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ANTEPRIMA A ROMA DELLA 59ma EDIZIONE DELLA FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO DI ACQUALAGNA CON I PIATTI DELLO CHEF ANTONIO BEDINI
Anteprima a Roma, a pochi giorni dal via della 59^ Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna, sabato 26 ottobre, delle delizie del profumato tubero e delle sue interpretazioni a tavola, servite insieme all'olio Dop di Cartoceto, unica DOP olearia marchigiana. E' stata una vera è propria festa ospitata nel chiostro seicentesco del Pio Sodalizio dei Piceni, con l'accoglienza del suo presidente Luca Battaglia, del sindaco di Acqualagna Pier Luigi Grassi,accompagnato dall’assessore Pietro Barzotti e dalla consigliera Laura Sabbatini e da Enrico Rossi, sindaco di Cartoceto.
Da questa edizione il Tartufo Bianco di Acqualagna ha stretto un accordo di gusto con un’altra eccellenza agroalimentare marchigiana, l’Olio di Cartoceto Dop. E’ il primo passo verso una nuova fase di cooperazione tra comuni di uno stesso territorio, con l'obiettivo di rilanciare questo affascinante entroterra soprattuto nel segmento del turismo più consapevole ed esperienziale.
Tanti gli ospiti della kermesse conviviale che ha apprezzato le specialità preparate dallo chef-testimonial Antonio Bedini, tra cui una maxi frittata di 300 uova cosparsa poi nei piatti di preziose, profumate lamelle di tartufo. Sul lungo buffet trionfavano anche specialità casearie marchigiane come la casciotta di Urbino, crostini al tartufo ed olio di Cartoceto e i vini della storica Cantina Monacesca tra cui il Verdicchio di Matelica.
“Da 59 anni – ha detto Pierluigi Grassi - proponiamo un modello virtuoso di cooperazione della filiera del tartufo, cardine di un Distretto ormai riconosciuto in tutto il mondo, che muove un turismo straordinario. Apriamo la Fiera con la stagione di raccolta che entra nel vivo con i più buoni profumi del tartufo bianco. Saranno giornate ricche di eventi e di ospiti, che testimoniano il contributo concreto di Acqualagna, nonché dei suoi cittadini, nel sostenere il nostro più grande progetto”.
Per il sindaco di Cartoceto, Enrico Rossi, “Il progetto ‘Essentia Marchigiana’, presentato da Cartoceto e da Acqualagna in risposta al Bando regionale Borgo Accogliente, intende rivitalizzare i due centri storici, consolidare ed aumentare il numero delle attività economiche, incrementare con progetti innovativi i servizi di tipo turistico partendo dai comuni temi dell'eccenza agroalimentare". La sede operativa che sarà il primo Polo Performativo Multisensoriale in Italia, sarà il settecentesco Teatro del Trionfo, ex deposito per le olive, poi trasformato in teatro. Qui, nelle due domeniche del 3 e 10 novembre 2024 si svilupperanno le molteplici iniziative come il Festival- 47^ Mostra Mercato dell’Olio e dell’Oliva.
Nell'occasione della festa romana, sono state presentate le novità di questa edizione che ad ogni anno si arricchisce di iniziative in collaborazione con tutti gli operatori del settore dell'ospitalità e della ristorazione e dell'intera comunità di Acqualagna.
Molto attesa per la sfida ai fornelli tra le principali città testimonial del tartufo in Italia e nel mondo: oltre Acqualagna, Amandola, Alba, San Miniato, Parco del Matese (Caserta) e Potenza. Si prevede un sold out con tanto di tifoserie, sabato 2 e domenica 3 novembre. A condurre la competizione, promossa in collaborazione con la Pasta Luciana Mosconi e l’Associazione Nazionale Città del Tartufo, saranno Andrea Amadei, voce di Decanter (Rai Radio 2) e volto di "E’ sempre Mezzogiorno" di Rai 1.
In programma a questa 59ma Fiera anche cooking show, presentazioni, incontri, talk show, premiazioni,spettacoli, concerti, ricerca del tartufo, visite guidate e l'attesa Gara Nazionale delle Città del Tartufo. La mappa del gusto avrò il su centro a piazza Enrico Mattei. Al Ristotartufo si gusteranno i grandi classici della tradizione locale e ricette gourmet a base di tartufo bianco, il Mercato del Gusto offrirà le tipicità locali e nazionali e oggetti di artigianato. Nel Salotto da Gustare si esibiranno cuochi celebrity, tra cui Richard Abu Zaki, Pierpaolo Ferracuti,Simonetta Capotondo, in arte Sfoglina Simonetta, Cristian Sanchi Grini, Enrico Bartolini, 12 Stelle Michelin e una verde distribuite in 8 ristoranti in tutta Italia, Roberto Dormicchi, Enrico Mazzaroni,Fabio Cappiello e Giorgio Barchiesi, alias Giorgione.
Le degustazione dei vini saranno a cura di Food Brand Marche. Grande spazio alle masterclass tematiche curate dal Programma di Sviluppo Rurale delle Marche.
La Ruscella d’Oro 2024 infine premierà una personalità nazionale o internazionali distintasi in attività in diversi settori.La Borsa del Tartufo inoltre fornirà indicazioni sui prezzi in tempo reale.
Info: 348.3020780
Info: www.acqualagna.com | Fb e IG @visitacqualagna
Mariella Morosi
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- Categoria: ENOGASTRONOMIA
ROMANA, NAPOLETANA O MIXATA "COME LA VUOI"
C'è un nome nuovo a Roma nell'ormai affollato panorama di pizzerie, spinte in nuove direzioni ma che hanno saputo incorporare la tradizione. Ancora una volta è quello di un giovane, Alessio Muscas, che ha trovato la sua via dopo dieci anni di studi e ricerche, sperimentando sul campo senza preconcetti ma neppure senza ambizioni. La sua proposta è nuova, personale, pur contaminata da scuole diverse.
C'è la romana scrocchiarella, larga e sottile che ha bisogno di un piatto speciale, o la made in Napoli contemporanea con cornicione dall'aerea leggerezza. Oppure c'è quella "come la vuoi", che mixando tra consistenze o topping esaudisce qualdiasi gusto e desiderio.
Completa l'offerta la qualità delle farine - ha scelto quelle del Molino Dallagiovanna di cui è ambassador- e
quella degli ingredienti del topping: mozzarelle, formaggi e salumi, selezione di pomodori, di erbe e di tutto quanto precisa il menu.
Il risultato è sartoriale, ed è questo il vero gourmet, senza ricorrere ad inquietanti ed inutili artifici. Non sono da meno fritti, supplì, crocchette, fiori di zucca, filetti di baccalà, montanare in doppia cottura e sfere croccanti che al morso esplodono con una cascata di coda alla vaccinara o di pulled pork.
Tutto è fatto in casa dallo chef Francesco Aielli, risultato di una scelta con forte legame al territorio di prossimità e attenzione alle piccole produzioni.
Il nuovo progetto "Fornace Stella & Muscas" è attivo da appena un mese e già il feedback della gente del quartiere Marconi - la pizzeria è in Via Alessandro Cruto 9 - ha dato soddisfazione ad Alessio, al suo prezioso sous pizza-chef, Francesco di Franco e al patron Enrico Mercatili.
Di solida esperienza ristorativa con la sorella Barbara e l'amico Roberto Priora, Mercatili aveva creato il primo format Fornace Stella nel 2018 a Piazza Lecce. Il nome, che richiama il calore del forno, viene dai resti della fornace che erano sotto quel primo l'edificio costruito negli anni Venti del secolo scorso. Ma “Fornace” è anche il nome di una costellazione, e da qui l’idea di aggiungere “Stella”, creando un richiamo simbolico terra-cielo.
Alice Maichner,già responsabile di sala nel primo locale, è parte del nuovo progetto del quartiere Marconi.
"Volevamo, con Alessio, un progetto di gusto, piacevolezza e benessere per il cliente, ma anche per noi - dice Enrico Mercatili - che va anche oltre il desiderio di fornire buon cibo. Siamo un'equipe affiatata, il personale è giovane e motivato, sono tutti assunti con contratto a tempo indeterminato e gli orari sono pensati per lasciare margine alla loro vita privata".
Alessio Muskas gli è grato per questa opportunità perchè - dice - era arrivato il momento di mettersi in gioco. "Non solo come pizzaiolo - precisa - ma come imprenditore e per farlo ho scelto di unire tutte le competenze che fino ad oggi mi hanno regalato grandi soddisfazioni: la pizza romana tonda e la napoletana contemporanea".
L’impasto della romana è un panetto di 170 grammi, realizzato con una tecnica poolish e con una farina di tipo 1 idratata al 60% e lievitato 48 ore. La stesura a mano dà alla base una leggera alveolatura e maggiore idratazione. Diverso è l'impasto della napoletana, con un paneto di 260 grammi composto con una tecnica diretta e con una farina tipo 0, idratato al 70% e lievitato 48 ore. Il risultato è una pizza ben alveolata e digeribile . Il resto lo fa il forno a gas MAM, a vista, scelto appositamente per le sue caratteristiche che permettono di raggiungere temperature ideali per tutti le tipolir di pizza, garantendo una cottura omogenea.
Il menu, ben compilato, distingue tra pizze romane, napoletane e must-crunch, ma molte sono disponibili in entrambe le versioni e ogni topping è studiato e calibrato in base al tipo di impasto.
Sei sono le pizze alla romana’: Ajo & Ojo & Bottarga con crema di patate con aglio e olio, salsa al prezzemolo, confettura di peperoncino e bottarga; Amatriciana con sugo all’amatriciana, guanciale, salsa al pecorino e pecorino a neve; Gricia con fior di latte, guanciale croccante, salsa al pecorino e pepe; Sfiziosa con pomodoro, stracciata di burrata pugliese, filetti di alici del Cantabrico e erbe aromatiche; In viaggio a Tropea con fior di latte, cipolla rossa caramellata, olive taggiasche, capperi, crumble di pane alle olive e zest di limone; Diavola per capello con salsa di pomodoro alla nduja, ventricina, fior di latte, fili di peperoncino e crema di burrata.Le napoletane sono la Pugliese con fior di latte, capocollo, pesto di zucchine e stracciata di burrata; la Nuda e cruda con fior di latte, pomodori datterini caramellati, prosciutto crudo, scaglie di parmigiano e basilico; la Cromatica con provola affumicata campana, ‘nduja calabrese, datterini gialli e rossi caramellati, crumble di pane alle olive e crema al basilico; I Fantastici 4 con fior di latte, gorgonzola, provola, caciocavallo, pecorino, noci, miele; la Tonno subito con filetti di tonno pinna gialla, fior di latte, datterini rossi e gialli caramellati, terra di olive, cipolle crispy e Calabrese con fior di latte, provola affumicata, patate, salame piccante, salsa alla 'nduja.
Tra le ‘classiche’, in entrambe le versioni, troviamo la Napoli, la Boscaiola, Capricciosa 2.0, Noi e la Marinara, Fiori e Alici, Verdura e salsiccia, Salsiccia patate e provola, Bufala e datterini, Parmigiana e Ortolana. Il successo planetario della Margherita è premiato con quattro diverse:la classica con pomodoro, fior di latte e basilico; la 3.0’ con pomodoro, bufala, salsa al basilico, ristretto di pomodoro e parmigiano reggiano 24 mesi; l’ Amargherita con pomodoro, bufala, pecorino e foglie di menta fritte e la Margherita gialla con fior di latte, pomodorini datterini gialli caramellati e pecorino al ginepro di Amatrice.
Le Must-Crunch invece sono consigliate come antipasto. Si tratta di focacce croccanti sovrapposte e ripiene da condividere in mezzo alla tavola: una ripiena di “mortazza” (a Roma la mortadella si chiama così) e l’altra ripiena di porchetta e cicoria.
La proposta si completa con una gamma di hamburger gourmet che utilizzano ingredienti di prima qualità come la scottona e il pane di Roscioli. Finale dolce con tiramisù, tortino al cioccolato, cheesecake e semifreddo al pistacchio.
Drink di livello con oltre 20 etichette di vini italiani, 4 birre alla spina e alcune referenze in bottiglia artigianali.L’ambiente del locale è accogliente, con i suoi 110 coperti tra interno ed esterno. Lo stile è industriale, dal fascino grunge, con materiali grezzi ma caldi e strutture portanti a vista. Piani su vari livelli con tavoli distanziati e sedute verdi imbottite.
FORNACE STELLA & MUSCAS
Via Alessandro Cruto 9
Tel. 06 51847561
www.fornacestella.it
Aperto a cena tutte le sere tranne il lunedì
Mariella Morosi
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TUTTO L'APPEAL DI UN NUOVO CIRCUITO TURISTICO, TRA ANTICHI BORGHI, MARE E BUONA CUCINA
L'uva da tavola, eccellenza dell'agroalimentare pugliese, diventa driver di una proposta turistica alternativa, tra piccoli borghi, litorali di grande bellezza e buona cucina. E' quanto propongono le "Terre dell'uva", una rete di comuni produttori che hanno aderito al progetto "Regina di Puglia" messo a punto dall'amministrazione comunale di Noicàttaro, in provincia di Bari.
Un convegno dedicato al marketing territoriale e al concetto di uva-turismo, preceduto da un Osservatorio di Mercato curato da Mario Schiano Lo Moriello, analista di ISMEA, ha appena concluso la seconda edizione dell'iniziativa aprendo una nuova progettualità condivisa. Ne hanno parlato il sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato, e gli assessori Germana Pignatelli e Vito Fraschini.
In questo caso la pregiata uva da tavola assume un ruolo nuovo e importante, quello di narratore di un territorio, della sua cultura, della sua identità e dei suoi valori. Diventa così motivazione di viaggio nell'ambito del trend turistico che interessa un numero sempre maggiore di visistatori, alla ricerca di tradizioni autentiche. E' un esempio di come una produzione agroalimentare possa diventare veicolo per una ulteriore attrattività della rete dei comuni di Terre dell'uva nell'ambito della già ben posizionata destinazione Puglia: Noicàttaro, comune capofila, poi Rutigliano, Mola di Bari, Castellaneta, Adelfia, Casamassima e Polignano a Mare,
I numeri del 2023 lo confermano: sono stati 16 milioni i turisti italiani e internazionali che l'hanno scelta e quest'anno potrebbero essere anche di più. Cinque milioni provenivano da Francia e Germania, i Paesi verso cui viene maggiormente esportata la sua uva da tavola, oltre che in Polonia, Regno Unito, Svizzera e Spagna. Ma è anche un record nazionale con il 57% della produzione nazionale, con una crescita degli investimenti e delle superfici coltivate, ponendo l’Italia al terzo posto nel mondo e la prima in Europa.
Sono diverse le varietà prodotte, a parte la Regina che ha dato il nome all'iniziativa, e sempre più la ricerca punta a tipologie diverse secondo il gusto dei consumatori, come quella dalla buccia croccante o senza semi (seedless).
Viene coltivata a tendone, con coperture mobili, trattamenti mirati e l'adozione di strumenti di confusione sessuale contro gli insetti dannosi che riducono il ricorso a fitofarmaci, secondo il protocollo regionale.
"E' il secondo prodotto ortofrutticolo italiano per export dopo la mela - ha detto Schiano Lo Moriello- con un fatturato 2023 pari a 821 milioni di euro. Il prodotto leader delle esportazioni, coltivata sorattutto in Trentino e in Alto Adige, vanta 916 milioni di euro di fatturato coprendo con la campagna commerciale 12 mesi contro i 3 mesi o poco più della campagna commerciale dell’uva da tavola".
La sfida da intraprendere ora è legare concretamente questa eccellenza al turismo, abbinadola agli altri prodotti dell'agroalimentare, dalle mozzarelle e burrate alle carni fino alle orticole, e alla già apprezzata gastronomia che vanta piatti come la tiella riso cozze patate, orecchiette, focacce, friselle e panzerotti da abbinare a grandi vini.
Il tema è stato affrontato in una tavola rotonda con il sindaco di Noicàttaro, Raimondo Innamorato, il vicesindaco di Nola di Bari, Angelo Rotolo, gli assessori Vito Fraschini all’Agricoltura e Germana Pignatelli allo Sviluppo Territoriale, e l’assessore alla Cultura di Rutigliano Milena Palumboatto.
Ma perchè il progetto del turismo dell'uva decolli concretamente- come ha sottolineato l'esperto di marketing Stefano Soglia- serve che i privati ci credano, con l'intervento di nuove professionalità. Ma è anche indispensabile una risposta delle isstituzioni, sinergica e a livello di sistema".
Numerosi gli incontri B2B tra le aziende di produzione e i buyers stranieri che hanno dimostrato l'interesse per questa eccellenza tipicamente pugiese.
Regina di Puglia 2024 ha avuto il supporto della Regione Puglia e della Camera di Commercio di Bari. Main Sponsor dell’iniziativa, con il suo marchio "Famila Superstore", è stata Megamark, tra le realtà leader del Sud Italia nella distribuzione organizzata. Silver Sponsor sono stati APEO, l’Associazione dei produttori e degli esportatori ortofrutticoli pugliesi, Carby Label, azienda di Casamassima produttrice di tecnologie per l’etichettatura, e Tramaco, impresa di Ravenna specializzata nelle spedizioni refrigerate marittime internazionali.
L’evento, con supporto progettuale e organizzativo dell’agenzia Omnibus, ha avuto anche il sostegno della CNA sezione Puglia, e della Cantina Tenuta Viglione ed ha coinvolto tutta la comunità con rappresentazione della fede, come il secolare rito della consegna delle chiavi della città di Noicàttaro alla Madonna del Carmine.
Tra gli eventi culturali organizzati dall'assessore Germana Pignatelli, gli spettacoli di danza aerea di Elisa Barrucchieri con la compagnia Res Extensa e la rappresentazione Les Tableaux Vivant della compagnia Ludovica Rambelli nel teatro più piccolo d'Europa, solo 40 posti, nel settecentesco ex frantoio ipogeo appena restaurato.
Comune di Noicàttaro (noicattaro.bari.it)
Mariella Morosi
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