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Le Dimore Storiche come Motore di Crescita e Sostenibilità per il Territorio
Il 2024 segna un’importante svolta per la sezione Piemonte e Valle d’Aosta
dell’A.D.S.I. (Associazione Dimore Storiche Italiane) che, in sinergia con la Regione Piemonte e il Consiglio
regionale del Piemonte, il 14 novembre ha presentato un nuovo progetto volto ad ampliare l'offerta turistica
subalpina grazie all’apertura di 46 dimore private di grande interesse storico e culturale. Un’occasione per
restituire al nostro territorio quella ricchezza nascosta, intrisa di cultura e tradizioni, storie di famiglia
e di artigiani, che ha contribuito a fare del Piemonte uno scrigno di Grande Bellezza, ed una meta emergente
del Bel Paese, fra le prime destinazioni turistiche mondiali.
Grazie al protocollo d'intesa che A.D.S.I. Piemonte e Valle d’Aosta e F.I.A.V.E.T. Piemonte hanno siglato al
termine dell'incontro, le due realtà (l'Associazione Dimore Storiche Italiane e la Federazione Italiana
Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo) lavoreranno di concerto per permettere ai visitatori di ammirare dei beni privati straordinari – su prenotazione e secondo programmi coordinati dalle agenzie di viaggio convenzionate.
Esperienze esclusive e di nicchia per scoprire, e ri-scoprire in modalità nuove, le dimore degli associati A.D.S.I. – sia quelle che già abitualmente aprono al pubblico ma anche, e soprattutto, quelle normalmente non accessibili, e conoscerle da vicino come case vive, vissute, mantenute con affetto e con fatica. Un valore assoluto per l’identità italiana e la cultura di oggi e di domani.
L’iniziativa è stata presentata presso la Sala Viglione del Consiglio regionale, alla presenza di Davide Nicco
(Presidente Consiglio regionale Piemonte), dell’Europarlamentare Giovanni Crosetto, di Marina Chiarelli
(Assessore al Turismo, Cultura, Sport e post olimpico, Pari opportunità e politiche giovanili, Regione
Piemonte), Alessandro Gosztonyi (Vicepresidente dell’A.D.S.I. e Presidente della Sezione Piemonte e Valle
d’Aosta) e Gabriella Aires (Presidente F.I.A.V.E.T. Piemonte)
Il Presidente del Consiglio regionale ha dato il benvenuto agli ospiti affermando “La nostra volontà è quella di
valorizzare e far conoscere i nostri tesori, tutto il nostro meraviglioso patrimonio culturale, anche quello dei
privati. La scelta di aprire e promuovere queste 46 dimore storiche piemontesi, grazie alla disponibilità dei
proprietari e all’impegno dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, rappresenta una grande opportunità di
sviluppo economico e culturale, fungendo da catalizzatore per il turismo e per l'intero territorio regionale.
Questo patrimonio unico, fatto di castelli, ville, giardini, tenute agricole, residenze d’epoca e palazzi nobiliari,
è testimonianza della ricchezza storica e architettonica del Piemonte, ma diventa un vero e proprio motore per
la valorizzazione del territorio e per il suo rilancio turistico”.
L'europarlamentare Giovanni Crosetto ha sottolineato “Un sentito ringraziamento all’Associazione Dimore
Storiche Italiane per l’importante e prezioso impegno a favore del nostro patrimonio architettonico.
Il progetto presentato ha la grande ambizione di voler creare sinergia e coesione affinché le singole dimore
storiche, uniche e peculiari nel loro genere, possano offrire un percorso ed un’esperienza turistico-culturale
nel loro complesso".
“L’iniziativa di ADSI deve essere uno stimolo per tutti gli operatori turistici a valorizzare i patrimoni meno
conosciuti della nostra regione – ha dichiarato l’Assessore al Turismo Marina Chiarelli – È un esempio da
seguire per allargare l’offerta non solo per i viaggiatori che provengono dall’estero ma anche per i movimenti
interni. Questi luoghi rappresentano la nostra identità profonda, raccontano la storia delle famiglie che hanno
contribuito a rendere più belli i nostri luoghi. Valorizzare queste dimore e i tesori che vi si trovano non
significa solo promuovere il turismo, ma anche preservare un patrimonio culturale che appartiene a tutti noi.
Ogni visita diventa un’occasione per riscoprire il legame con le nostre radici, un ponte tra passato e presente
che permette di rafforzare il senso di appartenenza e di trasmetterlo alle nuove generazioni”.
Dopo i saluti delle Istituzioni, Alessandro Gosztonyi ha sintetizzato il tema della giornata fornendo alcuni dati
utili a comprendere il significato dell’iniziativa e il ruolo delle dimore storiche. “Aprire una dimora storica al
pubblico è un atto di responsabilità e di amore per quei territori dove, un tempo, castelli, ville e palazzi, oltre
che custodi di momenti di storia ed arte tramandati nei secoli, erano il riferimento di comunità, il volano di
economie che ruotavano attorno ad essi”. Spesso ritenute beni di lusso, le dimore storiche contribuiscono a
tenere in vita mestieri e professioni in via di estinzione (negli ultimi dieci anni l’Italia ha perso circa 30mila
artigiani n.d.r.), fondamentali per la manutenzione di luoghi che necessitano di interventi non comuni, nel
rispetto di tecniche e precisi criteri. In conclusione del suo intervento, il Presidente ADSI Piemonte e Valle
d’Aosta ha sottolineato “Il futuro risiede nella collaborazione tra pubblico e privato, sul modello di esempi
vincenti come quello del Ducato di Parma e Piacenza, che dimostrano quanto possa essere fruttuoso il
rapporto fra pubblico e privato, attraverso bandi specifici e investimenti che possano favorire ricadute positive
per luoghi e territori che, contrariamente ad altre imprese, non possono essere de localizzati”.
IL CIRCUITO DIMORE AMICHE
Fanno parte del progetto Dimore Amiche del Piemonte circa 50 dimore storiche, ubicate in zone
turisticamente conosciute ma anche meno esplorate. Le prime ad aderire sono state:
9 dimore in provincia di Alessandria
2 dimore in provincia di Asti
3 dimore in provincia di Biella
10 dimore in provincia di Cuneo
1 dimora in provincia di Novara
18 dimore in provincia di Torino
2 dimore in provincia di Verbano Cusio Ossola
1 dimora in provincia di Vercelli
e altre si sono aggiunte e saranno presto ricomprese nel libretto che è stato stampato per presentarle.
Circa il 40% delle dimore sono castelli, 20% ville, mentre il restante 40% comprende case storiche e palazzi.
Nel 90% dei casi, è anche possibile visitare i parchi che circondano queste dimore, un valore aggiunto che
permette ai visitatori di immergersi nella bellezza naturale e storica di questi luoghi.
Il 54% delle dimore si trova in comuni con meno di 20.000 abitanti, e ben il 29% si trova in centri con meno di
5.000 abitanti. Una capillarità che permette di valorizzare i piccoli borghi e di andare incontro ai limiti
dell’overtourism in Italia.
“Dimore amiche” è e sarà una realtà concreta grazie anche alla collaborazione con Fiavet Piemonte –
associazione italiana di categoria che unisce agenzie di viaggio e tour operator – e la cui attività spazia dalla
lotta contro l’abusivismo, alla fomazione e tutela della categoria, sino ai rapporti con le istituzioni e sinergie
con altri players del settore – con cui A.D.S.I. si confronta da circa un anno. “L’intermediazione di Fiavet
Piemonte mira a fare incontrare domanda e offerta, – spiega Laura Audi vicepresidente di Fiavet Piemonte -
“In quanto leader del settore di organizzazione turistica riteniamo di poter dare un valore aggiunto alla
conoscenza di territori di cui siamo profondi conoscitori grazie alla grande esperienza acquista nei decenni di
organizzazione di incoming dei nostro soci”.
LE DIMORE STORICHE IN ITALIA
Gli ultimi dati dell'Osservatorio sui beni culturali presentato al CNEL indicano che, su un totale di oltre 43.000
beni vincolati in Italia, più di 19.000 sono imprese gestite attualmente con attività produttive strutturate o
occasionali (con codice ATECO). A queste, bisogna aggiungere oltre 10.500 proprietari che hanno in
programma o vorrebbero avviare un’attività commerciale, portando a quasi 30.000 operatori potenzialmente
attivi nel settore dell’accoglienza, della ristorazione, delle attività museali e dell’organizzazione di eventi.
Dati significativi che confermano come il settore delle dimore storiche rappresenti attualmente lo 0,6% del
totale delle imprese attive in Italia, indicativamente circa un decimo delle piccole imprese italiane che
operano nel settore della ricettività e della ristorazione. Enorme il potenziale di crescita, che necessita però di
politiche e supporti che consentano a queste attività di crescere e prosperare.
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Le onde del mare come colonna sonora, il tramonto come scenografia. L’amore è una cosa semplice come camminare a piedi nudi sulla sabbia. E qualche giorno fà a Lido Marini, la meravigliosa marina di Ugento del Salento, lunghissima e dalla sabbia dorata si è celebrato il primo matrimonio vero sulla spiaggia!
Le spiagge di Ugento sono diventate, infatti, case comunali, dove i matrimoni vengono immediamente trascritti sul Registro di Stato civile senza dover passare dalla trafila di firmare prima gli atti al Comune e poi organizzare una cerimonia-fiction per la gioia di parenti e amici. Sulle spiagge di Ugento sarà tutto vero.
A inaugurare quella che si spera sarà una lunga serie è stato il Costa del Salento Beach, l’esclusivo lido riservato agli ospiti del Costa del Salento Village del gruppo alberghiero CDSHotels (www.cdshotels.it). Gli sposi, Chiara Rossi, originaria di Venezia, medico residente da anni a Bristol, e Darren Eaton, vigile del fuoco di Bristol, hanno scelto di ospitare gli invitati per una settimana al Costa del Salento Village e hanno poi celebrato il loro meraviglioso matrimonio in spiaggia al tramonto tra i profumi di tamerici, gigli selvatici e il suono delle onde che si infrangevano sulla battigia al tramonto, mentre I delfini nuotavano nel mare. Tutto è stato curato sin nei minimi particolari dalla responsabile eventi e cerimonie di CDSHotels, Rebecca Patarniello e dalla direttrice del Costa del Salento Village, Nadia Seclì, emozionate quanto gli sposi nel vedere la loro felicità. Eleganti sedie bianche, dai fiocchi azzurri per gli invitati, scalinate decorate con fiori ed eleganti calle, angolini con barche a vela e conchiglie. Un matrimonio raffinato nella sua semplice eleganza.
Dice la direttrice commerciale Ada Miraglia: “Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto. Ci siamo emozionate anche noi nel vedere la felicità degli sposi e degli invitati!”
“Sono molto soddisfatto”, dice il sindaco di Ugento, Massimo Lecci, che ha unito in matrimonio i due sposi. “Abbiamo dovuto superare tanti ostacoli burocratici per dare questa bella opportunità agli sposi, che sognano un matrimonio in spiaggia, al tramonto, ma anche ai nostri imprenditori, che ora avranno una marcia in più per proporre matrimoni in spiaggia, una tendenza che sta prendendo sempre più piede”.
E il Salento rappresenta ormai un forte richiamo. “Non abbiamo nessun parente qui”, ci hanno detto gli sposi. “Abbiamo scelto il Salento perchè è una terra meravigliosa e gode di un’ottima reputazione a livello mondiale: mentre celebravamo il nostro matrimonio nel mare c’erano anche i delfini”.
Stregati anche gli invitati. Dice Donatella, originaria di Biella, ma anche lei medico a Bristol: “Vengo nel Salento per la prima volta. Abbiamo trascorso qui la più bella settimana della nostra vita. Sembra di stare in paradiso. Ci torneremo portando I nostri amici”.
Scherza (ma non troppo) un’invitata arrivata dagli Stati Uniti: “Magari ci tornerò per celebrare il mio matrimonio”.
Marco Balsamo

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La famiglia Marani di Trevi, titolare del Molino sul Clitunno, ha celebrare i suoi 40 anni di attività nel segno dell'eccellenza molitoria di alta gamma con un evento di approfondimento aperto ai propri clienti, ai fornitori e addetti al comparto dell'arte bianca, della panificazione, della pizzeria e della pasticceria. Nell'occasione, alla presenza delle istituzioni comunali e regionali e degli esponenti del mondo agroalimentare del territorio, è stata presentata la nuova Sala Congressi dell'Accademia di formazione dell’Accademia Antico Fienile, accanto allo stabilimento, dove si svolgono corsi a vari livelli di professionalità. Il tema centrale su cui si sono espressi i membri della famiglia, tre generazioni tutte impegnate a vari livelli, e vari tecnici ed esperti agronomi, è stata la qualità senza compromessi.
E' questo il claim aziendale che garantisce, con una filiera certificata, il benessere del consumatore e la sostenibilità ambientale. Numerosi gli interventi , introdotti dalla giornalista Chiara Comparozzi.
Per il direttore amministrativo del Molino,Anna Marani, è stato il loro forte legame con la terra a orientarne l'attività, puntando solo sulla macinazione di grani di qualità superiore, fornendo autenticità e qualità costante con la selezione all'origine e la lavorazione nelle linee produttive. Come nella linea Oro Puro, farine da solo grani emiliani certificati macinati a pietra, che vengono da 2.300 ettari coltivati, impegnando i 130 agricoltori che hanno accettato il patto di filiera con il Molino sul Clitunno. "Non è stato facile puntare da subito sill'eccellenza - ha detto l'AD Pierluigi Marani - per l’impegno economico e in termini di tempo e forza lavoro, ma oggi posso dire che siamo stati ampiamente
ripagati ".
La certificazione UNI EN ISO 22005 garantisce al consumatore la trasparenza e la qualità di farine prodotte da lavorazione lenta e accurata, prive di miglioratori enzimatici, additivi, conservanti e che parla di benessere.
"Il mercato oggi vuole chiarezza - ha detto Martina Marani, la più giovane della famiglia, impegnata nella formazione - e bisogna sensibilizzare il pubblico sull'importanza di una filiera corta, sostenibile e di qualità.Condividere queste informazioni con i clienti, i professionisti e gli addetti ai lavori è di fondamentale importanza per continuare a crescere offrendo innovazione, senza mai perdere di vista il valore della tradizione".Dalla raccolta della materia prima alla distribuzione, è gatantita la tracciabilità di filiera delle farine. L'impianto produttivo è progettato per garantire prodotti naturali con caratteristiche costanti con macinazioni separate e miscelazioni calibrate in base alle diverse esigenze. Grande attenzione anche all'ambiente:l'energia viene sfruttando le acque del Clitunno mediante una turbina idroelettrica e da un impianto fotovoltaico da 340 KW con riduzione di CO2 di 200 tonnellate l'anno. Allo studio un impianto di energia eolica e nel packaging tutto è riciclabile.
Numerose le linee di produzione di farine, in base alle diverse esigenze e agli stili di lavorazione per la produzione artigianale e industriale di prodotti da forno e pasta fresca. Nell'anno in corso sono state già prodotte 9.500 tonnellate di farine di cui 6.800 della linea Oro Puro e nel 2023 ben 14.600, di cui una parte esportata in 18 Paesi.
Il calendario accademico per la formazione prevede corsi teorici e pratici, giornate formative e laboratori su diverse aree tematiche curati dai maestri dell’Accademia di Formazione Antico Fienile con impasti realizzati con le varie referenze. Molto seguiti gli approfondimenti su panificazione, pizzeria e pasticceria, con una sezione dedicata alle fritture.
Mariella Morosi

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AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL MASTER UNIVERSITARIO “GASTRONOMIE TERRITORIALI SOSTENIBILI E FOOD POLICIES”. Le iscrizioni scadono il 31 ottobre
Melpignano, il piccolo comune della Grecìa Salentina, in provincia di Lecce, ha creato un portale turistico per comunicare le sue tante eccellenze, dalla bellezze del territorio alla sua storia fino alle tradizioni della tavola. E' nato così www.discovermelpignano.it con l'obiettivo di aprirsi al turismo con uno strumento moderno e funzionale e comunicare la sua variegata offerta. Nel progetto è impegnata tutta la comunità, orgogliosa del suo patrimonio artistico-culturale che vuole condividere con i visitatori. Il portale è in costante aggiornamento e punta ad arricchirsi di sempre nuovi contributi per permettere al visitatore di entrare a pieno in una comunità volta all’accoglienza.
C'è tanto da ammirare: l'elegante architettura barocca, il castello medievale, la chiesa bizantina di San Giorgio e quella dell'Assunzione delle Vergine e molto altro. Basta infatti percorrere strade e vicoli per scoprire affascinanti scorci.
Scrigno d’arte e borgo tra i più belli d'Italia, Melpignano è inserita nell'Associazione Comuni Virtuosi e Riabitare l’Italia grazie alla sua gestione ecosostenibile, agli investimenti in cultura e all’inclusività, progetto partito anni fa con flyer sulle visite guidate nel centro storico e con una ricettività di livello, attenta alle varie esigenze perchè l'ospitalità sia attenta e di akto livello.
I menu dei ristoranti e bar sono tradotti in Nero-Braille grazie alla collaborazione del Centro Italiano Tiflotecnico di Lecce. E non si ferma l'impegno intrapreso da tempo per abbattere del tutto le barriere e dare un servizio di fruizione inclusiva, attraverso la toponomastica con pannelli in Nero-Braille anche in inglese, posizionati presso i principali monumenti. Inoltre 15 attrattori turistici consentono a tutti di essere informati in tempo reale su vari temi attraverso il QR code e collegandosi al portale www.discovermelpignano.it.
Qui i contenuti video presenti offrono la traduzione in LIS, realizzata dall’Ente Nazionale Sordi – sezione provinciale di Lecce, e sono introdotti nella lingua dei segni dai bambini della Scuola Primaria di primo grado Oriolo e Ceccato. L'inclusività si insegna già sui banchi di scuola con appositi corsi.
Il portale, pensato dall’Amministrazione Comunale guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato e realizzato da Vivarch Associazione di Promozione Sociale pugliese insieme ad altri professionisti locali, rientra in “Melpignano promuove cultura”, progetto vincitore dell’avviso pubblico “Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale PNRR – LINEA B”, che punta a contrastare l’abbandono dei piccoli comuni, con investimenti sul patrimonio culturale, materiale e immateriale per ricostruire un’attrattività turistica che cammini accanto al benessere degli abitanti dei luoghi.
“La sfida - afferma la sindaca- è quella di riuscire a valorizzare e raccontare le ricchezze di un centro minore di poco più di duemila abitanti che, come molti piccoli paesi del Mezzogiorno è a rischio spopolamento. Invece sta cercando di costruirsi un futuro, che possa creare anche delle opportunità di lavoro attraverso l’accoglienza, partendo dalla consapevolezza della propria identità”. Di Melpignano si sono innamorati musicisti, direttori d’orchestra, artisti e storici dell’arte, conquistati dalla scenografica piazza con i portici rinascimentali a tutto sesto e dal Convento degli Agostiniani gioiello dell’architettura barocca. Ma tutti conoscono il borgo per il Concertone della Notte della Taranta, che attira a fine agosto quasi duecentomila appassionati di musica da tutto il mondo.
Basta un click su www.discovermelpignano.it , per scoprire itinerari inediti, luoghi suggestivi, eventi culturali, riti e tradizioni, concerti e spettacoli imperdibili, ma anche per organizzare visite guidate e tour esperienziali che variano a seconda del periodo dell’anno: dai Percorsi del Sacro tra le pittoresche cappelle votive settecentesche e i canti di passione a Erbe da Bere nel giardino storico del Palazzo Marchesale.
Ci si può immergere nella natura della Pineta Longa, provare l'esperienza dei Percorsi di Pietra tra vestigia preistoriche e paesaggi di cave e con Assaggi di Gusto visitare frantoi ipogei e forni antichissimi. Melpignano è importante anche per l'estrazione e la lavorazione della pietra leccese e insieme a Cursi è considerato il più importante bacino estrattivo del Salento, con numerose cave attive.
Non si scopriranno solo le bellezze storiche, architettoniche e naturalistiche del borgo, ma si entrerà in contatto diretto con i suoi protagonisti, si avranno gli indirizzi dove dormire e gustare i sapori autentici, dei laboratori artigiani, dei servizi e il programma delle attività in corso, oltre alle indicazioni sui luoghi da esplorare nei dintorni.
Melpignano (Lipignana in grico, Merpignanu in dialetto salentino) è un’enclave di dodici paesi uniti dalla comune origine e dall’antica lingua ellenica. Nel corso dei secoli è stato un crocevia di scambi commerciali, culture e lingue diverse fino alla sovranità dei Normanni, i quali introdussero il sistema feudale e sancirono l’entrata al potere di famiglie nobiliari e casate come gli Orsini del Balzo, i D’Aragona e i De Luca. Forte è l'impegno per una gestione ecosostenibile del territorio, negli investimenti in cultura, a politiche inclusive.Molta attenzione anche alla valorizzazione della produzione agroalimentare con il rispetto delle risorse ambientali. Tra le iniziative, il Mercato del Giusto (mercato di bio agricoltura e spazio di confronto tra produttori e cittadini, su tematiche legate al food e al sociale), la Mensa bio-etica a km zero nella Scuola.
Importante e vanto di Mepignano è il Master Universitario “Gastronomie territoriali sostenibili e Food Policies” giunto alla seconda edizione, con sede nel Palazzo Marchesale. Nato nel 2023 da un’idea dell’amministrazione comunale, forma professionisti del cibo nel segno della sostenibilità.Realizzato grazie alla collaborazione tra l’Università del Salento, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Slow Food Italia e l’Associazione Està, offre ai giovani un percorso formativo unico, che connette le eccellenze gastronomiche del Salento e delle Langhe, con l’obiettivo di creare nuove economie territoriali e adottare pratiche sostenibili. Insegna ad orientare i processi di innovazione sociale e tecnologica per rendere le produzioni meno impattanti sull’ambiente; creare reti locali per la trasformazione dei prodotti della terra e loro distribuzione; promuovere il «fare sistema» fra imprese, istituzioni, associazioni, commercianti, affinché il turismo possa creare ricchezza e valorizzare il “saper fare artigianale” e il legame con i territori.
Il Master è articolato in tre moduli didattici che riguardano la storia, la cultura e i paesaggi dell’identità gastronomica italiana, passando dalla progettazione e dalle politiche del cibo alle competenze relative ai prodotti e alle filiere agroalimentari di qualità. L’obiettivo è quello di sviluppare attorno al “cibo” nuove produzioni e forme occupazionali. Le iscrizioni scadono il 31 ottobre.
https://www.discovermelpignano.it/
www.comune.melpignano.le.it
Mariella Morosi

IL GRUPPO FS PRESENTA DUE NUOVI TRENI TURISTICI: L'ESPRESSO ROMA- ASSISI E IL ROMA-LANGHE MONFERRATO
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I DUE COLLEGAMENTI DA ROMA A PARTIRE DA OTTOBRE
E' un nuovo modo di viaggiare quello che il Gruppo Ferrovie dello Stato propone a chi ama spostarsi in modo lento e sostenibile verso destinazioni dall’alto valore storico, paesaggistico ed enogastronomico, senza rinunciare al comfort. Le due destinazioni scelte per l'autunno con partenza da Roma sono Assisi - città della fede, in vista degli 800 anni della nascita di San Francesco e in vista del Giubileo 2025- e Alba, capitale del tartufo, dove si svolge la 94ma Fiera Internazionale del Tartufo.
Con i nuovi Treni Espressi Roma-Assisi e Roma-in quello Langhe-Monferrato, a bordo di carrozze completamente recuperate all'uso e ristilizzate, viene garantito il massimo comfort: ci sono bar e ristorante, salottini e carrozze letto per il tratto più lungo e assistenza particolare per bagagli e biciclette.
La vera vacanza - è stato assicurato dai vertici del Gruppo FS alla presentazione dell'iniziativa, alla Stazione Ostiense di Roma, - può cominciare già alla partenza.
"Vogliamo intercettare quello turismo slow che sta prendendo sempre più piede - hanno detto il presidente Tommaso Tanzilli e, per i Treni Turistici, Alessandro Vannini Scatoli e Luigi Cantamessa - perchè la tendenza di viaggio soprattutto dopo la pandemia ha reso evidente l’importanza di un nuovo modo di fare turismo, in maniera più lenta, alla riscoperta dei borghi e delle aree interne".
Soddisfatti i rappresentanti istituzionali dei territori interessati dai nuovi collegamenti come Enrico Melasecche Germini, Assessore ai Trasporti e quello Turismo e Cultura della Regione Umbria, Paola Agabiti. "Una iniziativa importante - ha detto l'assessore al Turismo del Comune di Assisi Fabrizio Leggio - che fa onore alla città, sempre più meta di turismo non soltanto religioso. Inoltre questo ha permesso di recuperare e riutilizzare dopo un complesso restyling i vecchi treni Ansaldo-Brera che hanno fatto la storia d'Italia".Per il Piemonte sono intervenuti il Sindaco di Alba, Alberto Gatto, il presidente dell'Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mariano Rubino, il suo direttore Bruno Bertero e il Sottosegretario della Regione Piemonte on. Claudia Porchietto. "Si tratta di un'occasione di crescita e condivisione per la città di Alba, le Langhe, il Monferrato e tutto il territorio - ha detto Alberto Gatto - esempio di turismo sostenibile e di qualità. Questo ci consente di promuovere la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba che raggiunge la sua 94ma edizione, e tutte le altre eccellenze del territorio". Inoltre, per Mariano Rabino, l'iniziativa può far aumentare flussi intelligenti che premiano l'utilizzo del treno come mezzo alternativo all'auto per ampliare la notorietà della destinazione come mezzo alternativo all'auto e ridurre il carico sul territorio.
L'avvio della Fiera del Tartufo, sintesi di cultura, gastronomia e territorio, è il 12 ottobre, ed è stato preceduto il giorno prima dal taglio del nastro e arrivando fino a domenica 8 dicembre. Al centro di questa edizione, l'intelligenza naturale, con un programma articolato in 9 settimane.
Fino ad oggi il Gruppo FS ha realizzato 303 treni turistici nelle varie regioni italiane ma entro la fine dell'anno potrebbero arrivare a 600. Inoltre le due nuove tratte per Assisi e Alba potranno essere prolungate rispettivamente fino a Perugia e Firenze e fino ad Asti e in altre città piemontesi.
IT - Treni Turistici ( www.fstrenituristici.it )
I biglietti per viaggiare a bordo dell’Espresso Assisi e dell’Espresso Langhe-Monferrato sono
acquistabili sul sito www.fstrenituristici.it e su tutti i canali di vendita di Trenitalia, App, biglietterie di stazione e self-service.
(Credits: Giorgio Perottino - Getty Images - Valeria Gallo_Archivio Ente Turismo LMR)
Mariella Morosi

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La 6°edizione si terrà dal 10 al 12 ottobre 2024 al Mercato Centrale di piazza della Repubblica
Come già per la passara edizione, gli incontri di giovedì 10, venerdì 11 e sabato 12 ottobre si terranno al Mercato Centrale Torino, in piazza della Repubblica, a Porta Palazzo, cuore e ventre cittadino, un luogo simbolico di apertura e condivisione. Protagonisti della manifestazione i docenti della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e del Politecnico.
Tre interi pomeriggi dedicati alla discussione su Salute e Fakenews, con la formula tradizionale del talk con esperti moderato da Federico Mereta, giornalista scientifico, e due mattinate dedicate alle scuole, con attività esperienziale per i ragazzi. Al termine di ogni giornata aperitivi “salutari” per discutere insieme dei temi affrontati durante gli incontri. Tre i filoni di quest’anno: La tecnologia che ci cambia la vita, Vivere bene a Torino (e non solo), le Grandi sfide della medicina del futuro.
Al tema portante di SaluTO 2024- Scienza e tecnologie per vivere meglio, è dedicato in particolare il pomeriggio della prima giornata, giovedì 10 ottobre con il talk alle ore 17.30 su La tecnologia che ci cambia la vita. Sì parlerà di Intelligenza artificiale e medicina, con la partecipazione di Paolo Fonio, docente di Radiologia all’Università degli Studi di Torino e Valentina Giannini, docente del dipartimento di Elettronica e tecnologie del Politecnico. A seguire, l’incontro di approfondimento La salute al tempo di app: come il telefonico ci controllerà il cuore e non solo con Simona Bo, Marco Minetto e Gaetano Maria Deferrari. Infine, a chiudere il pomeriggio di incontri: Diabete come la tecnologia cambia il monitoraggio e la cura, con Fabio Broglio e Filippo Molinari, docente di Bioingegneria elettronica e informatica del Politecnico di Torino.
Il Comitato scientifico di SaluTO è composto da Antonio Amoroso, professore ordinario di Genetica medica; Paolo Fonio, professore ordinario di Radiologia; Ezio Ghigo, professore ordinario di Endocrinologia e malattie del metabolismo e Coordinatore Scientifico di SaluTO; Giuseppe Massazza, professore ordinario di Medicina fisica e riabilitativa; Umberto Ricardi, professore ordinario di Radioterapia e direttore della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino.
SaluTO E LE SCUOLE
La terza missione dell’Università, il trasferimento delle conoscenze attraverso processi di interazione diretta con la società civile, è da sempre uno dei principali obiettivi della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino impegnata in SaluTO. Proprio per questo motivo, quest’anno anche le scuole di Torino partecipano alla Tre giorni al Mercato Centrale, grazie a una convenzione rivolta agli istituti scolastici secondari di secondo grado di tutta la Regione Piemonte. Un accordo che consente agli studenti di acquisire crediti formativi partecipando a SaluTO, come Progetto PCTO, Percorsi per le competenze trasversali l’orientamento.
I ragazzi parteciperanno a gruppi alle attività della mattinata di giovedì 10 e di venerdì 11 ottobre e in autonomia per quelle del pomeriggio. Saranno sollecitati con domande su alimentazione e Junk food, Sonno, Esercizio fisico, Psicologia, Disturbi del comportamento alimentare negli incontri esperienziali organizzati nel corso della mattinata.
Per catturare la loro attenzione SaluTO userà il gaming digitale e per monitorare in modo scientifico quantità e qualità delle interazioni utilizzerà il metodo D*motion, che nel 2023 ha ottenuto il premio come Miglior innovazione tecnologica nel mondo degli eventi al BEA Best Event Award.
Rientrati in classe, dopo l’evento, gli studenti dovranno rielaborare quanto appreso durante gli incontri e diventare a loro volta divulgatori dei contenuti su cui hanno lavorato durante la manifestazione, iniziando così a diventare parte attiva nella promozione di una corretta cultura della salute.
Una nota per i giornalisti: gli incontri sono accreditati per la formazione professionale dall’Ordine dei Giornalisti. Per ottenere i crediti, partecipando in presenza, è necessario iscriversi tramite la piattaforma www.formazionegiornalisti.it.
Ad organizzare è YEG! Your Event Group, una società di live communication, partner di eventi innovativi nel mondo istituzionale e corporate che si occupa di progettare e pianificare soluzioni logistiche e creative nel mondo della comunicazione, utilizzando tools moderni ed efficaci uniti a un forte pensiero strategico. Ha sedi a Torino, Milano e Roma e vanta una grande esperienza nell’organizzazione e produzione di eventi a carattere scientifico.
DOVE: Al Mercato Centrale Torino, sede di SaluTO 2024
Il progetto Mercato Centrale, che ospita l' edizione 2024 di SaluTO Torino. Medicina e Benessere, è un punto di riferimento per chi ama, vive e sceglie il cibo in un contesto in cui cultura e territorio si fanno protagonisti. Nato da un’idea di Umberto Montano e realizzato col gruppo ‘Hu’ della famiglia Cardini Vannucchi nel 2014 a Firenze, Mercato Centrale ha aperto nel 2016 a Roma, nel 2019 a Torino ed è infine approdato a Milano nel 2021. Mercato Centrale Torino si trova a Porta Palazzo, cuore della città in continuo fermento. Le botteghe con le bontà degli artigiani si fondono con l’arte e gli eventi in spazi aperti a tutti, perché il Mercato è un luogo di scambio di storie, idee ed opinioni.
SaluTO - Torino. Medicina e Benessere è ideato e realizzato dalla Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino, dalla Città di Torino e YEG! In collaborazione con il Politecnico di Torino.
Per info e programma: https://saluto.net/

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Turismo lento e sostenibile è questo il senso dei cammini e dell'iniziativa promossa dalle regione Emilia Romagna: "I Love cammini". I GAL DELTA 2000 e GAL del DUCATO insieme per una iniziativa congiunta per promuovere il turismo lento e la rete dei cammini nelle aree rurali dall’appennino parmense e piacentino al Delta del Po. Dal 14 settembre al 10 novembre 2024 sono in programma 21 escursioni organizzate lungo il tracciato di antiche vie storiche e di fede. L’iniziativa rientra nel progetto di cooperazione "Cammini" realizzato con il sostegno della Misura 19 del PSR della Regione Emilia Romagna, un progetto di promozione del turismo responsabile nato grazie alla collaborazione tra tutti i 6 GAL dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con le Associazioni dei Cammini e di APT Servizi Emilia-Romagna.
Ogni percorso è stato scelto con cura per garantire un’esperienza indimenticabile, con caratteristiche specifiche per far si che le diverse escursioni siano accessibili al maggior numero possibile di persone, sia che ci si trovi su un percorso di montagna che di pianura. Gli eventi si inseriscono nella iniziativa più ampia promossa dalla Regione Emilia-Romagna “I Love Cammini” e mira a valorizzare i percorsi storici, culturali e naturalistici della regione, promuovendo un turismo sostenibile e consapevole.
Le escursioni sono gratuite e aperte a tutti, dai trekker esperti fino ai neofiti, l’importante è avere il giusto abbigliamento, un buon paio di scarpe da trekking e la voglia di unirsi ad un gruppo di persone per scoprire il piacere di camminare e l’importanza di un turismo lento e consapevole.
Un’occasione imperdibile per scoprire le aree rurali camminando, per vivere la natura in modo autentico e per condividere un’esperienza che combina sport, cultura e bellezza.
Le azioni sono finanziate nell’ambito dell’AZIONE 19.3.2 - COOPERAZIONE INTERTERRITORIALE - Progetto COOPERAZIONE LEADER: “CAMMINI” - Misura 19 - Sostegno dello sviluppo locale LEADER, PIANO DI AZIONE DELLA STRATEGIA DI SVILUPPO LOCALE PER IL DELTA EMILIANO-ROMAGNOLO 2014-2020
Per in consultare il sito di riferimento:
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Terme e divertimento: un connubio perfetto che spesso viene sottovalutato. Al Villaggio della Salute più di Monterenzio si può.
I benefici delle terme sono noti a tutti ormai, sin dall'epoca preistorica e coinvolgono diversi livelli di benessere. L'acqua nel mondo antico è sempre stata considerata la più sacra delle cure, elemento in grado di purificare, igienizzare e persino guarire. Lo sapevano i greci e romani, i loro siti termali erano il fulcro della vita sociale, anche gli antichi egizi e persino i sumeri, che utilizzavano le proprietà benefiche dell'acqua già nel terzo millennio a.C.
Le terme di oggi utilizzano le stesse fonti di acqua calda/sulfurea ma si sono aggiunti trattamenti termali come balnoeoterapia e idroterapia, in più anche massaggi, sauna, bagno turco, docce emozionali. Le terme moderne sono un mix delle tradizioni antiche e contaminazioni culturali, dove il benessere del corpo e della mente è al centro di ogni percorso.
Da non sottovalutare un altro aspetto su cui le terme hanno un'influsso benefico: l'umore. Ritagliarsi del tempo e prendersi cura di sè. Questo il must. Fare dei trattamenti o solo immergersi nelle acque termali significa rilassarsi. Grazie alle terme il nostro cervello rilascia neuro ormoni importantissimi per la regolazione dell'umore: serotonina, beta endorfina e ben 4 encefaline. Insomma, una sorta di ricetta per la felicità.
Poco distante da Bologna, precisamente a Monterenzio, immerso tra le colline e i calanchi della Val Sillaro, si trova Il Villaggio della Salute Più, un'enorme struttura ben incastonata fra il verde e l' azzurro non solo del cielo ma dell'acqua.
Il Villaggio della Salute Più è aperto tutto l’anno, si può trascorrere una sola giornata di svago oppure soggiornare per una breve vacanza curativa grazie alle terme al coperto (convenzionate SSN). Un’innovativa struttura di legno e vetro circondata dal verde collinare ospita una piscina termale solfato-calcica.
E poi ci sono i ristoranti, il pernottamento in albergo diffuso. Il soggiorno nel Villaggio costituisce anche il punto di partenza ideale per scoprire il territorio della Futa e Raticosa, con una vasta rete di sentieri da percorrere a piedi, ebike e mountain bike, fino a Porretta grazie alla “Strada delle Terme”.
Oltre alle terme vere e proprie c'è anche l'aspetto ludico e totalmente di svago. Il Villaggio della Salute Più quest'anno festeggia i 20 anni dell’acquapark, oggi considerato il più verde d’Italia. Il parco del Villaggio vanta 24 piscine scoperte (tutte dedicate a un diverso obiettivo salutare), stazioni benessere e un vasto solarium erboso dove godersi il sole, l’aria buona e l’acqua nel cuore di una natura incontaminata.
Il Villaggio sorge infatti in un territorio riconosciuto come SIC (Sito di Interesse Comunitario) per la conservazione della biodiversità.
Tra le novità della stagione, le collaborazioni con Trenitalia Tper per raggiungere il parco il venerdì e sabato con l’intermodalità treno + gomma e renderlo quindi comodamente raggiungibile da tutta Italia; i panini gourmet come la crescente termale (che amplia l’offerta di “cucina termale” del gruppo, affiancandosi alla pizza con impasto all’acqua termale già presente dal 2023); le serate Acquapark by night per vivere il Villaggio non solo di giorno ma anche di notte. Le tariffe sono rimaste quelle dell’anno scorso; sono state inoltre aggiunte agevolazioni per famiglie, come la promo “cinno” (ingresso bambini € 1) e l’estensione della tariffa “fascia bianca” anche ai sabati e domeniche di maggio e settembre.
Via Sillaro, 27 - Monterenzio BO
Telefono: 051 929791
https://www.villaggiodellasalutepiu.it/

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ALTRE TAPPE: PARIGI, ATENE E MONACO DI BAVIERA
Dopo il successo milanese dello scorso anno, il format "Limonaia Urbana" firmata Barilla ha aperto a Roma la festa itinerante più profumata dell'anno con la presentazione della sua nuova entry, perfetta per l'estate: il Pesto Basilico e Limone per condire paste o arricchire nuovi piatti. Poi a seguire,le tappe di Parigi, Atene e Monaco di Baviera.
E' stata una vera festa ad aprire il tour europeo, con un magico l'allestimento, tra immense distese di basilico e ghirlande di limoni. A firmarlo è stato il flower designer Vincenzo Dascanio, ricreando una vera e propria Limonaia in grado di offrire a tutti i visitatori un’immersione sensoriale coinvolgente. Altrettanto d'effetto la location scelta: La Lanterna firmata dall’architetto Massimiliano Fuksas, combinazione dell’acciaio e dei mille vetri triangolari al roof top dell’ex palazzo dell’Unione Militare, con avveniristiche vetrate con vista sugli edifici e le chiese del tratto che va da via del Corso e Piazza del Popolo.
E' stato uno spettacolo di grande bellezza che il pubblico romano ha potuto apprezzare nei tre giorni della manifestazione, tra profumi, sapori, musica e degustazioni di piatti a base della nuova edizione del pesto e di cocktails a tema. Il nuovo prodotto, che segue al classico Pesto alla Genovese già molto apprezzato dai consumatori, ha una decisa nota agrumata ed è a base di basilico italiano da agricoltura sostenibile. Il Metodo Delicato Barilla fa il resto: miscelazione a freddo, che preserva l'integrità degli ingredienti e le loro proprietà organolettiche; un trattamento termico veloce e non invasivo che garantisce una conservazione e una qualità sicure al 100% per tutta la vita del prodotto.
Nelle giornate di apertura il pubblico ha potuto godersi un brunch, una merenda o un aperitivo preparati dal team di chef di Academia Barilla, i drink esclusivi di Freni e Frizioni, con musica di Radio 105, con i dj Francesco Giardina, Dario Micolani ed Edoardo Mecca. Tre le masterclass culinarie,tutte dedicate al Pesto Barilla Basilico e Limone, guidate dai food talent, Emanuele Ferrari, Ruben Bondì e Lulù Gargari.
Ma anche tre eccellenze artigianali italiane sono state celebrate con la presenza di Sigrid Ceramics, che ha creato pezzi unici in ceramica, di Flò-ra, che con ago, telaio e filato di qualità ha realizzato in diretta ricami personalizzati, e dell'Ateneo dell’Olfatto, che ha fatto scoprire il mondo dell’arte profumiera.
Il ricavato dalle vendite dei biglietti è stato devoluto al Banco Alimentare del Lazio, per la realizzazione di un progetto sul territorio con l’obiettivo di dare nuovo valore al cibo, combattendo gli sprechi e mettendosi al servizio delle persone in difficoltà e del pianeta. Seconda tappa dell'iniziativa della Limonaia Urbana è stata al Café de l’Homme di Parigi, con vista sulla Torre Eiffel.
Dal 28 al 30 giugno, la festa si sposterà ad Atene, all’Olympias Terrace, con un’ampia veduta sull’Acropoli, sulla collina del Licabetto e sul monte Ymittos. Per chiudere in bellezza l’estate dal 13 al 15 settembre, Limonaia Urbana approderà a Monaco di Baviera, sulla splendida terrazza di Kustermann.
Il Gruppo Barilla è un'azienda familiare, non quotata in Borsa, presieduta dai fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla. Fu fondata dal bisnonno Pietro Barilla nel 1877. Oggi Barilla è famosa in Italia e nel mondo per l'eccellenza dei suoi prodotti alimentari. Con i suoi brand - Barilla, Mulino Bianco, Pan di Stelle, Gran Cereale, Harrys, Pavesi, Wasa, Filiz, Yemina, Misko, Voiello, Academia Barilla, First, Catelli, Lancia, Splendor, Pasta Evangelists e Back to Nature - promuove una alimentazione gustosa e sana ispirata alla dieta mediterranea e allo stile di vita italiano.
https://www.barilla.com/it-it/campagna/limonaia-urbana
Mariella Morosi

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Un evento per scoprire le novità nel campo delle energie rinnovabili e come si possa rendere fattibile la creazione di una comunità rurale autosufficiente
Quando intorno a un tavolo si discute come utilizzare le proprie risorse. Per avere una bolletta meno cara, sicuramente, ma principalmente perché è strumento di valorizzazione del proprio territorio, da un punto di vista morale, etico, sostenibile e sociale. Tutto questo è stato palcoscenico di un interessante incontro nel cuore della Sardegna, ad Ottana, in provincia di Nuoro.
Le CER, Comunità Energetiche Rinnovabili, costituiscono un sistema capace di produrre, consumare e condividere energia prodotta da fonti rinnovabili. Il convegno “Nuovo sud che cresce, soprattutto al nord”, è stato organizzato dal Comune di Ottana in collaborazione con Albatros, l’Associazione che si occupa dello sviluppo della green economy e ricerca scientifica, e E.A.R.T.H Academy. Svoltosi nelle sale del Comune il 18 maggio è stato un incontro e, al tempo stesso, strumento capace di illustrare ed evidenziare il ruolo centrale dei piccoli comuni nello sviluppo delle CER. Presenti a questo importante dibattito anche la Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Alessandra Todde, oltre a consulenti e tecnici ed atri membri della giunta Regionale: Emanuele Cani (Assessore all’industria), Gianfranco Satta (Agricoltura), Mariaelena Motzo (Affari generali). In connect online, il Coordinatore della Transizione Ecologica per il M5S Gianni Pietro Girotto.
“Solo le comunità energetiche rappresentano un valido strumento per incentivare gli investimenti sulle energie rinnovabili senza che rappresentino un devastamento del territorio” - afferma Fausto Faggioli, presidente Rete Albatros – “Scegliere è il must, e Ottana deve farlo senza indugi. Non piu scelte che arrivano dall’alto. Dal territorio per il territorio, dai cittadini per i cittadini, tutti dobbiamo sentirci partecipi e abbracciare l’idea di creare una comunità ospitale”
Franco Saba, sindaco di Ottana, crede fermamente nel modello: “La comunità energetica è il miglior mezzo per dare voce alla comunità, ai cittadini, per partecipare attivamente al cambiamento e alla transizione energetica. E’uno strumento di partecipazione e non solo di dipendenza. Credo fermamente a questo modello perché è un modo per rilanciare il nostro territorio, per troppo tempo sfruttato e depauperato”
Come prima rappresentante della Regione, la Presidente Todde ha rimarcato che: “Occorre partecipare alle linee guida della transizione energetica perché chi valuta a Roma i progetti che impattano sulla Sardegna spesso non conosce l’isola e le sue peculiarità. Occorre fare anche una riflessione sulla gestione delle concessioni e gestire direttamente il tema dell’acqua perché è un bene primario e sta mancando ovunque ma è strettamente necessario all’agricoltura”.
Andrea Prato, direttore generale Albatros, nel suo intervento ha esposto che “la nostra Rete di professionisti sostiene più di 400 enti locali in tutta Italia. Lo scenario internazionale con il quale ci confrontiamo ci da possibilità di fare scelte con meno errori possibili. La scelta più giusta attualmente è autoprodurre il fabbisogno di energia per rendere una comunità autosufficiente, anche in previsione di gennaio 2025 quando verrà abolito il PUN e si aprirà una grande opportunità per il Sud.
Solo il Sud può salvare l’intero paese dal ritorno al Medioevo - prosegue Prato - perché i giacimenti dove produrre energia solare ed eolica non si trovano certo al nord. Ma il Sud deve necessariamente trattenere almeno metà di energia prodotta per attrarre investimenti che generino occupazione”
Ancora più esplicito l’Assessore all’Agricoltura, Gianfranco Satta: “Non possiamo più accettare richieste non sostenibili per produrre, accumulare e trasferire energia. Molte aziende internazionali stanno guardando alla nostra regione, ma tutto ciò deve essere a beneficio dei cittadini e non essere sfruttato da speculatori”.
E proprio ad Ottana un'azienda "sfrutta" la CO2 per immagazzinare energia dal sole e dal vento. Al termine del convegno i presenti, le istituzioni e la cittadinanza si sono recati alle porte della cittadina sarda per osservare il primo impianto sperimentale creato dall'azienda italiana Energy Dome.
L’azienda ha brevettato questo sistema che usa l'anidride carbonica come mezzo di immagazzinamento dell'energia prodotta dalle fonti rinnovabili non programmabili.
Dunque alternative ci sono. Le comunità energetiche rappresentano una vera risorsa per il futuro ed una forma energetica collaborativa, incentrata su un sistema di scambio locale capace di agevolare lo sviluppo sostenibile e ridurre la dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale.
Per ulteriori info https://comunitaenergeticherinnovabili.it/
Silvia Donnini
(photo Johnny Manzo)

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Il 25 maggio camminata gratuita sul tratto Ivrea-Viverone
Aperte le iscrizioni per l’iniziativa gratuita nata in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene per sensibilizzare
e mostrare il “work in progress” del percorso sul tratto canavesano
Una camminata per scoprire, passo dopo passo, un patrimonio di bellezza, architettura, culture, religioni e comunità. È “I love Francigena-for all”, appuntamento gratuito che si terrà il 25 maggio 2024 organizzato da Regione Piemonte in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e aperto alle associazioni e al pubblico.
Programma:
h. 8:00 ritrovo a Viverone presso la piazzetta davanti al bar "Il porticciolo" (link google maps) sul lungo lago.
h. 9.30: trasferimento in pullman a Ivrea presso la piazza del municipio e inizio della camminata.
h. 13.00: sosta a Bollengo presso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e pranzo al sacco.
h. 14.30: ripartenza.
h. 17.00: arrivo nella piazza del Municipio di Viverone.
Percorrenza totale: circa 20 km. Max 100 partecipanti, accompagnamento di 4 guide escursionistiche.
“I love Francigena-for all” è la prova generale per le successive iniziative pubbliche del progetto “Via Francigena for all”, presentato in risposta al bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione di iniziative turistiche sempre più accessibili e inclusive.
L’evento del 25 maggio sarà anche l’occasione per far conoscere le nuove aperture relative al progetto “Chiese a porte aperte” come, ad esempio, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Bollengo.
In un’ottica di innovazione che guarda alle esperienze inclusive a 360°, la camminata ha lo scopo di far conoscere gli interventi di accessibilità sul tratto canavesano Ivrea-Viverone.
“Via Francigena for all” - realizzato in collaborazione con il Tavolo Regionale per il Turismo Accessibile, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, l’Ente Nazionale Sordi a cui si aggiungono l’Agenzia Piemonte Lavoro, il Club Alpino Italiano - Montagna Terapia, la Consulta per le persone in difficoltà – CPD, l’ASL TO – Centro Regionale Autismo, Agenzia di promozione e di accoglienza turistica locale Turismo Torino e Provincia, Regione Ecclesiastica Piemonte con la Consulta Regionale per i beni ecclesiastici del Piemonte e Valle d’Aosta, le amministrazioni locali e con il supporto di Visit Piemonte - si inserisce all’interno di “I love Francigena”, una serie di appuntamenti annuali organizzati in tutta Italia e all’estero: fondata nel 2001, l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), in qualità di unico soggetto abilitato ufficialmente dal Consiglio d’Europa, dialoga con istituzioni europee, regioni, collettività locali.
Gli itinerari - che offrono l’opportunità unica di conoscere sezioni del cammino attraverso il suo patrimonio culturale, naturale e prodotti della gastronomia locale - uniscono viandanti, pellegrini, appassionati, associazioni locali e tour operator alla scoperta del territorio.
Obiettivo generale è la promozione del cammino sulla Via Francigena attraverso l’educazione ambientale, il turismo sostenibile e slow, il coinvolgimento delle comunità locali e stakeholders, il controllo del percorso e della segnaletica, la promozione e la visibilità.
Tutti i partecipanti alla camminata del 25 maggio saranno omaggiati di una tazza trekking con moschettone offerta dalla ditta Ferrino.
Maggiori info sull’avanzamento del progetto “Via Francigena for all” su www.visitpiemonte.com
registrazione obbligatorio su questo link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfWku3bZG-7xMJWbElLw4LagL0SsCXYJCqu-3iSXQcF1aTOKA/viewform?vc=0&c=0&w=1&flr=0
(Credits: Turismo Torino e provincia - ATL Terre Alto Piemonte - Paolo Meitre Libertini)

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LA RIEVOCAZIONE RINASCIMENTALE, ALLA 22ma EDIZIONE, COINVOLGE TUTTA LA COMUNITA'
DAL 6 AL 12 MAGGIO 2024
Tutto è pronto a Fossombrone, cittadina della provincia di Pesaro-Urbino, affacciata sul fiume Metauro, per la XXII edizione dell'annuale e attasa a rievocazione rinascimentale (6-12 maggio) . Tra sfilate, abiti d’epoca, locande, mercati e degustazioni di sapori antichi,nel rispetto della vera tradizione storica, a rallegrare gli animi dei cittadini e dei visitatori saranno i musici, i giullari e i giocolieri. L'appuntamento si conferma come un ritorno al più vivo e creativo periodo della nostra storia, con l'attività nelle botteghe, le sfide a cavallo e le competizioni per grandi e piccini. Nelle locande e negli stand appositamente allestiti si possono gustare sapori dimenticati con le tipiche produzioni dell'agroalimentare marchigiano.
Il Trionfo del Carnevale è organizzato dalla Pro Loco Forum Sempronii, con il patrocinio del comune e la collaborazione degli 11 quartieri della città. E sostenuta da Confcommercio Marche Nord: visto che Fossombrone è tra le primissime località ad aver aderito all’Itinerario della Bellezza, guida ideata nel 2018 dall’associazione per promuovere gli angoli più suggestivi e meno noti della provincia.
Per una volta il termine storico è veramente pertinente. Perché la manifestazione celebra un evento realmente accaduto nel febbraio 1559, in pieno Rinascimento: quando il cardinale Giulio Della Rovere, fratello del duca di Urbino Guidobaldo II, decise di trascorrere il periodo carnevalesco nella città di Fossombrone, organizzando per diversi giorni feste, banchetti e inmascherate nei palazzi e nelle vie della città. Sulla base delle memorie dell’epoca la Pro Loco ha promosso negli anni la rievocazione dell’evento, giunto quest’anno alla XXII edizione, che vedrà le principali vie del centro popolarsi di ben 1200 figuranti in costume, impegnati in cortei, balli d’epoca, acrobazie, antichi mestieri e spettacoli di fuoco.
Ma anche in giochi rinascimentali: in occasione dei quali le 11 contrade si sfideranno per la conquista del Palio del Cardinale. “Il Trionfo è un’occasione unica per fare un vero tuffo nel nostro passato rinascimentale”, spiega Silvia Bartolini, membro del consiglio direttivo della Pro Loco. “Non è una sagra, non prevede concerti né vendita di piadine o hot dog. No, la nostra è una ricostruzione attendibile dal punto di vista storico, per rivivere, fin dall’ingresso, il più autenticamente possibile le atmosfere dell’epoca, anche dal punto di vista alimentare. La plastica è bandita, le stoviglie sono tutte compostabili, le tovaglie in carta paglia o in tessuto. E un’ordinanza prevede che le attività commerciali creino allestimenti in linea con la festa, con abiti e addobbi ricreati secondo gli usi dell’epoca. Anche l’evento clou della Cursa all’anello, nella quale i cavalieri di ogni contrada devono centrare con la lancia un anello via via di minori dimensioni, è una gara che non esiste in altre manifestazioni”.
Via libera dunque a corse nei sacchi, sfide tra biroccini, tiri alla fune e gare di equilibrio con cucchiai di legno e uova (è previsto anche un Palio dei bambini e dei mezzani). Insieme ad aperitivi cinquecenteschi studiati dai bar tender locali e ad una speciale cena rinascimentale martedì 7 maggio, presso Palazzo Bonaventura Zacchi, curata dall’esperta Daniela Storoni.
La sera di venerdi 10 maggio l’apertura poi delle 11 locande storiche: dove gustare, tra i tanti piatti antichi, la misticanza di ceci, la zuppa di cereali, lo stinco roveresco o le tagliatelle alla moda di Lucrezia Borgia. Ma anche la polenta del Valentino, in ricordo delle scorribande del terribile duca.
Un’occasione insomma per visitare Fossombrone, per una settimana co-capitale della Cultura 2024, e scoprire le sue radici rinascimentali, epoca durante la quale la cittadina di origine romana (l’antica Forum Sempronii) conobbe una forte crescita economica ed urbanistica.
“L’evento di Fossombrone è una manifestazione di grande valore dall’ampissima partecipazione popolare”, spiega Amerigo Varotti, direttore di Confcommercio Marche Nord, “al quale collaboriamo con la nostra Associazione dei ristoratori.Ed è una delle poche rievocazioni nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino, inserite nell’Itinerario della Bellezza. Il suo successo negli anni dimostra, se per caso ce ne fosse bisogno, come le rievocazioni storiche siano elemento di grande attrazione turistica. Pensiamo al favore di pubblico riscontrato annualmente dalla Caccia al cinghiale di Mondavio o dal Palio dell’Oca di Cagli, entrambe in agosto: manifestazioni che sosteniamo con impegno e entusiasmo”.
Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord
strada delle Marche n. 58 - Pesaro (PU) 0721/698205
Pro Loco Forun Sempronii -via dell'Unità, 1 - Fossombrone (PU)
(ph di Cristina Pergolini)
Mariella Morosi
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La Sicilia del prossimo quinquennio
La Borsa Globale dei Turismi sempre più laboratorio di idee e progetti per favorire l’allungamento delle stagionalità, in una logica di mercato e produttività per imprese, lavoratori e consumatori
Manca pochissimo all’inaugurazione della ventiseiesima edizione di Travelexpo, Borsa Globale dei Turismi, in programma dal 5 al 7 aprile 2024 nella tradizionale e splendida location del CDSHotels Città del Mare di Terrasini, si registra già un record di partecipazioni espositive segno della vivacità di un mercato che si è lasciato alle spalle il triste periodo della pandemia.
Anche quest’anno Travelexpo si conferma quindi punto di riferimento per il settore sia per quello che riguarda l’outgoing che per l’incoming il cui filo conduttore è la “Sicilia turistica verso il prossimo quinquennio”. Questa edizione, infatti, cercherà di interpretare le mutazioni intervenute e delineare le strategie di sviluppo possibile in linea con le azioni programmatiche dell’assessorato regionale al Turismo.
Particolarmente vario e numeroso il parterre di operatori che puntano sull’outgoing proponendo anche nuove destinazioni per i viaggiatori siciliani e che oggi sono interessati a incontrare il sistema distributivo delle agenzie dell’Isola, impegnato anche a sviluppare il ricettivo.
“La linea guida - sottolinea il patron di Travelexpo, Toti Piscopo - sarà sempre l’allungamento della stagionalità che quattro anni fa auspicavamo in solitaria ma che oggi costituisce un tema ampiamente condiviso a tutti i livelli e per il quale adesso occorrono provvedimenti governativi sia a livello regionale che nazionale per avviare quel processo che ormai rappresenta una necessità primaria per il consolidamento dello sviluppo del turismo in Sicilia, e in generale nell’intero Paese. In questa occasione delineeremo le azioni possibili da condividere con gli enti locali, le imprese e le confederazioni sindacali e datoriali”.
Per il resto, Travelexpo rappresenterà come sempre un momento di informazione e formazione ma anche e soprattutto di supporto alla commercializzazione con l’ospitalità gratuita offerta agli agenti di viaggio siciliani al CDSHotels Città del Mare. Accanto al workshop B2B, infatti, sono previsti anche degli appuntamenti dedicati, di cui uno, che rappresenta la grande novità, è la presentazione del distretto turistico del lusso. Accanto a questo l’intelligenza artificiale e le opportunità che può offrire al comparto turistico, e le nuove professioni turistiche che via via vanno nascendo per adattarsi alle tendenze emergenti e alle nuove tecnologie ma anche ai mutati gusti dei viaggiatori e delle persone riguardo le loro aspettative professionali.
Per info e programma www.travelexpo.it

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Tra poco più di un mese ci sarà una due giorni dedicata al turismo slow per eccellenza: i cammini.
“Scopri l’Italia che non Sapevi – Viaggio Italiano” è un progetto congiunto di promozione turistica delle Regioni Italiane facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo. Tra le attività portate avanti, ora, ce n’è una volta alla valorizzazione del turismo lento, una modalità di viaggio sempre più in voga che permette di assaporare appieno anche angoli meno noti della nostra Penisola, magari con la primavera. È “Cammini Aperti” che ideato dalla Regione Umbria - in qualità di capofila per il turismo slow - si pone l’obiettivo di essere il più importante evento nazionale dedicato ai sentieri/itinerari, promuovendo i valori dell'accessibilità. Si terrà il 13 e 14 aprile, 42 i cammini coinvolti, 2 per ogni regione e provincia autonoma, con oltre 2000 partecipanti, previa iscrizione sul portale dedicato. Le escursioni/passeggiate saranno condotte da guide ambientali escursionistiche o accompagnatori di media montagna. Tra le caratteristiche di ogni percorso: essere un anello e avere una lunghezza tra i 6 e i 10 km.
A essere coinvolti in “Cammini Aperti” anche due importanti partner il CAI – Club Alpino Italiano e FISH – Federazione Italiana Superamento Handicap. Il CAI, Ente pubblico vigilato dal Ministero del Turismo, ha lavorato selezionando 21 cammini, uno per ogni regione, e identificato un tratto di questi - di lunghezza variabile - sui quali portare persone con difficoltà motoria mediante l’impiego di Joilette e/o carrozzine. Inoltre, su tutti e 42 cammini lo stesso darà informazioni, distribuendo un vademecum, per incentivare la pratica responsabile dell’outdoor. FISH, invece, si impegnerà attivamente per garantire l'accessibilità di questi percorsi, lavorando affinché le persone con disabilità possano partecipare pienamente alle escursioni. Attraverso iniziative di sensibilizzazione e collaborazioni con le autorità locali e le federazioni regionali sarà promosso un sistema di turismo lento accessibile e inclusivo per tutti, anche per coloro con mobilità ridotta. A tal proposito verrà redatto un documento con linee guida per tutte le realtà del terzo settore e le regioni per una fruizione il più possibile reale.
Un weekend, dunque, per camminare il più serenamente possibile ma anche per scoprire le bellezze della nostra Italia, tra angoli impregnati di storia e arte, spiritualità e meravigliosa natura. Un viaggio che si articola dal Centro, al Nord al Sud, isole comprese, senza sosta ma a passo lento, anche con momenti di intrattenimento e degustazioni enogastronomiche.
Centro
Si incomincierà a muovere i primi passi, magari recandosi in Abruzzo per percorrere il “Cammino dei Briganti” proprio laddove inizia. Un’esperienza da non perdere, per visitare il pittoresco borgo di Valdevarri di Sante Marie, recentemente abbellito da due murales dall’artista Graziella Gagliardi e lasciarsi travolgere dalla musica folkloristica degli organetti e dalla bontà delle pallotte cacio e ova. Per chi invece è alla ricerca di “spiritualità” è facile pensare a San Francesco, specie percorrendo il centro Italia. Il 2024 si celebra l’ottavo centenario delle sue Stimmate cosichè l’Emilia-Romagna, l’Umbria e la Toscana, hanno deciso di portare “Cammini Aperti” sul Cammino di Francesco da Rimini a La Verna e sulla Via di Francesco.
In Toscana si va nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, per percorrere un classico itinerario in prossimità del Santuario della Verna, una delle mete di pellegrinaggio più importanti al mondo, in un percorso ad anello che offre due visioni diverse ma entrambi spettacolari della roccia sul quale si incastona il luogo francescano. “Il cuore verde d’Italia”, invece, in prossimità di Assisi, tira fuori tutta la bellezza dei paesaggi della vallata abbinata a un luogo impregnato di religiosità quale l’Eremo delle Carceri, collocato sul Monte Subasio. La bassa Umbria invece sarà coinvolta in un altro itinerario: uno dei tratti più suggestivi del Cammino dei Protomartiri Francescani, con partenza dal borgo medievale di San Gemini fino a Cesi passando per i resti dell’antico municipio romano di Carsulae. Più in là, ma nel Lazio, si andrà poco lontano da Roma, lungo il “Cammino di San Benedetto” arrivando a visitare anche i suggestivi Eremi Benedettini di San Cosimato a Vicovaro, un complesso di grotte comunicanti con il sovrastante Monastero e con una rete di cunicoli facenti parte di acquedotti romani Marcio e Claudio. Pare che qui arrivò il Santo proveniente da Norcia. E sempre parlando di Cammini dove la spiritualità pervade ecco la Via Lauretana, nelle Marche, con il più antico percorso mariano e l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, testimonianza concreta della presenza dei cistercensi in questo territorio e sublime esempio di architettura tutta da visitare.
Sud e Isole
Scendendo lungo lo stivale, si giunge al Sud. La Puglia è protagonista con Gravina di Laterza, uno dei canyon più grandi d’Europa con pareti alte più di 200 metri: un meraviglioso paradiso naturalistico, vasto ed incontaminato da ammirare percorrendo la Via Ellenica del Cammino Materano. E regali della natura sono anche in Campania, nel Cilento bizantino, sul Cammino di San Nilo, quando si incontreranno le suggestive Cascate dei Capelli di Venere con le sue vasche naturali. In Basilicata invece l’escursione da non perdere è per visitare il Santuario di Viaggiano dove è collocata, per una parte dell’anno, la Madonna Nera, dichiarata protettrice della Regione oppure per chi è a “caccia di natura” la Via Lucana che porta a conoscere Moglionico - considerato “borgo più bello d’Italia” - e il lago artificiale di San Giuliano, Oasi WWF, paradiso di biodiversità. E poco più in là, nel Parco delle Serre, ma in territorio di Calabria, si andrà a camminare su di un suggestivo tracciato dell’ex ferrovia a scartamento ridotto Decauville del 1860 che serviva per il trasporto di legname, da Ferdinandea fino alla costa ionica. In Sicilia “Cammini Aperti” darà valore alla Magna Via Francigena, un’arteria che da nord a sud permetteva di comunicare e fare commercio e che racconta un lato piuttosto insolita e inedita della regione. La Sardegna, invece, punta tutto sul Cammino Minerario di Santa Barbara, nell’iglesiente, nella tappa che va da Fluminimaggiore alle grotte di Su Mannau, tra bellezza naturalistica e miniere che, seppur dismesse, raccontano la loro storia e i tempi che furono.
Nord
Anche andando su al Nord non c’è che l’imbarazzo della scelta, in entrambe le giornate.
In Lombardia a essere coinvolta sarà la Via Francigena, nel tratto che da Orio Litta conduce a Senna Lodigiana, considerato uno dei più iconici dell’intero itinerario europeo, mentre a Milano si farà un insolito trekking urbano facente parte del Cammino di San’Agostino, dalla Certosa di Garegnano al Duomo, attraversano anche alcuni parchi della città.
In Liguria invece grande attenzione per il paesaggio: con i panorami mozzafiato dell’Alta Via dei Monti Liguri, da Pratorotondo porta al Rifugio Argentea, sui crinali del Parco del Beigua, per trovare i testimoni di una passata era glaciale: i blockfield. Bellezza naturale anche in Piemonte con i vigneti terrazzati, da Cinzano all’Abbazia di Vezzolano, laddove si erge uno dei monumenti medievali più importanti dell’intera regione che, secondo la leggenda, sarebbe stata fondato per il volere di Carlo Magno. Spostandosi ancora più a ovest, in Valle d’Aosta, un tratto del Cammino Balteo porta i partecipanti a entrare in contatto con una parte di regione. Qui la storia ha lasciato segni evidenti, tra importanti siti archeologici, villaggi, tradizioni locali e imponenti castelli, come il magnifico Forte di Bart, oggi polo culturalmente attivo.
ll viaggio di “Cammini Aperti” non si interrompe neppure a Est. In Fiuli Venezia Giulia un anello conduce a scoprire Aquileia e Grado sulle orme di San Marco, in quello che è parte del Prologo al Cammino Celeste. Si tratta di un percorso di pellegrinaggio per popoli di tre nazionalità diverse: italiani, slavi e austriaci. In Trentino invece si va nel territorio della Vallagarina, per camminare laddove sono stati ritrovati 28 capitelli dedicati a San Rocco, protettore delle malattie, in uno scenario di immensa bellezza dove non manca anche l’aspetto più mistico. Mentre l’Alto Adige, con la Via Romeo Germanica, porta a scoprire tutta la storia e la bellezza di certi luoghi come il Forte di Fortezza, l’Abbazia di Novacella e il Duomo di Bressanone. E per chi è alla ricerca di “unicità” il Veneto da valore al “Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” circondato da un paesaggio dove l’intervento dell’uomo, sulla natura e sulla coltivazione dei vitigni, ha modificato il territorio rendendolo Patrimonio Unesco.
Si ricorda che “Scopri l’italia che non Sapevi” è una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo - della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT. Un progetto che vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo, ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica (borghi, turismo lento, turismo attivo, natura e parchi) con quest’ultimo anche responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità con il Tourism Digital Hub.
A queste si sono unite le Regioni partner ai quali sono stati affidati alcuni tematismi verticali. Regione Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Campania si occupano così rispettivamente di enogastronomia, golf e percorsi e itinerari di turismo archeologico subacqueo, il tutto per enfatizzare ulteriormente il progetto e così anche il prodotto Italia.
Sr

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Ormai ci siamo, tra pochi giorni si aprirà la trentaduesima edizione di Tipicità Festival quest'anno all'insegna di “Armonia di sapori e territori”. Nei giorni 9-10-11 marzo a Fermo si terrà il consueto trionfo di gusto, tradizione, in una parola di Tipicità marchigiane presentate nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Leopardi alla presnza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, del direttore di Tipicità Angelo Serri, del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro (ente organizzatore), del direttore generale di Banco Marchigiano Massimo Tombolini (project partner). Presenti, tra gli altri, anche il Commissario per la ricostruzione post terremoto del centro Italia sen. Guido Castelli, l’assessore alle Attività Produttive Andrea Maria Antonini e l’assessora alla cultura Chiara Biondi.
“Tipicità è una manifestazione di grande valenza promozionale e commerciale in quanto ci porta alla scoperta dell’identità profonda del territorio marchigiano, dei suoi prodotti d’eccellenza e delle sue tradizioni – ha detto il presidente Acquaroli che sabato mattina parteciperà all’inaugurazione dell’evento – ed è anche una preziosa opportunità di destagionalizzazione perché attrae turisti e visitatori nell’ambito di una tendenza turistica diffusa che vede l’enogastronomia come grande protagonista. Oggi presentiamo la 32esima edizione: il numero attesta un percorso importante e dimostra che questo evento non è solo il risultato di una grande intuizione, ma il frutto di una solida organizzazione che anno dopo anno, con il coinvolgimento sempre più largo di enti locali, produttori e operatori, ha portato la manifestazione fuori dai confini regionali prima e adesso addirittura nel mondo. Come Regione non possiamo che essere orgogliosi di sostenere realtà che, come Tipicità, condividono i nostri stessi obiettivi di crescita e sviluppo per l’intera regione facendo leva sulle peculiarità uniche che le Marche sono in grado di offrire”.
“La pandemia – ha proseguito il direttore Serri - ci ha posto dinanzi ad un significativo cambio nelle modalità di consumo del prodotto e di fruizione del territorio. Già lo scorso anno Tipicità Festival ha evoluto la sua formula lasciando centralità al racconto, facendo uscire le storie dagli stand per dar vita ad un’esperienza corale, ad un grande mosaico di conoscenze capace di trascinare espositori e visitatori in un percorso esperienziale partecipato. L’enogastronomia si apre per raccontare le grandi tradizioni e le nuove tendenze capaci di disegnare la tipicità di oggi e di domani. Il programma prevede oltre 150 eventi: non solo tavole rotonde, talk show e convegni destinati ad affrontare le tematiche del presente e a scansionare le grandi incognite del futuro, ma anche la partecipazione di realtà ospiti provenienti da sette regioni italiane coinvolte e paesi stranieri: l’Ucraina, fortemente voluta dal Comune di Fermo, la Francia, la Germania, la Cina, il Gambia, gli Emirati Arabi Uniti ed il Sud Africa. Ospite d’onore è il Giappone con cui stiamo preparando un percorso verso l’Expo di Osaka del 2025. In mezzo, a novembre, avremo la Settimana della cucina italiana nel mondo, sempre in Giappone”.
L’iniziativa, allestita su diecimila metri quadrati di percorso del padiglione espositivo di Fermo Forum si rivolge a produttori e consumatori, ma anche a turisti, food trotters, wine lovers, gourmet, giornalisti ed accademici.
Il centro del padiglione sarà dominato dal racconto del territorio, mentre l’esperienza enogastronomica tornerà ad essere protagonista nel “Teatro dell’esperienza”, nel quale le destinazioni turistiche si trasformano in spettacoli del gusto capaci di stimolare i sensi. In questo contesto gli chef diventano ambasciatori delle proprie terre e si affiancano ad artigiani, guide escursionistiche, narratori del territorio.
Il “tuffo nei localismi” sarà al centro del rinnovato format offerto dal percorso espositivo di “Tipicità experience” che, aprendosi ad esperienze di viaggio e di gusto del Belpaese, mira a restituire tutti i colori della tipicità d’Italia. Da quest’anno presente nell’ambito del padiglione anche l’area “Tipicità Benessere”.
Col percorso espositivo Autocthon si darà invece voce alla biodiversità, a tutto quel panorama di produzioni legate indissolubilmente al territorio, dalla vigna all’ulivo passando per i grani antichi.
Torna il Mercatino, con tutti i suoi contenuti valoriali, capace di innescare intense emozioni, ormai sopite o del tutto dimenticate, come la piazza, il clima di festa, le sfumature folkloristiche, i profumi, il chiacchiericcio e la confusione come piacevole colonna sonora e, infine, l’incontro con il produttore che narra le sue creazioni.
Nella nuova “Cantinetta”, spazio alle degustazioni di vino per esperti e curiosi, che, come nella migliore tradizione italiana della cantina intesa come fucina di idee, accoglierà e renderà protagonisti i personaggi appartenenti a questo ambiente: vignaioli, olivicoltori, agricoltori custodi di specie dimenticate, produttori di conserve, salumi e formaggi.
Si ripropongono due aree da sempre distintive della manifestazione: l’Accademia, arena show per grandi chef, e “Lievito & fermento”, uno spazio dedicato ad un distretto in vivace evoluzione, colorato speaker corner dove si racconta il mondo dei grani antichi, delle tecniche innovative, dei lieviti madre, delle farine, delle magie del forno e di tutto ciò che richiede tempo e pazienza per essere assaporato e valutato nei giusti modi.
Tipicità Festival è organizzata dal Comune di Fermo in collaborazione con Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche ed Anci Marche, con un nutrito pool di partner comprendente Atenei, aziende, entità territoriali e con il supporto del project partner Banco Marchigiano.
per informazioni è possibile consultare www.tipicita.it
Sara Rossi

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Sotto il Segno del Salento
Incastonato nel cuore del Salento esattamente equidistante dai due mari: lo Jonio e l’Adriatico, a due passi dalle spiagge di Gallipoli e da Otranto, Supersano è vicino anche a Santa Maria di Leuca, dove i due mari si incontrano. Un borgo autentico incastonato in una lussureggiante pineta che gli fa da cornice, il Bosco del Belvedere, raccontato nel Museo del Bosco. E’ quindi il borgo ideale dove trascorrere le vacanze nella Primavera Estate 2024, ma anche per staccare la spina e rigenerarsi tutto l’anno prenotando week end lunghi. c'è anche un Carnevale strepitoso con abiti sartoriali e carri allegorici artigianali in perfetto stile Made in Italy.
Mentre è si appena conclusa in bellezza “Natale nel Borgo” la manifestazione che fa riviere la magia del Natale con pezzi artistici unici in tutto il centro storico, Supersano si prepara a presentare i suoi gioielli alla Borsa internazionale del turismo, la più grande kermesse italiana di livello internazionale, che richiama tour operator e giornalisti da tutto il mondo, in programma a Milano tra il 4 e il 6 febbraio 2024. Ed è a Supersano che batte forte la gioia di vivere in perfetto stile salentino, tanto che se si vuole scoprire il Salento Life Style la tappa obbligata inizia proprio da qui.
TURISMO DEGLI EVENTI: IL CARNEVALE DI SUPERSANO
In particolare, “fuori stagione” da non perdere è il Carnevale che vede scendere in pista tutto il paese. Grandi e piccini si divertono a inventare il tema dei gruppi mascherati, le sarte più brave cuciono gli abiti, sfarzosi e fantasiosi e dopo aver scelto la musica, mettono in scena veri e propri spettacoli danzanti con coreografie ben curate, che vengono proposti sia durante la sfilata per le vie del paese che davanti alla giuria, nel grande piazzale dove si percepisce nettamente l’adrenalina e il forte senso di competizione tra i vari gruppi mascherati, in gara, fino all’ultimo coriandolo… per conquistare l’ambito premio come Gruppo Mascherato, una Medaglia d’onore che porteranno con orgoglio sul petto per tutto l’anno, passando nella Storia del Carnevale.
TURISMO LENTO E NATURALISTICO: LA VIA FRANCIGENA LUNGO LE MASSERIE E NEL BOSCO
In primavera estate tutta la campagna si risveglia e il borgo, che ha come cornice naturale la pineta del Belvedere sull’alto della serra, regala uno scenario unico. I sentieri fanno parte della via francigena che da Roma portava sino a Santa Maria di Leuca i pellegrini. Qui si incontra la Cripta della Madonna di Coeli Manna con uno splendido affresco bizantino che ritrae la Madonna dagli occhi a mandorla.
Al Bosco e alla sua biodiversità è dedicato un museo custodito nel Palazzo comunale.
Dice il consigliere delegato al turismo, Sandro Negro: “Abituati a vivere circondati da tanta bellezza, molto spesso noi supersanesi non ci rendiamo conto di quanto sia bello e prezioso il nostro paesino. Il borgo incorniciato dal Bosco del Belvedere è sicuramente il colpo d’occhio che cattura immediatamente i tanti turisti e viaggiatori che ci vengono a trovare. A questo si aggiunge un’offerta ricettiva autentica, costituita da masserie, splendidamente restaurate”
“Noi vogliamo far conoscere sempre di più tutti i nostri gioielli - afferma il sindaco, Corrado Bruno - Supersano, infatti, ha tutte le carte in regola per attrarre turismo tutto l’anno grazie alla bellezza del borgo e del suo Bosco del Belvedere, ma anche all’ingegno e all’impegno dei nostri concittadini che, supportati dal Comune, riescono ad organizzare eventi così belli e originali come il Carnevale e, da due anni a questa parte, anche Natale nel Borgo”.
TURISMO ENOGASTRONOMICO
Supersano merita anche un viaggio di tipo enogastronomico. E’ infatti top pure nella tavola. Per le vie del borgo si diffonde al mattino presto il profumo del pane appena sfornato e le campagne, coltivate a ortaggi, donano prodotti freschi che passano direttamente dalla terra alla tavola. Il pane fragrante si spezza tra le mani, le cicorie di campagna sono invitati e gustose e hanno un profumo inconfondibile. Il Bosco con la sua biodiversità protegge i sapori autentici.
Per conoscere le meraviglie di questo territorio, dunque, appuntamento alla Bit di Milano 2024.
VISITA IL CARNEVALE DI SUPERSANO:
https://www.youtube.com/watch?v=2cKpo3-1bG4
VIVI IL CARNEVALE DI SUPERSANO

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Destinazione perfetta per coloro che vogliono trascorrere un soggiorno all'insegna del relax o per scoprire una parte di Sicilia che ha moltissimo da raccontare.
Gettonatissima per le vacanze estive, la Sicilia potrebbe essere l’idea vincente anche per una vacanza in primavera quando le temperature sono molto gradevoli e il clima, prettamente mediterraneo, permette di riprendere le attività all'aria aperta che l'inverno aveva momentaneamente mandato in letargo. Per la nostra fuga primaverile abbiamo scelto la provincia di Trapani un po’ il simbolo dell’intera Sicilia. Al suo interno, infatti, racchiude tutti i segreti e le bellezze che hanno reso ricca l’isola insieme a luoghi e testimonianze che ricordano il passaggio dei numerosi popoli che l'hanno conquistata. Dai templi greci, ai resti di civiltà puniche, dai vecchi palazzi barocchi ai caratteristici Mulini da cui si estrae il sale, dalle torri di vedetta ai monumenti del ‘900...... Senza dimenticare il mare favoloso delle sue isole e la natura incontaminata, soprattutto nelle vicine Isole Egadi e nelle Riserve Naturali.
Per il nostro soggiorno abbiamo scelto una dimora di charme a soli 10 chilometri da Trapani e dall’aeroporto ideale per un soggiorno mare nonché punto di partenza ad hoc per visitare luoghi ricchi di cultura, storia e tradizioni. Stiamo parlando de La Tonnara di Bonagia Resort by Italica Hotels & Resorts, a Valderice, una struttura fantastica, tra palme e giardini, ospitata in un'antica tonnara del 1600 completamente ristrutturata nel rispetto del valore storico dell'edificio: gli antichi spazi, che un tempo ospitavano il marfaraggio, i magazzini di stoccaggio e lavorazione dei tonni, e le rimesse dove venivano tenute a riposo le barche, sono oggi accoglienti e spaziose camere e suite, vista mare o vista giardino, dotate di ogni comfort per garantire il massimo del relax.
Ciliegina sulla torta, all’ingresso del complesso, sopra l’attuale reception, quello che un tempo era l'appartamento del rais, dalla cui grande terrazza ogni mattina scrutava il mare per verificarne le condizioni e dar via alla pesca, c'è ora la luminosa Suite del Rais, un esclusivo alloggio con un’ampia camera e una zona giorno arredate con pezzi pregiati nel tipico stile locale. Oltre a quelle realizzate nell’antica struttura della tonnara, lungo il percorso che porta alla piscina e al mare, sono a disposizione degli ospiti altre strutture abitative su due piani che mixano sia la tipicità locale con la modernità sia la libertà di un appartamento con il confort di un hotel.
La vacanza è anche il momento ideale per lasciarti coccolare ed appagare dai piatti tipici. La cucina trapanese propone ricette povere all’origine, ma apprezzate dai viaggiatori, perché si basano sulla qualità e l’unicità della materia prima come il tonno e il gambero rosso di Mazara del Vallo. Spesso, i prodotti caratteristici della zona non rimangono solo a qui, ma entrano nelle case dei turisti come prelibati souvenir, ricordo di un viaggio enogastronomico indimenticabile che conquista lo stomaco e il cuore. Tante le leccornie tipiche della cucina trapanese amate dai visitatori: dal cappero di Pantelleria al sale marino di Trapani, dall’aglio rosso di Nubia alla Vastedda della Valle del Belice, dall’olio extravergine d’oliva ai vini importanti come il Marsala, il bianco d’Alcamo e il passito di Pantelleria, tre DOC di prestigio e fama internazionale.
Proprio questi prodotti con tante altre peculiarità locali sono gli ingredienti per golose le ricette proposte ad uno dei due ristoranti che offre antipasti e dolci a buffet, mentre le portate principali, anche vegetariane, gluten free e senza lattosio per chi ha esigenze alimentari specifiche, sono portate a tavola da personale preparato e molto cortese sempre disposto ad accontentare le esigenze di ogni cliente. La cucina fatta in casa, segue la stagionalità dei prodotti freschi del territorio che vengono scelti personalmente dallo chef per ricette rivisitate in maniera moderna abbinando tradizione ed innovazione.
Il resort dispone di una spettacolare piscina che sfiora quasi le acque del mare attrezzata con lettini e dotata di bar dove gustare ottimi stuzzichini, granite e rinfrescanti cocktail realizzati con prodotti home made, nel segno della sicilianità. Nella zona sottostante continua l'ampia area relax con una zona riservata a chi viaggia con i quattro zampe.
Come le altre strutture del Gruppo, infatti, anche la Tonnara è un resort pet-friendly. Un "pacchetto", a soli 15 euro al giorno, comprende tutto quello che è necessario al cane e al padrone per un ottimo soggiorno. Un pontile in legno con scaletta permette un bagno nelle acque cristalline del Mediterraneo mentre una piccola spiaggia libera con vista spettacolare sul Monte Cofano è l'ideale per la tintarella e il relax.
Per i più piccoli, programmi di intrattenimento offrono loro la possibilità di poter vivere le quotidianità con i propri pari e ai genitori di godersi le tanto meritate vacanze. Per gli sportivi un campo da tennis e uno da calcetto nonchè la possibile noleggiare delle e-bike per una pedalata lungo la costa, sicuramente uno dei modi migliori per vivere la natura dei dintorni di Trapani.
Sulla piazzetta, si trova anche una piccola cappella, costruita nel 1749 da Antonio Stella, Barone di Bonagia, che custodisce, accanto alla statua di San Antonino, protettore dei tonnaroti, il Crocifisso in legno che una volta l’anno veniva portato in processione sulle barche per propiziare la pesca e un piccolo negozio di tonno artigianale, dove si può acquistare il pesce lavorato e confezionato come si faceva una volta all’interno delle tonnare siciliane. Gestito da Alberto Prestigiovanni, il negozio propone anche alcune ricette tipiche, le Ricette del Rais, anche se Alberto afferma che il modo migliore di gustare il tonno artigianale è metterlo su una fatta di pane caldo assieme all’olio di conserva.
Completa la struttura, collocato all’interno della torre di avvistamento, il Museo della Tonnara, accessibile agli ospiti ogni sabato pomeriggio. Qui, al suoni delle Cialome, i canti lenti e ritmati che accompagnano il lavoro dei tonnaroti durante la pesca del tonno, si possono ammirare, illustrati da una guida, alcuni reperti archeologici rinvenuti nelle acque vicine e strumenti originali e plastici che raccontano il lavoro dei tonnaroti e le fasi della mattanza. In paese, un tempo tutti erano tonnaroti ed ogni attività era legata al mare. La Tonnara di terra che si affaccia su un colorato porticciolo, era una comunità di 120/130 persone. Il pescato infatti doveva subire una lunga lavorazione prima di poter essere messo in barile con acqua e sale, unico metodo di conservazione prima della scoperta del sott’olio introdotto dai Florio, la famiglia che diede un fortissimo impulso economico e culturale alle Isole Egadi, e in particolare a Favignana, che divenne, nella seconda metà dell’Ottocento, la “regina” delle tonnare.
Grazie alla sua collocazione geografica, La Tonnara di Bonagia Resort offre la possibilità di effettuare numerosi escursioni e tour nei luoghi di maggiore interesse sia storico-culturale che naturalistico. Oltre a Trapani, un piccolo gioiello, con il suo centro storico molto grazioso e ordinato, il lungomare, una meraviglia che si lascia ammirare specialmente al tramonto, chiese, eleganti palazzi e musei, che merita di essere visitato a fondo anche se spesso si considera solo come meta di passaggio per escursioni verso le Egadi, Erice, le omonime saline o altre località sulla costa, imperdibili le gite alle Isole Egadi e a Erice. Dal porto di Trapani, raggiungibile in una ventina di minuti in auto, è possibile partecipare a delle bellissime uscite in barca a vela con skipper (www.mareandmoretour.it) alla volta delle Isole Egadi, con sosta a
- Favignana dove visitare l’ex stabilimento e Villa Florio, fino a qualche decennio fa di proprietà di una delle famiglie più importanti dell’intera regione raccontata anche all’interno del famoso romanzo “I Leoni di Sicilia” di Stefania Auci; passeggiare lungo le tranquille e assonnate strade lastricate del centro storico dove gli unici mezzi di trasporto sono bici e monopattino; fare un bagno nelle acque caraibiche di Cala Rossa per poi sostare in un bar su una delle due piazzette del paese per un pit stop goloso a base di panini al tonno, cuoppi, i classici cartocci di fritto misto, cassate e granite al pistacchio.
- e a Levanzo, un piccolo paradiso di poco più di 5 km bagnato da acque limpidissime dalle intense sfumature che spaziano dal turchese al blu, dove fa bella mostra di sè un piccolo porticciolo sul quale si affacciano, come un presepe, casette bianche e blu, due ristoranti dove i classici celebri come il cous cous, le frascatole, gli spaghetti ai ricci di mare, la pasta con l’aragosta o le patelle, le conchiglie attaccate agli scogli la fanno da padroni, due bar, un piccolo negozietto di alimentari e un altro di souvenir. Stop ad auto o scooter, al massimo ci si può far accompagnare in un giro turistico dai pescatori dell’isola. Un’isola poco mondana, adatta a chi vuole fuggire dal caos e dalla confusione o semplicemente, per chi desidera immergersi nella natura, nei profumi della macchia mediterranea e fare un bagno nelle acque più belle della Sicilia.
Dal mare all'entroterra. A meno di tre quarti d’ora dal resort, a 750 metri di altitudine, ci attende Erice un affascinante gioiello medievale, elencato nella lista dei borghi più belli d’Italia, ricco di chiese medievali particolarmente notevoli per la loro architettura imponente e i loro interni riccamente decorati; palazzi storici; strade acciottolate molto frequentate e trafficate d'estate; un castello, il Castello di Venere, appoggiato su una rupe, nella zona più elevata del borgo; un panorama splendido sul mare e la valle sottostante, ottimo da instagrammare e tante pasticcerie dove si possono gustare pasticcini a base di pasta di mandorle ripiene di marmellata al cedro e la genovese alla crema, una pasta frolla ricoperta di zucchero a velo.
Doveroso un salto, e ovviamente un assaggio, alla famosissima pasticceria Maria Grammatico. Si tratta di una piccola pasticceria, oramai famosissima in tutto il mondo e meta prediletta di numerosissimi turisti, che oltre a preparare il meglio della pasticceria siciliana ci racconta una storia di un grande successo costruitosi nel tempo con tanti sacrifici e tanta passione. Una storia quasi cinematografica che ha ispirato anche l’autrice Mary Taylor Simeti, neworkese trasferitasi in Sicilia, a scrivere la sua biografia dal titolo "Mandorle amare".
Info:
La Tonnara Di Bonagia Resort
Largo Tonnara, 1, 91019 Valderice TP
Telefono: 0923 431111
www.italicahotels.com
Aperto del 24 aprile 2024.
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L’altissima cupola che sfiora il cielo di Novara incontra Kalatà
Fino al 26 novembre (salvo aperture straordinarie) è possibile vivere un’esperienza emozionante alla scoperta della cupola di San Gaudenzio, simbolo di Novara ed elemento inconfondibile del suo skyline, ben visibile da ogni punto della città e dei dintorni. I torinesi conoscono bene Alessandro Antonelli tanto che il simbolo del capoluogo piemontese è proprio il suo progetto ambizioso, la Mole Antonelliana, senza dimenticare la Casa Scaccabarozzi (meglio nota come Fetta di Polenta).
Ma è a Novara (tra l'altro è natio di Ghemme, un paese del novarese) che l'architetto sprigiona una concezione funzionale dell'architettura con ambiziosi piani urbanistici del centro storico. Contribuisce quindi allo sviluppo civico e urbano della deliziosa città di Novara, appunto, con la costruzione della cupola della basilica di San Gaudenzio.
L'associazione Kalatà cui lo scopo è "diffondere un modello innovativo per dare valore ai beni storici e artistici" propone attraverso camminamenti finora esclusi dai circuiti tradizionali di visita, con elmetto e imbrago, la storia di questo straordinario capolavoro dell’architettura dell’800 e poter godere di punti di vista esclusivi all’interno dell’edificio.
Dai grandi colonnati che abbracciano l’edificio e dalla guglia posta a 100 metri di altezza, si potranno ammirare uno splendido panorama sulla città e far correre lo sguardo dall’arco alpino fino ai grattacieli di Milano (soltanto in alcune giornate piu terse).
Quest'iniziativa, con la collaborazione dell'ATL Novara inizia a marzo e si conclude a fine novembre, Talvolta con proroghe, e si effettua preferibilmente su prenotazione per gruppi max 20 persone con competenti guide accompagnatrici.
Il percorso fino alla guglia dura 2 ore, 1h 30’ per il percorso alla cupola.
Tariffe:
Percorso alla guglia € 17 (intero) – € 15 (ridotto)
Percorso alla cupola € 12 (intero) – € 10 (ridotto)
Il biglietto ridotto è riservato a: visitatori fino ai 25 anni, tesserati CAI Piemonte, residenti nel Comune di Novara (solo il venerdì)
Il biglietto gratuito è riservato a: persone con disabilità (con eventuale accompagnatore), titolari Abbonamento Musei Piemonte e Formula Extra, titolari Torino+Piemonte Card, guide turistiche abilitate, giornalisti accreditati in possesso di richiesta da parte della redazione di riferimento.
Orari: sabato, domenica: 09.30 | 11.30 | 14.30 | 16.30
Luogo di ritrovo
Biglietteria Kalatà: Via G. Ferrari n. 13, 15 minuti prima dell’inizio della visita.
L'esperienza prevede:
Punti di vista panoramici fino a 100 metri di altezza
Elmetto e imbrago di sicurezza forniti da Kalatà per arrivare alla sommità dell’edificio (salita alla guglia)
Limiti di età: Percorso alla cupola > 6 anni, Percorso alla guglia > 14 anni
Percorso alla guglia: 100 metri di altezza con elmetto e imbrago di sicurezza forniti da Kalatà
Percorso alla cupola: 75 metri di altezza solo con elmetto di sicurezza fornito da Kalatà
Visita guidata in italiano inclusa nel biglietto
Materiali e approfondimenti in lingua straniera inclusi nel biglietto
Informazioni utili
Senza prenotazione non sarà possibile garantire la partecipazione alle visite guidate
Consigliati abbigliamento comodo (evitare gonne e vestiti), calzature basse e chiuse
Non è consentito l’accesso al percorso con borse e/o zaini (di qualsiasi dimensione), marsupi e attrezzature ingombranti
Servizio guardaroba gratuito
Custodie porta cellulare in dotazione gratuita
Consentito l’utilizzo di macchine fotografiche purchè dotate di tracolla di sicurezza
È vietato introdurre animali di qualsiasi tipo. Per motivi di sicurezza, gli unici animali ammessi sono i cani da accompagnamento per persone diversamente abili
Info e prenotazioni
Per maggiori informazioni e per effettuare una prenotazione è possibile chiamare il numero +39 0174330976 (anche WhatsApp) o inviare una mail all’indirizzo:
Per gruppi e scolaresche è possibile organizzare la visita tutto l’anno, previa prenotazione, inviando un’email all’indirizzo
Informazioni anche su www.turismonovara.it

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Sul cammino delle buone idee
Il 14 e 15 ottobre 2023 ritorna la Giornata Nazionale del Camminare: organizzata da Feder Trek per riscoprire l’Italia a passo d’uomo propone percorsi sostenibili e nuova sensibilità nel viaggio
“Se cercate idee creative, andate a piedi”. Lo pensava il clinico Raymond I. Myers e non si può che dargli ragione: questa è la cura giusta per la creatività e il rinnovamento interiore. Camminare è come vedere due volte, guardare il mondo alla velocità del respiro, ognuno al suo passo. Ci sono cammini in piano per squadernare con ritmo i propri pensieri, mettendo ordine alle proprie idee. Ci sono cammini in discesa che portano con più rapidità a dar forma a nuovi progetti, ma prima o poi si compiono a ritroso: e allora ecco quella salita, quella fatica necessaria che non deve spaventare perché è proprio li, quando si inanellano un passo dopo l’altro verso l’alto, che tutto all’improvviso si fa più lento, ma anche più chiaro.
Per celebrare il cammino, che sia lento o veloce, irto o facile, Feder Trek – Escursionismo ed Ambiente ha istituito la Giornata Nazionale del Camminare. Un gesto semplice e naturale, per crescere, anche in responsabilità e sostenibilità, nelle nostre scelte di viaggio. L’appuntamento quest’anno è doppio, sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023. Per unire la bellezza del cammino con il piacere di una vacanza in esplorazione, ci sono località e strutture specializzate in escursioni e trekking.
Dove incantevoli sentieri di montagna aspettano solo di essere percorsi: c’è Castel Maurn, dimora storica esclusiva tra la Val Pusteria e la Val Badia, a Palù, frazione di San Lorenzo di Sebato (BZ). Tantissimi i percorsi fra Plan de Corones, con i suoi musei d’alta quota; c’è il Paradiso per gli escursionisti, l'Excelsior Dolomites Life Resort di San Viglio di Marebbe (BZ) dedica un ricco programma di trekking agli amanti delle camminate immersi fra le Dolomiti, patrimonio Unesco, con consigli personalizzati e servizi dedicati per apprezzare al meglio l’autunno, la vera primavera dei colori fra boschi e crode petrose. Il resort fa parte del prestigioso Wanderhotels, che raduna i migliori hotel per escursioni delle Alpi, ed organizza 6 tour guidati a settimana, accompagnati dagli appassionati proprietari, Werner e Tamara Call, oppure dalle guide specializzate. L’hotel mette a disposizione anche zaini e bastoncini a noleggio, mappe escursionistiche, tour digitali, bus escursionistico e la HolidayPass per prendere gratuitamente il bus navetta.
Tel. 0474 501036, www.myexcelsior.com
In Val d’Ega (BZ) con lo sguardo alle linee frastagliate di Latemar e Catinaccio, ci sono circa 530 km di sentieri che si snodano nell’abbraccio delle Dolomiti. Ci sono sentieri per tutti i gusti e tutti i passi, mentre molti rifugi e malghe allungano la loro stagione, offrendo soste gustose anche in autunno.
Tel. 0471 619500, www.valdega.com
I viaggiatori più romantici trovano a Vipiteno (BZ) il Romantik Hotel Stafler, albergo storico da cui partire per esplorare i monti della Valle Isarco ed in particolare il Monte Cavallo con i suoi variegati cammini, che giungono fino a quota 2.189. L’hotel organizza trekking guidati o e fornisce consigli per cammini in autonomia.
Tel. 0472771136, www.romantikhotels.com
L’Emilia è la terra dello Slow Mix: ha grandi cammini da offrire ai suoi viaggiatori: ci sono la Via Francigena e la Via degli Abati, la Via di Linari e la Via Matildica del Volto Santo. Sono tutti percorsi che attraversano il territorio delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, itinerari, lontani dal turismo convenzionale, conducono a borghi, castelli e gioielli naturalistici, dove fare soste golose. Seguendo Visit Emilia – www.visitemilia.com – si scoprono quelli meno battuti, ma sorprendenti: il tour tra i borghi del Parco dei Cento Laghi (PR), per esempio, parte da Corniglio e giunge a Roccaferrata Superiore, con la sorgente sulfurea; il cammino della Val Manubiola (PR) e i sentieri della Val Taro, accompagnano anche lungo la Strada del Fungo Porcino, perfetta per la stagione. Ed ancora, nella Valle Tribolata (PC), ci sono rocce di origine vulcanica sottomarina da ammirare, oppure gli itinerari tra gli antichi mulini e i vigneti dei Colli Piacentini in Val Tidone (PC); i tracciati che portano alla cima del Monte Cusna (RE); l’immersione nelle meraviglie naturalistiche della Val Tassobio (RE), dove, in circa 100 Km2 di territorio nell’Appennino Tosco-Emiliano, diverse colture convivono con boschi, cascate e improvvisi lampi panoramici.
www.visitemilia.com
Come sospeso nel tempo e al centro di un percorso lento fra natura, storia e arte, il Relais Borgo Campello (PG), tra Assisi e Spoleto, è un albergo diffuso per gli amanti delle camminate tra boschi e ulivi. Da qui partono gli itinerari di Natural Slow Life per scoprire la natura umbra, partecipando ad attività esperienziali dal natural bathing, camminate e corse all’aria aperta, escursioni su sentieri tracciati, meditazione guidata, passeggiate panoramiche e molto altro. Tra le esperienze da fare, anche la visita alla Sacra Foresta di Monteluco e al Convento di San Francesco del 1218.
Tel. 3204549321, https://www.borgocampello.com/it/.
Dove l’Appennino molisano abbraccia quello abruzzese, l’albergo diffuso Borgotufi di Castel del Giudice (IS) è fulcro di turismo esperienziale, soprattutto a piedi. La guida del borgo conduce i viaggiatori lungo le Vie dei Sensi, i sentieri che da Borgotufi si inoltrano tra i meleti Melise con il Giardino delle Mele Antiche e il birrificio agricolo, con tappe nelle aziende agricole del territorio per fare esperienza dell’origine del cibo. Altre escursioni guidate attraversano i boschi fino alle sorgenti dell’Acqua Zolfa, oppure al fiume Molinaro, ideale per praticare forest bathing e poi sul fiume Sangro, dove praticare rafting e canoa. A piedi a seguito del poeta contadino del paese e delle sue asine Rosina e Giulia si partecipa ad una passeggiata poetico-rurale.
Tel. 0865946820, www.borgotufi.it

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I corsi, realizzati dalla Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile in collaborazione con Costa, sono dedicati alla formazione delle figure professionali di Cuoco di Bordo e Multimedia Technician. Grazie al sostegno della Regione Liguria, saranno totalmente gratuiti
L’Accademia Italiana della Marina Mercantile, in collaborazione con la compagnia italiana, ha aperto due nuovi corsi ITS, dedicati rispettivamente alla formazione delle figure professionali di Cuoco di Bordo e Multimedia Technician (i professionisti che gestiscono le infrastrutture tecniche dell’intrattenimento di bordo). Grazie al sostegno della Regione Liguria, i corsi saranno totalmente gratuiti per gli iscritti.
I posti disponibili sono in tutto 44, di cui 22 per i Cuochi di Bordo e 22 per i Multimedia Technician. Entrambi i corsi hanno durata biennale, suddivisi tra una parte didattica in aula, che si svolgerà presso il centro di formazione di Villa Figoli des Geneys ad Arenzano, ed una di stage a bordo delle navi Costa.
Costa Crociere si impegna ad assumere almeno il 70% degli allievi che completeranno i percorsi formativi con esito positivo. Dal 2017 ad oggi, i corsi ITS realizzati in Liguria con la collaborazione di Costa sono stati in tutto 5, ed hanno fatto registrare una percentuale di assunzione del 93% circa, ben al di sopra della soglia minima garantita.
La scadenza dei bandi è prevista il 6 ottobre per l’ITS Multimedia Technician, e il 12 ottobre per l’ITS Cuoco di bordo. Le domande di iscrizione e le scheda informativa dei corsi, con i contenuti e le modalità di selezione, sono disponibili sui siti web www.accademiamarinamercantile.it e https://career.costacrociere.it/academy/. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile contattando i numeri 010 8998424 /010 8998411 oppure tramite e-mail all’indirizzo:
I due corsi ITS sono aperti a cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 35 anni, in possesso di una buona conoscenza della lingua italiana e della lingua inglese.
Inoltre, per l’ITS Cuoco di bordo è necessario il diploma di scuola secondaria superiore di secondo grado conseguito presso Istituti Professionali di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, indirizzo settore cucina. In alternativa, è accettato anche il diploma di scuola secondaria superiore di secondo grado, con l’aggiunta di almeno 6 mesi di esperienza lavorativa, anche non continuativi, e/o corsi di formazione o stage nel settore cucina; oppure il diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, insieme a un certificato di specializzazione tecnica superiore conseguito tramite corsi di istruzione e formazione tecnica superiore della durata di almeno 800 ore, e almeno 6 mesi di esperienza lavorativa, anche non continuativi, e/o corsi di formazione o stage nel settore cucina.
Per l’ITS Multimedia Technician è richiesto il diploma di scuola secondaria superiore di secondo grado, o in alternativa il diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, insieme a un certificato di specializzazione tecnica superiore conseguito tramite corsi di istruzione e formazione tecnica superiore della durata di almeno 800 ore.
Oltre ai due nuovi corsi ITS, rimangono aperte sino al 28 settembre le iscrizioni al corso breve, di 448 ore, anch’esso gratuito, dedicato alla formazione di animatori per ragazzi e bambini, che lavoreranno a bordo delle navi Costa. I posti disponibili sono in tutto 15 e la sede del corso è Genova. Ulteriori informazioni disponibili su www.accademiamarinamercantile.it e https://career.costacrociere.it/academy/.