per info e programma www.travelexpo.it
Tra poco più di un mese ci sarà una due giorni dedicata al turismo slow per eccellenza: i cammini.
“Scopri l’Italia che non Sapevi – Viaggio Italiano” è un progetto congiunto di promozione turistica delle Regioni Italiane facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo. Tra le attività portate avanti, ora, ce n’è una volta alla valorizzazione del turismo lento, una modalità di viaggio sempre più in voga che permette di assaporare appieno anche angoli meno noti della nostra Penisola, magari con la primavera. È “Cammini Aperti” che ideato dalla Regione Umbria - in qualità di capofila per il turismo slow - si pone l’obiettivo di essere il più importante evento nazionale dedicato ai sentieri/itinerari, promuovendo i valori dell'accessibilità. Si terrà il 13 e 14 aprile, 42 i cammini coinvolti, 2 per ogni regione e provincia autonoma, con oltre 2000 partecipanti, previa iscrizione sul portale dedicato. Le escursioni/passeggiate saranno condotte da guide ambientali escursionistiche o accompagnatori di media montagna. Tra le caratteristiche di ogni percorso: essere un anello e avere una lunghezza tra i 6 e i 10 km.
A essere coinvolti in “Cammini Aperti” anche due importanti partner il CAI – Club Alpino Italiano e FISH – Federazione Italiana Superamento Handicap. Il CAI, Ente pubblico vigilato dal Ministero del Turismo, ha lavorato selezionando 21 cammini, uno per ogni regione, e identificato un tratto di questi - di lunghezza variabile - sui quali portare persone con difficoltà motoria mediante l’impiego di Joilette e/o carrozzine. Inoltre, su tutti e 42 cammini lo stesso darà informazioni, distribuendo un vademecum, per incentivare la pratica responsabile dell’outdoor. FISH, invece, si impegnerà attivamente per garantire l'accessibilità di questi percorsi, lavorando affinché le persone con disabilità possano partecipare pienamente alle escursioni. Attraverso iniziative di sensibilizzazione e collaborazioni con le autorità locali e le federazioni regionali sarà promosso un sistema di turismo lento accessibile e inclusivo per tutti, anche per coloro con mobilità ridotta. A tal proposito verrà redatto un documento con linee guida per tutte le realtà del terzo settore e le regioni per una fruizione il più possibile reale.
Un weekend, dunque, per camminare il più serenamente possibile ma anche per scoprire le bellezze della nostra Italia, tra angoli impregnati di storia e arte, spiritualità e meravigliosa natura. Un viaggio che si articola dal Centro, al Nord al Sud, isole comprese, senza sosta ma a passo lento, anche con momenti di intrattenimento e degustazioni enogastronomiche.
Si incomincierà a muovere i primi passi, magari recandosi in Abruzzo per percorrere il “Cammino dei Briganti” proprio laddove inizia. Un’esperienza da non perdere, per visitare il pittoresco borgo di Valdevarri di Sante Marie, recentemente abbellito da due murales dall’artista Graziella Gagliardi e lasciarsi travolgere dalla musica folkloristica degli organetti e dalla bontà delle pallotte cacio e ova. Per chi invece è alla ricerca di “spiritualità” è facile pensare a San Francesco, specie percorrendo il centro Italia. Il 2024 si celebra l’ottavo centenario delle sue Stimmate cosichè l’Emilia-Romagna, l’Umbria e la Toscana, hanno deciso di portare “Cammini Aperti” sul Cammino di Francesco da Rimini a La Verna e sulla Via di Francesco.
In Toscana si va nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, per percorrere un classico itinerario in prossimità del Santuario della Verna, una delle mete di pellegrinaggio più importanti al mondo, in un percorso ad anello che offre due visioni diverse ma entrambi spettacolari della roccia sul quale si incastona il luogo francescano. “Il cuore verde d’Italia”, invece, in prossimità di Assisi, tira fuori tutta la bellezza dei paesaggi della vallata abbinata a un luogo impregnato di religiosità quale l’Eremo delle Carceri, collocato sul Monte Subasio. La bassa Umbria invece sarà coinvolta in un altro itinerario: uno dei tratti più suggestivi del Cammino dei Protomartiri Francescani, con partenza dal borgo medievale di San Gemini fino a Cesi passando per i resti dell’antico municipio romano di Carsulae. Più in là, ma nel Lazio, si andrà poco lontano da Roma, lungo il “Cammino di San Benedetto” arrivando a visitare anche i suggestivi Eremi Benedettini di San Cosimato a Vicovaro, un complesso di grotte comunicanti con il sovrastante Monastero e con una rete di cunicoli facenti parte di acquedotti romani Marcio e Claudio. Pare che qui arrivò il Santo proveniente da Norcia. E sempre parlando di Cammini dove la spiritualità pervade ecco la Via Lauretana, nelle Marche, con il più antico percorso mariano e l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, testimonianza concreta della presenza dei cistercensi in questo territorio e sublime esempio di architettura tutta da visitare.
Scendendo lungo lo stivale, si giunge al Sud. La Puglia è protagonista con Gravina di Laterza, uno dei canyon più grandi d’Europa con pareti alte più di 200 metri: un meraviglioso paradiso naturalistico, vasto ed incontaminato da ammirare percorrendo la Via Ellenica del Cammino Materano. E regali della natura sono anche in Campania, nel Cilento bizantino, sul Cammino di San Nilo, quando si incontreranno le suggestive Cascate dei Capelli di Venere con le sue vasche naturali. In Basilicata invece l’escursione da non perdere è per visitare il Santuario di Viaggiano dove è collocata, per una parte dell’anno, la Madonna Nera, dichiarata protettrice della Regione oppure per chi è a “caccia di natura” la Via Lucana che porta a conoscere Moglionico - considerato “borgo più bello d’Italia” - e il lago artificiale di San Giuliano, Oasi WWF, paradiso di biodiversità. E poco più in là, nel Parco delle Serre, ma in territorio di Calabria, si andrà a camminare su di un suggestivo tracciato dell’ex ferrovia a scartamento ridotto Decauville del 1860 che serviva per il trasporto di legname, da Ferdinandea fino alla costa ionica. In Sicilia “Cammini Aperti” darà valore alla Magna Via Francigena, un’arteria che da nord a sud permetteva di comunicare e fare commercio e che racconta un lato piuttosto insolita e inedita della regione. La Sardegna, invece, punta tutto sul Cammino Minerario di Santa Barbara, nell’iglesiente, nella tappa che va da Fluminimaggiore alle grotte di Su Mannau, tra bellezza naturalistica e miniere che, seppur dismesse, raccontano la loro storia e i tempi che furono.
Anche andando su al Nord non c’è che l’imbarazzo della scelta, in entrambe le giornate.
In Lombardia a essere coinvolta sarà la Via Francigena, nel tratto che da Orio Litta conduce a Senna Lodigiana, considerato uno dei più iconici dell’intero itinerario europeo, mentre a Milano si farà un insolito trekking urbano facente parte del Cammino di San’Agostino, dalla Certosa di Garegnano al Duomo, attraversano anche alcuni parchi della città.
In Liguria invece grande attenzione per il paesaggio: con i panorami mozzafiato dell’Alta Via dei Monti Liguri, da Pratorotondo porta al Rifugio Argentea, sui crinali del Parco del Beigua, per trovare i testimoni di una passata era glaciale: i blockfield. Bellezza naturale anche in Piemonte con i vigneti terrazzati, da Cinzano all’Abbazia di Vezzolano, laddove si erge uno dei monumenti medievali più importanti dell’intera regione che, secondo la leggenda, sarebbe stata fondato per il volere di Carlo Magno. Spostandosi ancora più a ovest, in Valle d’Aosta, un tratto del Cammino Balteo porta i partecipanti a entrare in contatto con una parte di regione. Qui la storia ha lasciato segni evidenti, tra importanti siti archeologici, villaggi, tradizioni locali e imponenti castelli, come il magnifico Forte di Bart, oggi polo culturalmente attivo.
ll viaggio di “Cammini Aperti” non si interrompe neppure a Est. In Fiuli Venezia Giulia un anello conduce a scoprire Aquileia e Grado sulle orme di San Marco, in quello che è parte del Prologo al Cammino Celeste. Si tratta di un percorso di pellegrinaggio per popoli di tre nazionalità diverse: italiani, slavi e austriaci. In Trentino invece si va nel territorio della Vallagarina, per camminare laddove sono stati ritrovati 28 capitelli dedicati a San Rocco, protettore delle malattie, in uno scenario di immensa bellezza dove non manca anche l’aspetto più mistico. Mentre l’Alto Adige, con la Via Romeo Germanica, porta a scoprire tutta la storia e la bellezza di certi luoghi come il Forte di Fortezza, l’Abbazia di Novacella e il Duomo di Bressanone. E per chi è alla ricerca di “unicità” il Veneto da valore al “Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” circondato da un paesaggio dove l’intervento dell’uomo, sulla natura e sulla coltivazione dei vitigni, ha modificato il territorio rendendolo Patrimonio Unesco.
Si ricorda che “Scopri l’italia che non Sapevi” è una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo - della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT. Un progetto che vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo, ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica (borghi, turismo lento, turismo attivo, natura e parchi) con quest’ultimo anche responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità con il Tourism Digital Hub.
A queste si sono unite le Regioni partner ai quali sono stati affidati alcuni tematismi verticali. Regione Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Campania si occupano così rispettivamente di enogastronomia, golf e percorsi e itinerari di turismo archeologico subacqueo, il tutto per enfatizzare ulteriormente il progetto e così anche il prodotto Italia.
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Ormai ci siamo, tra pochi giorni si aprirà la trentaduesima edizione di Tipicità Festival quest'anno all'insegna di “Armonia di sapori e territori”. Nei giorni 9-10-11 marzo a Fermo si terrà il consueto trionfo di gusto, tradizione, in una parola di Tipicità marchigiane presentate nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Leopardi alla presnza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, del direttore di Tipicità Angelo Serri, del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro (ente organizzatore), del direttore generale di Banco Marchigiano Massimo Tombolini (project partner). Presenti, tra gli altri, anche il Commissario per la ricostruzione post terremoto del centro Italia sen. Guido Castelli, l’assessore alle Attività Produttive Andrea Maria Antonini e l’assessora alla cultura Chiara Biondi.
“Tipicità è una manifestazione di grande valenza promozionale e commerciale in quanto ci porta alla scoperta dell’identità profonda del territorio marchigiano, dei suoi prodotti d’eccellenza e delle sue tradizioni – ha detto il presidente Acquaroli che sabato mattina parteciperà all’inaugurazione dell’evento – ed è anche una preziosa opportunità di destagionalizzazione perché attrae turisti e visitatori nell’ambito di una tendenza turistica diffusa che vede l’enogastronomia come grande protagonista. Oggi presentiamo la 32esima edizione: il numero attesta un percorso importante e dimostra che questo evento non è solo il risultato di una grande intuizione, ma il frutto di una solida organizzazione che anno dopo anno, con il coinvolgimento sempre più largo di enti locali, produttori e operatori, ha portato la manifestazione fuori dai confini regionali prima e adesso addirittura nel mondo. Come Regione non possiamo che essere orgogliosi di sostenere realtà che, come Tipicità, condividono i nostri stessi obiettivi di crescita e sviluppo per l’intera regione facendo leva sulle peculiarità uniche che le Marche sono in grado di offrire”.
“La pandemia – ha proseguito il direttore Serri - ci ha posto dinanzi ad un significativo cambio nelle modalità di consumo del prodotto e di fruizione del territorio. Già lo scorso anno Tipicità Festival ha evoluto la sua formula lasciando centralità al racconto, facendo uscire le storie dagli stand per dar vita ad un’esperienza corale, ad un grande mosaico di conoscenze capace di trascinare espositori e visitatori in un percorso esperienziale partecipato. L’enogastronomia si apre per raccontare le grandi tradizioni e le nuove tendenze capaci di disegnare la tipicità di oggi e di domani. Il programma prevede oltre 150 eventi: non solo tavole rotonde, talk show e convegni destinati ad affrontare le tematiche del presente e a scansionare le grandi incognite del futuro, ma anche la partecipazione di realtà ospiti provenienti da sette regioni italiane coinvolte e paesi stranieri: l’Ucraina, fortemente voluta dal Comune di Fermo, la Francia, la Germania, la Cina, il Gambia, gli Emirati Arabi Uniti ed il Sud Africa. Ospite d’onore è il Giappone con cui stiamo preparando un percorso verso l’Expo di Osaka del 2025. In mezzo, a novembre, avremo la Settimana della cucina italiana nel mondo, sempre in Giappone”.
L’iniziativa, allestita su diecimila metri quadrati di percorso del padiglione espositivo di Fermo Forum si rivolge a produttori e consumatori, ma anche a turisti, food trotters, wine lovers, gourmet, giornalisti ed accademici.
Il centro del padiglione sarà dominato dal racconto del territorio, mentre l’esperienza enogastronomica tornerà ad essere protagonista nel “Teatro dell’esperienza”, nel quale le destinazioni turistiche si trasformano in spettacoli del gusto capaci di stimolare i sensi. In questo contesto gli chef diventano ambasciatori delle proprie terre e si affiancano ad artigiani, guide escursionistiche, narratori del territorio.
Il “tuffo nei localismi” sarà al centro del rinnovato format offerto dal percorso espositivo di “Tipicità experience” che, aprendosi ad esperienze di viaggio e di gusto del Belpaese, mira a restituire tutti i colori della tipicità d’Italia. Da quest’anno presente nell’ambito del padiglione anche l’area “Tipicità Benessere”.
Col percorso espositivo Autocthon si darà invece voce alla biodiversità, a tutto quel panorama di produzioni legate indissolubilmente al territorio, dalla vigna all’ulivo passando per i grani antichi.
Torna il Mercatino, con tutti i suoi contenuti valoriali, capace di innescare intense emozioni, ormai sopite o del tutto dimenticate, come la piazza, il clima di festa, le sfumature folkloristiche, i profumi, il chiacchiericcio e la confusione come piacevole colonna sonora e, infine, l’incontro con il produttore che narra le sue creazioni.
Nella nuova “Cantinetta”, spazio alle degustazioni di vino per esperti e curiosi, che, come nella migliore tradizione italiana della cantina intesa come fucina di idee, accoglierà e renderà protagonisti i personaggi appartenenti a questo ambiente: vignaioli, olivicoltori, agricoltori custodi di specie dimenticate, produttori di conserve, salumi e formaggi.
Si ripropongono due aree da sempre distintive della manifestazione: l’Accademia, arena show per grandi chef, e “Lievito & fermento”, uno spazio dedicato ad un distretto in vivace evoluzione, colorato speaker corner dove si racconta il mondo dei grani antichi, delle tecniche innovative, dei lieviti madre, delle farine, delle magie del forno e di tutto ciò che richiede tempo e pazienza per essere assaporato e valutato nei giusti modi.
Tipicità Festival è organizzata dal Comune di Fermo in collaborazione con Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche ed Anci Marche, con un nutrito pool di partner comprendente Atenei, aziende, entità territoriali e con il supporto del project partner Banco Marchigiano.
per informazioni è possibile consultare www.tipicita.it
Sara Rossi
Sotto il Segno del Salento
Incastonato nel cuore del Salento esattamente equidistante dai due mari: lo Jonio e l’Adriatico, a due passi dalle spiagge di Gallipoli e da Otranto, Supersano è vicino anche a Santa Maria di Leuca, dove i due mari si incontrano. Un borgo autentico incastonato in una lussureggiante pineta che gli fa da cornice, il Bosco del Belvedere, raccontato nel Museo del Bosco. E’ quindi il borgo ideale dove trascorrere le vacanze nella Primavera Estate 2024, ma anche per staccare la spina e rigenerarsi tutto l’anno prenotando week end lunghi. c'è anche un Carnevale strepitoso con abiti sartoriali e carri allegorici artigianali in perfetto stile Made in Italy.
Mentre è si appena conclusa in bellezza “Natale nel Borgo” la manifestazione che fa riviere la magia del Natale con pezzi artistici unici in tutto il centro storico, Supersano si prepara a presentare i suoi gioielli alla Borsa internazionale del turismo, la più grande kermesse italiana di livello internazionale, che richiama tour operator e giornalisti da tutto il mondo, in programma a Milano tra il 4 e il 6 febbraio 2024. Ed è a Supersano che batte forte la gioia di vivere in perfetto stile salentino, tanto che se si vuole scoprire il Salento Life Style la tappa obbligata inizia proprio da qui.
TURISMO DEGLI EVENTI: IL CARNEVALE DI SUPERSANO
In particolare, “fuori stagione” da non perdere è il Carnevale che vede scendere in pista tutto il paese. Grandi e piccini si divertono a inventare il tema dei gruppi mascherati, le sarte più brave cuciono gli abiti, sfarzosi e fantasiosi e dopo aver scelto la musica, mettono in scena veri e propri spettacoli danzanti con coreografie ben curate, che vengono proposti sia durante la sfilata per le vie del paese che davanti alla giuria, nel grande piazzale dove si percepisce nettamente l’adrenalina e il forte senso di competizione tra i vari gruppi mascherati, in gara, fino all’ultimo coriandolo… per conquistare l’ambito premio come Gruppo Mascherato, una Medaglia d’onore che porteranno con orgoglio sul petto per tutto l’anno, passando nella Storia del Carnevale.
TURISMO LENTO E NATURALISTICO: LA VIA FRANCIGENA LUNGO LE MASSERIE E NEL BOSCO
In primavera estate tutta la campagna si risveglia e il borgo, che ha come cornice naturale la pineta del Belvedere sull’alto della serra, regala uno scenario unico. I sentieri fanno parte della via francigena che da Roma portava sino a Santa Maria di Leuca i pellegrini. Qui si incontra la Cripta della Madonna di Coeli Manna con uno splendido affresco bizantino che ritrae la Madonna dagli occhi a mandorla.
Al Bosco e alla sua biodiversità è dedicato un museo custodito nel Palazzo comunale.
Dice il consigliere delegato al turismo, Sandro Negro: “Abituati a vivere circondati da tanta bellezza, molto spesso noi supersanesi non ci rendiamo conto di quanto sia bello e prezioso il nostro paesino. Il borgo incorniciato dal Bosco del Belvedere è sicuramente il colpo d’occhio che cattura immediatamente i tanti turisti e viaggiatori che ci vengono a trovare. A questo si aggiunge un’offerta ricettiva autentica, costituita da masserie, splendidamente restaurate”
“Noi vogliamo far conoscere sempre di più tutti i nostri gioielli - afferma il sindaco, Corrado Bruno - Supersano, infatti, ha tutte le carte in regola per attrarre turismo tutto l’anno grazie alla bellezza del borgo e del suo Bosco del Belvedere, ma anche all’ingegno e all’impegno dei nostri concittadini che, supportati dal Comune, riescono ad organizzare eventi così belli e originali come il Carnevale e, da due anni a questa parte, anche Natale nel Borgo”.
TURISMO ENOGASTRONOMICO
Supersano merita anche un viaggio di tipo enogastronomico. E’ infatti top pure nella tavola. Per le vie del borgo si diffonde al mattino presto il profumo del pane appena sfornato e le campagne, coltivate a ortaggi, donano prodotti freschi che passano direttamente dalla terra alla tavola. Il pane fragrante si spezza tra le mani, le cicorie di campagna sono invitati e gustose e hanno un profumo inconfondibile. Il Bosco con la sua biodiversità protegge i sapori autentici.
Per conoscere le meraviglie di questo territorio, dunque, appuntamento alla Bit di Milano 2024.
VISITA IL CARNEVALE DI SUPERSANO:
https://www.youtube.com/watch?v=2cKpo3-1bG4
VIVI IL CARNEVALE DI SUPERSANO
Destinazione perfetta per coloro che vogliono trascorrere un soggiorno all'insegna del relax o per scoprire una parte di Sicilia che ha moltissimo da raccontare.
Gettonatissima per le vacanze estive, la Sicilia potrebbe essere l’idea vincente anche per una vacanza in primavera quando le temperature sono molto gradevoli e il clima, prettamente mediterraneo, permette di riprendere le attività all'aria aperta che l'inverno aveva momentaneamente mandato in letargo. Per la nostra fuga primaverile abbiamo scelto la provincia di Trapani un po’ il simbolo dell’intera Sicilia. Al suo interno, infatti, racchiude tutti i segreti e le bellezze che hanno reso ricca l’isola insieme a luoghi e testimonianze che ricordano il passaggio dei numerosi popoli che l'hanno conquistata. Dai templi greci, ai resti di civiltà puniche, dai vecchi palazzi barocchi ai caratteristici Mulini da cui si estrae il sale, dalle torri di vedetta ai monumenti del ‘900...... Senza dimenticare il mare favoloso delle sue isole e la natura incontaminata, soprattutto nelle vicine Isole Egadi e nelle Riserve Naturali.
Per il nostro soggiorno abbiamo scelto una dimora di charme a soli 10 chilometri da Trapani e dall’aeroporto ideale per un soggiorno mare nonché punto di partenza ad hoc per visitare luoghi ricchi di cultura, storia e tradizioni. Stiamo parlando de La Tonnara di Bonagia Resort by Italica Hotels & Resorts, a Valderice, una struttura fantastica, tra palme e giardini, ospitata in un'antica tonnara del 1600 completamente ristrutturata nel rispetto del valore storico dell'edificio: gli antichi spazi, che un tempo ospitavano il marfaraggio, i magazzini di stoccaggio e lavorazione dei tonni, e le rimesse dove venivano tenute a riposo le barche, sono oggi accoglienti e spaziose camere e suite, vista mare o vista giardino, dotate di ogni comfort per garantire il massimo del relax.
Ciliegina sulla torta, all’ingresso del complesso, sopra l’attuale reception, quello che un tempo era l'appartamento del rais, dalla cui grande terrazza ogni mattina scrutava il mare per verificarne le condizioni e dar via alla pesca, c'è ora la luminosa Suite del Rais, un esclusivo alloggio con un’ampia camera e una zona giorno arredate con pezzi pregiati nel tipico stile locale. Oltre a quelle realizzate nell’antica struttura della tonnara, lungo il percorso che porta alla piscina e al mare, sono a disposizione degli ospiti altre strutture abitative su due piani che mixano sia la tipicità locale con la modernità sia la libertà di un appartamento con il confort di un hotel.
La vacanza è anche il momento ideale per lasciarti coccolare ed appagare dai piatti tipici. La cucina trapanese propone ricette povere all’origine, ma apprezzate dai viaggiatori, perché si basano sulla qualità e l’unicità della materia prima come il tonno e il gambero rosso di Mazara del Vallo. Spesso, i prodotti caratteristici della zona non rimangono solo a qui, ma entrano nelle case dei turisti come prelibati souvenir, ricordo di un viaggio enogastronomico indimenticabile che conquista lo stomaco e il cuore. Tante le leccornie tipiche della cucina trapanese amate dai visitatori: dal cappero di Pantelleria al sale marino di Trapani, dall’aglio rosso di Nubia alla Vastedda della Valle del Belice, dall’olio extravergine d’oliva ai vini importanti come il Marsala, il bianco d’Alcamo e il passito di Pantelleria, tre DOC di prestigio e fama internazionale.
Proprio questi prodotti con tante altre peculiarità locali sono gli ingredienti per golose le ricette proposte ad uno dei due ristoranti che offre antipasti e dolci a buffet, mentre le portate principali, anche vegetariane, gluten free e senza lattosio per chi ha esigenze alimentari specifiche, sono portate a tavola da personale preparato e molto cortese sempre disposto ad accontentare le esigenze di ogni cliente. La cucina fatta in casa, segue la stagionalità dei prodotti freschi del territorio che vengono scelti personalmente dallo chef per ricette rivisitate in maniera moderna abbinando tradizione ed innovazione.
Il resort dispone di una spettacolare piscina che sfiora quasi le acque del mare attrezzata con lettini e dotata di bar dove gustare ottimi stuzzichini, granite e rinfrescanti cocktail realizzati con prodotti home made, nel segno della sicilianità. Nella zona sottostante continua l'ampia area relax con una zona riservata a chi viaggia con i quattro zampe.
Come le altre strutture del Gruppo, infatti, anche la Tonnara è un resort pet-friendly. Un "pacchetto", a soli 15 euro al giorno, comprende tutto quello che è necessario al cane e al padrone per un ottimo soggiorno. Un pontile in legno con scaletta permette un bagno nelle acque cristalline del Mediterraneo mentre una piccola spiaggia libera con vista spettacolare sul Monte Cofano è l'ideale per la tintarella e il relax.
Per i più piccoli, programmi di intrattenimento offrono loro la possibilità di poter vivere le quotidianità con i propri pari e ai genitori di godersi le tanto meritate vacanze. Per gli sportivi un campo da tennis e uno da calcetto nonchè la possibile noleggiare delle e-bike per una pedalata lungo la costa, sicuramente uno dei modi migliori per vivere la natura dei dintorni di Trapani.
Sulla piazzetta, si trova anche una piccola cappella, costruita nel 1749 da Antonio Stella, Barone di Bonagia, che custodisce, accanto alla statua di San Antonino, protettore dei tonnaroti, il Crocifisso in legno che una volta l’anno veniva portato in processione sulle barche per propiziare la pesca e un piccolo negozio di tonno artigianale, dove si può acquistare il pesce lavorato e confezionato come si faceva una volta all’interno delle tonnare siciliane. Gestito da Alberto Prestigiovanni, il negozio propone anche alcune ricette tipiche, le Ricette del Rais, anche se Alberto afferma che il modo migliore di gustare il tonno artigianale è metterlo su una fatta di pane caldo assieme all’olio di conserva.
Completa la struttura, collocato all’interno della torre di avvistamento, il Museo della Tonnara, accessibile agli ospiti ogni sabato pomeriggio. Qui, al suoni delle Cialome, i canti lenti e ritmati che accompagnano il lavoro dei tonnaroti durante la pesca del tonno, si possono ammirare, illustrati da una guida, alcuni reperti archeologici rinvenuti nelle acque vicine e strumenti originali e plastici che raccontano il lavoro dei tonnaroti e le fasi della mattanza. In paese, un tempo tutti erano tonnaroti ed ogni attività era legata al mare. La Tonnara di terra che si affaccia su un colorato porticciolo, era una comunità di 120/130 persone. Il pescato infatti doveva subire una lunga lavorazione prima di poter essere messo in barile con acqua e sale, unico metodo di conservazione prima della scoperta del sott’olio introdotto dai Florio, la famiglia che diede un fortissimo impulso economico e culturale alle Isole Egadi, e in particolare a Favignana, che divenne, nella seconda metà dell’Ottocento, la “regina” delle tonnare.
Grazie alla sua collocazione geografica, La Tonnara di Bonagia Resort offre la possibilità di effettuare numerosi escursioni e tour nei luoghi di maggiore interesse sia storico-culturale che naturalistico. Oltre a Trapani, un piccolo gioiello, con il suo centro storico molto grazioso e ordinato, il lungomare, una meraviglia che si lascia ammirare specialmente al tramonto, chiese, eleganti palazzi e musei, che merita di essere visitato a fondo anche se spesso si considera solo come meta di passaggio per escursioni verso le Egadi, Erice, le omonime saline o altre località sulla costa, imperdibili le gite alle Isole Egadi e a Erice. Dal porto di Trapani, raggiungibile in una ventina di minuti in auto, è possibile partecipare a delle bellissime uscite in barca a vela con skipper (www.mareandmoretour.it) alla volta delle Isole Egadi, con sosta a
- Favignana dove visitare l’ex stabilimento e Villa Florio, fino a qualche decennio fa di proprietà di una delle famiglie più importanti dell’intera regione raccontata anche all’interno del famoso romanzo “I Leoni di Sicilia” di Stefania Auci; passeggiare lungo le tranquille e assonnate strade lastricate del centro storico dove gli unici mezzi di trasporto sono bici e monopattino; fare un bagno nelle acque caraibiche di Cala Rossa per poi sostare in un bar su una delle due piazzette del paese per un pit stop goloso a base di panini al tonno, cuoppi, i classici cartocci di fritto misto, cassate e granite al pistacchio.
- e a Levanzo, un piccolo paradiso di poco più di 5 km bagnato da acque limpidissime dalle intense sfumature che spaziano dal turchese al blu, dove fa bella mostra di sè un piccolo porticciolo sul quale si affacciano, come un presepe, casette bianche e blu, due ristoranti dove i classici celebri come il cous cous, le frascatole, gli spaghetti ai ricci di mare, la pasta con l’aragosta o le patelle, le conchiglie attaccate agli scogli la fanno da padroni, due bar, un piccolo negozietto di alimentari e un altro di souvenir. Stop ad auto o scooter, al massimo ci si può far accompagnare in un giro turistico dai pescatori dell’isola. Un’isola poco mondana, adatta a chi vuole fuggire dal caos e dalla confusione o semplicemente, per chi desidera immergersi nella natura, nei profumi della macchia mediterranea e fare un bagno nelle acque più belle della Sicilia.
Dal mare all'entroterra. A meno di tre quarti d’ora dal resort, a 750 metri di altitudine, ci attende Erice un affascinante gioiello medievale, elencato nella lista dei borghi più belli d’Italia, ricco di chiese medievali particolarmente notevoli per la loro architettura imponente e i loro interni riccamente decorati; palazzi storici; strade acciottolate molto frequentate e trafficate d'estate; un castello, il Castello di Venere, appoggiato su una rupe, nella zona più elevata del borgo; un panorama splendido sul mare e la valle sottostante, ottimo da instagrammare e tante pasticcerie dove si possono gustare pasticcini a base di pasta di mandorle ripiene di marmellata al cedro e la genovese alla crema, una pasta frolla ricoperta di zucchero a velo.
Doveroso un salto, e ovviamente un assaggio, alla famosissima pasticceria Maria Grammatico. Si tratta di una piccola pasticceria, oramai famosissima in tutto il mondo e meta prediletta di numerosissimi turisti, che oltre a preparare il meglio della pasticceria siciliana ci racconta una storia di un grande successo costruitosi nel tempo con tanti sacrifici e tanta passione. Una storia quasi cinematografica che ha ispirato anche l’autrice Mary Taylor Simeti, neworkese trasferitasi in Sicilia, a scrivere la sua biografia dal titolo "Mandorle amare".
Info:
La Tonnara Di Bonagia Resort
Largo Tonnara, 1, 91019 Valderice TP
Telefono: 0923 431111
www.italicahotels.com
Aperto del 24 aprile 2024.
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